1 Rapporto Trimestrale 2010 Zona Mugello e Alto Mugello 1 Istat, comunicato stampa occupati e disoccupati,roma 31marzo 2010, pp.6 1
Il tasso di disoccupazione ha raggiunto l 8,5 per cento in febbraio, 1,2 punti percentuali in più rispetto a dodici mesi prima; tra i giovani, è cresciuto di 4 punti, raggiungendo il 28,2 per cento. Il tasso di occupazione delle persone in età da lavoro è sceso al 57,1 per cento nel quarto trimestre del 2009 (1,4 punti percentuali in meno rispetto al corrispondente periodo del 2008). La flessione è stata più significativa per gli uomini che per le donne (rispettivamente -1,7 e -1,1 punti percentuali) e particolarmente intensa per i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni (-1,9 punti percentuali). Il calo dell occupazione continua a interessare la sola componente italiana, mentre l occupazione straniera è ancora cresciuta (5,6 per cento; 103.000 persone), anche se a ritmi inferiori rispetto al passato, in conseguenza dell incremento della popolazione immigrata registrata alle anagrafi. Contrariamente ai tre anni precedenti, nel 2009, la crescita dell occupazione degli immigrati residenti in età lavorativa è stata nettamente inferiore a quella della popolazione (8,4 contro 12,7 per cento); il loro tasso di occupazione è così ulteriormente sceso al 64 per cento nel quarto trimestre del 2009 (3,7 punti percentuali in meno rispetto a un anno prima). 2 Anche la Banca Centrale Europea nel recente rapporto del mese di aprile 2010 lancia l'allarme per probabili aumenti della disoccupazione nei prossimi mesi nelle nazioni aderenti all'euro e indica una ricetta: più incentivi all'occupazione e maggiore flessibilità dei salari. La BCE invita quindi i governi nazionali ad agire per ridurre eventuali tensioni che si potrebbero generare negli Stati dell Unione. Nel mercato del lavoro secondo la Banca Centrale Europea occorre realizzare le condizioni per una sufficiente flessibilità dei salari e il potenziamento degli incentivi così da prevenire una disoccupazione strutturale che sarà più elevata nei prossimi anni e sostenere il mercato del lavoro nell'area euro, le cui prospettive «deboli» terranno sotto pressione i consumi e la crescita economica 3. 2 Banca d Italia, Bollettino economico, numero 60, aprile 2010, Roma, pp.62 3 Il Sole 24 ore Bce più incentivi occupazione e flessibilità salari, 15 aprile 2010 2
Cassa integrazione ordinaria e straordinaria (gennaio-marzo) 4 CIG ORDINARIA 2010 2009 var. ass. var % Posti lav equivalenti* Arezzo 473.996 224.032 249.964 111,6 279 Firenze 1.008.413 538.278 470.135 87,3 593 Grosseto 191.644 209.239-17.595-8,4 113 Livorno 197.422 1.460.798-1.263.376-86,5 116 Lucca 285.943 171.534 114.409 66,7 168 Massa Carrara 205.732 149.249 56.483 37,8 121 Pisa 861.111 376.616 484.495 128,6 507 Pistoia 221.539 79.918 141.621 177,2 130 Prato 252.565 92.625 159.940 172,7 149 Siena 338.666 348.500-9.834-2,8 199 TOSCANA 4.037.031 3.650.789 386.242 10,6 2.375 CIG 2010 2009 var. ass. var % Posti lav equivalenti* STRAORDINARIA Arezzo 1.020.395 613.600 406.795 66,3 600 Firenze 1.443.999 172.687 1.271.312 736,2 849 Grosseto 33.598 184 33.414 18159,8 20 Livorno 1.238.865 63.564 1.175.301 1849,0 729 Lucca 586.930 45.628 541.302 1186,3 345 Massa Carrara 288.629 183.264 105.365 57,5 170 Pisa 467.204 4.341 462.863 10662,6 275 Pistoia 555.652 34.369 521.283 1516,7 327 Prato 810.977 157.434 653.543 415,1 477 Siena 348.193 87.372 260.821 298,5 205 TOSCANA 6.794.442 1.362.443 5.431.999 398,7 3.997 Dai dati estrapolati dal sito INPS relativi alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria notiamo che nei primi tre mesi del 2010 le ore concesse alle imprese della Provincia ammontano ad oltre un milione e rappresentano il 24,97% del totale delle ore richieste dalle imprese della Toscana. Per ciò che concerne la cassa integrazione straordinaria ed in deroga queste sono ben 1.443.999 e sono il 21,25% del totale. I dati rispetto al 2009 rilevano un forte incremento della Cassa integrazione straordinaria, la cui causa può dipendere da due fattori: - l aggravarsi delle crisi aziendali - l utilizzo cospicuo, da parte delle aziende, della Cassa integrazione in deroga. Se consideriamo una media di 1.700 ore lavorabili in un anno nella Provincia di Firenze è come se in questa non avessero lavorato ben 1442 lavoratori, ciò ha generato immancabilmente una perdita notevole di ricchezza per la stessa economia locale. 4 Dati sito INPS, ns.elaborazione 3
