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Age.na.s. - E.C.M. - Educazione Continua in Medicina http://ecm.agenas.it/formazione/sf_int_for_res_01.asp?modo=i&id_eve=10041374 Page 1 of 5 09/10/2010 Organizzatori di attività formative > Accesso ai servizi ECM > Eventi formativi > Interrogazione Interrogazione Interrogazione eventi Rif. Organizzatore 14315-10041374 Ente: Denominazione: Altro soggetto privato DIAPO DI LUIGI AULISIO Indirizzo: VIA NIZZA n. 154 SALERNO 84100 (SALERNO) Partita IVA: 04683090650 Telefono: 0898424110 Fax: 0898422056 Referente: AULISIO LUIGI Cellulare: 3476891970 Indirizzo e-mail: INFO@DIAPOEVENTI.IT Visualizza dati dell'ente. Attività formativa residenziale per: Medico chirurgo Altre professioni a cui è rivolto l'evento: 10041375 - Infermiere Autocertificazione assenza di conflitto d'interessi Evento Validato il: 09/10/2010 Il simbolo posto a destra del luogo di svolgimento di ogni singola edizione indica l'avvenuto pagamento; per visualizzare gli estremi del versamento è sufficiente cliccare sull'immagine. A) Il responsabile della struttura ha autorizzato l'evento per il quale viene effettuata richiesta di accreditamento? (se no, non sarà possibile accreditare l'evento) Sì B) L'evento è organizzato in collaborazione con un altro organizzatore? No C) Dati della segreteria organizzativa: Cognome Nome Cellulare BLOOM EVENTS ALESSANDRA CASOLARO 3274423777

Age.na.s. - E.C.M. - Educazione Continua in Medicina http://ecm.agenas.it/formazione/sf_int_for_res_01.asp?modo=i&id_eve=10041374 Page 2 of 5 09/10/2010 Indirizzo VIA NAPOLI 6/B E-mail Telefono Fax INFO@BLOOMEVENTS.IT 0881778931 0881778931 I dati inseriti nella presente form saranno visionabili nella Banca Dati Ecm per la partecipazione al corso 1. dell'evento formativo: LA METODOLOGIA DELL EDUCAZIONE TERAPEUTICA 2. Sede: SALA DEL TRIBUNALE, PALAZZO DOGANA Indirizzo (indicare la Via): PIAZZA XX SETTEMBRE, 20 Italia Regione: Provincia: Comune: PUGLIA FOGGIA FOGGIA 3. Data di inizio (riferita alla edizione zero): 11/12/2010 Data di fine (riferita alla edizione zero): 11/12/2010 4. L'evento si svolge in più edizioni? No 5. Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 6 Programma 6. Quota individuale di partecipazione (in Euro): 0,00 7. Numero massimo di partecipanti: 60 Attività formativa residenziale per: 20 Partecipanti - 10041374 - Medico Chirurgo Disciplina Principale: Endocrinologia Disciplina Secondaria: Medicina interna Disciplina Secondaria: Medicina generale (Medici di famiglia) Disciplina Secondaria: Malattie metaboliche e diabetologia Altre professioni a cui è rivolto l'evento: 40 Partecipanti - 10041375 - Infermiere 60 Totale - Totale dei partecipanti: 8. Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale): locale: 100 % 9. Indicare l'area caratterizzante l'evento Area specialistica 10. Indicare le specifiche discipline, se previste, dell'area specialistica alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo Disciplina principale di riferimento: Endocrinologia Altre discipline: Malattie metaboliche e diabetologia Medicina interna Medicina generale (Medici di famiglia) 11. Tipologia dell'evento

Age.na.s. - E.C.M. - Educazione Continua in Medicina http://ecm.agenas.it/formazione/sf_int_for_res_01.asp?modo=i&id_eve=10041374 Page 3 of 5 09/10/2010 Corso di aggiornamento 12. Metodi di insegnamento (indicare il numero previsto e la durata): A) Lezioni magistrali Numero: 1 Ore: 0 Minuti: 20 Totale: 0:20 (h:mm) B) Serie di relazioni su tema preordinato Numero: 7 Ore: 3 Minuti: 20 Totale: 3:20 (h:mm) D) Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde") Numero: 4 Ore: 1 Minuti: 30 Totale: 1:30 (h:mm) F) Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi) Numero: 1 Ore: 0 Minuti: 25 Totale: 0:25 (h:mm) 13. Obiettivi dell'evento: fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di: EDUCAZIONE TERAPEUTICA AI PAZIENTI DIABETICI TIPO I E/O TIPO II, ATTRAVERSO UNA INFORMAZIONE DETTAGLIATA SULLE METODOLOGIE ASSISTENZIALI, PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE ATTRAVERSO L IMPORTANZA DELL AUTOMONITORAGGIO, DELL EDUCAZIONE ALIMENTARE, DELLE NUOVE TECNICHE E STRATEGIE fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di: APPROCCIO DEL PAZIENTE DIABETICO IN AMBULATORIO, ATTIVITÀ DEL TEAM DIABETOLOGICO. fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di: RENDERE EDOTTO IL PAZIENTE DIABETICO IN MODO TALE CHE POSSA RAGGIUNGERE UNA BUONA CAPACITÀ DI GESTIONE DEL PROPRIO DIABETE, PIUTTOSTO CHE UNA CONOSCENZA PERFETTA DELLA MALATTIA,RAFFORZANDO LA MOTIVAZIONE DELL AUTO GESTIONE. 14. Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo A) Cognome: FESTA Nome: Qualifica: NICOLA BENEDETTO DIR. MEDICO Competenze professionali: ASL FOGGIA, RESPONSABILE DI BRANCA (DIABETOLOGIA) PER LA PROVINCIA DI FOGGIA. 15. Qualifica dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma Rilevanza nazionale: 100 % 16. E' previsto l'uso della sola lingua italiana? Sì 17. Se viene usata una lingua straniera, esiste un sistema di traduzione simultanea? No 18. E' prevista la consegna di materiale didattico ai partecipanti? Sì 19. Se sì, specificare il tipo di materiale didattico ABSTRACT DELLE RELAZIONI DEL CORSO 20. Viene verificata la presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni? (se no, non sarà possibile accreditare l'evento) Sì 21. Se sì come? B) Schede di valutazione dell'evento firmate dai partecipanti C) Sistema elettronico a badges 22. Viene verificato l'apprendimento da parte dei partecipanti? Sì

