gli scenari per l economia della Lombardia

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Milano 3 novembre 2015 conferenza stampa indagine congiunturale industria lombarda gli scenari per l economia della Lombardia

riservatezza Questo documento è la base per una presentazione orale, senza la quale ha quindi limitata significatività e può dar luogo a fraintendimenti. Sono proibite riproduzioni, anche parziali, del contenuto di questo documento senza la previa autorizzazione scritta di Prometeia. copyright 2015 prometeia 3 novembre 2015 scenari 2

il quadro informativo Lo scenario per l'economia lombarda si basa sulle informazioni più recenti disponibili a livello nazionale e regionale. In particolare, rispetto allo scenario presentato tre mesi fa, sono stati inseriti: i nuovi conti regionali 1995-2013 diffusi da Istat il 22 luglio 2015. Tali dati sono stati resi coerenti con la contabilità nazionale diffusa da Istat il 23 settembre scorso per il 2014 nuove stime sui consumi delle famiglie, consumi delle AP e ISP, investimenti e valore aggiunto basate su SVIMEZ, Rapporto 2015 sull economia del Mezzogiorno le informazioni sul mercato del lavoro (unità di lavoro, occupazione, persone in cerca di occupazione e forze di lavoro) aggiornato con i dati tratti da Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, relativa al primo semestre 2015, diffusi da ISTAT il 1 settembre 2015 i dati di commercio con l'estero, relativo al primo semestre 2015, diffusi da ISTAT l 11 settembre 2015 3 novembre 2015 scenari 3

lo scenario macroeconomico di Prometeia Per il pil italiano nel 2015 si stima una crescita dello 0,8%. Oltre all impatto dell Expo su consumi ed investimenti e al riavvio del ciclo dei mezzi di trasporto, altri fattori quali la debolezza dell euro e il basso livello del prezzo del petrolio favoriscono la ripresa dell economia italiana. La domanda interna rivestirà un ruolo cruciale nell alimentare Ia ripresa in quanto l elevata dinamicità delle importazioni tra il 2016 e il 2018 renderà nullo il contributo alla crescita del saldo con l estero. La crescita del pil è prevista in accelerazione nel 2016, quando dovrebbe attestarsi sull 1,2% e un ulteriore miglioramento di 1-2 decimi di punto si dovrebbe realizzare nel biennio 2017-2018. Tale sviluppo presuppone il mantenimento di un intonazione espansiva della politica di bilancio al fine di consolidare una ripresa che fatica ancora a diffondersi in maniera trasversale nei diversi settori dell economia. La spesa delle famiglie mostrerà un accelerazione nell anno in corso grazie, in particolare, all espansione dei beni durevoli. Tra il 2016 e il 2018 il rafforzamento del potere d acquisto delle famiglie favorirà la progressiva accelerazione della crescita dei consumi. 3 novembre 2015 scenari 4

lo scenario macroeconomico di Prometeia L andamento degli investimenti nella prima parte del 2015 ha mostrato una certa volatilità, ma ha tratto giovamento, nel complesso, dal miglioramento del clima di fiducia delle imprese, dall allentamento della stretta creditizia, dalle agevolazioni fiscali. Tali fattori concorrono a prospettare per il 2015 una crescita dello 0,5%, stima che incorpora una dinamica ancora negativa per le costruzioni. Queste ultime dovrebbero tornare in positivo a partire dal 2016, mentre la componente di beni strumentali accelererà progressivamente grazie al miglioramento delle prospettive di domanda e delle condizioni di finanziamento e all impatto positivo del piano europeo di rilancio degli investimenti. Supportate dal cambio favorevole e dall ampia crescita delle domanda di autoveicoli, le esportazioni italiane mostreranno un accelerazione nell anno in corso, mentre un rallentamento è previsto per il 2016, a seguito di una dinamica non particolarmente vivace della domanda mondiale. L occupazione sta reagendo con una buona elasticità al progressivo recupero dell economia: nel 2015 le unità di lavoro sono previste in aumento dello 0,7% ed un ritmo di crescita attorno allo 0,6-0,7% dovrebbe mantenersi per il biennio seguente. 3 novembre 2015 scenari 5

