Una esperienza di formazione per operatori sanitari della ASL 5 di Jesi



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Una esperienza di formazione per operatori sanitari della ASL 5 di Jesi Tutela della salute femminile e procreazione per una utenza multietnica 1998-1999 Associazione senza Confini INDICE PRESENTAZIONE DEL QUADERNO PRIMA PARTE: LA PREPARAZIONE DEL CORSO Il contesto L analisi dei bisogni: utenti e operatori Impostazione e metodologia: il programma del corso SECONDA PARTE: LE RELAZIONI Il Diritto alla salute e l assistenza sanitaria per gli stranieri non comunitari in Italia Patrizia Carletti La comunicazione interculturale in ambito sanitario Stefania Sinigaglia La relazione tra immigrati e servizi socio sanitari Mara Tognetti Bordogna Etnomedicine: Medicina Occidentale e altri sistemi di cura Associazione Senza Confini/ONLUS Via Veneto 11, 60100 Ancona 1

Giuseppe Cardamone La salute sessuale e riproduttiva: gravidanza e nascita in Mali Lelia Pisani L Assistenza ostetrica e ginecologica alla luce delle modificazioni etniche: aspetti medici e sociali Patrizia Dall Ara La salute sessuale e riproduttiva delle donne immigrate: impatto di una esperienza di Cooperazione allo Sviluppo Reginaldo Polsonetti Puerperio e relazione madre-bambino Elena Balsamo Organizzazione di un consultorio ostetrico-ginecologico per l assistenza a donne extracomunitarie: l esperienza di un consultorio per donne di etnia cinese. Claudia Livi, Maria Grazia Gentile, Jenny Fang. TERZA PARTE: L ESITO DEL CORSO, PROPOSTE E PROBLEMI Giornata di aggiornamento per dirigenti e impiegati dei servizi amministrativi della ASL: problemi e proposte. Patrizia Carletti, Selly Kane, Stefania Sinigaglia Le proposte operative scaturite dal Corso e i problemi in sospeso Patrizia Carletti, Stefania Sinigaglia APPENDICE Critical incidents Lo spaesamento Diagrammi di Venn Ritagli Le mappe multifattoriali I circuiti dell informazione Associazione Senza Confini/ONLUS Via Veneto 11, 60100 Ancona 2

PRESENTAZIONE DEL QUADERNO Questa pubblicazione è il frutto di un anno di lavoro sviluppatosi intorno ad un Corso per Operatori Sanitari della ASL 5 di Jesi organizzato dalla Associazione Senza Confini di Ancona 1, tra dicembre 1998 e maggio 1999, sul tema della salute sessuale e riproduttiva delle donne straniere, con particolare riguardo alle donne non europee e alla diversità culturale. Sul piano istituzionale, lo spunto alla realizzazione del corso è venuto dalla approvazione di una legge regionale, la n. 22 del 27 luglio 1997, sui Diritti della partoriente e del bambino ospedalizzato, che mira sostanzialmente alla de-medicalizzazione del parto e alla realizzazione di condizioni il più possibili naturali e armoniche, sia prima che durante e immediatamente dopo il momento della nascita. Si dà la possibilità alle Aziende ospedaliere e alle ASL di istituire delle case di maternità, tese a ricostruire un habitat il più possibile familiare, dove la donna viva il parto come un fatto naturale (Art. 5, 1 comma). Tuttavia, come ci insegna Brigitte Jordan 2, antropologa statunitense che ha condotto ampie ricerche sul campo, sui sistemi di nascita, il parto non è un evento solo biologico, ma soprattutto culturale. Se quindi il parto in ospedale, e il percorso che vi conduce, è pesantemente marcato da una medicalizzazione che pesa a noi italiane, tanto più deve pesare tale cappa asettica e di anonimato su delle donne che hanno ancora iscritte nelle loro culture la ritualità e la socializzazione legate ad un evento centrale e misterioso della vita quale la nascita. Nel contempo, sul piano sanitario, la documentata difficoltà per le persone straniere, in particolare per le donne, di usufruire appieno dei servizi sanitari, soprattutto preventivi, sottolineava l urgenza di attivare una sensibilizzazione del personale sanitario, medico e paramedico, sull intero arco temporale del percorso nascita. Infatti, tale difficoltà comporta una maggiore incidenza di 1 La Associazione senza Confini di Ancona è stata costituita nel 1996 al fine di promuovere il diritto alla salute delle persone straniere. E una ONLUS costituita soprattutto da medici e altri operatori sanitari e ha attivato, tra l altro, un ambulatorio volontario per immigrati non iscrivibile al SSN, l Azienda Ospedaliera Umberto I. 2 Brigitte Jordan (1984) La nascita in quattro culture. Milano, Emme Edizioni Associazione Senza Confini/ONLUS Via Veneto 11, 60100 Ancona 3