2010 2009 var. ass. var % Posti lav CIG TOTALE equivalenti anno 2009 Arezzo 1.494.391 837.632 656.759 78,4 879 Firenze 2.452.412 710.965 1.741.447 244,9 1.443 Grosseto 225.242 209.423 15.819 7,6 132 Livorno 1.436.287 1.524.362-88.075-5,8 845 Lucca 872.873 217.162 655.711 301,9 513 Massa Carrara 494.361 332.513 161.848 48,7 291 Pisa 1.328.315 380.957 947.358 248,7 781 Pistoia 777.191 114.287 662.904 580,0 457 Prato 1.063.542 250.059 813.483 325,3 626 Siena 686.859 435.872 250.987 57,6 404 TOSCANA 10.831.473 5.013.232 5.818.241 116,1 6.371 * Posti di lavoro a tempo pieno equivalenti alla ore autorizzate, con ipotesi 1.700 ore annue per lavoratore Comparando le ore di Cassa integrazione ordinaria e straordinaria della Provincia con quelle della regione notiamo come Firenze registri il maggiore incremento in termini assoluti con oltre un milione e settecentomila ore rispetto al primo trimestre del 2009. 4
Analizzando l andamento della Cassa integrazione ordinaria e straordinaria su base trimestrale notiamo la forte richiesta nel mese di marzo 2010 con oltre un milione di ore in più rispetto allo stesso periodo del 2009. Rilevante, come già accennato, è l incremento della Cassa integrazione straordinaria che in tre mesi cresce del +736% rispetto allo steso trimestre dell anno precedente, in forte progressione anche la Cassa integrazione ordinaria che cresce del +87%. 5
Nei primi tre mesi del 2010 sono state aperte 73 procedure per crisi aziendali. L invio di una comunicazione preventiva, rivolta alle rappresentanze sindacali, all Inps e alla Provincia competente, contenente i motivi che determinano la situazione di difficoltà, nonché il numero, la collocazione aziendale ed i profili professionali del personale che presumibilmente verrà investito dalla crisi, rappresenta la formalizzazione di una situazione di crisi aziendale, ed è rappresentato dall apertura di una procedura aziendale. Non si tratta quindi ancora di una precisa indicazione degli effetti occupazionali che si realizzeranno, ma certamente di un primo significativo segnale di difficoltà. Le zone maggiormente coinvolte in questo procedimento di crisi aziendali sono Firenze con 15 unità Produttive (543 lavoratori interessati) e Sesto Fiorentino con 14 aziende e 468 addetti coinvolti. 6
Avviamenti Avviamenti gennaio marzo confronto 2009-2010 Anno 2010 Anno 2009 Variazione 2009-10 F M TOT.LE F M TOT.LE F M TOT.LE Provincia 21.024 21.668 42.692 24.505 21.762 46.267-3481 -94-3575 Borgo San Lorenzo 775 802 1.577 834 866 1.700-59 -64-123 Borgo San Lorenzo/ Provincia 1,8% 1,9% 3,7% 1,8% 1,9% 3,7% Anno 2010 Anno 2009 Genere F M TOT.LE F M TOT.LE Provincia 49,2% 50,8% 100,0% 53,0% 47,0% 100,0% Borgo San Lorenzo 49,1% 50,9% 100,0% 49,1% 50,9% 100,0% Confronto Avviamenti 2009-2010 50.000 45.000 40.000 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0 F M TOT.LE F M TOT.LE Anno 2010 Anno 2009 Provincia Borgo San Lorenzo Nei primi tre mesi del 2010 gli avviamenti sono 42.692, rispetto allo stesso periodo dell anno precedete sono diminuiti di 3.575 rapporti di lavoro (-7,7%). Per ciò che riguarda il Cpi di Borgo San Lorenzo si registra una sostanziale omogeneità con i dati provinciali; infatti tra il primo trimestre 2009 ed il 2010 il numero dei movimenti passa da 1.700 del primo trimestre del 2009 a 1.577 del 2010 con una flessione di 123 rapporti di lavoro (-7,2%). Occorre tenere presente che il dato relativo al primo trimestre del 2010 non può essere considerato definitivo in quanto la procedura telematica delle comunicazioni riguardanti le assistenti familiari e le agenzie di somministrazione, stabilisce, a differenza delle altre, che il destinatario sia Ministero del Lavoro e da questo reindirizzate successivamente alle regioni di competenza, causando un disallineamento con le altre comunicazioni, pertanto è logico presupporre che il dato di genere della componente femminile sia sottostimato. 7
