Proiezioni Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione
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- Alessandra Giusti
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1 Proiezioni
2 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione generale Area programmazione, controllo, sistemi informativi e sicurezza Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e statistica Piazza dell Unità d Italia, Trieste telefono: pianificazionestrategica@regione.fvg.it Dirigente: Gianluca Dominutti Segreteria: Paola Cotterle e Elisa Steffè La pubblicazione Proiezioni è stata curata da: Chiara Donati La presente edizione è stata chiusa in redazione il giorno 25 maggio 2015 La pubblicazione è disponibile sul sito internet Riproduzioni e stampe, anche parziali, dovranno riportare in modo esplicito e visibile la fonte e la proprietà dell'informazione Trieste, maggio 2015 pag. 1
3 Introduzione Il presente rapporto contiene le previsioni più aggiornate relativamente alle principali variabili macroeconomiche di interesse generale, riferite all Italia e alle sue regioni. I dati previsionali presentati riguardano il quinquennio e sono tratti dalla pubblicazione Scenari per le Economie Locali di Prometeia. L evoluzione degli scenari regionali si basa su ipotesi relative all andamento di alcuni fattori che influenzano in misura determinante le economie locali: il quadro macroeconomico italiano ed alcune variabili internazionali quali il commercio mondiale ed i tassi di cambio, la dinamica della popolazione e dell offerta di lavoro locali, l evoluzione attesa per gli investimenti in opere pubbliche realizzati in ogni singola regione. Sulla base dell ultima pubblicazione di Prometeia, di maggio 2015, evidenziando la posizione del Friuli Venezia Giulia rispetto al resto d Italia, vengono illustrati i dati relativi a: - Prodotto Interno Lordo; - valore aggiunto per settore; - spesa per consumi, pubblica e privata; - investimenti fissi; - esportazioni; - redditi delle famiglie; - mercato del lavoro. pag. 2
4 Indice Il Prodotto Interno Lordo...pag. 4 Il valore aggiunto per settore...pag. 5 La spesa per consumi...pag. 7 Gli investimenti...pag. 8 Il commercio estero...pag. 9 I redditi delle famiglie...pag. 10 Il mercato del lavoro...pag. 11 pag. 3
5 Il Prodotto Interno Lordo Nel corso del 2014 l Italia ha registrato un calo del Prodotto Interno Lordo pari allo 0,4% rispetto all anno precedente. La caduta si è arrestata al Nord, lasciando presagire una prossima inversione di tendenza, mentre è solo rallentata nel Mezzogiorno, dove il PIL ha perso quasi due punti percentuali. L andamento dell economia del Friuli Venezia Giulia è stato in linea con la media nazionale ma il più negativo tra le regioni del Nord Est. Nel corso del quinquennio precedente l economia regionale aveva subito i contraccolpi della crisi in maniera più forte rispetto alla media italiana: la perdita media era stata dell 1,8% annuo, contro l 1,6% dell Italia nel suo complesso e l 1,3% medio del Nord Est. La produttività del lavoro (espressa in termini di PIL per unità di lavoro) in Friuli Venezia Giulia si colloca al di sotto del livello registrato da tutte le altre regioni del Nord e al di sotto della media italiana del 5,6%. Il PIL pro capite in regione, pari a euro, rimane inferiore alla media del Settentrione, ma è del 7,5% più elevato rispetto alla media nazionale. Le regioni con il PIL pro capite più alto nel 2014 erano la Valle d Aosta ( euro), il Trentino Alto Adige ( euro) e la Lombardia ( euro). PIL 0,8 1,6 1,4 1,4 0, ,4 Le previsioni per il 2015 indicano una debole ripresa dell economia italiana a inizio anno, che si rinforzerà nei mesi centrali, e complessivamente il PIL dovrebbe crescere dello 0,7% rispetto al La ripresa sarà favorita dal basso prezzo del petrolio, dal tasso di cambio favorevole per l export e dalla politica monetaria espansiva. La crescita interesserà le regioni del Nord e del Centro, mentre in quelle meridionali si registrerà un ulteriore contrazione del PIL dello %. Le regioni che traineranno la ripresa saranno in particolare le regioni esportatrici Lombardia (+1,3%, grazie in particolare all Expo), Emilia Romagna e Veneto (+1,1%), anche nel prossimo biennio, quando la crescita italiana oscillerà attorno all % annuo. Il Friuli Venezia Giulia chiuderà il 2015 con una crescita del PIL dello 0,8%, che incrementerà nel triennio successivo, sostanzialmente in linea con la media nazionale: +1,6% nel 2016, +1,4% nel 2017 e +% nel pag. 4