Age.na.s. - E.C.M. - Educazione Continua in Medicina http://ecm.agenas.it/formazione/sf_int_for_res_01.asp?modo=i&id_eve=10041374 Page 4 of 5 09/10/2010 23. Se sì con quali strumenti? (Successivamente verrà richiesto di allegare un file con la descrizione dello strumento o degli strumenti utilizzati) A) Con questionario 24. Il proponente è disponibile a trasmettere alla Commissione una breve relazione sui risultati complessivi della verifica? Si 25. I partecipanti compilano una scheda di valutazione dell'evento formativo o di ogni singola sessione nelle quali si articola? Sì 26. Se si, il proponente è disponibile a trasmettere alla Commissione il modulo con i risultati delle valutazioni della qualità della formazione da parte dei partecipanti? Sì 27. Il proponente è disponibile a trasmettere alla Commissione elenco e indirizzi dei partecipanti, nel rispetto delle norme sulla privacy? (se no, non sarà possibile accreditare l'evento) Sì 28. Il proponente è disponibile ad ospitare un osservatore indicato dalla Commissione nazionale? (se no, non sarà possibile accreditare l'evento) Sì 29. Fonti di finanziamento (in percentuale): 29.1) C) Sponsor commerciali(mostra di apparecchiature, etc.) 100 % Elenco sponsor: ABBOTT ARTSANA SPA ELI LILLY MENARINI DIAGNOSTICS ROCHE 29.2) Il legale rappresentante LUIGI AULISIO (nome cognome del legale rappresentante.a cura del compilatore) della struttura organizzatrice DIAPO DI LUIGI AULISIO consapevole che chiunque rilasci dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del codice penale e delle leggi specifiche in materia (DPR 445/2000), dichiara ai sensi dell'art.48, comma 25, del d.l. 269/2003, convertito in legge 24 novembre 2003, n.326 che l'attività di pubblicità e sponsorizzazione dei propri prodotti verrà svolta dalle aziende sopra richiamate in luoghi e tempi diversi (con accessi e o partecipazioni facoltativi da parte dei discenti) dall'attività formativa dal titolo LA METODOLOGIA DELL EDUCAZIONE TERAPEUTICA riferimento ECM n. 10041374 per la quale si chiede l'accreditamento con il presente modello. Data 09/10/2010 Firma LUIGI AULISIO (nome e cognome del legale rappresentante. a cura del compilatore) 29.3) Il legale rappresentante LUIGI AULISIO (nome cognome del legale rappresentante.a cura del compilatore) della struttura organizzatrice DIAPO DI LUIGI AULISIO consapevole che chiunque rilasci dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del codice penale e delle leggi specifiche in materia (DPR 445/2000), dichiara che l'evento proposto dal titolo LA METODOLOGIA DELL EDUCAZIONE TERAPEUTICA riferimento ECM n. 10041374 - ai sensi del decreto 22 febbraio 2005 n.46 - non è organizzato con il contributo a qualsiasi titolo offerto da aziende che producono e/o commercializzano prodotti sostitutivi del latte materno, Data 09/10/2010 Firma LUIGI AULISIO (nome cognome del legale rappresentante. a cura del compilatore) 30. Le fonti di finanziamento possono configurare incompatibilità o conflitto di interessi? (se si, non sarà possibile accreditare l'evento) No 31. Specificare argomenti (3 parole chiave) per una puntuale classificazione dell'evento Argomento: DIABETE Argomento: IPERGLICEMIE Argomento: IPOGLICEMIE 32. L'evento proposto è coerente con uno degli obiettivi formativi di interesse nazionale di cui all'articolo 16 ter comma 2 del D. L. 229/99? Si Se si, selezionare l'obiettivo d'interesse:

Age.na.s. - E.C.M. - Educazione Continua in Medicina http://ecm.agenas.it/formazione/sf_int_for_res_01.asp?modo=i&id_eve=10041374 Page 5 of 5 09/10/2010 Gruppo 2 - Formazione finalizzata all'utilizzo ed all'implementazione delle linee guida e dei percorsi diagnostico-terapeutici Indicare dettagliatamente le motivazioni in base alle quali si ritiene che l evento rientri nell obiettivo nazionale o regionale precedentemente selezionato e sia di interesse specifico della categoria professionale (area o disciplina) per la quale è stato proposto: Il corso ha l obiettivo di sviluppare la conoscenza ( all interno delle Unità Operative che erogano assistenza nell ambito della Diabetologia), relativa all educazione terapeutica ai pazienti diabetici tipo I e/o tipo II, attraverso una informazione dettagliata sulle metodologie assistenziali, prevenzione delle complicanze attraverso l importanza dell automonitoraggio, dell educazione alimentare, delle nuove tecniche e strategie E dunque necessario un percorso formativo per il team di assistenza (Diabetologo, Infermiere, Dietista) per creare Esperti che sappiano diffondere questa nuova cultura Etica all interno delle Scienze Metaboliche e della Nutrizione 33. Si autorizza la pubblicazione dei dati dell'evento, compreso il programma, nella Banca dati di ECM? Sì File dello strumento o degli strumenti utilizzati per la verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti. QUESTIONARIO APPRENDIMENTO.PDF File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma. RAZIONALE_ CV E ABSTRACT FOGGIA 11_12_2010.PDF Torna Indietro

Age.na.s. - E.C.M. - Educazione Continua in Medicina http://ecm.agenas.it/formazione/sf_int_sessioni.asp?vkey=10041374 Page 1 of 2 09/10/2010 Metodi di insegnamento EVENTO: Rif. 14315-10041374 LA METODOLOGIA DELL EDUCAZIONE TERAPEUTICA - MEDICO CHIRURGO Organizzatore: DIAPO DI LUIGI AULISIO Indirizzo: VIA NIZZA, 154 Città: 84100 - SALERNO File dello strumento o degli strumenti utilizzati per la verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti. QUESTIONARIO APPRENDIMENTO.PDF File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma. RAZIONALE_ CV E ABSTRACT FOGGIA 11_12_2010.PDF Numero di giornate previste per l'evento formativo: 1 Giornata 1 n. sessioni: 1 Sessione 1 Plenaria LA METODOLOGIA DELL EDUCAZIONE TERAPEUTICA n. dettagli: 14 Orario 09:00-09:30 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato DIABETE E FLUSSI MIGRATORI: NUOVI APPROCCI DIETETICI E TERAPEUTICI Docente/Sost. N. FESTA / A. CORVINO / M. CIGNARELLI / R. GIORGINO Orario 09:30-09:50 Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore DISCUSSIONE Docente/Sost. N. FESTA / A. CORVINO / M. CIGNARELLI / R. GIORGINO Orario 09:50-10:20 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato ASSISTENZA INFERMIERISTICA DIABETOLOGICA Docente/Sost. A. CORVINO / M. CIGNARELLI / R. GIORGINO / N. FESTA Orario 10:20-10:50 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato EDUCAZIONE: RUOLO DEL CONTROLLO METABOLICO DEL PAZIENTE DIABETICO Docente/Sost. A. CORVINO / M. CIGNARELLI / R. GIORGINO / N. FESTA Orario 10:50-11:10 Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore DISCUSSIONE Docente/Sost. A. CORVINO / M. CIGNARELLI / R. GIORGINO / N. FESTA Orario 11:10-11:30 Tipo: A - Lezioni Magistrali VENTICINQUE ANNI DI RICERCA DIABETOLOGICA IN ITALIA: UPTODATE Docente/Sost. R. GIORGINO / N. FESTA / A. CORVINO / M. CIGNARELLI Orario 11:50-12:20 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato UN PAZIENTE: L ATTORE PRINCIPALE Docente/Sost. U. IMPERIALE / S. DE COSMO / R. MANZI Orario 12:20-12:50 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato LA NEFROPATIA DIABETICA Docente/Sost. U. IMPERIALE / S. DE COSMO / R. MANZI Orario 12:50-13:10 Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore DISCUSSIONE Docente/Sost. S. DE COSMO / R. MANZI / A. GIAGNORIO Orario 13:10-13:40 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato LA FORMAZIONE DEL CAREGIVER ALLA GESTIONE DEL PAZIENTE DIABETICO A DOMICILIO Docente/Sost. S. DE COSMO / R. MANZI / A. GIAGNORIO / F. CERVELLINO / A. CORVINO

