Le imprese attive consistenza, caratteri e dinamiche al 30 giugno 2016 Alla fine di giugno 2016 sono 81.334 le imprese attive in Umbria, il 76,5% (62.257) delle quali localizzate nella provincia di Perugia e il restante 23,5% nella provincia di Terni (19.077). Sono 549 in più rispetto al I trimestre di questo anno, una variazione positiva dello 0,70% leggermente più alta di quella che si registra a livello nazionale (+0,53%) e dell Italia centrale (+0,62 %). Il saldo tra iscrizioni e cessazioni (non d ufficio) è positivo di 691 unità e coinvolge principalmente le imprese non classificate e l agricoltura. In termini assoluti, sempre rispetto al 31 marzo di quest anno, crescono quasi tutti i settori: l agricoltura con 229 imprese in più nel trimestre e le imprese non classificate con 434. Valori più esigui per commercio (72 imprese in più), alloggio e ristorazione (64 imprese in più), attività manifatturiere (38 imprese in più), attività finanziare e assicurative (28 imprese in più). In termini relativi, la crescita più accentuata riguarda agricoltura e attività finanziarie e assicurative (+1,5%), seguita da sanità e assistenza sociale (1,4%), attività di alloggio e ristorazione e servizi di informazione e comunicazione (+1,2%). A livello tendenziale, rispetto al II trimestre dello scorso anno, l Umbria ha 64 imprese in più e una variazione dello 0,1%. Crescono i settori: agricoltura (+103 imprese), attività di alloggio e ristorazione (+66 imprese), altre attività di servizi (59 imprese), attività immobiliari (55). ( attività immobiliari etc. Con segno negativo invece costruzioni ( 298 imprese), attività di trasporto ( 56), manifatturiero ( 55) e commercio ( 33). Umbria variazioni percentuali e assolute per settore rispetto al I trimestre 2016 e al II trimestre 2015 Fonte Infocamere ed elaborazione Unioncamere Umbria II trim 2016 su I trim 2016 II trim 2016 su II trim 2015 var. % var. ass. var. % var. ass. A Agricoltura, silvicoltura pesca 1,5 249 0,6 103 B Estrazione di minerali da cave -1,8-1 -3,4-2 C Attività manifatturiere 0,5 38-0,6-46 D Fornitura di energia elettrica, gas 0,8 2 3,9 9 E Fornitura di acqua; reti fognarie -0,8-1 -0,8-1 F Costruzioni 0,0 5-2,6-298 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio 0,4 72-0,2-33 H Trasporto e magazzinaggio -0,1-2 -2,5-53 I Attività dei servizi di alloggio e di ristor. 1,2 64 1,2 66 J Servizi di informazione e comunicazione 1,2 19 1,8 28 K Attività finanziarie e assicurative 1,5 28 2,4 46 L Attività immobiliari 0,6 18 1,7 55 M Attività professionali, scientifiche e tecniche 1,1 26 2,1 48 N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di sup. 0,6 13 2,1 45 O Amministrazione pubblica e difesa. 0,0 0 0,0 0 P Istruzione 0,3 1 1,9 7 Q Sanità e assistenza sociale 1,4 6 3,7 16 R Attività artistiche, sportive, di intratt. 1,1 9 2,9 23 S Altre attività di servizi 0,5 20 1,6 59 T Attività di famiglie e convivenze -50,0-1 0,0 0 X Imprese non classificate -13,2-16 -7,1-8 TOTALE 0,7 549 0,1 64
A livello nazionale invece rispetto al trimestre precedente crescono tutti i settori con unico valore negativo quello delle imprese non classificate ( 434 unità), rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente invece la crescita è di un +0,2% con perdite nel settore delle costruzioni, nell attività manifatturiere, agricoltura e trasporto. Italia variazioni percentuali del numero di addetti in totale e del numero di imprese (II trimestre 2016 su II trimestre 2015) Fonte Infocamere ed elaborazione Unioncamere Umbria Negli ultimi 5 anni, le imprese in Umbria perdono complessivamente il 2,7%, rispetto alle 83.632 unità attive nel II trimestre 2011 infatti, sono 2.298 in meno (occorre comunque evidenziare che il 2011 è stato fino ad oggi, l ultimo anno che ha registrato un incremento positivo rispetto all anno precedente, da quell anno in poi il numero delle imprese è sempre sceso). Umbria Variazioni % del numero di imprese attive dal 2012 al 2016 (valori al II trimestre dell anno) Fonte Infocamere ed elaborazione Unioncamere Umbria