6 Il valore aggiunto per settore Gli effetti della recessione nel Paese sono visibili in tutti i settori economici. Il valore aggiunto nazionale ha registrato nel 2014 una riduzione dello 0,3% rispetto al 2013, penalizzato soprattutto dal perdurare dei risultati negativi dell edilizia (-3,8%). L industria in senso stretto ha perso l 1,1% e l agricoltura il 2,2%. Il terziario, meno soggetto ad oscillazioni, è l unico settore ad aver tenuto, registrando un minimo incremento pari allo 0,1%. In Friuli Venezia Giulia il valore aggiunto ha avuto un evoluzione simile alla media nazionale: si è ridotto nel 2014 dell 1,4%. In particolare, il valore aggiunto delle costruzioni è diminuito del 2,9% in un anno e quello del settore manifatturiero dell 1,3%, mentre il valore aggiunto dei servizi ha registrato la stessa variazione dell Italia: +0,1%. Valore aggiunto - industria 1,4 1,4 1,3 1,2 1,3 1,2 0, ,1-1,3 Per l anno in corso le prospettive sono di una debole crescita dell attività complessiva, pari allo 0,7% annuo a livello italiano e allo 0,8% in Friuli Venezia Giulia. Il maggior contributo alla ripresa arriverà quest anno dal settore manifatturiero, che crescerà in Italia dell 1,2% e continuerà ad avere un evoluzione positiva nel triennio successivo, anche se i tassi di crescita rimarranno contenuti (1,3% nel 2016, 0,9% nel 2017 e 1,2% nel 2018). In Friuli Venezia Giulia il valore aggiunto dell industria in senso stretto crescerà quest anno dell 1,4% e per tutto il triennio successivo crescerà ad un ritmo appena al di sopra della media nazionale. L edilizia continuerà a perdere anche nell anno in corso, in tutta Italia tranne che in Lombardia e Veneto. Il valore aggiunto si ridurrà dello 0,9% a livello italiano e dello 0,6% in Friuli Venezia Giulia. Per un inversione di tendenza si dovrà attendere il prossimo anno, quando il settore dovrebbe recuperare il % in Italia, per incrementare il ritmo di crescita nel biennio successivo (2,8% nel 2017 e 2,7% nel 2018). Le costruzioni in regione recupereranno il 2,2% nel 2016, mentre nei due anni successivi i tassi di crescita supereranno il 3% annuo. pag. 5
7 Valore aggiunto - costruzioni 4,0 3, ,0-4,0-5,0 3,4 3,1 2,2 2,8 2,7-0,6-2,9-0,9-3,8 Il settore terziario è quello che in Italia è stato meno colpito dalla crisi e l unico a segnare nel 2014 un inversione di tendenza: il valore aggiunto è incrementato dello 0,1%, a livello nazionale così come in Friuli Venezia Giulia. Nel 2015 il settore vedrà un recupero dello 0,7% in Italia e nel prossimo triennio il ritmo di crescita incrementerà mantenendosi intorno all % annuo. I servizi, quindi, cresceranno più dell industria e le performance migliori si registreranno al Centro-Nord, mentre al Sud i tassi di crescita resteranno inferiori all 1%. In Friuli Venezia Giulia l evoluzione del valore aggiunto del terziario seguirà lo stesso andamento della media nazionale. Valore aggiunto - servizi 1,8 1,6 1,4 1,2 0,8 0,6 0,4 0,2 1,6 0,7 0,1 pag. 6
8 La spesa per consumi I consumi delle famiglie, dopo diversi anni di contrazione, in tutta Italia, nel 2014 sono tornati a crescere nelle regioni del Nord e del Centro, mentre l inversione di tendenza in quelle meridionali è attesa per quest anno. Nel 2014 la spesa per consumi delle famiglie è cresciuta mediamente dello 0,3% annuo sul territorio nazionale e in Friuli Venezia Giulia è cresciuta dello %. Nell anno in corso saranno la componente della domanda interna che contribuirà maggiormente alla crescita, i consumi beneficieranno della ripresa del mercato del lavoro, della dinamica positiva dei redditi e dell Expo (in particolare i consumi turistici). L anno si chiuderà con un incremento della spesa delle famiglie dell % rispetto al 2014 a livello