Avviamenti lavoratori stranieri Avviamenti Confronto lavoratori italiani e stranieri gennaio -marzo 2010 gennaio-marzo 2009 Avv.ti Italiani Stranieri Italiani Stranieri Tot Anno 2010 F M T F M Tot F M T F M T Provincia 16536 16367 32903 4488 5301 9789 18421 16124 34545 6084 5638 11722 42692 46267 Borgo San Lorenzo 703 590 1293 72 212 284 676 585 1261 158 281 439 1577 1700 Tot Anno 2009 Provincia % 39% 38% 77% 11% 12% 23% 39,8% 34,8% 74,7% 13,1% 12,2% 25,3% 100% 100% Borgo San Lorenzo % 45% 37% 82% 5% 13% 18% 39,8% 34,4,% 74,2% 93% 16,5% 25,8% 100% 100% Nel periodo preso in considerazione il numero degli avviamenti dei lavoratori stranieri nella Provincia di Firenze è oltre il 23%, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2009 che era pari al 25,3%. Per ciò che concerne il Cpi di Borgo San Lorenzo si registra una maggiore accentuazione del fenomeno; infatti nel 2009 i lavoratori stranieri erano il 25,8% e nel primo trimestre del 2010 sono il 18% del totale. Quanto alla composizione di genere notiamo nel Mugello e Alto Mugello una sostanziale parità. 8
Avviamenti per macro settore primo trimestre 2010 Flusso avviamenti primo trimestre anno 2010 per macro settore Firenze Sesto Fiorentino AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 248 60 155 362 108 1080 192 2205 ALTRE ATTIVITA' DI SERVIZI 918 90 12 5 21 12 12 1070 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA,ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA 1728 163 68 45 42 52 18 2116 ATTIVITA' ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO 996 66 18 0 41 112 14 1247 ATTIVITA' DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 10203 463 210 110 164 212 289 11651 ATTIVITA' DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO, PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE 21 4 4 0 4 1 2 36 ATTIVITA' FINANZIARIE E ASSICURATIVE 183 29 7 5 10 4 6 244 ATTIVITA' IMMOBILIARI 113 13 1 2 4 3 2 138 ATTIVITA' MANIFATTURIERE 1069 1091 263 132 724 295 221 3795 ATTIVITA' PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 769 148 23 12 74 33 24 1083 COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO, RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI 1666 821 115 79 204 125 157 3167 COSTRUZIONI 819 229 227 68 257 118 196 1914 Dato non disponibile 1127 115 34 26 35 11 12 1360 ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 0 0 0 1 0 0 10 11 FORNITURA DI ACQUA RETI FOGNARIE, ATTIVITA' DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO 86 8 0 5 16 18 9 142 FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA 11 3 0 1 0 1 0 16 ISTRUZIONE 1721 389 82 78 445 209 185 3109 NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE 4116 401 234 113 129 51 41 5085 ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI 16 0 0 0 0 0 0 16 SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE 797 42 53 36 60 85 147 1220 SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 642 286 26 3 437 109 6 1509 TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 889 464 17 16 101 37 34 1558 Totale 28138 4885 1549 1099 2876 2568 1577 42692 Figline Valdarno Pontassieve Scandicci S. Casciano V. P. Lorenzo Borgo San Totale La tabella pone a confronto il numero degli avviamenti registrati per Cpi e suddivisi per macro settore. Per ciò che riguarda il Cpi di Borgo San Lorenzo notiamo come i quattro macro settori maggiormente rilevanti rappresentino oltre il 57% del totale: attività dei servizi di alloggio e ristorazione 289 avviamenti (18%), attività manifatturiere 221 rapporti di lavoro (14%), costruzioni 196 movimenti (12%) e agricoltura 192 avviamenti (12%). 9
Lavoratori in cassa integrazione in deroga Alla CIG in deroga possono accedere le imprese di qualsiasi settore i cui dipendenti non possono usufruire degli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa ordinaria e che sono investiti da processi straordinari di crisi che determinano l esigenza di sospensione dei lavoratori, inoltre le aziende che non possono accedere alle forme di Cassa integrazione guadagni previsti dalla normativa a regime o che hanno esaurito i periodi di Cassa integrazione guadagni prevista dalla normativa vigente.. Le imprese che intendono accedere alla CIG in deroga devono avviare la procedura di consultazione sindacale comunicando alla RSU o alla RSA aziendale o in mancanza ai sindacati provinciali di categoria la durata presumibile della sospensione o riduzione di orario e il numero di lavoratori interessati all ammortizzatore sociale. La fase di consultazione sindacale si conclude la stipula di un verbale