Per quanto concerne la natura giuridica delle imprese in Umbria si confermano le percentuali che vedono le imprese individuali pesare per un abbondante 60%, seguite dalle società di persone con il 20% e dalle società di capitali con il 18%. In questo secondo trimestre rispetto al saldo positivo (iscrizioni meno cessazioni d ufficio) delle 691 imprese, il 42% sono rappresentate da società di capitale, il 40,5% da imprese individuali, il 16,2% da società di persone e il restante 1,3 altre forme (a livello nazionale la metà del saldo è rappresentata dalle sole società di capitali). Al 30 giugno 2016 gli addetti in totale (277.460) rispetto al II trimestre dello scorso anno crescono di quasi l 1% (0,9%). Una crescita inferiore rispetto al valore nazionale che registra un dato doppio (1,9%) e comunque tra i più bassi delle restanti regioni, eccezion fatta per Valle d Aosta e Liguria che registrano valori negativi. Esaminando brevemente la tipologia delle imprese, vediamo che le imprese femminili (quelle la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da donne) sono 20.982 e rappresentano il 25,8% del totale imprese con una variazione positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno dello 0,3%. Le imprese guidate da donne confermano quindi la loro crescita maggiore rispetto al totale imprese (+0,1% rispetto al II trimestre 2015) e in un anno crescono di 54 unità, anche se non vanno bene tutti i settori: a soffrire sono soprattutto le imprese del commercio ( 1,8% e 103 imprese in meno), noleggio e agenzie di viaggio ( 1% e 7 imprese), trasporto e magazzinaggio ( 1,1% e 2) oltre a imprese non classificate, istruzione, attività finanziarie. A livello nazionale la percentuale di imprese femminile sul totale è del 22,47% con una variazione dello 0,7%. Di seguito il grafico relativo alla ripartizione territoriale per regione con il confronto relativo alle variazioni percentuali di imprese in totale e imprese femminili. Totale imprese e imprese FEMMINILI per regioni: var. % imprese attive al 30 giugno 2016 (sullo stesso Le imprese straniere umbre al 30 giugno 2016 (quelle la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone non nate in Italia) sono 7.342, il 9% del totale imprese. Crescono con
una variazione del 2,8% rispetto al trimestre dell anno precedente ed esattamente segnano 198 imprese in più, praticamente più del triplo della crescita delle totale imprese. Da notare che le imprese guidate da cittadini non italiani crescono in tutte le regioni d Italia, unica eccezione la Valle d Aosta con una variazione negativa del 4,5% (che si aggiunge al 2,1% del totale imprese) Totale imprese e imprese STRANIERE per regioni: var. % imprese attive al 30 giugno 2016 (sullo stesso Molto bene i settori di commercio (con 90 imprese in più), attività di alloggio e ristorazione (41), attività manifatturiere (+29), agricoltura (25) e a seguire tutti gli altri. Da sottolineare le 35 imprese in meno nel settore delle costruzioni con un variazione negativa dell 1,6% (negativi anche se di una sola unità anche Trasporto e magazzinaggio, attività finanziarie, sanità e imprese non classificate). Totale imprese e imprese GIOVANILI per regioni: var. % imprese attive al 30 giugno 2016 (sullo stesso
7.274 sono invece le imprese umbre guidate da giovani (quelle la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da giovani al di sotto dei 35 anni di età), l 8,9% del totale imprese, imprese giovanili che, e a differenza delle imprese straniere e femminili, registrano una variazione negativa dell 1,8% perdono rispetto al II trimestre 2015 133 imprese. Negativi tutti i settori ad eccezione di agricoltura che con 161 imprese in più (arrivando così a 1.153 imprese giovanili agricole), attività di alloggio e ristorazione (variazione positiva del 2% e 14 imprese in più) e altre attività di servizio. La variazione negativa è comunque in linea con il dato nazionale che segna un 2,2% in meno rispetto all anno precedente, con 11.749 imprese attive giovanili in meno, perdite che, a parte Molise e Trentino Alto Adige, accumuna tutte le regioni italiane chi più chi meno.