Age.na.s. - E.C.M. - Educazione Continua in Medicina http://ecm.agenas.it/formazione/sf_int_sessioni.asp?vkey=10041374 Page 2 of 2 09/10/2010 Orario 13:40-14:10 Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore DISCUSSIONE Docente/Sost. A. GIAGNORIO / F. CERVELLINO / A. CORVINO / S. DE COSMO / R. MANZI Orario 14:10-14:30 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato EDUCAZIONE ALLA COLLABORAZIONE ED ALLA CORRESPONSABILITÀ Docente/Sost. A. GIAGNORIO / F. CERVELLINO / A. CORVINO / S. DE COSMO / R. MANZI Orario 14:30-14:55 Tipo: F - Presentazione di problemi/casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli gruppi) PRESENTAZIONE DI CASI CLINICE Docente/Sost. A. GIAGNORIO / F. CERVELLINO / A. CORVINO / S. DE COSMO / R. MANZI Orario 14:55-15:00 Tipo: L - Verifica con questionario Docente/Sost. N. FESTA QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE Chiudi

LA METODOLOGIA DELL EDUCAZIONE TERAPEUTICA 11 DICEMBRE 2010 RAZIONALE SCIENTIFICO ED OBBIETTIVI DEL CORSO RAZIONALE E OBIETTIVI DEL CORSO Il corso ha l obiettivo di sviluppare la conoscenza ( all interno delle Unità Operative che erogano assistenza nell ambito della Diabetologia), relativa all educazione terapeutica ai pazienti diabetici tipo I e/o tipo II, attraverso una informazione dettagliata sulle metodologie assistenziali, prevenzione delle complicanze attraverso l importanza dell automonitoraggio, dell educazione alimentare, delle nuove tecniche e strategie E dunque necessario un percorso formativo per il team di assistenza (Diabetologo, Infermiere, Dietista) per creare Esperti che sappiano diffondere questa nuova cultura Etica all interno delle Scienze Metaboliche e della Nutrizione OBIETTIVO GENERALE Sviluppare la conoscenza (consapevolezza) relativa all educazione terapeutica ai pazienti diabetici tipo I e/o II,attraverso una informazione dettagliata sulle metodologie assistenziali, prevenzione delle complicanze attraverso l importanza dell autocontrollo,l educazione alimentare, l attività fisica è sicuramente uno dei fattori più importanti,per i pazienti diabetici, rappresenta uno dei presupposti fondamentali per un buon equilibrio metabolico (auto controllo delle ipo e/o iperglicemie), delle nuove tecniche e strategie terapeutiche e sviluppare gli strumenti concreti per stimolare,creare e consolidare l approccio del pz. diabetico in ambulatorio. Obiettivi specifici Sapere Fornire ai pazienti diabetici una educazione terapeutica: l educazione alla salute non è una disciplina, ma è piuttosto un sapere che viene prodotto attraverso il concorso di più discipline sollecitate da problemi legati alla quotidianità. L educazione terapeutica è un processo che coinvolge e impegna operatori e destinatari dell intervento educativo: pertanto gli obiettivi vanno posti prima di tutto a livelli di atteggiamenti e di comportamento, approccio del paziente diabetico in ambulatorio, attività del team diabetologico prevenzione delle complicanze,

l importanza dell autocontrollo, dell alimentazione e dell attività fisica, conoscere qualità e quantità dei carboidrati negli alimenti è il passo prioritario per iniziare un percorso educativo e tale conoscenza porterà a pianificare una corretta dieta prevedendo l andamento glicemico, formare pazienti diabetici consapevoli, autonomi e responsabili che sappiano convivere con la malattia in modo autonomo. Saper fare l infermiere di diabetologia preposto all educazione terapeutica al paziente diabetico deve programmare un processo educativo distinto in tre fasi: l educazione iniziale,l educazione in profondità l educazione continua, Saper essere l educatore sanitario deve essere responsabile della creazione di un percorso formativo,al fine di rendere edotto il paziente diabetico in modo tale che possa raggiungere una buona capacità di gestione del proprio diabete, piuttosto che una conoscenza perfetta della malattia,rafforzando la motivazione dell auto gestione Un sapere Etico in grado di fare acquisire agli Operatori Sanitari dei servizi di Diabetologia una condotta umana peculiare in grado di rispondere ai bisogni moderni che la persona con diabete oggi esprime e che intende rivolgersi sempre più a persone qualificate e competenti. ABSTRACT DELLE RELAZIONI DEL CORSO Diabete e flussi migratori : nuovi approcci dietetici e terapeutici Dr.Nicola Festa Le patologie migratorie si basano su di una tripartizione : malattie di importazione, di adattamento e di acquisizione. La dinamica migratoria al pari del contesto sociale, economico e politico d accoglienza, influisce sulla salute dell immigrato in base al periodo d imigrazione. Le consuetudini alimentari dei migranti devono essere rispettate. Le patologie croniche come il Diabete Mellito è in forte aumento per l atteggiamento filo occidentale dell alimentazione dei popoli provenienti da Paesi a basso sviluppo economico. E necessario approcciarsi dal punto di vista dietetico e terapeutico avendo come fine il rispetto dell individuo, delle tradizioni e della salute. Assistenza infermieristica diabetologica

