56 Ville storiche della Lucchesia Villa Reale, la splendida residenza di Elisa Bonaparte e il suo parco incantato di SERENA FREDIANI Nel numero 125 abbiamo rappresentato un itinerario che nelle prossime uscite ci porterà a scoprire alcune fra le più belle Ville Storiche della Piana di Lucca. In questo articolo proseguiamo in un tragitto virtuale seguendo i diversi itinerari della splendida Marcia delle Ville, passeggiata podistica non competitiva organizzata dall'associazione sportiva marciatori marliesi ad Aprile di ogni anno. Percorreremo nelle nostre pagine la passeggiata da 6 km, che attraversa i meravigliosi Parchi di Villa Reale a Marlia, Villa Grabau e Villa Oliva. Proprio dalla splendida Villa Reale, la gloriosa residenza di Elisa Bonaparte, vogliamo partire in questo servizio. Immergiamoci dunque nell'atmosfera incantata delle colline lucchesi, particolarmente profumata a primavera, ed iniziamo la nostra passeggiata virtuale costeggiando in parte la strada del vino di Lucca, altro suggestivo tragitto che in seguito andremo a svelare. Si parte da Piazza del Mercato a Marlia, centro vivace della frazione che ormai nel Comune di Capannori si caratterizza come la più popolosa e la più ricca di eventi culturali. Attraversato il centro che dal fulcro nevralgico del Mercato si allarga verso il verde circostante, la strada si restringe gradualmente verso nord, si curva dolcemente e abbraccia le prime colline, infine si schiude sulle due palazzine ottocentesche poste ad ingresso di Villa Reale, una delle quali è adibita ad abitazione del custode. La Villa si nasconde all'interno della poderosa recinzione che la protegge da occhi indiscreti. Villa Reale
57 Villa Reale come si presenta oggi è il risultato di un complesso di trasformazioni operate nel tempo fino ai primi anni dell'ottocento, quando Elisa Baciocchi Bonaparte, sorella di Napoleone e sovrana di Lucca, realizzò quella che divenne una delle residenze più rappresentative d'europa unendo due antiche chiuse di Marlia, villa Orsetti e Villa del Vescovo. In essa oggi si riconoscono lo stile barocco voluto dagli Orsetti e quello neo-classico imposto dalla Sovrana di Lucca, ma è il Parco coi suoi giochi d'acqua l'elemento più suggestivo e scenografico che attrae il visitatore. Le origini di Villa Reale e lo splendore barocco degli Orsetti Il Teatro dell'acqua Già in età altomedievale, si parla di una chiusa appartenente ai Buonvisi, duchi di Tuscia, dal carattere agreste: un palazzo a due piani caratterizzato dal portico e circondato da giardini con alberi da frutto, vigneti e campi. Nel XVII secolo la facoltosa famiglia Orsetti acquistò la tenuta, che diverrà Villa Orsetti, ristrutturandola in profondità e conferendole l aspetto barocco che non sarà mai cancellato. Fu in quel periodo che nacquero i giardini scenografici caratterizzati dall acqua come elemento essenziale: molti documenti storici parlano di intense trattative tra gli Orsetti e i proprietari di Ville vicine per il prelievo dell acqua dal vicino torrente Fraga. Come risultò il Palazzo dopo le trasformazioni operate dagli Orsetti? Esso divenne un edificio a forma compatta, con le aperture delle facciate incorniciate in pietra e un portale anteriore sovrastato da un grande balcone. All esterno, un ampio cortile delimitato da alte siepi squadrate, sormontate da piramidi verdi. Dal lato opposto, un atrio di alberi folti a far da cornice al Teatro d acqua: una grande vasca semi-circolare in cui l acqua sgorgava dai mascheroni e dietro i quali si ergeva una montagna di pietre ed erbe dominata dalle sculture di Pantera e Leone, simboli di Lucca. Dal lato opposto, antistante il Palazzo, fu realizzato il Teatro di verzura, una vera struttura teatrale con una profondità di 24 metri, costituito da siepi che delimitavano i sedili in pietra disposti a semicerchio. Altre sedute per gli spettatori furono situate nei palchi con finestre a nicchia ricavate nella Il Teatro di verzura siepe semicircolare. La linea di demarcazione tra pubblico e rappresentazione è formata da una cortina verde e dalla sequenza di sfere di verzura simulanti le luci. Accanto ad esso, lo splendido giardino degli agrumi, a pianta rettangolare divisa in due parti che si concludeva a nord con il Ninfeo di Leda e a sud con la Fontana delle Tre Grazie. La maestosa presenza dell acqua scrosciante accompagna e sorprende ancora oggi chi percorre il giardino, armonico nelle sue linee e seppur nel contrasto dei materiali usati. Nel 1710 gli Orsetti costruirono anche una cappella dedicata a San Francesco Saverio, dove sarà custodita la tomba dei principi Borbone-Capua.