lo scenario macroeconomico di Prometeia (sintesi) Italia: quadro macroeconomico (var. %) 2013 2014 2015 2016 2017 Prodotto interno lordo -1,8-0,4 0,8 1,2 1,4 Importazioni di beni e servizi -2,4 2,7 5,8 3,8 4,0 Spesa delle famiglie residenti e Isp -2,6 0,4 0,7 1,2 1,3 Spesa delle Ap -0,3-0,7-0,3-0,6-0,5 Investimenti in macch, attrezz, mezzi di trasp. e prodotti vari -5,7-1,9 2,5 3,6 4,3 Investimenti in costruzioni -7,3-4,8-1,5 1,2 2,3 Esportazioni di beni e servizi 1,0 2,8 4,6 3,3 3,7 Domanda interna totale -2,7-0,5 1,0 1,2 1,4 Domanda interna al netto variazione scorte -2,9-0,5 0,5 1,0 1,3 Saldo di c/ corrente e c/ capitale in % del Pil 0,9 2,2 2,2 2,2 2,1 Ragione di scambio 1,7 3,0 2,1 0,1 0,0 Indice generale dei prezzi al consumo 1,2 0,2 0,1 0,9 1,5 Retribuzioni pro-capite industria in senso stretto 3,2 1,8 2,1 1,9 2,1 Indice generale dei prezzi alla produzione -1,2-1,8-3,2 0,6 0,6 Indice prezzi alla produzione manufatti non alimentari non energetici 0,4 0,0 0,0 1,0 0,7 Reddito disponibile a prezzi costanti -0,5-0,2 1,0 1,6 1,4 Propensione al consumo (liv. %) 91,1 91,6 91,4 91,0 91,0 Occupazione totale -2,5 0,2 0,7 0,6 0,7 Fonte: Prometeia, Rapporto di previsione, ottobre 2015 3 novembre 2015 scenari 6

lo scenario di Prometeia per le regioni italiane Nell anno in corso la caduta del pil dovrebbe arrestarsi in tutte le regioni italiane, ma il passo della ripresa sarà differente: al Nord la crescita sarà più intensa, complessivamente attorno all 1%, mentre il Centro dovrebbe attestarsi sullo 0,6% e il Mezzogiorno sullo 0,2%. Alla Lombardia spetterà il primato della crescita (1,3%), seguita a brevissima distanza dall Emilia Romagna (1,2%). Tra le altre grandi regioni del Nord si stima un aumento del pil dell 1% in Veneto, dello 0,6% in Piemonte. Nel biennio 2016-2017 la ripresa andrà consolidandosi ovunque e continuerà ad essere più vivace in Lombardia ed Emilia Romagna che procederanno sostanzialmente di pari passo, attorno all 1,6%. La crescita in Veneto e Piemonte dovrebbe essere poco più modesta, attestandosi sull 1,4% in media nel biennio. Rispetto alle regioni del Nord Toscana e Lazio vedranno un evoluzione più contenuta dell attività economica: nell anno in corso il pil non dovrebbe spingersi oltre lo 0,6-0,7%, mentre nel prossimo biennio, pur accelerando, la crescita si manterrà per qualche decimo di punto al di sotto di quella prevista per l area settentrionale del paese. 3 novembre 2015 scenari 7

il pil in Lombardia e in alcune regioni 2013-2017 (var. % su valori concatenati 2010) 2013 2014 2015 2016 2017 Lombardia -0,1-0,4 1,3 1,5 1,7 Piemonte -2,0-0,7 0,6 1,3 1,5 Veneto -2,4 0,4 1,0 1,3 1,5 Liguria -1,8-0,5 0,3 0,9 1,1 Emilia Romagna -1,2 0,3 1,2 1,5 1,7 Toscana -0,8-0,3 0,6 1,1 1,4 Lazio -2,0-0,3 0,7 1,3 1,4 Campania -0,9-1,2 0,1 0,6 0,8 Puglia -4,7-1,6 0,3 0,5 0,7 Sicilia -3,3-1,3 0,2 0,5 0,6 Nord Ovest -0,7-0,5 1,0 1,4 1,6 Nord Est -1,7 0,4 1,0 1,4 1,6 Centro -1,7-0,3 0,6 1,2 1,4 Mezzogiorno -3,4-1,3 0,2 0,6 0,7 Italia -1,7-0,4 0,8 1,2 1,4 Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, ottobre 2015 3 novembre 2015 scenari 8

