"Alla Scoperta dei Luoghi e dei personaggi della Scuola Medica Salernitana"

Documenti analoghi
LA SCUOLA ADOTTA UN MONUMENTO SABATO 12 - DOMENICA 13 MAGGIO 2012 PROGRAMMA: I Circolo Didattico

La medicina medievale salernitana si fonda sulla dottrina dei quattro umori. E con Pitagora di Samo ed i suoi seguaci della scuola di Crotone che si

Palazzo dei Normanni a Palermo - Sicilia. Palazzo dei Normanni

Chiesa della Martorana

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE CLAUDIO NEGRELLI. Monasteri 2

Cercando i riusi Nelle immagini seguenti, gli esempi trovati dagli studenti del corso :

Salerno. Salerno: i Luoghi del Risorgimento

MONZA e PROVINCIA. Ivana Spelta Guida ed Accompagnatrice Turistica educatrice Ambientale

RELAZIONE USCITA DIDATTICA A BOBBIO Camilla Vigni 3H

la nostra idea di itinerario In Viaggio con Albert è un offerta originale ed unica di Turismo Scientifico Scolastico.

Scritto da Administrator Martedì 12 Luglio :33 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 13 Luglio :12

Le chiese. Chiesa Conventuale di S. Domenico Del 1475, dell originario impianto i resti di mura e di una delle porte di accesso alla Città.

N E Foto: da archivio


Centro Storico di Enna

Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE)

L'Abbazia di Casamari

ITINERARIO MONUMENTALE CENTRO STORICO DI NARDÒ

Tre finestre rettangolari, decorate con vetri multicolore raffiguranti S. Pietro, S. Paolo e Gesù Cristo, illuminano la cantoria e la navata centrale

CHIESA DI SANTA CATERINA

Un viaggio alla scoperta dei borghi, tradizioni e luoghi più belli del Lazio

Anno scolastico ISTITUTO COMPRENSIVO C.BREGANTE A. VOLTA. Progetto: Orientarsi e muoversi nella propria città

MASSERIA E CHIESA SS. PIETRO E ANDREA

Concattedrale di Santa Maria Assunta

LA STORIA DELL ABBAZIA DI SAN MAGNO

App. 3. Chiese della Rua Nuova. Chiesa dell Itria

Classe V Alunno/a n PROVA DI VERIFICA

LA PIEVE DI SANTA MARIA ANNUNZIATA DI MONTESORBO

RILIEVO SCOLPITO DI BENEDETTO ANTELAMI NEL DUOMO DI PARMA - B.A. è un artista che si colloca a cavallo fra arte romanica e gotico - La Deposizione di

PROGRAMMA ALL'INTERNO DELL'EVENTO FABULARTE 30 settembre e 1 ottobre - COLLINA BORGO DI SAN MARTINO A MONTEFORTE IRPINO (AV).

Il palazzo, cui si accede attraverso un ampio portale, è costituito da due piani inferiori oltre al piano nobile.

Salerno e l Oriente: Passeggiata tra archi e tarsie

Cancellara

MURO LECCESE NELLE STRATIFICAZIONI STORICHE DAL NEOLITICO ALL ETÀ MODERNA (21 marzo 2010)

PROGETTO Palermo si apre all Europa modulo Valorizziamo Palermo Esperto: ins. Rosalia Faia Tutor :ins. Margherita Bonanno

Piazza Cavour raggiunse la conformazione attuale già nel XVI secolo ed è la piazza principale della città.

Tesori sconosciuti di Vallo: la chiesa di Santa Caterina

Castello di Coazzano

25 chilometri di percorso, dalla nebbia di Perugia al sole della Rocca di

IL CASTELLO E LA CATTEDRALE VIAGGIO NELL'ARTE MEDIEVALE ARTE ROMANICA. apr PREMESSA IL CASTELLO E LA CATTEDRALE VIAGGIO NEL MONDO MEDIEVALE

Nel prospetto orientale o di Piazza dei Sette Angeli, che dà su via Simone Beccadelli di Bologna, si trova la parte absidale, di particolare

476 d. C. Storia Medievale. Anno del Romanico. Secoli XI XII - XIII. Storia civile Italiano Storia dell arte

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE CLAUDIO NEGRELLI. Castelli tardoantichi 2

IL RESTAURO STILISTICO IN ITALIA _ NAPOLI

MARZO. Programma visite anno Sabato 11 marzo Galata Museo del Mare Genova. Sabato 25 marzo Palermo Centro Storico e monumenti

COMUNE DI OSSIMO - PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Elenco delle emergenze puntuali del territorio comunale EMERGENZE STORICO ARCHITETTONICHE

PERCORSI TURCHI A GENOVA TURCHI A GENOVA TRA SACRO E PROFANO

Vigne a Milano. Uno stargate sullo spirito del sestiere di Porta Vercellina e delle 5 Vie

SCHEDA DESCRITTIVA DEGLI IMMOBILI

1 Itinerario. romana. L insieme posto su un basamento e sovrastato da simboli del culto agatino, assume una forte valenza simbolica.