A. Corvino L idea di programmare un Convegno nasce sempre da un momento di entusiasmo scientifico e dal desiderio di incontrare amici con cui scambiare idee, dibattere opinioni,affrontare insieme i problemi dei nostri pazienti diabetici più complessi in cui giornalmente ci imbattiamo. Tutto questo è particolarmente importante, diventa addirittura esigenza per chi, come me, è da molto tempo inserita in una realtà sempre nuova sotto il profilo logistico e professionale. Il Convegno quindi è una preziosa occasione per conoscere personalmente stimati colleghi, in particolare del settore diabetologico cui mi lega un lunghissimo periodo di collaborazione clinica e scientifica, caratterizzato da innumerevoli ed indimenticabili esperienze professionali e umane. Il tema dell evento verterà sulla metodologia dell educazione terapeutica, al paziente diabetico, argomento complesso e decisamente interessante soprattutto dal punto di vista della prevenzione delle complicanze acute e/o croniche. Nella ferma convinzione che il problema non potrebbe essere affidato all esclusiva competenza infermieristica generale, ho voluto dare all incontro un carattere di ampia informazione diabetologica sia medica che infermieristica, nel tentativo di affrontare l argomento nella maniera più organica possibile, senza cioè tralasciare alcun aspetto. A questo scopo ho sfruttato la particolare esperienza di specialisti diabetologi ed endocrinologi di chiarissima fama, che con affetto hanno accettato il mio invito; la loro partecipazione mi onora e costituisce garanzia di successo dal punto di vista scientifico medico. Ma il vero successo di un Convegno di diabetologia è dato dall attivo contributo dei partecipanti, poiché l apporto di personali esperienze costituisce sempre e per tutti un arricchimento del bagaglio culturale e di conseguenza un valido aiuto a risolvere le difficoltà professionali quotidiane. Con l augurio che questi intenti siano pienamente realizzati, invio agli amici infermieri un cordiale e sincero arrivederci a presto Educazione: ruolo del controllo metabolico del paziente diabetico M. Cignarelli Il diabete mellito Tipo 2 rappresenta il disordine endocrino metabolico più diffuso nel mondo: colpisce il 5 10% della popolazione dei Paesi industrializzati e rappresenta quasi il 90% di tutti i casi di diabete mellito. Costituisce inoltre un problema di sanità pubblica enorme ed in continua crescita: secondo valutazioni dell'oms la crescita annuale del diabete è stimabile intorno al 5 6%. Con questa velocità di incremento i soggetti affetti da diabete mellito Tipo 2 saranno oltre 220 milioni nel giro dei prossimi 10 anni. E' noto che l'iperglicemia cronica rappresenta la causa dell'insorgenza e della progressione delle complicanze microvascolari (retinopatia, nefropatia, neuropatia) che, in associazione con una aumentata incidenza di complicanze macrovascolari (che sono 2 4 volte più frequenti nei pazienti diabetici rispetto ai non diabetici), rappresentano una importante causa di morbilità e mortalità in questa tipologia di pazienti. Sebbene il principale fattore etiopatogenetico responsabile dello sviluppo delle complicanze microvascolari sia rappresentato dalla prolungata esposizione dell organismo all eccesso di glucosio, la grandissima variabilità nella sensibilità individuale alla malattia microangiopatica e nel singolo paziente non può essere stabilita solo in base al diverso grado di compenso glicemico. La differente suscettibilità al danno tissutale glucosio indotto osservata in diversi pazienti diabetici esposti allo stesso grado e durata di iperglicemia dovrebbe quindi far supporre la presenza di polimorfismi genetici di suscettibilità. Esistono comunque fattori indipendenti in grado di accelerare il decorso della microangiopatia diabetica (ad esempio, l ipertensione, l iperlipidemia). Comunque, sebbene tutte le cellule dei diabetici siano esposte a elevati livelli plasmatici di glucosio, il danno da iperglicemia è però limitato alle cellule che sviluppano analogo eccesso di glucosio anche a livello intracellulare (ad esempio, le cellule endoteliali). Le concentrazioni di glucosio aumentano, infatti, nelle cellule endoteliali in quanto tali cellule, a differenza di altre, non sono in grado di down regolare l ingresso di glucosio a fronte di progressivi aumenti dei valori della glicemia. In conseguenza l iperglicemia danneggia i tessuti sia causando variazioni acute nel metabolismo delle cellule endoteliali sia determinando alterazioni cumulative in macromolecole stabili quali la glicazione delle matrici extracellulari (glucotossine). I meccanismi patogenetici responsabili del danno tissutale indotto dal glucosio riguardano la via dei polioli, la formazione di prodotti di glicazione avanzata (AGEs), la attivazione della Protein Kinasi C (PKC), la via delle esosamine. Si ipotizza un meccanismo patogenetico unificato e cioè che tutti i meccanismi patogenetici possano essere il risultato di un singolo processo indotto dall iperglicemia e cioè la produzione di superossido attraverso la