la revisione rispetto allo scenario di luglio Le revisioni del pil relative al 2013 e al 2014 derivano dai cambiamenti subiti dalla banca dati in seguito alla diffusione dei nuovi dati di contabilità regionale. Le revisioni sul 2015 sono riconducibili, oltre alla differente banca dati di cui si è già detto, anche ad un diverso quadro esogeno nazionale e alle informazioni congiunturali (commercio estero e mercato del lavoro) resesi nel frattempo disponibili. Per la Lombardia, come per l Italia, c è stato un ritocco verso l alto di un decimo di punto percentuale. Per il biennio 2016-2017 il pil lombardo è stato rivisto al ribasso di 0,3-0,4 punti percentuali; si tratta di una revisione di entità sostanzialmente analoga a quella che ha coinvolto Veneto e Piemonte ed è riconducibile ad uno scenario esogeno meno favorevole, in particolare alla crescita del commercio mondiale, più modesta di quanto previsto in luglio. 3 novembre 2015 scenari 9

la dinamica del pil (differenze % rispetto allo scenario di luglio) 2013 2014 2015 2016 2017 Lombardia 0,0-0,6 0,1-0,3-0,2 Piemonte 0,1-0,6-0,3-0,4-0,3 Veneto -0,2 0,3 0,0-0,3-0,2 Liguria -0,7 0,2 0,2 0,1-0,1 Emilia Romagna 0,1 0,1 0,2-0,1-0,1 Toscana -0,1-0,2-0,2-0,3-0,1 Lazio 0,3-0,3-0,1 0,0 0,0 Campania -0,3 0,9 0,5 0,3 0,2 Puglia 0,1 0,5 0,7 0,2 0,1 Sicilia 0,0 0,8 0,6 0,2 0,1 Nord Ovest -0,1-0,6 0,0-0,3-0,2 Nord Est -0,1 0,3 0,1-0,2-0,2 Centro 0,1-0,2-0,1-0,1-0,1 Mezzogiorno -0,1 0,7 0,5 0,2 0,1 Italia 0,0 0,0 0,1-0,1-0,1 Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, ottobre 2015 3 novembre 2015 scenari 10

lo scenario per la Lombardia Come già accennato, in Lombardia la crescita del pil per l anno in corso dovrebbe attestarsi sull 1,3% e la regione, rispetto a tutte le altre, beneficerà di una performance migliore sia nel valore aggiunto dell industria che in quello dei servizi. Nel 2015, dopo un primo trimestre deludente, l export regionale ha riacquistato maggiore slancio tra aprile e giugno. L anno dovrebbe chiudersi con una crescita del 2,3%, inferiore rispetto alla media nazionale, ma più intensa dello 0,9% stimato tre mesi fa. Nel biennio 2016-2017 lo sviluppo delle esportazioni è previsto in progressiva accelerazione e superiore alla media italiana. Gli investimenti dovrebbero tornare a crescere nel 2015; effetto Expo, prospettive di consolidamento della ripresa, più modesto costo del credito condizionano positivamente le scelte d investimento. Nell anno in corso la crescita dovrebbe attestarsi sull 1,9% (0,5% in Italia), mentre per il biennio seguente si prevede un progressivo irrobustimento che porterà l indicatore ad aumentare del 3,6% nel 2016, del 4,4% nel 2017. 3 novembre 2015 scenari 11

lo scenario per la Lombardia I consumi delle famiglie, che sono tornati a crescere nel 2014, nell anno in corso dovrebbero accelerare portandosi sull 1,4%. Su tale performance, migliore di quella di ogni altra regione italiana, incidono positivamente le spese turistiche aggiuntive legate all Expo, ma anche una più favorevole dinamica del reddito disponibile. Nel biennio 2016-2017 i consumi privati continueranno a mantenersi dinamici, su ritmi non dissimili dall 1,4% stimato per l anno in corso. In base ai risultati della rilevazione sulle forze di lavoro i primi sei mesi dell anno in corso hanno mostrato un incremento degli occupati più modesto della media nazionale. In termini di unità di lavoro il 2015 dovrebbe chiudersi con un incremento dello 0,7%, in linea con quello stimato per l Italia. La crescita occupazionale proseguirà nel biennio seguente su ritmi più elevati per circa 1-2 decimi di punto percentuale. Dopo essere aumentato lo scorso anno, il tasso di disoccupazione inizierà a scendere nel 2015 e tale tendenza proseguirà anche nel 2016 e nel 2017, anno in cui l indicatore si attesterà sul 6,1%, valore di oltre 2 punti percentuali più basso di quello registrato nel 2014. 3 novembre 2015 scenari 12

