INFO ISCRITTI per PCE 2016

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INFO ISCRITTI per PCE 2016 I Dottori Commercialisti devono entro il 15.11.2016 esclusivamente mediante il servizio telematico PCE: A. comunicare alla Cassa il reddito netto professionale ed il volume di affari (al netto del contributo integrativo) prodotti nel 2015; B. calcolare l importo delle eccedenze del contributo soggettivo: scelta dell aliquota di finanziamento; C. calcolare l importo delle eccedenze del contributo integrativo; D. scegliere le diverse modalità di pagamento delle eccedenze contributive. A. COMUNICARE ALLA CASSA il REDDITO NETTO e il VOLUME di AFFARI anno 2015 Chi sono i dottori obbligati ad inviare il PCE? I Dottori Commercialisti che nel 2015, anche se per breve periodo, sono stati iscritti all'albo ed hanno esercitato la professione; il requisito è identificabile dal possesso della partita IVA in forma individuale e/o associata e/o come socio di società tra professionisti. Non è prevista alcuna esclusione: sono obbligati anche coloro che hanno reddito netto professionale e volume di affari IVA pari a zero. Come si invia la comunicazione? Solo mediante invio telematico attraverso il servizio PCE. Le comunicazioni inviate con modalità non telematiche saranno considerate omesse a tutti gli effetti e questo porterà all applicazione di sanzioni, riducibili con la regolarizzazione spontanea. Per eseguire l adempimento è necessaria la preventiva adesione al servizio PCE sul sito internet della Cassa www.cnpadc.it - Servizi Online mediante il codice PIN rilasciato all iscritto. L adesione al servizio PCE deve essere effettuata ogni anno ed è valida esclusivamente in presenza della cifratura del documento, nella pagina di esito dell adesione (stampabile anche in formato pdf). Se non si è in possesso del codice PIN, è opportuno richiederlo tempestivamente attraverso il sito della Cassa di Previdenza, utilizzando la procedura disponibile nei Servizi Online Richiesta PIN, per riceverlo in tempo utile per eseguire la comunicazione entro il 15/11/2016. 1

Per l assistenza al servizio, ci si può rivolgere alla Cassa di previdenza al numero verde 800.545.130 disponibile: - dal lunedì al giovedì dalle 8.45 alle 12.45 e dalle 14.00 alle 16.00; - il venerdì dalle 8.45 alle 13.45. oppure utilizzare il Servizio PAT (Prenotazione Assistenza Telefonica) attivabile all interno dei Servizi Online del sito, nel caso l Associato preferisca essere contattato dai Consulenti nel più breve tempo possibile direttamente al proprio numero telefonico o all indirizzo email indicato. Il codice OTP, per validare l invio, è generabile on line accendo all area riservata del sito della CNPADC, categoria Servizio OTP. Qual è il Reddito netto professionale da comunicare? Deve essere comunicato il Reddito netto professionale effettivamente prodotto e in caso di perdita deve essere comunicato zero. Per Reddito netto professionale si intende quello definito dal vigente art. 53, comma 1, del DPR 917/86, relativo all'esercizio dell'attività di Dottore Commercialista. Nel caso di svolgimento dell attività professionale in tutto o in parte in studio associato e/o mediante STP, il reddito deve comprendere la quota calcolata applicando la percentuale di partecipazione agli utili dell associato al reddito netto (o alla perdita) prodotta dall associazione. Per la quota di reddito del socio della STP si prescinde dalla qualificazione fiscale del reddito e dalla destinazione che l'assemblea della società abbia eventualmente riservato all'utile e, quindi, non rileva la mancata distribuzione ai soci. Quale è il Volume di affari Iva da comunicare? Deve essere comunicato il Volume di affari complessivo al netto del contributo integrativo del 4%. Il Volume di affari IVA deve comprendere anche i corrispettivi relativi alle parcelle emesse tra professionisti, anche a puro titolo di riaddebito di spese. Nel caso di svolgimento dell attività professionale in tutto o in parte in studio associato e/o mediante società tra professionisti (STP), il volume di affari deve comprendere la quota calcolata applicando la percentuale di partecipazione agli utili dell associato/socio al volume di affari (al netto del contributo integrativo) prodotto dall associazione/società. Nel caso in cui tra i soci della STP siano presenti soci non professionisti, la percentuale di partecipazione deve essere riproporzionata escludendo dal calcolo la quota di partecipazione dei soci non professionisti, ridistribuendola sulle quote dei soci professionisti. I contribuenti minimi quali dati devono comunicare? I contribuenti minimi devono comunicare nel quadro Reddito netto professionale il dato indicato nel rigo LM6 del Modello Unico 2016 e nel quadro Volume di affari l ammontare totale dei compensi fatturati nel periodo di riferimento, al netto del 4%, sul quale è dovuto il contributo integrativo. 2