Santuario di S. Maria Addolorata

Una Storia lunga Mille anni: la pieve di San Giovanni ai campi di Piobesi. Paolo Castagno associazione Progetto Cultura e Turismo di Carignano

A Monza per la cappella della Corona Ferrea con Villa Taverna a Triuggio

CAPPELLA SAN GENNARO

Il territorio etrusco

LE CHIESE: STILI E SIMBOLI LITURGICI

Casa Lonati LOCALIZZAZIONE. Denominazione: CASA LONATI. Localizzazione: Via Bernardo Sacco, 2. Proprietà: Privata. PGT Comune di Pavia

CENSIMENTO BENI ARCHITETTONICI EXTRAURBANI

Alla scoperta di Aosta In occasione dei Mercatini di Natale Dal Castello di Sarre ai tesori d arte Romana e Medievale di Aosta

Palazzo del Vescovado - complesso

LE MOSTRE A Q U I L E I A N E L I V S E C O L O. 5 Luglio - 3 Novembre 2O13 Aquileia. Palazzo Meizlik Museo Archeologico Nazionale Basilica

Chiesa di S. Giorgio

SEZIONE I Palazzo Chiaramonte o Steri (XIV secolo)

ASTI e ALESSANDRIA, (Giugno 2015)

La Mostra di Raffaello a Bergamo con itinerario nel Parco del Romanico degli Almenno: dalla Rotonda di San Tomè alla chiesa di San Giorgio

roadbook_x.indd :52:54

Echi d Oriente a Salerno. A cura di Paola Valitutti

SECONDA RICOGNIZIONE CATTEDRALE DI SAN TOMMASO

ATTICO DI DESIGN IN IMMOBILE STORICO RISTRUTTURATO

BASILICA DI SAN LORENZO MAGGIORE

L'Associazione Culturale Archèia propone un'ampia offerta di visite guidate nei siti più importanti della Regione Campania:

Interventi fondamentali che preservano la memoria storica di luoghi famosi come Pompei ed Ercolano, evidenziano la continuità tra passato e presente,

9 NOVEMBRE 2014 LUCCA MEDIEVALE. Capogita Carlo Quercioli

Tour esclusivo alla Sanità nei luoghi dell Altra Napoli Domenica 1 Marzo 2009

VAT

Chiesa dei SS. Cosma e Damiano (ex)

Paola, un piccolo itinerario nella città di San Francesco

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio

PALAZZO PUCCI YOUR LOCATION IN FIRENZE

RASSEGNA STAMPA. Postidavisitare.it 10 luglio Pagina 1 di 5

Gerasa (gr.!"#$%$) Antica città della Giordania (od. Jarash, nel distretto di Irbid), fondata in età ellenistica da (o in onore di) un re seleucidico

UN EXCURSUS ICONOGRAFICO a cura di Franco Battistelli e Gianni Volpe

Tenuta Settecamini. Il più bel panorama su Orvieto

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'arte TAV. I. (foto Bencini)

ATTIVITA DIDATTICHE DEL SISTEMA MUSEALE DEL COMUNE DI ROMA DESTINATE ALLE SCUOLE

ELEMENTI DI RISORSA. Albero monumentale Filare Piantata Doppio filare / Viale alberato

SCHEDA ANALITICO-DESCRITTIVA per le Architetture a cura di Maria Rosaria Iacono

CASALE TOTALMENTE RISTRUTTURATO PER ATTIVITA DI B&B

INSEDIAMENTI RUPESTRI

Prof. Andrea Pane. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Dipartimento di Architettura

IL DUOMO di SIENA. foto: Alessandro Gambetti

SCHEDE DESCRITTIVE 1. OGGETTO. 1.1 Denominazione del bene. 1.2 Natura del bene: fabbricato unità immobiliare elemento architettonico manufatto

Chiesa di S. Teodoro

PALAZZO PUCCI FILO FIRENZE LOCATIONS & ACADEMY

VAT

Visite guidate teatrali

4. Il mosaico di Alessandro Seconda metà del II secolo a.c. Napoli, Museo Archeologico Nazionale

L arte paleocristiana

La chiesa della Madonna della Libera di Aquino

Foto:

Transcript:

