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REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI Proposta nr. 30 del 02/02/2015 - Determinazione nr. 193 del 03/02/2015 OGGETTO: DPR n. 59/2013 Autorizzazione Unica Ambientale Impresa: KRONOSPAN ITALIA S.r.l. Sede impianto: via Bordano, 10 ZIPR San Vito al Tagliamento (PN) Codice pratica: 01594700930-23072014-1758 PREMESSA I L D I R I G E N T E 1. Fatto L impresa KRONOSPAN ITALIA S.r.l., con sede legale ed operativa in via Bordano, 10 Zona Industriale Ponte Rosso in comune di San Vito al Tagliamento (PN), nella persona del Gestore pro tempore dell impianto, ha presentato domanda di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) corredata dalla documentazione tecnica. L istanza comprende i seguenti titoli abilitativi: - autorizzazione agli scarichi in fognatura di acque industriali e/o meteoriche che dilavano inquinanti, anche commiste a reflui assimilati ai domestici, di competenza del gestore della rete fognaria Consorzio per la Zona di Sviluppo Industriale Ponte Rosso (di seguito Consorzio Z.I.P.R.) di San Vito al Tagliamento; - autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di competenza provinciale; - comunicazione o nulla osta di cui all articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale. In merito si precisa che: - l istanza è pervenuta allo Sportello del comune di San Vito al Tagliamento in data 8/8/2014, acquisita al protocollo provinciale n 2014/57640 e perfezionata in data 04/09/2014; - tutta la documentazione relativa alla pratica è presente nel fascicolo informatico 2014/9.2/116; - è stata verificata la correttezza formale ai sensi dell art. 4, comma 1 del D.P.R. 59/2013. La gestione amministrativa della pratica è in carico allo SUAP del Comune di San Vito al Tagliamento in quanto trattasi di AUA all interno di un procedimento SUAP complesso.

2. Enti coinvolti Il Settore Ecologia, quale Autorità competente per il rilascio dell AUA ha chiesto, tramite lo SUAP con nota prot.n.2014/65259, a tutti gli Enti interessati i pareri necessari al fine dell adozione dell AUA, in particolare: 1. al Comune di San Vito al Tagliamento: - parere rilasciato ai sensi dell'articolo 269 c. 3 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. per le emissioni in atmosfera; - riscontro o nulla osta in relazione alla documentazione presentata dalla Società per l impatto acustico ai sensi dell'articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447; 2. al Consorzio per la Zona di Sviluppo Industriale Ponterosso: - parere per l autorizzazione allo scarico di reflui industria li e /o meteoriche di dilavamento e scarico di acque reflue assimilate alle domestiche che recapitano in rete fognaria pubblica; 3. all ARPA FVG Dipartimento di Pordenone: - parere relativo alle emissioni in atmosfera sulla base del supporto tecnico previsto ai sensi della L.R. 16/2007 art. 5 comma 1 lettera d); - eventuali altri pareri di competenza. La documentazione presentata e le integrazioni trasmesse successivamente dalla Società sono state ritenute adeguate per l espressione del parere. 3. Istruttoria DESCRIZIONE ATTIVITA L impresa KRONOSPAN ITALIA S.r.l., presso il sito della Zona di Sviluppo Industriale Ponte Rosso di Via Bordano n. 10 in Comune di San Vito al Tagliamento, effettua la nobilitazione, ovvero applicazione di carte decorative, su pannelli a base lignea (pannelli truciolari e pannelli di fibra di legno MDF ed HDF) prodotti in altri stabilimenti; tale lavorazione consiste nel riscaldamento del sandwich carta-pannello-carta necessario all incollaggio per pressatura a caldo dei fogli di carta melaminica alla superficie del pannello di legno grezzo, senza impiego quindi di colle e vernic i. Presso l impianto la Società ha previsto un