DONNE E GREEN ECONOMY SOCIAL INNOVATION PER CAMBIARE LA CITTA GREEN ECONOMY



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Transcript:

DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITA UILCA Luglio 2014 DI ROMA E DEL LAZIO GREEN ECONOMY DPPO & Redazione Luana BELLACOSA Mirella GORI Giovanna RICCI Che cos'e' la Green Economy. La Green Economy è un'economia che determina maggior benessere ed equità sociale, riducendo in modo significativo i rischi ambientali e le carestie dovute alle catastrofi ecologiche. La green economy è un'economia o un modello di sviluppo economico basato sullo sviluppo sostenibile e sulla consapevolezza che l'economia e il naturale ecosistema possono coesistere ed evolversi insieme. Una caratteristica che la contraddistingue dai regimi economici precedenti è il riconoscimento di un valore economico ai benefici per l'ambiente e per l'uomo che ne derivano. Rete Fulvia ALLEGRI Sandra APUZZO Paola BOTTA Bianca CUCINIELLO Laura FORIN Raffaella INFELISI Stefania LEONE Nadia PETRINI Carla PROIETTI Stefania SABA Stefania SALVI Filomena TEDESCHI UILCA Segreteria Regionale Roma e Lazio Via Collina n. 24 00187 Roma Tel. 06 42012215 Fax 06 42012375 DONNE E GREEN ECONOMY SOCIAL INNOVATION PER CAMBIARE LA CITTA Dal Convegno tenutosi a Roma (Giugno 2014) col patrocinio della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile Comune di Roma Assessorato Ambiente Agroalimentare e Rifiuti Roma Capitale Stati Generali Green Economy Le Donne e la Green Economy sono nel pieno della sfida, lanciata anche a livello Europeo, ma non è certo che l uscita dalla crisi economica, sociale ed ambientale sarà green e non invece piuttosto brown, niente è scontato. La situazione è poi paradossale a casa nostra, dove si sente parlare poco e male di green economy, quasi scomparsa dal vocabolario istituzionale. Ma un elemento nuovo può essere introdotto in questa sfida: le donne consumatrici e lavoratrici che con la loro forza, il loro protagonismo, nella loro funzione educativa, formativa in famiglia e fuori e le loro capacità professionali, possono essere in grado di fare la differenza nel lavoro e perché no, influenzare nei prossimi anni i consumi a livello mondiale. Il numero delle donne che lavorano nel mondo tende ad 1

aumentare, e questo non solo potrà aiutare ad uscire da una crisi così profonda, ma potrà creare straordinarie opportunità nella vita delle imprese laddove sapranno coglierle, con offerte anche più grandi di quelle date in altri paesi emergenti. Dagli ultimi sondaggi, e da uno studio fatto per il Parlamento Europeo, le donne risultano sul tema della sostenibilità più attente e sensibili degli uomini, come anche sulla mobilità. Infatti è dimostrata una loro più sapiente attitudine nel diversificare i mezzi di trasporto, scelta più marcata verso i mezzi pubblici, bicicletta o andare a piedi. Insomma potenzialmente le donne sono in grado di cambiare e orientare il mercato del lavoro, ed è innanzitutto a loro che bisognerebbe rivolgersi per dare una spinta in più alla green economy, valorizzando le loro professionalità e capacità per interpretare al meglio questa occasione. In un periodo di crisi come quello attuale, la perdita di occupazione colpisce duro tanti settori tra cui anche quello dell edilizia, che è uno dei settori maschili per eccellenza, così come lo sono quelli classici, quali energia, trasporti, ma anche agricoltura: tipici esempi di segregazione di genere nel mercato del lavoro che non fanno bene neppure all economia di un paese. Non a caso è proprio guardando alla green economy che le imprese potrebbero trovare un nuovo slancio e rimettere in moto l economia. I ragionamenti sono tanti, ma tante anche le obiezioni, il dato di fatto che a mancare è il lavoro e che, se ci fosse e andasse a beneficio del genere umano, i risultati sarebbero altrettanti positivi. Ma studiosi ed analisti smentiscono questa affermazione, spiegando che c è una parte del Pil che non viene conteggiato, rappresentato dal lavoro nascosto delle donne, soprattutto nell ambito parentale. Quindi liberarle da questi vincoli vorrebbe dire dar corso ad un nuovo circolo virtuoso. Le statistiche hanno più volte dimostrato che il valore della diversità fa funzionare meglio le Aziende, a maggior ragione se si realizza ai livelli alti di responsabilità. Di recente, l amministratore delegato di una delle grandi banche italiane ha affermato che l assenza di donne al vertice è un problema di conto economico, il 59% dei dipendenti in Italia è al femminile, ma solo il 18% occupa posizioni dirigenziali e a far perdere loro queste opportunità sono anche i carichi familiari, per i quali lo Stato è ancora troppo carente, tornando così al punto di partenza. Concludendo, se a pensare e a dire questo sono banchieri, finanzieri, studiosi, esperti di marketing, c è da crederci..!.. Forse siamo sulla buona e giusta strada (a cura Di Luana Bellacosa) 2