B. CALCOLARE l ECCEDENZA CONTRIBUTIVO Come si calcola l eccedenza del contributo soggettivo? L eccedenza del Contributo soggettivo è calcolata applicando l aliquota di finanziamento al reddito netto professionale e sottraendo la contribuzione minima versata in maggio e in ottobre 2015 se dovuta (gli under 35 per i primi 3 anni di attività non sono obbligati a versare i minimi). L Aliquota di finanziamento è pari al minimo del 12% ma è aumentabile a scelta del professionista fino al 100% con un tetto massimo per il calcolo della contribuzione soggettiva, fissato annualmente. Aliquota finanziamento contributo soggettivo Limite reddituale Contributo minimo soggettivo Dal 12% al 100% 173.050 2.610 Che differenza c è tra aliquota del contributo soggettivo e aliquota di computo? L aliquota del contributo soggettivo detta anche aliquota di finanziamento è la percentuale che applicata al reddito imponibile annuo determina l importo da versare annualmente alla Cassa. L'aliquota di computo è la percentuale che applicata al reddito imponibile annuo determina l importo di contributi previdenziali che incrementano il montante contributivo individuale (utilizzato per calcolare la pensione con il metodo di calcolo contributivo - dal 2004 in avanti). Come si calcola l aliquota di computo? Si ottiene sommando l aliquota di contributo soggettivo scelta dall iscritto al plus % spettante rettificato dal coefficiente di equità intergenerazionale. Aliquota di computo = A + (B*C) A B C ALIQUOTA CONTRIBUTIVA SCELTA PLUS % RICONOSCIUTO COEFFICIENTE DI EQUITA' INTERGENERAZIONALE 17% e oltre 16,0% 15,0% 14,0% 13,0% 12,0% 4,0% 3,8% 3,6% 3,4% 3,2% 3,0% 1- AR AT 3

B = Plus % riconosciuto: è la maggiorazione applicata ai fini previdenziali all aliquota scelta dall iscritto, determinata in misura crescente al crescere dell aliquota contributiva scelta. C = Coefficiente di equità intergenerazionale: è il meccanismo di calcolo che applica un correttivo alla maggiorazione riconoscibile (Plus %), sulla base del rapporto dato dall anzianità previdenziale maturata nel regime contributivo rispetto all anzianità previdenziale complessiva dell iscritto, tenendo conto che: AR = anzianità contributiva in regime retributivo AT = anzianità contributiva complessiva Per gli iscritti dal 1.1.2004, la cui pensione sarà determinata interamente in base al regime contributivo, il coefficiente di equità intergenerazionale sarà costantemente pari a 1, mentre per gli iscritti ante 2004, con parte dell anzianità contributiva in regime retributivo, il coefficiente sarà sempre inferiore ad 1. Perché scegliere l aliquota di finanziamento del contributo soggettivo maggiore del 12%? Perché dal 2012 maggiore è l aliquota di finanziamento utilizzata per effettuare i versamenti annuali maggiore è l aliquota di computo riconosciuta e quindi maggiore sarà l importo che viene accreditato sul proprio montante rispetto a quanto effettivamente versato a titolo di contribuzione soggettiva. La scelta va effettuata ogni anno mediante il servizio PCE ed è vincolante solo per quell anno. Quindi in ciascun anno, al momento della compilazione e quindi della presentazione del PCE entro il 15 novembre, può essere effettuata la scelta di una aliquota superiore al 12%. C. CALCOLARE l ECCEDENZA del CONTRIBUTO INTEGRATIVO Come si calcola l eccedenza del contributo integrativo? L eccedenza del Contributo integrativo è calcolata applicando al volume di affari (al netto del contributo stesso) l aliquota del 4% e sottraendo la contribuzione minima se dovuta. Aliquota Contributo integrativo Contributo minimo integrativo 4% 783 Dal 2013, con l entrata in vigore della detta Legge Lo Presti, una parte dei contributi integrativi fatturati ai clienti, viene accreditata sul montante previdenziale di ciascuno senza dover sostenere oneri aggiuntivi. 4