ampliamento dello stabilimento e, nell ambito del procedimento SUAP, chiede l Autorizzazione Unica Ambientale per i seguenti titoli abilitativi: - rinnovo con modifica sostanziale dell autorizzazione n. 1958 del 31/05/2013 rilasciata dal Consorzio ZIPR, agli scarichi in fognatura consortile di acque reflue industriali e/o acque meteoriche di dilavamento anche commiste a acque reflue assimilate alle domestiche di competenza del Consorzio Z.I.P.R.; - modifica dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera attualmente vigente (det. dir. n. 2233 del 13.11.2008) ai sensi dell'articolo 269 c. 8 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. di competenza del Servizio Qualità dell Aria della Provincia di Pordenone; - la presa d atto della comunicazione e dichiarazione di rispetto dei limiti di rumore di cui all articolo 8, comma 4, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale. 4. Normativa - D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti

amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35 ; - Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale"; - Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento amministrativo"; - Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e s.m.i.. Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ; - Legge Regionale 27 novembre 2006, n. 24; - Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; - L.R. n. 2/2000, L.R. 7/2001, L.R. 13/2002, L.R. 16/2002 e L.R. 16/2008; - Delibera del Comitato interministeriale del 04 febbraio 1977; - Legge 26 ottobre 1995, n. 447; Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; D.G.R. 17 dicembre 2009; D.P.R. 227/2011; - Art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012, convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 5. Motivazione La decisione al rilascio dell AUA si fonda sui pareri espressi dai soggetti competenti in particolare: - atto di assenso al rilascio dell'autorizzazione agli scarichi in fognatura consortile di acque reflue industriali e/o acque meteoriche di dilavamento, inoltrato dal competente Consorzio per la Zona di Sviluppo Industriale Ponte Rosso con nota prot. n 2014/3846 (acquisito agli atti con prot. prov. n 2014/83611). Lo scarico di sole acque reflue assimilate alle domestiche nella fognatura nera del Consorzio ZIPR risulta sempre ammesso come indicato dal Consorzio medesimo; - parere favorevole con prescrizioni, rilasciato dal Dipartimento Provinciale dell ARPA per quanto di sua competenza con nota prot. n 2014/0032617 assunta al prot. prov. n 2014/66865; - parere favorevole con prescrizioni espresso dal Servizio Qualità dell'aria della Provincia di Pordenone in merito all'autorizzazione alle emissioni in atmosfera per modifica sostanzia le di stabilimento (istruttoria prot. NP/2014/659); - nulla osta all autorizzazione alle emissioni in atmosfera di cui all art. 269 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006, rilasciato dal Comune di San Vito al Tagliamento con nota prot. n. 36321; - presa d atto rilasciata dal Comune di San Vito al Tagliamento con note prot. n. 36321 e n. 806 acquisite ai prot. prov n. 2014/84874 e n. 2015/1918 relativamente alla comunicazione e contestuale dichiarazione di rispetto dei limiti di emissione di rumore. 6. Responsabilità procedimentale Si richiama l art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle Funzioni e responsabilità della dirigenza, le norme dello Statuto provinciale ed il Regolamento di Organizzazione dell Ente, nonché l Ordinanza Presidenziale relativa al conferimento degli incarichi Dirigenziali, che attribuisce al Dott. Sergio Cristante la Dirigenza de l Settore Ecologia. Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di San Vito a l Tagliamento Dott.ssa Luigina Barosco.