Lombardia: scenario di previsione al 2017 (var. % su valori concatenati 2010 ove non altrimenti specificato) 2013 2014 2015 2016 2017 prodotto interno lordo -0,1-0,4 1,3 1,5 1,7 saldo regionale (% sulle risorse interne) 19,8 21,1 20,8 20,5 20,1 domanda interna (al netto var. scorte) -2,9-0,2 1,2 1,5 1,8 consumi finali interni -2,4 0,6 1,0 1,0 1,2 -spesa per consumi delle famiglie -3,0 0,8 1,4 1,4 1,5 -spesa per consumi delle Ap e delle Isp -0,3-0,2-0,2-0,5-0,4 investimenti fissi lordi -4,6-3,4 1,9 3,6 4,4 importazioni di beni dall'estero -3,4 2,1 8,4 6,4 6,5 esportazioni di beni verso l'estero 0,1 1,6 2,3 4,0 4,4 rapporti caratteristici (%) tasso di occupazione 42,8 42,7 42,9 43,1 43,3 tasso di disoccupazione 8,0 8,2 7,8 6,8 6,1 tasso di attività 46,6 46,5 46,5 46,2 46,1 unità di lavoro (var. %) 0,0 0,2 0,7 0,8 0,9 reddito disponibile -0,1-0,2 1,2 1,9 1,7 Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, ottobre 2015 3 novembre 2015 scenari 13

la revisione dello scenario Come già segnalato, le revisioni dello scenario scaturiscono dalla nuova banca dati, oltre che da un nuovo quadro esogeno nazionale ed internazionale di riferimento. Nel 2015 la domanda interna risente di un lieve ritocco verso il basso riconducibile alla componente degli investimenti. Al contrario l accelerazione delle esportazioni nel secondo trimestre dell anno ha indotto a rivedere verso l alto la stima dell export. A fronte di una domanda mondiale meno dinamica di quanto prospettato tre mesi fa, la crescita delle esportazioni è stata rivista verso il basso nel 2016-2017. Tenendo conto dell elevata vocazione all export dell economia lombarda, tale correzione, a fronte di una domanda interna che non ha subito sensibili revisioni, si è riflessa sull andamento del pil lombardo, corretto al ribasso per 2-3 decimi di punto percentuale. Tali cambiamenti non vanno ad inficiare il posizionamento relativo della Lombardia che, come già sottolineato, si colloca assieme all Emilia Romagna in vetta alla graduatoria della crescita delle regioni italiane. Le unità di lavoro nel 2015 hanno subito una revisione al ribasso in conseguenza di un andamento deludente degli occupati nel secondo trimestre dell anno. Un lieve ridimensionamento della crescita occupazionale rispetto a quanto previsto in luglio coinvolge anche il biennio seguente. 3 novembre 2015 scenari 14

Lombardia: scenario di previsione al 2017 (differenze % rispetto allo scenario di luglio) 2013 2014 2015 2016 2017 prodotto interno lordo 0,0-0,6 0,1-0,3-0,2 saldo regionale (% sulle risorse interne) -0,6-1,0-0,9-0,6-1,2 domanda interna (al netto var. scorte) 0,0 0,0-0,1 0,0 0,1 consumi finali interni -0,1 0,2 0,0-0,1 0,0 -spesa per consumi delle famiglie -0,1 0,1 0,0-0,1 0,0 -spesa per consumi delle Ap e delle Isp 0,0 0,6 0,0-0,3-0,3 investimenti fissi lordi 0,3-0,5-0,1 0,4 0,5 importazioni di beni dall'estero -0,2-0,1 2,0-0,8-0,3 esportazioni di beni verso l'estero 0,2 0,0 1,4-0,8-0,7 rapporti caratteristici (%) tasso di occupazione 0,0 0,0-0,2-0,2-0,4 tasso di disoccupazione 0,0 0,0-0,2-0,5-0,5 tasso di attività 0,0 0,0-0,3-0,4-0,6 unità di lavoro (var. %) -0,6 0,0-0,6-0,3-0,3 reddito disponibile 0,2-0,9-0,4 0,4-0,1 Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, ottobre 2015 3 novembre 2015 scenari 15

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