Progetto Formativo Aziendale RISCHI E PREVENZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI
LA DECONTAMINAZIONE DEGLI AMBIENTI CRITICI E LA GESTIONE DEI MATERIALI CONTAMINATI IN REPARTO: PROTOCOLLI COMPORTAMENTALI E PROCEDURE OPERATIVE PREVENZIONE centralizzando le strutture delle attività e del personale con l istituzione l di una specifica unità per i farmaci adottando i dispositivi di protezione ambientale (per esempio guanti, camice, filtrati facciali) e le attrezzature idonee per la manipolazione in sicurezza istruendo gli operatori in modo che operino in sicurezza
Normativa
provvedimento 5 agosto 1999 pubblicato sulla G.U n 236 del 7 ottobre 1999 a titolo Documento di linee guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario D.Lgs 81/2008 integrato 106/2009 (titolo IX capo II) Protezione da agenti cancerogeni e mutageni Istituto Superiore di Sanità, a cura di Grazia Petrelli e Silvana Palmi 2002, 108 p. Rapporti ISTISAN 02/16 Esposizione professionale a chemioterapici antiblastici: rischi per la riproduzione e strategie per la prevenzione.
Personale coinvolto medici infermieri addetti alla pulizia addetti allo smaltimento dei rifiuti addetti alla lavanderia addetti alla manutenzione delle cappe
Attività a rischio Immagazzinamento Preparazione (apertura fiale, rimozione ago dai flaconcini, riempimento della siringa, espulsione aria dalla siringa, trasferimento del farmaco dal flacone alla siringa o alla flebo) Somministrazione (espulsione aria dalla siringa prima della somministrazione, perdite del farmaco a livello dei raccordi) Smaltimento (Contatto con materiali biologici o biancheria dei pazienti, manutenzione delle cappe)
ATTENZIONE Materiali residui utilizzati nella preparazione e nella somministrazione dei farmaci; Dispositivi di protezione individuale; Cappe e filtri delle cappe dopo la rimozione; Biancheria contaminata dagli escreti; Urine dei pazienti; Eventuale nebulizzazione prodotta dal risciacquo dei servizi.
VIE DI CONTAMINAZIONE Più frequenti: Per inalazione (polveri, aerosol,vapori ) Per contatto cutaneo Inusuali: Per contatto mucoso e delle congiuntive oculari e orofaringee (spruzzi in fase di preparazione e somministrazione) Per via digestiva (ingestione di cibi o bevande contaminate)
La pulizia dei locali non deve avvenire durante le fasi di preparazione e somministrazione dei farmaci. Procedere partendo dal posto a minor rischio di contaminazione verso quello a maggiore rischio. In caso di contaminazione certa procedere dal posto meno contaminato verso quello più contaminato. Effettuare pulizia ad umido usando ipoclorito sodio e sapone di Marsiglia.
IMPORTANTE Tutto il materiale non monouso (secchi, vaschette, carrello, etc.) necessario per la pulizia dei locali, arredi, superfici vetrate, etc. deve essere DEDICATO NON PUÒ ESSERE UTILIZZATO AL DI FUORI DELL UNIT UNITÀ OPERATIVA
camice monouso in TNT, chiuso dietro, idrorepellente, lungo; facciale filtrante FFP2S; sovrascarpe monouso; cuffia monouso; guanti in PVC.
Passare sul pavimento un panno per raccogliere la polvere ( es.: veline monouso ); Utilizzare un panno /velina per la pulizia di ogni ambiente; NON UTILIZZARE SCOPE o qualsiasi dispositivo che possa sollevare polvere; Lavare e disinfettare i pavimenti usando ipoclorito di sodio con uno straccio diverso da quello utilizzato per le superfici; Eliminare la soluzione di lavaggio nel WC, pulire e risciacquare accuratamente i secchi utilizzati con ipoclorito di sodio.
Per igienizzare i bagni e gli ambienti usati da pazienti sottoposti a terapia antiblastica è necessario usare NaOCL al 5%, in quanto determina una buona inattivazione di gran parte dei CA comunemente utilizzati
Pulizia la cappa MANTENERE LA VENTILAZIONE ACCESA Pulire la cappa un detergente ad alto ph o compatibile comunque con l'acciaio Inossidabile (sapone di marsiglia) Decontaminare con tovaglioli in TNT o garze imbevuti di alcool al 70% procedendo dall alto alto verso il basso, e con movimenti concentrici, dalla periferia verso il centro Evitare ipoclorito di sodio in quanto può aggredire la superficie metallica della cappa.