Tutto ciò premesso DETERMINA 1. Decisione Di adottare, fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi, l'autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R.59/2013 a favore dell impresa KRONOSPAN ITALIA S.r.l., con sede legale ed operativa in via Bordano, 10 Zona Industriale Ponte Rosso in comune di San Vito al Tagliamento (PN) che sostituisce i seguenti titoli abilitativi: - autorizzazione agli scarichi in fognatura di acque industriali e/o acque meteoriche di dilavamento, di competenza del gestore del Consorzio Z.I.P.R.. I limiti e le prescrizioni sono riportati nell Allegato A, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; - autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di competenza provinciale. I limiti e le prescrizioni (comprese quelle indicate da ARPA) sono riportati nell Allegato B, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; - presa d atto, del Comune della comunicazione e dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell articolo 8, comma 4, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 rispetto dei limiti di emissione rumore. Quando verrà approvato il Piano di Zonizzazione Acustica del territorio la ditta dovrà verificare la corrispondenza dei limiti imposti dal Piano con i livelli sonori indicati nella valutazione di impatto acustico presentato. L AUA sostituisce le autorizzazioni di cui ai titoli sopra richiamati possedute dall impresa. 2. Durata La validità della presente Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi dell'art. 3, comma 6, del D.P.R. 59/2013 è pari ad anni quindic i (15) a partire dalla data di rilascio del provvedimento da parte del SUAP competente. Sei mesi prima della scadenza dovrà essere richiesto, tramite il SUAP competente, il rinnovo del presente provvedimento, secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 1, del D.P.R. 59/2013. 3. Avvertenze 1. Sono fatte salve, ferme restando al riguardo le responsabilità dell impresa come sopra autorizzata le autorizzazioni e prescrizioni di competenza di altri enti e/o organismi, nonché le altre disposizioni legislative e regolamentari comunque applicabili in riferimento all attività dell impianto, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di lavorazioni insalubri, alla disciplina della sicurezza sui luoghi di lavoro, alle disposizioni in materia edilizio-urbanistica e di prevenzione incendi ed infortuni. 2. L'autorità competente potrà procedere all'aggiornamento delle condizioni autorizzative qualora emerga che l'inquinamento provocato dall'attività dell' impianto è tale da renderlo necessario. Tale eventuale aggiornamento non modificherà la durata dell'autorizzazione. 3. L Autorità competente si riserva di rinnovare o rivedere le prescrizioni contenute nell autorizzazione, prima della sua naturale scadenza quando: - le prescrizioni stabilite nella stessa impediscano o pregiudichino il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di

pianificazione e programmazione di settore; - nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali lo esigono; - vengano riscontrate situazioni eccezionali e di urgente necessità per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente; - ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed amministrative, o altre verifiche. 4. In caso di modifica dell attività o dell impianto, si applicano le disposizioni di cui all art. 6 del D.P.R. 59/2013. 5. Qualora intervengano variazioni relative alla denominazione dell impresa o modifiche dell assetto societario, esse dovranno essere comunicate, sempre tramite lo SUAP, alla Provincia-Autorità competente. L eventuale subentro nella gestione dell impianto da parte di terzi deve essere preventivamente autorizzato. 6. La cessazione dell attività deve essere tempestivamente comunicata all Autorità competente. 7. L Autorità competente è autorizzata ad effettuare tutti i controlli che ritenga necessari per accertare il rispetto delle eventuali prescrizioni autorizzative. 8. La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida, sospensione o revoca in relazione a ciascun titolo abilitativi sostituito, ed in relazione alla specifica normativa di settore, oltre all applicazione di eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente. 9. Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente provvedimento si richiamano le disposizioni normative vigenti in materia. 10. Il presente provvedimento viene trasmesso allo Sportello Unico competente ai sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 59/13. 11. Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012, convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 4. A chi ricorre re Ai sensi dell art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento può presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della presente autorizzazione.