catena mitocondriale. Le specie reattive dell ossigeno (ROS) causano danni al DNA nucleare con successiva attivazione di un enzima, poli ADP ribosio polimerasi (PARP), deputato alla sua riparazione. L enzima PARP, attivato, scinde le molecole di NAD + in due componenti: acido nicotinico e ADP ribosio. La successiva formazione di polimeri di ADPribosio comporta il loro accumulo a livello dell enzima gliceraldeide 3 fosfato deidrogenasi (GAPDH) riducendone l attività. La riduzione dell attività dell enzima GADPH comporta a sua volta un accumulo dei substrati metabolici a monte. L aumento dei livelli dei metaboliti a monte della GAPDH attiva i meccanismi patogenetici già descritti: la via metabolica degli AGEs, in quanto il principale precursore di AGE intracellulare è rappresentato dal metilgliossale che si forma dalla gliceraldeide 3 fosfato; l attivazione della PKC da parte del diacilglicerolo anch esso derivato dalla gliceraldeide 3 fosfato; aumento dei livelli del fruttosio 6 fosfato che a sua volta incrementa il flusso metabolico verso la via metabolica delle esosamine in cui il fruttosio 6 fosfato è convertito dall enzima GFAT a UDP N acetil glucosamina. Infine, l inibizione della GAPDH incrementa a monte i livelli intracellulari del glucosio aumentandone il suo flusso verso la via dei polioli. Il diabete mellito rappresenta anche un fattore di rischio maggiore di patologia cardiovascolare. La patologia aterosclerotica si presenta in forma anticipata, accelerata e con maggiore gravità nei soggetti diabetici rispetto ai non diabetici. Infatti l incidenza di cardiopatia ischemica, di cerebropatia ischemica e di insufficienza vascolare periferica è di 2 6 volte nella popolazione diabetica senza differenza fra i due sessi. Importanti studi prospettici hanno dimostrato che il diabete costituisce un fattore di rischio indipendente per la patologia cardiovascolare. La modificazione dello stile di vita, mediante l incremento dell attività fisica e mediante la razionalizzazione del modello alimentare, rappresenta il cardine di una politica di prevenzione per la capacità di agire alla radice del disordine metabolico. E essenziale per la prevenzione delle complicanze macrovascolari, aterosclerotiche la neutralizzazione degli altri fattori di rischio frequentemente associati al diabete nell ambito della sindrome metabolica e cioè il controllo della pressione arteriosa e dell assetto lipidico. Una strategia di prevenzione delle complicanze aterosclerotiche del diabete avrà tante più possibilità di successo quanto più precoce sarà l inizio del trattamento. La nefropatia diabetica S. De Cosmo Il diabete mellito rappresenta, oggi, la principale causa d insufficienza renale cronica terminale (End Stage Renal Disease, ESRD). Questo per i seguenti motivi: i) la prevalenza del diabete, in particolare la prevalenza del diabete tipo 2, è in continuo aumento; ii) i pazienti diabetici, anche nefropatici, hanno una più lunga aspettativa di vita rispetto al passato; iii) i pazienti diabetici con insufficienza renale sono oggi più facilmente accettati nei programmi terapeutici per l ESRD, programmi dai quali, in passato, erano generalmente esclusi. Negli Stati Uniti circa il 44% dei pazienti inseriti in programmi di terapia renale sostitutiva è affetta da diabete, la grande maggioranza da diabete di tipo 2 (US Renal Data System, 2004). Numerosi sono i fattori di rischio riconosciuti per lo sviluppo e la progressione della nefropatia diabetica. Accanto al controllo glicemico, l elevazione della escrezione urinaria di albumina, pur nel range considerato normale, l insulino resistenza, il fumo, la dislipidemia e fattori genetici, l aumento della pressione arteriosa sistemica rappresenta un fattore fondamentale coinvolto nella genesi e soprattutto nella progressione della nefropatia. Sono numerosi gli studi che hanno documentato l associazione tra escrezione urinaria di albumina e pressione arteriosa: nello studio EURODIAB, la velocità di EUA media risulta normale (<20 µg/min) e comunque aumenta impercettibilmente per valori di pressione arteriosa diastolica inferiori alla mediana (75 80 mmhg), mentre aumenta progressivamente per valori di pressione diastolica superiori alla mediana. Tuttavia, mentre stretta è l associazione tra velocità di EUA e pressione arteriosa in numerosi studi trasversali, il ruolo della pressione sistolica e diastolica non emerge sempre negli studi prospettici. E possibile che le iniziali modificazioni della pressione siano così modeste da non essere facilmente rilevabili attraverso la misurazione clinica della pressione arteriosa, mentre il monitoraggio circadiano potrebbe essere necessario a tal proposito. D altra parte, l ipertensione arteriosa rappresenta un fattore di rischio indipendente per la presenza di microalbuminuria nell ampia coorte con diabete tipo 2 dello studio HOPE e l analisi epidemiologica dell UKPDS dimostra una relazione continua tra complicanze microvascolari e valori pressori, così che per ogni riduzione di 10 mmhg della pressione sistolica si registra una riduzione del 13% delle complicanze microvascolari. Infine, molto forte e ampiamente documentata, sia nel DT1 che nel DT2, è la relazione tra pressione arteriosa sistemica e declino del FG.

Ampi studi di intervento randomizzati sia in pazienti diabetici di tipo 1 che di tipo 2 hanno dimostrato che l utilizzo della terapia con farmaci bloccanti il sistema Renina Angiotensina ritarda la comparsa di microalbuminuria, la progressione dallo stato microalbuminurico a quello della macroalbuminuria e può rallentare il declino della filtrazione glomerulare nei pazienti con macroalbuminuria. La formazione del caregiver alla gestione del paziente diabetico a domicilio R. Manzi La formazione del caregiver alla gestione del paziente diabetico a domicilio Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo [ ] Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza [ ] Ti salverò da ogni malinconia Perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te Io sì, che avrò cura di te ( La cura di Franco Battiato) Caregiver, è un termine inglese che indica coloro che si occupano di offrire cure ed assistenza ad un'altra persona. I caregiver possono essere familiari, amici o persone con ruoli diversi, che variano a seconda delle necessità dell'assistito. In Italia il termine è conosciuto alla lingua. Infatti, la responsabilità di aiutare un membro della famiglia con diabete o altre malattie è insito nel proprio ruolo familiare. Se l'assenza di un vocabolo per indicare una persona che offre assistenza a un'altra può risultare significativo, alcuni potrebbero obiettare che il non dare un nome a un ruolo così importante potrebbe isolare e far passare sotto silenzio molti caregiver che si prendono cura di malati privi di riconoscimento, assistenza e sostengo. La figura del caregiver non va in alcun modo sottovalutata, perché se investita da sentimenti eccessivi di inadeguatezza, invece di risultare una risorsa per la persona malata, può finire col rappresentare un ulteriore aggravante in un contesto di per sé difficile. per il malato poter sentirsi parte integrante del nucleo familiare, mantenere una comunicazione sincera, che non sfoci mai nel pietismo, rappresenta il punto di partenza per opporsi ad un destino ma che non è da escludere, non possa essere cambiato. I familiari devono aver ben chiaro il concetto che la malattia non si combatte per mezzo della compassione. L intervento psico sociale quindi, deve vertere anche sulla valutazione delle risorse e dei limiti del nucleo familiare, che va aiutato al fine di riconoscere e gestire al meglio le problematiche correlate alla malattia. L obiettivo principale è quello di prendersi cura del paziente senza farle perdere la considerazione che ha di sé stesso e in particolare, mantenendo intatta la sua dignità di individuo, perché solo così facendo, si potrà migliorare la qualità della sua vita minata dalla malattia stessa. Da sottolineare, che il gruppo familiare e il caregiver possono avere un ruolo decisivo oltre che per favorire e per facilitare la capacità di sostenere il percorso terapeutico. Si tratta spesso di un carico oneroso che può avere conseguenze importanti da un punto di vista fisico e psicologico. In alcune situazioni i compiti di assistenza possono essere tanto impegnativi o totalizzanti da far sì che il ruolo di caregiver diventi il modo principale con il quale relazionarsi con la persona malata e questo può avere conseguenze negative sulle persone coinvolte.