58 Accanto al cancello di Villa Orsetti si trovava quello di Villa del Vescovo, appartenente alla mensa arcivescovile: questa altra grande chiusa dal 1806 farà parte della Villa Reale di Elisa. Oltre gli oliveti, un lungo viale correva adiacente all edificio: diverso dai tipici edifici lucchesi, il Palazzo presentava un cortile interno asimmetrico, con colonnati su lati contrapposti e aperture in pietra. Dall edificio sporgeva un avancorpo che si affacciava sul piano terrazzato tramite un portico a tre archi. Intorno, giardini geometrici a riquadri, la limonaia, il mulino, terreni seminati. Di fronte all ingresso del palazzo, il giardino di fiori ed erbe, attraversato da due viali che si incrociavano in modo ortogonale. Alla fine del percorso, si ergeva il Ninfeo di Pan, costruzione del 1500 i cui giochi d acqua erano spettacolo sorprendente e maestoso: formato da due parti, di cui una aperta a pianta quadrata, l'altra chiusa a pianta circolare decorata con ciottoli disposti in modo da ricreare una grotta naturale, era detto appunto grotta di Pan. Elisa, dopo l'acquisto della tenuta, rimosse i riquadri dei giardini, ma volle fin da subito mantenere lo splendore del Ninfeo di Pan. Nel 1806 fu concluso l acquisto di Villa Orsetti e poco dopo l ampliamento con Villa del Vescovo. Fonti storiche parlano di 500.000 (forse addirittura 700.000) franchi in monete d'argento pagate dalla sorella di Napoleone per realizzare il suo progetto di Villa Reale. Già dai primi interventi di restauro si coglie l intento celebrativo che la Sovrana di Lucca volle imprimere alla residenza: Sia l architetto Lazzarini che il francese Bienaimè seguirono scrupolosamente i progetti di restauro, finchè sopraggiunse Giuseppe Marchelli, che dopo una lunga formazione parigina si occupò della realizzazione concreta di essi. Nasce la splendida tenuta di Elisa e il suo innovativo Parco all'inglese Palazzo Orsetti venne modificato in senso neoclassico, come voleva la cultura dell Impero. Rialzato di un piano l edificio e costruito un loggiato sulla facciata anteriore, su quella posteriore fu aggiunto un portico con terrazza sovrastante. Gli interni si arricchirono di sculture e ornamenti neoclassici nel senso della continuità fra architettura e arredo. Il palazzo di Villa del Vescovo venne ristrutturato rispettandone l impianto architettonico: è però l ampliamento del parco con i giardini e i campi
59 di Villa del Vescovo a rendere la tenuta innovativa nel rapporto fra spazialità e natura. Nacque una nuova concezione della natura che si espresse compiutamente nella progettazione dello spazio. Il parco venne ricostruito secondo lo stile all'inglese che necessitò la demolizione di gran parte degli arredi barocchi. Pare che gli interventi siano stati eseguiti dal 1807 al 1812 da J. M. Morel stesso, famoso per le sue teorie sul giardino all'inglese: pur rispettando i principi del giardino barocco, il teatro d acqua e il teatro di verzura in primis, si cercò una dilatazione prospettica dello spazio proprio di fronte al palazzo. La nuova sistemazione si presentava organizzata con gruppi d'alberi asimmetrici e con prati in leggero pendio secondo il gusto romantico tipico del giardino all'inglese. Nella zona più bassa, quella degli orti murati proprio sopra Villa Reale di cui avremo occasione dell'antica residenza vescovile, fu creato un lago di parlare nei prossimi numeri, data la bellezza e circondato da boschetti attraversati da ruscelli e l'importanza che esso riveste ad oggi per Lucca. da viottoli ombreggiati da specie arboree, per lo