varie patologie di tipo ostetrico-ginecologico tra le donne immigrate, soprattutto tra coloro che non sono iscritte al SSN, come risulta da una ricerca compiuta presso l Ospedale di Reggio Emilia 3, Divisione di Ostetricia e Ginecologia, per gli anni dal 1980 al 1997 (relazione della dott.ssa P. Dall Ara). La Regione Marche ha accumulato un certo ritardo per quanto riguarda l attuazione del diritto alla salute degli stranieri: a fianco, infatti, di una legislazione nazionale e regionale che negli ultimi due anni ha fatto indubbiamente dei progressi in senso garantista, assicurando comunque la cura di patologie gravi, la tutela della maternità e della salute dei minori, qualunque sia lo status legale dei soggetti, permane una nebulosa di ignoranza e di negligenza che fa sì che sia gli utenti stranieri che gli operatori sanitari non conoscano tali diritti o rinuncino a farli valere. Barriere fisiche, barriere linguistiche, barriere ideologiche e barriere culturali inficiano così e rendono inoperanti le avanzate e lungimiranti norme e le svuotano di significato. Questo corso è stato il primo nella Regione che ha affrontato il tema della diversità culturale sotto il profilo sanitario, su una tematica prioritaria come quella della salute sessuale e della procreazione. Prioritaria perché l immigrazione in Italia attraversa ora la fase dei ricongiungimenti familiari, e la popolazione straniera femminile è nella stragrande maggioranza in età fertile. I nostri servizi sanitari, nonostante la modernizzazione della 502/1992 e 517/1993, sono ancora concepiti per una utenza mono-culturale, locale, e non sono certo dotati della necessaria apertura per accogliere e trattare persone che provengono da ogni angolo del mondo, come ben dimostra la relazione della dott.ssa M. Tognetti Bordogna. Il nostro scopo è stato, quindi, quello di fornire l occasione per un aggiornamento e una riflessione collettiva del personale coinvolto a vario titolo 3 UICEMP, atti del convegno Immigrati e salute sessuale riproduttiva: le risposte dei servizi, Milano Novembre 1998. Associazione Senza Confini/ONLUS Via Veneto 11, 60100 Ancona 4

nella gestione e nella assistenza sanitaria dell utenza femminile straniera, dalle psicologhe alle ostetriche, dal personale pediatrico e ginecologico ai dirigenti e ai funzionari dell amministrazione, sulle nuove necessità suscitate da un nuovo tipo di domanda, rafforzando sia la percezione della necessità di una autoformazione e formazione permanente su questi temi, sia l innesco di attività e pratiche tese a rendere possibile la fruizione dei diritti. Inoltre, si vuole sollecitare da parte della Regione e delle Direzioni Aziendali, un ripensamento e un rimodellamento dei servizi sulla base delle esigenze di una nuova domanda sotto il profilo epidemiologico, sociale e culturale. Ci proponevamo di smuovere insomma le acque e le iniziative che sono nate a margine e successivamente a questa esperienza ci confortano e fanno sperare in una accelerazione del processo di adeguamento tra l insorgere di nuovi bisogni sanitari e culturali e la trasformazione del modus operandi del personale amministrativo e sanitario delle ASL e delle Aziende Ospedaliere. Infatti, all interno della ASL 5 di Jesi è nata una équipe di lavoro che sta affrontando alcuni tra i problemi irrisolti messi in evidenza dal corso: attuazione della Carta dei Servizi, medicina di base per gli irregolari, percorso nascita integrato, ecc.. La compilazione di questo Quaderno si propone di far conoscere un intervento formativo innovatore per la nostra Regione, illustrandone metodologie e contenuti, in quanto si sono dimostrati adeguati e utili sul piano operativo, come la valutazione finale ha confermato. Soprattutto, però, il Corso è servito a segnalare i molti nodi al pettine, le lacune e i deficit sul piano dell offerta sanitaria rispetto ad una fascia particolarmente debole dell utenza. Su questo è necessario lavorare nei prossimi mesi ed anni: ci auguriamo quindi che l esperienza che presentiamo serva da stimolo alla moltiplicazione di iniziative simili e migliori per la effettiva realizzazione del diritto alla salute per tutti garantito dalla nostra Costituzione. Desideriamo ringraziare la Direzione Sanitaria e la Divisione Formazione della ASL 5 per l appoggio finanziario, logistico e umano profuso, i relatori e le Associazione Senza Confini/ONLUS Via Veneto 11, 60100 Ancona 5

relatrici, le donne immigrate che hanno collaborato e, naturalmente, tutti coloro che hanno frequentato il Corso, nonostante i numerosi impegni professionali. A tutti un caloroso grazie da parte della Associazione Senza Confini. Patrizia Carletti Stefania Sinigaglia Presidente della Associazione Senza Confini Coordinatrice del Corso Elenco dei Relatori e delle Relatrici 1. Patrizia Carletti, nefrologa, Ospedale Torrette di Ancona, presidente della Associazione Senza Confini (ASC) 2. Stefania Sinigaglia, socio-pedagogista, consulente della ASC, consulente di Cooperazione Internazionale 3. Renato Novelli, sociologo, Università di Ancona 4. Mara Tognetti Bordogna, sociologa, studiosa e ricercatrice, Fondazione Cecchini Pace, Milano 5. Claudia Livi, ginecologa, Ospedale di Prato 6. Giuseppe Cardamone, psichiatra, Ospedale di Prato 7. Lelia Pisani, psicologa, ricercatrice, consulente di Cooperazione Internazionale 8. Patrizia Dall Ara, ginecologa, Ospedale di Reggio Emilia 9. Reginaldo Polsonetti, ginecologo, Ospedale di Recanati, consulente di Cooperazione Internazionale 10.Elena Balsamo, pediatra, fondatrice della Associazione Bambaran di Bologna 10.Selly Kane, socio-economista, responsabile della CGIL Regionale-Ufficio immigrati. Associazione Senza Confini/ONLUS Via Veneto 11, 60100 Ancona 6