Per esempio se a svolgeree il ruolo di caregiver è un figlio in giovane età, si corre il rischio che i ruoli si invertano se è il figlio a prendersi cura del genitore. Per questo il carico di assistenza deve essere proporzionato all'età del figlio/a cercando di preservare gli spazi naturali utili per la sua crescita e la socializzazione. Se il caregiver è il partner, il rischio può essere quello di sacrificare il ruolo di compagno/a con quello di assistente. Nel caso in cui le mansioni di assistenza siano molto impegnative è necessario adoperarsi per mantenere spazi distinti in cui si vive la dimensione di coppia rispetto a quelli in cui si presta assistenza. In generale è importante non dimenticare che il benessere del caregiver è fondamentale anche per il benessere della persona malata e lo si può garantire a partire da semplici accorgimenti. Al caregiver deve essere data la possibilità di ritagliarsi del tempo da dedicare a se stesso, mantenere delle relazioni sociali e a chiedere aiuto a sua volta. I nuovi criteri diagnostici e i target F. Cervellino Nell evoluzione dell assistenza alle persone con diabete in Italia è stato ritenuto, da parte delle società scientifiche, di dover rivedere i criteri diagnostici del diabete ed i target terapeutici da perseguire. La conoscenza e la condivisione di tali nuovi criteri pone la comunità diabetologia nelle condizioni di avere regole e comportamenti comuni. Ne deriva una migliore e più qualificata assistenza che si traduce per il paziente in migliore qualità della vita e riduzione delle complicanze. I nuovi criter diagnostici ed i target sono quelli degli Standard di Cura di AMD e SID 2009 2010. CURRICULUM VITAE RESPONSABILE SCIENTIFICO DEL CORSO CURRICULUM VITAE DR. NICOLO BENEDETTO FESTA F ORMATO EURO PEO PER IL CURRICUU LUM V ITAE INFORMAZIONI PERSONALI

Nome NICOLA BENEDETTO FESTA Indirizzo Telefono CF E-mail Nazionalità Italiana Data di nascita 21/03/1955 IMPIEGO ATTUALE Date (da a) Nome e indirizzo del datore di lavoro Tipo di azienda o settore Tipo di impiego Principali mansioni e responsabilità DAL 1991 AD OGGI ASL provincia di Foggia Settore Sanitario Specialista ambulatoriale Diabetologo IMPIEGO ATTUALE Date (da a) Nome e indirizzo del datore di lavoro Tipo di azienda o settore Tipo di impiego Principali mansioni e responsabilità DA MAGGIO 2008 AD OGGI ASL provincia di Foggia Settore Sanitario Specialista ambulatoriale Responsabile di branca (diabetologia) per la provincia di Foggia ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) 1990-1994 Nome e indirizzo del datore di CASA DI CURA DI FOGGIA VILLA IGEA lavoro Tipo di azienda o settore Casa di cura privata convenzionata Tipo di impiego Consulente e Responsabile Day Hidpital Diabetologico Principali mansioni e responsabilità Coordinamento attività specialistica diabetologica Date (da a) 1990-1991 Nome e indirizzo del datore di Scuola Infermieri di Foggia lavoro Tipo di azienda o settore Opedali Riuniti Tipo di impiego Insegnante di Anatomia e Fisiologia Principali mansioni e responsabilità Insegnante Date (da a) 1990-1991 Nome e indirizzo del datore di Istituto professionale Montessori di Foggia lavoro Tipo di azienda o settore Istituto Scolastico Tipo di impiego Insegnante di Diabetologia al Corso per Dietiste dell Istituto Professionale Principali mansioni e responsabilità Insegnante

Date (da a) Nome e indirizzo del datore di lavoro Tipo di azienda o settore Tipo di impiego 1989 ad oggi // Settore sanitario Relatore in meeting con medici generale e /o specialisti su problematiche inerenti la diabetologia sul territorio nella regione di residenza e fuori regione Date (da a) Nome e indirizzo del datore di lavoro Tipo di azienda o settore Tipo di impiego 1995 ad oggi // Settore sanitario Organizzatore di corsi di educazione al paziente diabetico Date (da a) Dal 1998 al 2007 Nome e indirizzo del La Voce del Sud datore di lavoro Tipo di azienda o Bimensile free press settore Tipo di impiego Consulente scientifico di testata giornalistica locale Date (da a) Nome e indirizzo del datore di lavoro Tipo di azienda o settore Tipo di impiego Date (da a) Nome e indirizzo del datore di lavoro Tipo di azienda o settore Tipo di impiego Principali mansioni e responsabilità Dal 1992 ad oggi // Settore Sanitario Componente di gruppi di studio e ricerca su patologie dismetaboliche Dal 1998 ad oggi Associazione di volontariato Genoveffa De Troia Volontariato Volontario dell Associazione Onlus Genoveffa De Troia Formatore ISTRUZIONE E FORMAZIONE Data 15/11/1985 Nome e tipo di istituto di istruzione Università degli Studi di Chieti o formazione Principali materie / abilità Medicina e Chirurgia : teoria e pratica professionali oggetto dello studio Qualifica conseguita Laurea in Medicina e Chirurgia Data Luglio 1989 Nome e tipo di istituto di istruzione Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

o formazione Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio Qualifica conseguita Diabetologia, Dismetabolismi,Dietologia Specializzazione in Diabetologia e Malattie del Ricambio CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI PRIMA LINGUA ITALIANO ALTRE LINGUE INGLESE Capacità di lettura Capacità di scrittura Capacità di espressione orale INGLESE OTTIMA OTTIMA OTTIMA CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE Particolare attitudine per i rapporti interpersonali. Ottime le capacità di analisi, organizzazione, sintesi, gestione dello stress e dei conflitti Ottime le capacità di coordinamento e amministrazione delle attività inerenti alla gestione della propria attività ambulatoriale interagendo con i direttori dell azienda Presta attività di volontariato presso l Associazione Genoveffa de Troia Hobby : leggere, viaggiare, arte, sport CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHE Ottime le competenze informatiche che comprendono il pacchetto office, excell, Word, power point, windows, autocad ed internet. CAPACITÀ E COMPETENZE ARTISTICHE ALTRE COMPETENZE E CAPACITA ULTERIORI INFORMAZIONI Conoscenza delle tecniche di pittura e scultura per hobby personale Amante della musica Premiato per la sezione ricerca scientifica con il Premio Augustale 2003, promosso dal Comune di Foggia. Premiato per l attività giornalistica con il premio Media 2006 promosso dalla testata giornalistica La Voce del Sud - 1 PUBBLICAZIONE AL 15TH WORLD CONGRESS DELL INTARNATIONAL UNION OF ANGIOLOGY TENUTOSI A ROMA DAL 17 AL 22 SETTEMBRE 1989 DAL TITOLO LEG PRESSURE BANDAGE IN DIABETIC NEUROPATHIC CUTANEOUS ULCERE - STUDIO OSSERVAZIONE DIAB & TE ( VALUTAZIONE DELLA QUALITà DELLA VITA E DEL TRATTAMENTO DI UNA POPOLAZIONE DI DIABETICI AFFERENTI A SERVIZI DI DIABETOLOGIA TERRITORIALE).