Molti altri lavori programmati furono interrotti più nuove specie vegetali- il Parco sarà noto per per la scarsa disponibilità finanziaria dei Borboni. le Magnolie esotiche- capaci di creare scorci insoliti e stupefacenti. Chiude l'insieme proprio il la residenza perse via via importanza. Il suo rifiori- Nel 1860 Villa Reale passò al demanio italiano e lago, in asse prospettico con la Villa, con giochi re è dato dall'acquisto della tenuta dai Pecci Blunt d'acqua e una terrazza decorata da tre statue. Il Parco di Elisa, divenuto famoso per le peculiarietà descritte, sarà spesso aperto alla popolazione in occasione di feste e intrattenimenti: molti i balli e i concerti offerti dalla Sovrana e successivamente dai Borboni. Ricordiamo Niccolò Paganini come uno dei più assidui e noti artisti frequentatori della Villa, dove spesso si esibiva nel Teatro di Verzura. La caduta dell'impero napoleonico e il successivo Congresso di Vienna cedettero la Lucchesia ai Borboni. Villa Reale divenne dal 1817 la residenza estiva della nuova Corte. Maria Luisa di Borbone incaricò l'architetto Nottolini di studiare diversi progetti per la Villa e i terreni circostanti. Nel 1819 si inizierà la costruzione della Specola, osservatorio astronomico situato Il Giardino spagnolo
60 nel 1923: essi affidarono all'architetto Greber il restauro dell'esistente e la creazione di nuovi spazi ludici intorno a Villa del Vescovo. L'acqua ancora una volta è protagonista dei nuovi spazi: acqua come elemento generatore. Il ninfeo di Pan, mantenuto intatto fin dal 1500, fu collegato tramite due rampe di scale al giardino dei fiori in stile decò (il "giardino spagnolo"), progettato da J. Greber. Questo, di forma rettangolare, è concepito secondo i canoni del giardino islamico ed è caratterizzato da una grande vasca da cui si diramano dei canaletti e da aiuole erbose. Eccoci alla fine della nostra visita nello spazio incantato di Villa Reale. Adesso percepiamo il tema conduttore di un viaggio di secoli: L'acqua col suo valore simbolico. Il visitatore di oggi si troverà immerso nell'atmosfera avvolgente del Parco di Villa Reale, dei suoi spazi, dei suoi segreti, con la costante consapevolezza di essa, fonte di vita, di gioia, presenza costante e scenografica delle lunghe trasformazioni che dal 1500 ad oggi hanno definito l'aspetto attuale della splendida residenza di Elisa. info Parco di Villa Reale www.parcovillareale.it - info@parcovillareale.it Il parco è visitabile dal 1 marzo al 30 novembre. Mattina: 10-13. Pomeriggio: 14-18. Chiuso il lunedì non festivo. In alcuni periodi le visite sono solo guidate. Nei mesi invernali visite solo su appuntamento. Orari di partenza delle visite 10.00-11.00-12.00-15.00-16.00-17.00-18.00 Prezzo: 7 euro a persona - gruppi (min. 20 persone) 6 euro Impianti destinati ad accogliere ecologicamente le acque chiare e luride raccolte nei serbatoi interni delle autocaravan e degli autobus turistici in provincia di Lucca Bagni di Lucca (LU) Località Benabbio, a circa 4 chilometri, dietro la chiesa. Parcheggio e servizi gratuiti. Barga (LU) Parcheggio S. Francesco. Parcheggio e servizi a pagamento. Castelnuovo di Garfagnana (LU) Parcheggio e servizi gratuiti. Gallicano (LU) Presso impianti sportivi. Servizi gratuiti. Ghivizzano (LU) Piazzale della Stazione. Parcheggio e servizi a pagamento. LUCCA Località Ponte di Campia, a fianco della strada provinciale Ludovica, incrocio con SR 445. Pieve Fosciana (LU) Piazza dei Bersaglieri. Servizi gratuiti. San Romano in Garfagnana (LU) Adiacente impianti sportivi. Servizi gratuiti.