ALLEGATO A Autorizzazione agli scarichi in fognatura Soggetto competente: Consorzio per la Zona di Sviluppo Industriale Ponte Rosso La documentazione presentata ed esaminata ai fini dell istruttoria tecnica è la seguente: - Estratto PRG Tavola DA.02.04 Rev A - Schema scarichi Tavola DA.70.01 Rev B - Relazione Scarichi Rev.B dd 01/08/2014 - Dichiarazione integrativa sugli scarichi Rev A dd 06/10/2014 - Scheda tecnica di rilevamento dello scarico acque reflue i M54-1 del 11/12/2014 - Scheda prodotto La ditta intende realizzare un ampliamento dell edificio produttivo già esistente ed autorizzato, all esterno dello stabile sono presenti due piazzole, una per la distribuzione del gasolio e una per il reparto caldaia posizionata nell angolo sud- ovest dell opicifio opportunamente delimitate e con griglia di contenimento per la raccolta di eventuali spandimenti, che verranno convogliati, dopo opportuno trattamento, in fognatura bianca. Il titolo abilitativo relativo agli scarichi in fognatura consortile viene richiesto per il rilascio dell autorizzazione allo scarico di due nuovi punti in fognatura bianca e per il rinnovo dei punti presenti già autorizzati con Prot. 1958 del 31/ 05/2013 dal Consorzio ZIPR. La decisione si fonda sull istruttoria tecnica relativa alla domanda presentata dalla società in oggetto effettuata dal personale tecnico consortile. Alla luce della medesima istruttoria tecnica emerge che gli scarichi provenienti dall insediamento sono i seguenti: IDC 1 ID 2 Tipologia delle acque scaricate Recapito Località del recapito N 069 A Assimilate domestiche (da bagni e servizi) B 079 B Industriali da condensa caldaia e impianto raffrescamento dopo sistema di trattamento n.4 - disoleatore/desabbiatore Acque meteoriche di dilavamento tetti e piazzali lato sud-est capannone Acque meteoriche di dilavamento piazzola distribuzione gasolio, dopo sistema di trattamento n.1 disoleatore/desabbiatore Acque meteoriche di dilavamento tetti e piazzali zona sud capannone dopo sistema di trattamento n.2 - disoleatore/desabbiatore B/1 Industriali da condensa compressori C D Meteoriche di dilavamento coperture ampliamento edificio Meteoriche di dilavamento piazzali zona a Nord capannone dopo sistema di trattamento n.3 disoleatore/desabbiatore 1 Numero identificativo dello scarico assegnato dal Consorzio ZIPR 2 Numero o lettera di identificazione dello scarico indicato dalla ditta Fognatura nera Fognatura bianca scarico parzia le Fognatura bianca Fognatura bianca Via Bordano Via Bordano pozzetto interno Via Bordano Via Bordano De cisione

Si ritiene di non rilevare motivi ostativi alla domanda dell autorizzazione Unica Ambientale e si esprime parere favorevole per quanto di competenza (autorizzazione allo scarico in fognatura consortile) Prescrizioni: - Lo scarico A che convoglia nella fognatura nera consortile le acque assimilate alle domestiche provenienti da attività domestiche e dal metabolismo umano (da servizi igienici, docce, lavabi, ecc) o comunque assimilate alle domestiche in base all art. 101 del D. Lgs 152/06 è sempre ammesso; - E vietato immettere nella fognatura consortile sostanze che possono determinare danni agli impianti fognari, agli addetti alla manutenzione degli stessi e all impianto di depurazione centralizzato; in particolare sono vietate: quantità consistenti di sostanze solide anche triturate come rifiuti organici di qualunque provenienza e natura, materiali litoidi o residui di combustione, fanghi di impianti di pretrattamento e contenuto di pozzi neri; sostanze che possono creare depositi consistenti ed ostruzioni delle canalizzazioni fognarie; sostanze che, alle concentrazioni di emissione, possono creare rischio di incendio, esplosione, sviluppo di gas o vapori nocivi. sostanze aggressive ( ph inferiore a 4 e superiori a 11) - Lo scarico parziali B/1 che convoglia le acque industriali di condensa compressori zona caldaia dopo trattamento in disoleatore/desabbiatore in fognatura bianca, devono rispettare i limiti della Tabella 3 dell Allegato 5 parte terza del D.Lgs. 152/06, per gli scarichi in corpi superficiali a valle del trattamento e a monte di ogni altra confluenza. - Gli scarichi finali B e D che convogliano le acque di dilavamento tetti e piazzali dopo trattamento in disoleatore/desabbiatore e lo scarico C che convoglia le acque meteoriche di dilavamento coperture tal quali scaricate in fognatura bianca, devono rispettare i Valori Limite di Emissione per gli scarichi in acque superficiali previsti dalla Tabella 3 dell Allegato 5 parte terza del D. Lgs. 152/06; Le apparecchiature ed i dispositivi per il trattamento delle acque industriali e meteoriche di dilavamento devono essere mantenute in buono stato di efficienza e manutenzione, provvedendo alla periodica asportazione dei rifiuti derivanti; I rifiuti che si generano dalle operazioni di manutenzione devono essere gestiti nel rispetto della normativa in materia. - Tutti gli scarichi allacciati alla fognatura devono rispettare le prescrizioni previste dal Regolamento di Fognatura Consortile; - La rete fognaria interna deve essere mantenuta in buone condizioni di efficienza, i pozzetti di ispezione degli scarichi devono essere mantenuti costantemente puliti ed accessibili ai controlli e al campionamento da parte dell autorizzazione competente per il controllo; - Il Consorzio, effettuerà delle verifiche analitiche, sulle acque scaricate in fognatura, come programmato nel piano di monitoraggio annuale di controllo degli scarichi delle ditte insediate in zona industriale ritenute più a rischio inquinamento; - La ditta dovrà promuovere iniziative atte a ridurre e ad incrementare il ricircolo ed il riutilizzo dell acqua come previsto dall art. 98 D.Lgs.152/06 e s.m.i. ed informare gli enti competenti delle modifiche, che intende realizzare come indicato nella nota di integrazione alla documentazione tecnica al punto 5; - La Società dovrà adottare, anche mediante informazione e formazione del personale dipendente, misure operative di protezione e prevenzione rischi inerenti sversamenti accidentali di sostanze inquinanti o situazioni di emergenza dovute ad eventi eccezionali o altre immissioni di reflui diversi da quelli per i quali l autorizzazione è stata rilasciata; - La Società dovrà provvedere, al termine dell iter autorizzativo, al pagamento degli oneri istruttori e delle analisi chimiche di controllo che verranno eseguite successivamente, che gli verranno addebitati direttamente dal Consorzio tramite regolare fattura.