- PUBBLICAZIONE SU DIABETES UK DIABETIC MEDICINE, 22-2005 SCREENING FOR PERIPHERAL ARTERIAL DIASEASE BY MEANS OF THE ANKLE BRACHIAL INDEX IN NEWLY DIAGNOSED TYPE 2 DIABETIC PATIENTS. PATENTE O PATENTI Patente di guida B CURRICULUM VITAE CORPO DOCENTI CURRICULUM VITAE PROF. MAURO CIGNARELLI Luogo e data di nascita: Trani (Bari) 24 Settembre, 1947. Titoli accademici: 1. Laurea in Medicina e Chirurgia 110/110, (Università di Bari, 1972). 2. Specializzazione in Endocrinologia e Medicina Costituzionale. 50/50 lode (Università di Bari, 1977). Internati pre laurea: 1. Istituto di Clinica Medica Cattedra di Endocrinologia (1970 1971). Internati ed esperienze Post laurea: 1. Cattedra di Farmacologia e Farmacognosia, Università di Milano (1975). 2. Istituto di Biochimica, Università di Bari (1979 1980). 3. Laboratorio del CNR per lo Studio dei Mitocondri e Metabolismo Energetico, Università di Bari (1984). 4. Clinique des Maladies Metaboliques et Endocriniennes, Università di Montpellier (1984). 5. Salgrenska Hospital, Università di Goteborg (1990). Posizioni Accademiche: 1. Contrattista Universitario (1974). 2. Ricercatore Universitario (1981). 3. Professore Associato (dal 1987), Cattedra di Endocrinologia e Malattie Metaboliche, Università di Bari; 4. 1 Marzo 2000 15 11 05: Professore Associato, Cattedra di Endocrinologia e Malattie Metaboliche, Università di Foggia. 5. 15 11 07: Professore Ordinario, Cattedra di Endocrinologia e Malattie Metaboliche, Università di Foggia

6. Presidente Corso di Laurea in Infermiere 2002 2004, Università degli studi di Foggia. 7. Direttore della Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie Metaboliche, Università degli Studi di Foggia. Responsabilità Assistenziali: 1. Dirigente di II livello, U.O. di Endocrinologia e Diabetologia Azienda Mista Ospedale Università Ospedali Riuniti Foggia. Attività Didattica Precedente Dal 1972 in qualità di Assistente volontario ed in seguito di Contrattista e di Ricercatore Confermato ha tenuto esercitazioni di Clinica Medica per gli studenti del V anno di Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell Università di Bari e saltuariamente lezioni del Corso Ordinario di Endocrinologia e Clinica Medica in sostituzione del Professore Ufficiale. E stato docente di Farmacologia Diabetologica nelle Scuole di Specializzazione di Farmacologia Clinica e Farmacologia Applicata dell Università di Bari. E stato docente di Biochimica Endocrina e di Fisiopatologia del Metabolismo Generale nella Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Medicina Costituzionale. E Stato docente nei corsi di Diploma Universitario di Dietista della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università di Bari. Dal 13.11.1987, essendo stato chiamato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università degli Studi di Bari, al 28.02.2000 ha tenuto il Corso ufficiale di Fisiopatologia del Ricambio per gli Studenti del V anno della suddetta Facoltà. Attività didattica Attuale: 1. Titolare dell insegnamento di Malattie del Sistema Endocrino e del Metabolismo presso il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell Università degli Studi di Foggia. 2. Titolare dell insegnamento di Endocrinologia presso il Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell Università degli Studi di Foggia. 3. Titolare dell insegnamento di Endocrinologia 1 presso il Corso di laurea in Dietistica dell Università degli Studi di Foggia. 4. Titolare dell insegnamento di Endocrinologia 2 presso il Corso di laurea in Dietistica dell Università degli Studi di Foggia. 5. Titolare dell insegnamento di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate 1 presso il Corso di laurea in Dietistica dell Università degli Studi di Foggia. 6. Titolare dell insegnamento di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate 2 presso il Corso di laurea

in Dietistica dell Università degli Studi di Foggia. 7. Titolare dell insegnamento di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate 1 presso il Corso di laurea in Ostetricia dell Università degli Studi di Foggia. 8. Titolare dell insegnamento di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate 2 presso il Corso di laurea in Ostetricia dell Università degli Studi di Foggia. 9. Titolare dell insegnamento di Endocrinologia presso il Corso di laurea in Ostetricia dell Università degli Studi di Foggia. 10. Titolare dell insegnamento di Endocrinologia presso il Corso di laurea in Infermiere dell Università degli Studi di Foggia. 11. Titolare dell insegnamento di Endocrinologia presso il Corso di laurea in Scienze Motorie dell Università degli Studi di Foggia. 12. Docente nella Scuola di Specializzazione in Endocrinologia dell Università di Bari. 13. Docente nella Scuola di Specializzazione di Medicina Interna dell Università di Foggia. 14. Docente nella Scuola di Specializzazione di Ginecologia ed Ostetricia dell Università di Foggia. Attività organizzative precedenti: Ha fatto parte della commissione scientifica ed organizzativa dei Numerosi Congressi Nazionali della SIE e della SID tenutisi a Bari. CURRICULUM VITAE PROF. RICCARDO GIORGINO Riccardo Giorgino, 70 anni, ordinario di Clinica Medica presso la facoltà di Medicina dell Università di Bari, è considerato uno dei padri della diabetologia italiana. Giorgino dirige l Istituto di Medicina Interna, Endocrinologia e Malattie Metaboliche del Policlinico Consorziale, la Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Ricambio, il corso di laurea triennale in Dietistica dell Università di Bari ed è presidente della Commissione Nazionale Laurea Universitaria in Dietista. È stato presidente della Società Italiana di Endocrinologia prima e quindi presidente della Società Italiana di Diabetologia. Direttore scientifico de Il Diabete organo ufficiale della SID, e autore, oltre che di centinaia di articoli e comunicazioni a congressi, del volume Venticinque anni di ricerca diabetologica in Italia. CURRICULUM VITAE DR. SALVATORE DE COSMO Nato a Foggia 2.5.1957 Laureato in Medicina e Chirurgia, Università di Perugia, Luglio 1981 con votazione 110/110 e lode Specializzato in Medicina Interna, Università di Perugia, Luglio 1986 con votazione 50/50 e lode Specializzato in Endocrinologia, Università Cattolica, Roma, Luglio 1989, con votazione 50/50 e lode