di accordo. Con Delibera n. 959 del 26 Ottobre 2009 la Regione Toscana, nell ipotesi che la domanda presentata dall azienda per la concessione della CIG in deroga sia priva dell accordo sindacale, ha delegato alle Province il compito di convocare le parti per l esame congiunto al fine di addivenire alla firma del verbale di accordo. A seguito del trasferimento di queste competenze nella fase di istruttoria delle domande volte alla richiesta di concessione della CIG in deroga il tavolo procedurale della Direzione Lavoro della Provincia di Firenze ha proceduto alla convocazione di oltre trecento aziende per la firma con le OO.SS. dei verbali di accordo, i settori prevalenti sono: metalmeccanico, tessile, abbigliamento e servizi. Al 31 dicembre 2009 i lavoratori inseriti in Cassa integrazione in deroga erano 2.273, nel periodo gennaio marzo 2010 hanno utilizzato questo ammortizzatore sociale altri 1.156 lavoratori, per un totale di 3429 unità. Le imprese del Cpi di Borgo San Lorenzo hanno utilizzato la Cassa integrazione in deroga in maniera superiore alla Provincia, infatti al 31 marzo 2010 erano complessivamente 348 addetti pari al 10,1% dell intera Provincia. 10
Iscritti ai Centri per l Impiego D.lgs 297/02 Stock lavoratori iscritti al 31/03/2010 Centro per l'impiego suddivisi per italiani e stranieri italiani Stranieri Totale primo trim primo trim primo trim 2008 2009 2010 2008 2009 2010 2008 2009 2010 Firenze 20.058 22.959 23.976 6.767 8.838 9.670 26.825 31.797 33.646 Sesto F.no 5.126 6.233 6.560 1.203 1.577 1.738 6.329 7.810 8.298 Figline V.no 2.798 3.336 3.453 552 709 739 3.350 4.045 4.192 Pontassieve 2.281 2.687 2.748 411 550 583 2.692 3.237 3.331 Scandicci 3.994 4.874 5.044 843 1.232 1.335 4.837 6.106 6.379 S. Casciano 2.228 2.720 2.812 562 711 794 2.790 3.431 3.606 B.S. Lorenzo 2.852 3.447 3.569 609 822 903 3.461 4.269 4.472 Totale 39.337 46.256 48.162 10.947 14.439 15.762 50.284 60.695 63.924 Per essere iscritti al Centro per l Impiego i cittadini possono dichiarare l immediata disponibilità al lavoro recandosi presso uno degli undici centri della Provincia, questo gruppo di persone è considerato quindi come l insieme della disoccupazione certificata. Si considerano iscritte le persone che lavorano a tempo determinato con contratto di durata inferiore agli otto mesi per chi ha piú di 25 anni, oppure inferiore ai 4 mesi per i giovani di età compresa tra i 24 e i 29 anni se laureati; inoltre rientrano anche i lavoratori dipendenti il cui reddito annuo non abbia superato 8000, e i lavoratori autonomi dal 1/01/2008 per i quali tale soglia è fissata a 4800 Possiamo affermare che la disoccupazione rilevata da IDOL è un dato che si riferisce ad uno specifico universo di individui (chi cerca lavoro come dipendete e si rivolge al collocamento pubblico) e non da una stima campionaria dei disoccupati residenti come quella dell Istat, ma comprende un area di disoccupazione e di difficoltà occupazionali più generale e variegata, che si estende oltre i termini stringenti della disoccupazione rilevata dall Istituto di statistica. Al 31 marzo del 2010 sono iscritti ben 63.924 lavoratori, da notare che nel solo periodo gennaio-marzo 2010 erano 3.229, con un incremento rispetto al 31 dicembre del 2009 del 5,3%. Per ciò che concerne il Cpi di Borgo San Lorenzo nei primi tre mesi si registra un incremento di 203 unità, pari al 4,8%, leggermente inferiore alle media provinciale. 11
Analisi delle 15 qualifiche numericamente rappresentative Confronto totale Provincia con Cpi di Borgo San Lorenzo ( anno 2009) 12
Le tabelle pongono in relazione le 15 qualifiche maggiormente significative relative all anno 2009. Dal confronto del totale degli avviamenti della Provincia con quelli del Cpi di Borgo San Lorenzo notiamo come la somma dei sei centri evidenzia un forte utilizzo di profili professionali collegati al turismo (camerieri, cuochi, commessi) mentre nella zona del Mugello rileviamo una sostanziale omogeneità con la Provincia con una maggiore richiesta di figure professionali nel settore edile (manovali e personale non qualificato nel settore edile). I minori avviamenti di facchini e di personale addetto allo spostamento, rispetto alla provincia, lascerebbero presupporre ad un turismo incentrato nel Mugello, su attività ricettive di piccole dimensioni. 13