Danni biologici ed esistenziali il risarcimento da Stalking Dopo l entrata in vigore della legge sullo Stalking, ci si è interrogati a lungo sulle possibili conseguenze del fenomeno sulle vittime. La giurisprudenza si è adeguata alla conclusione degli psicologi: le molestie e le persecuzioni riconducibili a tale reato causano danni esistenziali. Questo perché la vittima dello stalker è costretta, spesso, a modificare abitudini e comportamenti, residenza, numero di telefono e, in generale, il suo modo di vivere. La tutela del danno esistenziale è riconducibile all art. 2 della Costituzione che tutela i diritti inviolabili dell individuo sia come singolo, sia nelle formazioni sociali dove egli svolge la sua personalità. Per questo ogni comportamento illecito che causa la limitazione della libertà di un individuo rappresenta una violazione dei diritti personali tutelati dall ordinamento e attribuisce il diritto al risarcimento per il danno subito. Perché si possa ottenere il risarcimento come danno esistenziale da stalking, ovviamente, vanno provate le conseguenze negative sulla persona per via delle molestie del persecutore. La vittima, in qualche modo, deve dimostrare che la sua vita relazionale è stata stravolta dal fenomeno di Stalking. Il risarcimento è strettamente connesso alle modifiche della vita quotidiana della vittima e al malessere esistenziale e psicologico subito per via delle persecuzioni. Inoltre, bisogna essere certi che le molestie in questione siano davvero riconducibili allo Stalking, non sempre il rapporto tra i due è scontato. Se la dinamica è riconducibile in tutto e per tutto al fenomeno allora ci può essere l accoglimento della domanda risarcitoria. C è, inoltre, chi addebita allo Stalking anche un danno biologico. Questo perché la vittima per colpa dei tampinamenti continui potrebbe arrivare a soffrire di una serie di patologie che possono arrivare a causare stravolgimenti del suo equilibrio psicofisico. (Fonte PianetaDonna) 3

INCLUSIONE e PARI OPPORTUNITÀ per la tutela dei valori di tutti i colleghi Oggi è stato sottoscritto un innovativo Protocollo sull'inclusione e sulle Pari Opportunità nell'ambito del welfare di Gruppo, con il quale saranno promosse intese collettive a favore di una politica di attenzione alla persona e alla famiglia. Nel Protocollo è stato condiviso di: - prevenire i favoritismi, gli abusi e le discriminazioni di genere, età, etnia, religione, appartenenza politica e sindacale, orientamento sessuale, lingua e diversa abilità; - rispettare le diversità ed intervenire per eliminare le discriminazioni e garantire pari opportunità sul lavoro e nei rapporti tra le persone in azienda; - sviluppare strumenti di condivisione delle informazioni, di scambio di esperienza e di confronto ed integrazione fra il personale. In linea con i valori del Protocollo, è stato firmato un primo accordo che prevede il congedo straordinario retribuito di 15 giorni (consecutivi di calendario) per i dipendenti che contrarranno un matrimonio riconosciuto in Italia o all'estero, con rito civile, cattolico o acattolico, senza trascrizione nei registri dello stato civile, a condizione che dopo il matrimonio risultino conviventi. Grazie a questo accordo potranno beneficiare del congedo anche i colleghi che contraggono matrimonio: - tra non etoressuali (all'estero), - con rito religioso per le confessioni che hanno stipulato un'intesa con lo stato italiano (Valdese, Chiese Avventiste, Assemblee di Dio, Ebraica, Evangelica Battista, Evangelica Luterana, Santi degli Ultimi Giorni, Ortodossa, Apostolica, Buddista, Induista). Inoltre, si è convenuto che al convivente di fatto sia estesa la regolamentazione in materia di provvidenze economiche a favore dei portatori di handicap grave. Milano, 24 luglio 2014 UN GRANDE PASSO AVANTI IN DIREZIONE DELL'UGUAGLIANZA, DELLE PARI OPPORTUNITA' E DEL VALORE DELLE DIFFERENZE. DELEGAZIONI TRATTANTI DI GRUPPO INTESA SANPAOLO DIRCREDITO FABI -FIBA/CISL -FISAC/CGIL SINFUB UGL UILCA 4

DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITA UILCA DI ROMA E DEL LAZIO 5