ALLEGATO B Autorizzazione alle emissioni in atmosfera Soggetto competente: Servizio Qualità dell Aria della Provincia di Pordenone 1.PUNTI DI EMISSIONE SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONE IN ATMOSFERA E0.1 (Caldaia a metano da 3,17 MW) E0.2 (Aspirazione polveri derivanti dallo spolvero dei pannelli) E0.3 (Aspirazione polveri derivanti dallo spolvero dei pannelli) - nuovo 2. LIMITI DI EMISSIONE IN ATMOSFERA Altezza dal p.c.: 15 m Punto di emissione E0.1 (caldaia a metano da 3,17 MW) Portata: 3819 mc/h I seguenti valori limite di emissione si riferiscono ad un tenore di ossigeno nell'effluente gassoso del 3% Ossidi di azoto 350 mg/nm 3 Altezza dal p.c.: Punto di emissione E0.2 (Aspirazione polveri derivanti dallo spolvero dei pannelli) 15,1 m Portata: 80000 mc/h Altezza dal p.c.: 17,5 m Punto di emissione E0.3 (Aspirazione polveri derivanti dallo spolvero dei pannelli) Portata: 50000 mc/h Polveri totali 10 mg/nm 3 3. PRESCRIZIONI PER LE EMISSIONI CONVOGLIATE IN ATMOSFERA a) Almeno 15 giorni prima di dare inizio alla messa in esercizio della nuova linea 3 (punto di emissione E0.3), la società deve darne comunicazione alla Provincia di Pordenone, al Comune interessato e all ARPA Dipartimento di Pordenone. b) Il termine ultimo per la messa a regime della nuova linea 3 (punto di emissione E0.3) è fissato in (90) novanta giorni dalla data di messa in esercizio. La Società deve comunicare alla Provincia di Pordenone ed all ARPA - Dipartimento di Pordenone la data di messa a regime degli impianti. c) Entro 45 giorni dalla data di messa a regime, devono essere comunicati agli Enti di cui alla precedente lettera b) i dati relativi alle analisi delle emissioni effettuate per un periodo continuativo di 10 giorni, con almeno due misure (ciascuna delle quali calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi) effettuate nell arco di tale periodo, al fine di consentire l accertamento della regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell inquinamento nonché il rispetto dei valori limite. d) Qualora si verifichi un guasto tale da non permettere il rispetto dei valori limite di emissione, l autorità competente deve essere informata entro le otto ore successive e può disporre la riduzione o la cessazione delle attività o altre prescrizioni, fermo restando l obbligo del gestore di procedere al ripristino funzionale de ll impianto nel più breve tempo possibile. La Società è comunque tenuta ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni duranti le fasi di avviamento e di arresto. e) Le operazioni di manutenzione parziale e totale degli impianti di produzione e di abbattimento devono essere eseguite secondo le indicazioni fornite dal costruttore dell impianto (libretto d uso e

manutenzione) e con frequenza tale da mantenere costante l efficienza degli stessi. f) La Società predispone un apposito registro, da tenere a disposizione degli organi di controllo, in cui annotare sistematicamente ogni interruzione del normale funzionamento dei dispositivi di trattamento delle emissioni (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del funzionamento dell'impianto produttivo) come previsto dall'allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. g) Nelle fasi lavorative in cui si producono, manipolano, trasportano, immagazzinano, caricano e scaricano materiali polverulenti, devono essere assunte apposite misure per il contenimento delle emissioni di polveri. h) Per il punto di emissione E0.1 la Società deve effettuare, entro il 31 dicembre di ogni anno, nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dall impianto. I risultati de i campionamenti analitici effettuati nel corso dell anno 2015 devono essere spediti alla Provincia di Pordenone e ad ARPA FVG Dipartimento di Pordenone. I risultati de i campionamenti ana litic i relativi agli anni successivi