"Alla Scoperta dei Luoghi e dei personaggi della Scuola Medica Salernitana" Salerno lega ancora oggi la sua identità storico-culturale all illustre Scuola Medica, fiorita nei primi secoli del Medioevo e ampiamente sviluppatasi tra l XI e il XIII secolo. Il nucleo storico della città conserva monumenti e quartieri legati alla memoria dell antica Scuola. L itinerario attraverserà i diversi quartieri medievali, l Hortus Magnus, la Curtis Dominica, il Plaium Montis legati alle vicende della Scuola nei secoli XI-XIV. LA CATTEDRALE DI SAN MATTEO Alfano I, già Abate di San Benedetto, divenne nel 1058 vescovo di Salerno. Alfano, medico, poeta dettò le linee guida della costruzione. Alfano espresse la sua adesione al rinnovamento spirituale e religioso della Chiesa, che aveva avuto origine a Montecassino con Desiderio e che auspicava un ritorno alla purezza delle origini. Ciò comportò l adozione della pianta basilicale, propria delle chiese paleocristiane. La Cattedrale, capolavoro dell arte normanna, conserva esempi notevoli di produzioni artistiche che vanno dal Medioevo all età moderna, e pare che in alcuni momenti letture e conferenze della Scuola Medica si tenessero anche al suo interno. La veste originaria dell edificio (inaugurato dal pontefice Gregorio VII nel 1084) si conserva soprattutto nel mirabile quadriportico che ne precede l ingresso, l uso degli intarsi policromi in tufo giallo e grigio e il campanile, con il tiburio decorato ad archetti intrecciati, costituiscono alcune tra le testimonianze meglio conservatesi di tale modello decorativo. All interno e nella cripta si notano sostanziali rifacimenti tardo barocchi, che risparmiarono però il pavimento cosmatesco (XII secolo) della zona presbiteriale, i due amboni nel mezzo della navata centrale (ambone Guarna e ambone d Ajello) e i mosaici dell arco trionfale, dell abside maggiore (rifatta nel corso degli ultimi lavori di restauro sul modello originario) e della controfacciata dell ingresso principale. 1

La Cattedrale custodisce insieme ai resti sacri dell apostolo ed evangelista Matteo, i corpi dei martiri Gaio, Fortunato ed Antes, le spoglie di Gregorio VII e il corpo della regina Margherita da Durazzo, nel monumento sepolcrale di Baboccio da Piperno (XV secolo). Al complesso della Cattedrale di Salerno fanno riferimento due sale(sala San Tommaso e sala San Lazzaro), un tempo costituenti la cappella di Santa Caterina Alessandrina, il cui accesso avveniva dall atrio del Duomo. L antica cappella fu una delle sedi preposte alla consegna delle lauree e la più antica laurea qui conferita, di cui si ha documentazione, risale al XVI secolo, mentre la prima notizia dell esistenza della cappella è del 1414. CASTEL TERRACENA Castel Terracena è il palazzo normanno edificato dal Duca Roberto il Guiscardo all indomani della conquista di Salerno (1076-77). Il Castello risulta legato alla memoria della Scuola Medica, dal momento che la moglie del Duca, Sichelgaita, sorella dell ultimo principe longobardo della città, Gisulfo II, era stata educata presso la Scuola e pare fosse molto esperta nell arte delle confezioni, con una particolare predilezione per la preparazione dei veleni. La leggenda narra che Sichelgaita, usando il proprio sapere, avesse addirittura tentato di avvelenare il figlio di primo letto del Guiscardo. La condizione attuale del palazzo-castello normanno lo vede inserito in una serie di edifici successivi (edilizia privata di età moderna) che ne hanno inglobato la maggior parte delle strutture. L impianto generale del palazzo risulta, però, ancora abbastanza ben riconoscibile, edificato a ridosso delle mura orientali della città, nei pressi di una delle porte che doveva consentire di raggiungere direttamente il mare, la reggia era stata modellata secondo uno schema castellare. L unico corpo di fabbrica centrale era protetto ai lati da due grossi torrioni quadrangolari, mentre la monumentalità della 2

struttura veniva alleggerita da fasce decorative marcapiano e da bifore e monofore disegnate con gli stessi giochi ad intarsio che si sono evidenziati nel quadriportico della Cattedrale. L ABBAZIA DI SAN BENEDETTO L abbazia viene indicata come uno dei luoghi dove può aver avuto origine la Scuola Medica. Le origini del monastero non sono chiare, taluni propendono per una fondazione risalente già al VII secolo. Come tutti i monasteri benedettini era, probabilmente, dotato di uno scriptorium. Si può supporre che nello scriptorium di San Benedetto siano stati copiati e miniati i primi manoscritti medici, anche se non vi sono codici sicuramente eseguiti a Salerno, precedenti il XII secolo. Nell itinerario andrebbe inserita la visita dell ex abbazia, oggi circolo degli Ufficiali. Gran parte dell antica struttura appare ancora leggibile e fruibile. Le origini del complesso, molto antiche, sono variamente indicate tra la fine del VII e la prima metà del IX secolo. Distrutto nel 884, nel corso di una scorreria saracena, venne restaurato dall Abate Angelario. Nel 1057 Alfano, illustre medico e poeta, fu eletto abate. La chiesa era preceduta da un quadriportico, in seguito abbattuto per consentire il passaggio della via San Benedetto (porzioni sono ancora leggibili all interno della struttura del Museo Archeologico) Oggi l'accesso alla chiesa avviene attraverso un pronao a tre archi su colonne di spoglio. L'interno, a pianta basilicale, è diviso in tre navate da pregiate colonne che creano sei passaggi. Degli archi tompagnati alle pareti della navata centrale forse stanno ad indicare un intento d ampliamento non portato a termine. Nella chiesa era 3