Pulizia la cappa PRIMA DI INIZIARE LA PREPARAZIONE DURANTE LA MANIPOLAZIONE SE NECESSARIO AL TERMINE DELLE OPERAZIONI
Pulizia la cappa Pulizia straordinaria Quando? Dopo versamento Settimanalmente... N.B. Non utilizzare spray e/o aerosol in quanto potrebbero interrompere il flusso d aria d che fa da barriera e danneggiano i filtri HEPA
MATERIALE CONTAMINATO DA SMALTIRE: Materiali residui da preparazione e somministrazione Escreti del paziente Letterecci e indumenti del paziente
Secondo la normativa vigente (Provvedimento 5 agosto 1999 G.U. n n 236 7/10/99) tutti i residui di CTA devono essere smaltiti come RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI.
MATERIALI RESIDUI DELLA PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE: Aghi e materiali taglienti Garze, telini, stracci usati per pulire il piano di lavoro Residui di farmaco Flaconi o sacche da flebo vuoti, deflussori, altri materiali per la somministrazione Mezzi protettivi individuali monouso.
MODALITA DI SMALTIMENTO Aghi e materiali taglienti vanno riposti in contenitori rigidi, impermeabili, imperforabili, facilmente identificabili, a bocca larga ed a chiusura ermetica da riporre a loro volta in opportuni contenitori rigidi contrassegnati come Rifiuti Speciali Ospedalieri da avviarsi all inceneritore previa decontaminazione(es. NaOCL )
MODALITA DI SMALTIMENTO Tutto il materiale utilizzato (DPI monouso, telini, garze, ogni altro oggetto non tagliente ecc..) deve essere riposto in opportuni contenitori rigidi contrassegnati come Rifiuti Speciali Ospedalieri da avviarsi all inceneritore previa decontaminazione (es. NaOCL)
ATTENZIONE Gli eccessi di chemioterapici non possono essere eliminati nel lavandino
ESCRETI Vomito Urine Feci
MODALITA DI SMALTIMENTO Gli escreti vanno maneggiati indossando: guanti in latice senza polvere, maschera (FFP2SL), occhiali e camice idrorepellente. Tali dispositivi di protezione dovrebbero essere raccolti e considerati R.S.P. (rifiuti sanitari pericolosi). In caso di sospetta contaminazione della cute o delle mucose con gli escreti lavare abbondantemente con acqua e sapone e, se è disponibile, applicare l antidoto opportuno consultare il Medico del Pronto Soccorso.
MODALITA DI SMALTIMENTO Vomito: si può utilizzare un catino con una traversa monouso con parte inferiore impermeabile e parte superiore assorbente; il catino va immerso in ipoclorito di sodio e sciacquato con cura per eliminare l odore caratteristico dell ipoclorito.
MODALITA DI SMALTIMENTO Alte concentrazioni di CA negli escreti si riscontrano in prima e seconda giornata dopo la somministrazione (platino, ciclofosfamide, antracicline, metotrexato) Il cisplatino ha un emivita di 6-86 8 giorni
MODALITA DI SMALTIMENTO Le urine dei pazienti sottoposti a chemioterapici devono essere inattivate prima dello smaltimento secondo le indicazioni per ciascun farmaco o con ipoclorito di sodio per 24 ore prima dello smaltimento in quanto determina una buona inattivazione di gran parte dei chemioterapici Se il paziente utilizza wc deve provvedere a decontaminare dopo l utilizzo con ipoclorito, quindi coprire la tazza per evitare schizzi durante il risciacquo.
Farmaco Via di somministrazione Urine Feci bleomicina parenterale 3 giorni? cisplatino endovenosa 7 giorni? ciclofosfamide tutte 3 giorni 5 giorni dactinomicina endovenosa 5 giorni 7 giorni daunorubicina endovenosa 2 giorni 7 giorni doxorubicina endovenosa 6 giorni 7 giorni epirubicina endovenosa 7 giorni 5 giorni etoposide tutte 4 giorni 7 giorni melfalan orale 2 giorni 7 giorni mercaptopurina orale 3 giorni? metotrexato endovenosa 6 giorni 7 giorni tiotepa parentale 3 giorni? Alcaloidi della vinca endovenosa 4 giorni 7 giorni
Contrassegnare i campioni di urine di pazienti trattati con CA da sottoporre ad indagine analitica. I tecnici durante la manipolazione dovranno indossare guanti, visiera,camice monouso
LETTERECCI E INDUMENTI I letterecci devono essere prelevati in sacchi appositi (sacchi per biancheria infetta ) segnalando la possibile contaminazione chimica e poi inviati alla lavanderia per il lavaggio devono preferibilmente essere sottoposti a prelavaggio separatamente dalla restante biancheria. Tali sacchi debbono essere identificabili. (apporre la dicitura: contaminazione con CA) Il personale addetto alla lavanderia deve indossare guanti e camice monouso. La procedura di prelavaggio con ipoclorito di sodio va applicata anche in ambito domestico con gli indumenti dei pazienti contaminati.
Padelle e pappagalli vanno lavati normalmente e poi messi a bagno in soluzione di ipoclorito
E importante informare il paziente e i familiari sui tempi di smaltimento del chemioterapico per via renale e su come eliminare gli escreti e trattare la biancheria al domicilio.
Grazie dell attenzione