devono, invece, essere conservati presso l azienda per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. i) Per i punti di emissione E0.2 ed E0.3 (dopo le analisi di cui alla precedente lettera c), la Società deve effettuare con cadenza almeno triennale (quindi nel 2018, 2021, ecc), nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. I risultati dei campionamenti analitic i effettuati nel corso dell anno 2015 per il punto di emissione E0.2 devono essere spediti alla Provincia di Pordenone e ad ARPA FVG Dipartimento di Pordenone. I risultati de i campionamenti ana litic i relativi agli anni successivi (per entrambi i succitati punti di emissione) devono, invece, essere conservati presso l azienda per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. j) Deve essere rispettato quanto previsto dalle norme UNI o UNI-EN vigenti, con particolare riferimento alla norma UNI EN 15259/08 e dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., soprattutto per quanto concerne: - il posizionamento delle prese di campionamento; - l accessibilità ai punti di campionamento che devono essere resi raggiungibili sempre in modo agevole e sicuro. k) I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni devono essere quelli di seguito specificati oppure eventuali altri metodi equivalenti: Manuale UNICHIM n. 158/88 Norma UNI EN 15259:2008 UNI EN ISO 16911-1:2013 Norma UNI EN 13284-1:2003 D.M. 25 agosto 2000. Aggiornamento dei metodi di campionamento, analisi e valutazione degli inquinanti, ai sensi del D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 Allegato 1 Misure alle emissioni Strategie di campionamento e criteri di valutazione Misurazione di emissioni da sorgente fissa. Requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione e dell obiettivo, del piano e del rapporto di misurazione Emissioni da sorgente fissa Determinazione manuale ed automatica della velocità e della portata di flussi in condotti. Parte 1: Metodo di riferimento manuale. Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione in massa di polveri in basse concentrazioni - Metodo manuale gravimetrico. Rilevamento delle emissioni i flussi gassosi convogliati di ossidi di zolfo e ossidi di azoto espressi rispettivamente come SO2 e NO2. l) La Società adotta i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di emissione di cui all'allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. In particolare, le emissioni convogliate sono conformi ai valori limite se, nel corso di una misurazione, la concentrazione, calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi, non supera il valore limite di emissione.

m) Tutti i camini devono essere chiaramente identificati con la denominazione riportata nella presente autorizzazione conformemente a quanto indicato negli elaborati grafic i allegati all istanza. 4. SUGGERIMENTI Si forniscono i seguenti suggerimenti: - i condotti di emissione devono essere preferibilmente verticali; essi devono raggiungere possibilmente la copertura del fabbricato e, a meno di impedimenti tecnici, sporgere un metro dal colmo del tetto e delle coperture degli edifici circostanti; - nel caso la parte terminale del condotto sia a curva o semicurva lo sbocco deve essere rivolto entro il perimetro della proprietà, in modo da evitare immissioni dirette nelle proprietà confinanti. Pordenone, lì 03/02/2015 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni

Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: SERGIO CRISTANTE CODICE FISCALE: CRSSRG54L21B940M DATA FIRMA: 03/02/2015 13:52:38 IMPRONTA: 997E772E39BDBD7B7137892541913D92BB4C00F6DD9514D1E6157FEC14CFDB3B BB4C00F6DD9514D1E6157FEC14CFDB3BC748FD0FB92263A3A62CF6E9C4BFB348 C748FD0FB92263A3A62CF6E9C4BFB3487EEE5E3D23EB8EFAC923556DC2F5688C 7EEE5E3D23EB8EFAC923556DC2F5688C5DDCC8646D99338A7B07717F81370648 Atto n. 193 del 03/02/2015