conservato il crocifisso ligneo del XIII secolo, ora la Museo diocesano L'abbazia era servita da un acquedotto in pietra costituito da maestosi archi in triplice ordine ancor oggi visibile. LA CAPPELLA PALATINA DI SAN PIETRO A CORTE La cappella palatina di San Pietro a Corte, utilizzata nel XVI secolo per tenere le lezioni della Scuola Medica e per il conferimento delle lauree, insiste sul frigidarium di una terma romana (attiva tra il I e il III secolo), luogo ugualmente legato alla cura della salus corporis. L impianto termale, abbandonato in seguito a violenti fenomeni di carattere alluvionale, venne riutilizzato tra il V e il VI secolo come ecclesia sepolcrale, mentre tra il 758 e il 787, il principe Arechi II vi impiantava il cuore del proprio palazzo, recuperando le strutture romane e restaurando la sacralità del luogo cimiteriale. Il toponimo a Corte conserva memoria dell appartenenza della cappella al complesso palaziale longobardo e del carattere privato della stessa, doveva infatti trattarsi della chiesa in cui solo la famiglia del principe poteva assistere all officiatura del culto, direttamente collegata al resto del palazzo tramite uno scenografico loggiato. Descrizioni della cappella, intitolata ai santi apostoli Pietro e Paolo, si rintracciano nella cronaca salernitana della fine del X secolo (Chronicon Salernitanum)e le indagini archeologiche, condotte dall Università di Salerno, hanno consentito di confermare la ricchezza delle decorazioni architettoniche che l anonimo autore ancora vedeva all affacciarsi dell anno Mille. Colonnine in marmo bianco che reggevano le bifore del loggiato, marmi policromi per il pavimento e tessere con lamina d oro per la parte bassa delle pareti interne, affreschi e gli esametri dell epigrafe dedicatoria dettata da Paolo Diacono (titulus), consentono ancora oggi 4

di meravigliarsi dinanzi alla magnificenza con cui il nobile principe Arechi II, nel pieno dell età di mezzo, progettò la sua dimora salernitana. IL GIARDINO DELLA MINERVA Nel cuore della Salerno antica, a ridosso del torrente Fusandola e delle mura medievali, sorge un orto terrazzato e cinto, ricco di storia: il Giardino della Minerva. Esso si sviluppa lungo l'asse degli orti che dalla Villa comunale salgono verso il Castello d'arechi. Ciò che oggi appare evidente è un'interessante serie d'elementi di tipo settecentesco. Tra questi, il più caratterizzante è una lunga scalea, sottolineata da pilastri a pianta quadrata, che sorreggono una pergola di legno, costruita sulle mura medievali della città. Un sistema d'acqua, composto di vasche e fontane, una per ogni terrazzamento, con decorazioni realizzate usando concrezioni calcaree, denota la presenza di fonti cospicue che, opportunamente canalizzate, hanno permesso nei secoli il mantenimento a coltura degli appezzamenti. Proprietaria, fin dal dodicesimo secolo, fu la famiglia Silvatico, di cui un componente, Matteo, tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo si distinse come insigne medico della Scuola salernitana e profondo conoscitore di piante per la produzione di medicamenti. Suo è l'opus Pandectarum Medicinae, un lessico sui semplici per lo più d'origine vegetale. Il manoscritto fu completato nel 1317 e dedicato al re di Napoli Roberto d'angiò. A seguito ad un'attenta consultazione delle fonti di documentazione storica è stato chiaramente dimostrato che il giardino dei semplici, istituito nel primo ventennio del 1300 da Matteo Silvatico per servire ai maestri della Scuola Medica, insisteva proprio nell'area del giardino della Minerva. Questi presupposti, insieme con altri documenti raccolti nel volume Mater Herbarum. Fonti e tradizione del giardino dei semplici della Scuola Medica Salernitana (Guerini e Associati, Milano 1995), confermano che il giardino di Matteo 5

Silvatico è stato il primo Orto Botanico d'europa per la coltivazione e raccolta dei semplici vegetali a scopo terapeutico. Il recupero del Giardino della Minerva fornisce quindi continuità storica e scientifica all'opera di Matteo Silvatico, restituendo di diritto alla memoria culturale della città di Salerno il suo primato in ambito botanico. 6