Quanta parte del contributo integrativo va a montante? Viene accreditato sulla posizione previdenziale di ciascun iscritto e quindi va a montante, un importo pari all 1% del volume di affari Iva (al netto del contributo integrativo), rettificato con il coefficiente di equità intergenerazionale (già descritto nella sezione riguardante il meccanismo dell aliquota di computo). Per gli iscritti dal 1.01.2004, posto che il coefficiente intergenerazionale è pari ad uno, viene accreditato un importo pari al 25% del contributo integrativo fatturato ai clienti (e versato alla Cassa di Previdenza). Per gli iscritti ante 1.01.2004, posto che il coefficiente intergenerazionale è inferiore ad uno, viene accreditato un importo inferiore al 25% del contributo integrativo fatturato ai clienti (e versato alla Cassa di Previdenza) che varia ogni anno in funzione dell anzianità previdenziale. Esempio di determinazione delle somme dovute e dei contributi accreditati Dati reddituali 2015 da comunicare in PCE2016 Reddito professionale: 50.000 euro Volume d affari: 80.000 euro (al netto del 4% per contributo integrativo) Dati dell iscritto e calcoli contributo soggettivo Inizio attività ed iscrizione alla cassa di previdenza: dal 2000 Anzianità previdenziale complessiva nel 2016: 17 anni Anzianità previdenziale in regime retributivo (fino al 2003): 4 anni Aliquota contributo soggettivo scelta dall iscritto: 15% Contributo soggettivo dovuto dall iscritto per l annualità: 50.000 * 15% = 7.500 Maggiorazione dell aliquota di computo Plus % riconoscibile (in funzione dell aliquota soggettiva scelta): 3,6% Coefficiente di equità intergenerazionale applicabile: 1 - (4/17) = 0,765 Aliquota di computo: 15+(3,6*0,765) = 17,754 Contributo accreditato sul conto previdenziale con l aliquota di computo: 50.000 * 17,754% = 8.876 (il contributo soggettivo pagato dall iscritto per l annualità è di 7.500) Contributi integrativi Contributo integrativo riscosso da clienti e versato dall iscritto per l annualità: 80.000 * 4% = 3.200 Contributi integrativi accreditati sulla posizione previdenziale con l applicazione del meccanismo della Legge Lo Presti : 3.200 * 25% * 0,765 (coefficiente di equità intergenerazionale) = 612 Benefici per gli iscritti dalle modifiche introdotte (nell esempio presentato) Come si vede nell esempio che precede, sul conto previdenziale dell iscritto sono accreditati 9.488 euro (di cui 8.876 con l utilizzo dell aliquota di computo e 612 con l applicazione della Legge Lo Presti ), a fronte di un versamento di contributo soggettivo di 7.500 euro (con un maggior accredito di 1.988 euro, pari al 26,5% in più di quanto effettivamente pagato). Questo maggior versamento permetterà un miglioramento dell adeguatezza delle pensioni che saranno liquidate in tutto o in parte in regime contributivo. Si evidenzia che i calcoli riportati sono solo indicativi sulla metodologia applicabile, ogni posizione degli iscritti avrà una specifica applicazione, sulla base dell anzianità previdenziale e della scelta operata sull aliquota del contributo soggettivo. 5

Come valutare l impatto delle scelte di aliquota? Nell area riservata dei Servizi Online del sito della Cassa di previdenza, c è il servizio di simulazione della pensione denominato PES che consente di verificare l impatto sulle proprie pensioni del versamento di aliquote superiori a quella minima e quindi dell applicazione dell aliquota di computo e dell accredito di parte del contributivo integrativo a montante. Essere consapevoli della pensione che si va formando grazie ai versamenti effettuati è di fondamentale ausilio nella scelta della aliquota di finanziamento da esercitare annualmente mediante il PCE. Infine, si segnala che anche la scelta dell aliquota di finanziamento compiuta con la dichiarazione PCE 2016 può essere oggetto di regolarizzazione spontanea, anche con eventuale versamento tardivo del saldo delle eccedenze, il che può essere preso in considerazione, ad esempio, nel caso in cui alla fine dell anno si incassino onorari non previsti al momento della dichiarazione e si desideri ottenere i benefici, anche fiscali, dal maggior versamento contributivo. D. SCEGLIERE LE MODALITA DI PAGAMENTO Il pagamento delle eccedenze contributive, sia del contributivo che dell integrativo per il 2016, è previsto per il 15 dicembre 2016 ma è possibile anche il pagamento rateale se l importo complessivamente dovuto a titolo di eccedenze è pari o superiore a Euro 1.000,00. I pagamenti rateizzati e non, sono eseguiti in alternativa al MAV, anche con addebito diretto sul conto corrente mediante SDD (già RID). Quali sono le condizioni per la rateizzazione? La rateizzazione è facoltativa e va richiesta al momento della comunicazione dei dati reddituali di ciascun annualità con il servizio PCE. E possibile scegliere un numero di rate da 2 a 4 di cui la prima rata scade il 15.12.2016 (anno di riferimento delle eccedenze) la seconda il 31.03.2017, la terza il 30.06.2017 e la quarta il 30.09.2017. Che interesse viene applicato alle rate? Le rate successive alla prima sono maggiorate degli interessi determinati annualmente pari al tasso di rendimento atteso del patrimonio come applicato nell ultimo Bilancio tecnico attuariale della Cassa di Previdenza, definito alla data di apertura del PCE e quindi: tasso del 2,00% per l anno 2016 (per gli interessi dal giorno 15 al 31 dicembre 2016), tasso del 2,50% per l anno 2017 (per gli interessi dal 1 gennaio al 30 settembre 2017). Scegliendo di versare un aliquota maggiore di quella minima prevista (12%) a titolo di contributo 6