italiano e dell 1,6% in Friuli Venezia Giulia. Consumi delle famiglie 2,5 1,6 0,9 1,2 1,1 1,1 0,3 Il prossimo anno la ripresa dei consumi subirà un rallentamento, a causa dell esaurirsi degli effetti positivi connessi all Expo e della debole crescita del potere d acquisto delle famiglie. La spesa aumenterà dello 0,9% a livello nazionale e dell % nella regione. La dinamica dei consumi si manterrà relativamente debole anche nel biennio successivo. A livello italiano i consumi aumenteranno dell 1,1% nel 2017 e dell % nel In Friuli Venezia Giulia il trend sarà analogo a quello nazionale, con dei risultati lievemente più positivi, che saranno però inferiori alla media del Nord Est. I consumi delle Amministrazioni Pubbliche e delle istituzioni senza scopo di lucro hanno iniziato a ridursi in Italia a partire dall anno Le continue manovre restrittive di politica economica determinano il proseguimento dei tagli alla spesa: i consumi pubblici si sono contratti a livello nazionale dello 0,9% nel 2014 e caleranno dello 0,8% nell anno in corso. I consumi pubblici continueranno a ridursi anche nel prossimo triennio, anche se il trend negativo vedrà un progressivo rallentamento. pag. 7
9 Spesa delle AAPP e delle ISP ,8-0,9-0,7-0,8 - -0,6-0,3-0,3-0,1 - - In Friuli Venezia Giulia la dinamica della spesa pubblica è stata leggermente meno negativa nel 2014 rispetto alla media nazionale e lo sarà anche nell anno in corso; le previsioni per gli anni si discostano di poco da quelle per l Italia. Gli investimenti Il biennio è stato caratterizzato da una decisa contrazione degli investimenti in tutta Italia, a causa dell incertezza della domanda e delle difficili condizioni di accesso al credito; nel 2014 la caduta non si è arrestata e gli investimenti si sono ulteriormente ridotti del 3,3% in Italia e del 3,6% in regione. Per l anno in corso si prevede l inversione di tendenza, con una debole crescita, che beneficia delle migliorate condizioni di accesso al credito, ma risente della situazione ancora negativa dell edilizia e della prudenza da parte delle imprese che vedono la ripresa economica ancora incerta. Investimenti fissi lordi 6,0 4,0 3,5 3,8 3,7 0,4 3,4 3,7 3,4 - -4,0-3,3-3,6 pag. 8
10 In Friuli Venezia Giulia gli investimenti cresceranno dello 0,4% rispetto al 2014, risultato di poco inferiore alla media italiana ma decisamente più lontano rispetto alla media del Nord Est, pari all 1,2%. Gli investimenti torneranno a crescere ad un ritmo più sostenuto, vicino al 3,5%, a partire dal prossimo anno e si riprenderanno anche nel Mezzogiorno. Lo sviluppo più intenso sarà favorito in particolare dal miglioramento delle condizioni creditizie, dal consolidamento della ripresa e dall accelerazione della domanda estera. L evoluzione regionale seguirà l andamento medio nazionale con tassi di crescita lievemente superiori: 3,5% nel 2016, 3,8% nel 2017 e 3,7% nel Il commercio estero Nel corso del 2014 si è registrato un recupero della domanda estera, grazie al deprezzamento dell euro iniziato nella seconda metà dell anno: le esportazioni italiane sono cresciute del 2,3% rispetto al In Friuli Venezia Giulia si sono registrati risultati particolarmente positivi: un incremento annuo del 5,4%, superiore anche alla media delle regioni del Nord Est, pari al 3,9%. Va ricordato, però, che l export regionale aveva perso il 4,1% nel periodo , contro il -0,4% medio della ripartizione e la sostanziale stabilità a livello italiano. Esportazioni 6,0 5,0 4,0 3,0 5,4 2,3 5,5 5,0 4,9 4,2 4,1 3,8 3,4 3,0 Le esportazioni traineranno la ripresa nell anno in corso, in particolare al Nord. Per l Italia si registrerà un incremento del commercio con l estero pari al 5,0%, che si intensificherà ulteriormente nel 2016 fino al 5,5%. Nel 2017 l euro inizierà ad apprezzarsi, ciò nonostante l export manterrà un buon tasso di crescita, soprattutto al Settentrione. L evoluzione in Friuli Venezia Giulia si manterrà positiva, anche se le esportazioni cresceranno ad un ritmo più lento rispetto alla media nazionale e ripartizionale. pag. 9