Agosoto 1981 Marzo 1986 Medico Interno, Istituto di Patologia Medica, Università di Perugia 4 Aprile 1986 25 Settembre 1991 Divisione di Medicina, Ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico San Giovanni Rotondo (FG) 26 settembre 1991 25 novembre 1992 Divisione di Endocrinologia, Ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico San Giovanni Rotondo (FG) 26 novembre 1992 2001 Aiuto della Divisione di Endocrinologia, Ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico San Giovanni Rotondo (FG) 1 novembre 2001 2 7 2008 Dirigente Medico di Struttura Semplice Diagnosi delle complicanze croniche del Diabete Mellito 3. luglio 2008 ad oggi Direttore Struttura Complessa di Endocrinologia e Diabetologia Ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza"Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico San Giovanni Rotondo (FG) PERMANENZE ALL ESTERO NOVEMBRE 1988 APRILE 1990 Research Fellow at Unit for Metabolic Medicine, UMDS Guy s Hospital Londra UK Successive permanenze presso la stessa Unit per progetti di ricerca svolti in collaborazione INSEGNAMENTO 1998 1999 Professore a contratto presso la Scuola di specializzazione di Endocrinologia della Università di Catanzaro 2003 oggi Insegnamento di Endocrinologia Scienze Infermieristiche Università di Foggia 2006 oggi Insegnamento di Endocrinologia Scienze Ostetriche Università di Foggia INCARICHI IN SOCIETA SCIENTIFICHE 1999 2001 Membro del coordinamento del Gruppo di Studio della Nefropatia diabetica della Società Italiana di Diabetologia 2000 2002 Membro del Comitato Scientifico della Società Italiana di Diabetologia 2002 2004 Membro del Comitato Socio Sanitario della Società Italiana di Diabetologia 2002 2006 Membro del coordinamento del Gruppo di Studio della Nefropatia diabetica della Società Italiana di Diabetologia 2004 2006 Membro del Comitato Socio Sanitario della Società Italiana di Diabetologia 2005 2007 Presidente Associazione Medici Diabetologi Sez. Puglia 2005 oggi Membro del comitato scientifico della Società Italiana di Diabetologia

REVISORE DI RIVISTE SCIENTIFICHE: Diabetes, Diabetes Care, Nutrition and Metabolism, Journal of Endocrinological Investigation, Nephron, Nephrology Dialysis and Transplantation Dal 1995 Responsabile di diversi progetti di Ricerca Finalizzata e Ricerca Strategica del Ministero della Salute Autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche. CURRICULUM VITAE INF. PROF. RITA MANZI CURRICULUM FORMATIVO E PROFESSIONALE (scrivere in stampatello) Cognome MANZI Nome RITA nato/a il a FOGGIA IL 13/11/1971 ATTIVITA LAVORATIVA ruolo ente/struttura unità operativa/servizio Infermiera Professionale servizio ADI (Assistenza domiciliare infermieristica) presso la ASL FG, distretto n 1 TITOLI DI STUDIO Diploma di maturita' Dirigente di Comunità Altri titoli di studio (laurea, etc ) 1. Laurea di I livello in arti visive e discipline dello spettacolo, conseguito presso l Accademia di Belle Arti, di Foggia, nell anno accademico 2002 2003, in pittura con la seguente votazione 108/110; 2. Laurea di II livello, corso biennale di specializzazione, in Decorazione, conseguito presso l Accademia di Belle Arti, di Foggia, nell anno 2005 2006, con la seguente votazione 110/110 3.Master di primo livello in urban design, tecniche di restauro e valorizzazione dei beni culturali, l uso della pietra nell arte e nell architettura, durata annuale di 1500 ore, permettendo l acquisizione di 60 crediti formativi, conseguito in data27/05/2007 presso l Accademia di Belle Arti di Foggia. Attestato di qualifica di I livello della Formazione in Psicodidattica dell Espressione e Art Counseling, credito formativo totale: 96 ore, conseguito presso la Scuola Superiore di Formazione Counseling Espressivo e Arteterapia, A.S.P.I.C2,. per la Scuola Roma, nell anno 2004 TITOLI PROFESSIONALI Diploma infermiere o infermiere pediatrico o ostetrica/altro (da indicare nel quadro sottostante) Diploma di Infermiera Professionale conseguito presso la Scuola per Infermieri di Foggia nel 1994; votazione 56/70

Master di 1 livello in nursing degli accessi venosi conseguito presso l Università La Cattolica di Roma Altri titoli professionali Diploma di Ostetrica conseguito presso la Scuola Autonoma di Ostetricia e Ginecologia di Foggia nel 1996 con votazione 48/50; Formazione professionale/aggiornamento (ultimi dieci anni) (corsi di durata non inferiore a 40 ore/ciascuno) titolo durata in ore organizzato da 1. Seminario di Video Chirurgia Otorinolaringoiatra presso gli Ospedali Riuniti di Foggia nel 1993 2. Corso di aggiornamento in Gastroenterologia AIGO 1993 3. L operatore tecnico addetto all assistenza Sabato 27 marzo 1993 Foggia; 4. Attestato di partecipazione ai seminari di Chirurgia d Urgenza Esperienze a confronto 9/16/23/30 aprile 1999; 5. Convegno Donna e Chirurgia Mininvasiva Foggia 2001; 6. Attestato di partecipazione al seminario La Colposcopia nella pratica ambulatoriale ; 7. Attestato di partecipazione al seminario Sterilità di coppia alle soglia 2000 1999; 8. Corso di aggiornamento Ruolo e responsabilità dell Ostetrica 9. Realtà e prospettive 23/24 aprile 1999; 10. Corso di aggiornamento professionale Diagnostica strumentale in gravidanza 16/18 maggio 1996; 11. Corso di aggiornamento Sicurezza nei luoghi di lavoro: Legge 626/94 Cerignola 25 marzo 1999; 12. Corso di Legislazione sanitaria 20/26 aprile 2000, 4/11/16 maggio 2000 comportanti 15 ore complessive; 13. Corso di Tecnica Metamorfica L Arte nella trasformazione 2001; 15. Corso di formazione La regolazione naturale della fertilità durata 20 ore 24/31 ottobre, 14/28 novembre, 12 dicembre 2001; 17. Corso di aggiornamento Lo stato dell Arte dell assistenza infermieristica in Chirurgia Oncologica 2001; 18. Corso di aggiornamento Le nuove proposte nella terapia chirurgica dei tumori 12 aprile 2000; 19. Corso di aggiornamento professionale sul tema La Laparoscopia nella Ginecologia moderna 21 dicembre 2002; 20. Corso di aggiornamento Malattie sessualmente trasmesse 21. A.S.L. Cerignola 2002;