soggettivo, come vengono calcolati gli interessi di rateizzazione? Gli interessi di rateizzazione sull eccedenza del contributo soggettivo sono conteggiati esclusivamente sull importo che corrisponde all aliquota minima prevista. Non si paga alcun interesse sulle somme versate sulla parte di contributi soggettivi dovuti utilizzando un aliquota superiore a quella minima del 12%. Come regolarizzare il pagamento effettuato oltre il termine di una rata delle eccedenze dovute? Con riferimento all anno 2015 (e successivi) per poter regolarizzare il tardivo/omesso versamento delle somme dovute per le eccedenze rateizzate, è possibile usufruire della regolarizzazione spontanea. La domanda si presenta online attraverso il servizio DRS che effettua il calcolo di quanto dovuto e consente di generare il relativo MAV da utilizzare per il pagamento che deve essere effettuato entro la data di scadenza scelta dall interessato al fine di perfezionare la domanda In caso di inerzia da parte dell iscritto, la Cassa procederà con l accertamento d ufficio e la conseguente richiesta di pagamento mediante iscrizione a ruolo, non preceduta né da avviso di accertamento né da avviso di iscrizione a ruolo. Si raccomanda pertanto la massima attenzione ai Colleghi nel rispetto della rateizzazione prescelta o, al più, alla regolarizzazione spontanea della stessa. Per le sanzioni applicabili dal 16/11/2015 alle violazioni sulla comunicazione dei dati reddituali e dei relativi versamenti vedi il Prospetto riepilogativo nel link CNPADC http://www.cnpadc.it/?q=dottori_commercialisti/come_fare/gestire_la_propria_posizione_cnpad c/prospetti_sintetici_comparati Quando vengono accreditati a montante i contributi versati a rate? In caso di pagamento rateale, i contributi verranno accreditati a montante contributivo solo a partire dall anno di ultimazione del pagamento (si tratta del momento dal quale matureranno interessi sul conto previdenziale dell iscritto al tasso annuo di capitalizzazione). Come cambia la deduzione dei contributi soggettivi in caso di rateizzazione? I contributi soggettivi sono deducibili ai fini delle imposte sui redditi con riferimento all anno di effettivo pagamento e quindi il versamento in unica soluzione o la 1 rata versati entro il 15 dicembre 2016 sono deducibili nel 2016 mentre le rate versate nel 2017 diventeranno deducibili nella dichiarazione Unico PF 2018. Ci sono alternative al versamento rateale? La Banca Popolare di Sondrio ha previsto diverse linee di credito a favore degli iscritti alla CNPADC, tra cui alcune possono essere utilizzate per finanziare il versamento dei contributi. 7

Nel sito CNPADC/ area Dottori Commercialisti/ area Convenzioni sono fornite tutte le indicazioni. Cosa accade in caso di Accertamenti e rettifiche dei redditi? Nel caso di accertamento definivo delle imposte sui redditi con conseguente rettifica in aumento del reddito professionale, sugli importi dovuti per contributi previdenziali e assistenziali la Cassa di Previdenza non applicherà né sanzioni né interessi. Gli iscritti dovranno contrassegnare l apposito campo nella dichiarazione previdenziale, l Ente richiederà copia della documentazione relativa all accertamento comunicando in seguito la modalità di pagamento della somma dovuta. In caso di rettifica in aumento dei dati reddituali effettuata dopo la scadenza del 15/11/2016, non sono rateizzabili le somme eventualmente dovute scaturite dalla comunicazione rettificativa, a titolo di eccedenza del contributo soggettivo in applicazione dell aliquota minima prevista ed a titolo di eccedenza del contributo integrativo. Rimane valida la rateizzazione definita sulla base della prima comunicazione effettuata. Modena, 08 novembre 2016 I Delegati CNPADC dell Emilia Romagna Dott. Federico Bacchiega Modena Dott. Fausto Bertozzi Forlì - Cesena Dott. Cristina Betta Piacenza Dott. Isabella Boselli Bologna Dott. Elena Fedolfi Reggio Emilia Dott. Marco Lelli Bologna Dott. Paola Ragionieri Parma Dott. Claudia Spisni Bologna Dott. Marcello Toso Ravenna Dott. Simona Vannini Ferrara Dott. Eraldo Zamagna Rimini 8