11 Importazioni 6,0 5,0 4,0 5,2 5,0 3,9 4,8 3,0 2,6 2,1 3,1 3,0 2,2 3,1 Anche le importazioni nel corso del 2014 sono tornate a crescere, in Italia l incremento è stato pari al 2,1% e in Friuli Venezia Giulia al 2,6%. Nell anno in corso e nel 2016 le importazioni cresceranno ad un ritmo più sostenuto, intorno al 5%, sospinte dal recupero della domanda interna. In regione il ritmo di crescita nel biennio sarà più contenuto, intorno al 3%, per il 2017 si prevede un incremento annuo del 2,2% e per il 2018 nuovamente una variazione vicina al 3%. I redditi delle famiglie Negli ultimi anni il reddito delle famiglie italiane è cresciuto nei valori correnti, ma è diminuito in termini reali, a causa del calo dell occupazione e del sempre più stringente prelievo fiscale. Reddito disponibile reale 1,6 1,6 1,4 1,4 1,3 1,3 1, ,1-0,7 pag. 10
12 Nel 2014 la riduzione (per il nono anno consecutivo) del reddito disponibile si è attenuata, attestandosi a livello nazionale al -0,1% annuo e al -0,7% in Friuli Venezia Giulia. Il reddito disponibile tornerà a crescere in tutto il Paese a partire dall anno in corso: per le famiglie italiane ci si aspetta un aumento dell 1,3% rispetto al 2014, per quelle del Friuli Venezia Giulia un aumento dell 1,6%, poco al di sotto della media del Nord Est. L incremento proseguirà negli anni successivi insieme al recupero dell occupazione, anche se la dinamica resterà debole: nel 2016 il reddito in regione è previsto crescere dell 1,4% e nel 2017 dell 1,6%, seguendo un andamento in linea con quello medio nazionale, ma leggermente inferiore all andamento medio delle regioni del Nord Est. Beneficeranno di un maggior recupero del reddito disponibile le famiglie di Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Il mercato del lavoro Dalla seconda metà del 2014 le unità di lavoro hanno ripreso ad aumentare e a fine anno si è registrata una variazione positiva pari allo 0,2% rispetto al L anno in corso vedrà un ulteriore aumento della forza lavoro, grazie agli sgravi fiscali contenuti nella Legge di stabilità e alla riforma del mercato del lavoro, anche se il tasso di crescita rimarrà modesto: pari allo 0,4%. Nel prossimo triennio il ritmo di crescita accelererà insieme al consolidarsi della ripresa economica. In Friuli Venezia Giulia la situazione nel 2014 è rimasta negativa, le unità di lavoro totali si sono contratte dello 0,2% rispetto all anno precedente. La contrazione è stata particolarmente accentuata nell industria in senso stretto, dove si è registrata una riduzione dell 8,3% delle unità. Nell anno in corso è prevista la ripresa, con un recupero dello 0,6% di forza lavoro. A partire dal 2016, come per l Italia nel suo complesso, il recupero sarà più evidente e il maggior contributo proverrà dal settore terziario con tassi di crescita superiori all 1% annuo. Unità di lavoro totali 0,6 0,8 0,9 1,1 0,2-0,2 0,4 0,7 - Il tasso di occupazione (calcolato sulla popolazione totale) dell Italia, attestatosi nel 2014 al 36,9%, scenderà ancora lievemente nell anno in corso, al 36,8%, per tornare lentamente a crescere a partire dall anno prossimo in tutte le aree del Paese. Il tasso in Friuli Venezia Giulia registrerà già nel 2015 un lieve recupero, attestandosi al 40,7%, e crescerà progressivamente negli anni successivi. Il tasso di attività è previsto sostanzialmente stabile nell anno in corso e nel triennio successivo, intorno al 42,1% a livello nazionale e al 44,1% in regione. pag. 11
13 Tasso di occupazione 44, ,6 40,7 4 41,3 41,8 38,0 36,0 36,9 36,8 37,0 37,4 37,8 34,0 La disoccupazione in Italia arresterà la sua crescita: nel 2015 è previsto un tasso del 12,7%, stabile rispetto allo scorso anno. A partire dal 2016, con il progressivo recupero del mercato del lavoro, la disoccupazione inizierà a scendere, raggiungendo nel 2018 valori vicini al 10%. In Friuli Venezia Giulia il tasso scenderà lievemente già quest anno, attestandosi al 7,9%, e il trend decrescente sarà più accentuato a partire dal Nel 2018 si prevede che in regione la disoccupazione scenderà al 5,0%. Tasso di disoccupazione 14, ,0 6,0 4,0 12,7 12,7 12,1 11,2 10,1 8,0 7,9 7,2 6,3 5,0 pag. 12
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