Non è mai possibile promettere al candidato alla chirurgia refrattiva che non farà mai più uso delle lenti correttive.

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Transcript:

STUDIO OFTALMOLOGICO Dr Giovanni Bolzoni, Medico Chirurgo Specialista Oculista OPERARE con il Laser ad ECCIMERI, cosa vuol dire? L operazione con il Laser ad Eccimeri serve a rimodellare la cornea per correggere al meglio il vizio di refrazione che comunemente è chiamato difetto di vista, per ottenere una buona capacità visiva senza lenti o con una lente correttiva di potere molto inferiore a quella di origine. Non è mai possibile promettere al candidato alla chirurgia refrattiva che non farà mai più uso delle lenti correttive. Nella maggioranza dei casi questo avviene ma va chiarita ad ogni candidato all intervento la propria situazione con estrema chiarezza e sincerità. In media il 30 40 % di chi desidera sottoporsi all intervento di chirurgia refrattiva non è idoneo per vari motivi,malattie generali, difetti di vista particolarmente elevati,occhi che presentano patologie magari non indagate fino al momento della visita di idoneità all intervento,o altri motivi che vanno valutati caso per caso. 1

L INTERVENTO MIRA A RIDURRE DRASTICAMENTE L USO DEGLI OCCHIALI ED A MIGLIORARE LA QUALITA DI VISTA E DI VITA. L intervento di chirurgia refrattiva non può e non deve esser considerato chirurgia estetica perché tende a ridurre o eliminare un difetto anatomico e funzionale. Il corretto comportamento del chirurgo oculista deve concretizzarsi nell ottenere il miglior risultato possibile mantenendo l integrità anatomica e funzionale dell occhio. L organo occhio non deve esser indebolito dall intervento. Per questo motivo non sempre è possibile eseguire un intervento totale e risolutivo, ma occorre evidenziare e ben informare il Paziente che ragioni definite potrebbero consentire un intervento parziale, che non elimina completamente il difetto di vista e quindi gli occhiali ma che migliorerà comunque la qualità di vita e di vista. E quindi fondamentale che il Chirurgo Oculista esegua una accurata anamnesi per escludere patologie generali come diabete, malattie reumatiche e immunitarie che escluderebbero la possibilità dell intervento ed una visita accurata e completa per determinare : - l aspetto dei tessuti dell occhio, con la lampada a fessura 2

- il difetto di refrazione reale,soggettivo ed oggettivo, utilizzando vari strumenti e gocce midriatiche,che dilatano la pupilla e bloccano la capacità dell occhio di nascondere alcuni difetti di vista, per escludere errori di valutazione e quindi di intervento. - il tono oculare, per escludere il glaucoma, - l esame del fondo oculare, per escludere patologie o predisposizioni al distacco di retina, 3

- Una eventuale indagine mediante OCT e fluorangiografia, particolarmente nelle miopie elevate, per escludere la presenza di patologie non visibili con gli strumenti consueti, - la motilità oculare e l eventuale concomitanza di strabismo, - l analisi dello spessore corneale, la pachimetria, 4

- la mappa topografica, per conoscere l esatto aspetto della cornea e per escludere il cheratocono, una patologia evolutiva della cornea che preclude l idoneità all intervento, - il diametro della pupilla, particolarmente al buio,per decidere la corretta strategia dell intervento, - l ecobiometria A scan per conoscere i rapporti e gli spessori dei vari costituenti dell occhio. Solo con la completezza di questi dati il Chirurgo può giudicare l operabilità totale o parziale del vizio di refrazione e giungere in Sala Laser. Il tessuto che viene operato è la cornea, rimodellata dai raggi laser per eliminare o ridurre il difetto di vista. 5

Si programmerà l ampiezza della zona ottica,la parte di cornea attraversata dai raggi luminosi che cadendo sulla retina formano le immagini, che non deve essere di diametro inferiore a quello della pupilla,per evitare la formazione di aloni diurni e notturni,il glare, e la quantità, proporzionale al difetto di refrazione, del tessuto corneale che sarà ablato, o vaporizzato, dall impatto del raggio laser sulla superficie corneale, che provocherà una vera e propria esplosione nucleare del tessuto colpito, Esplosione di bomba nucleare nell Oceano Pacifico esplosione nucleare indotta dall impatto dei raggi del Laser ad Eccimeri con una altissima precisione, come si può vedere dall immagine di un capello umano trattato con il Laser ad eccimeri. 6

La preoccupazione primaria del Chirurgo refrattivo è di avere la certezza che dopo l intervento si abbia uno spessore residuo della cornea di 400 +/- 20 millesimi di millimetro nella PRK e nella LASEK e di almeno 300 millesimi di millimetro nella LASIK. L intervento di PRK, fotocheratectomia di superficie con laser ad eccimeri, avviene asportando con una speciale spatola l epitelio corneale,la sottile pellicola trasparente che ricopre la cornea, e sottoponendo il letto stromale al trattamento laser, dopo aver instillato alcune gocce di collirio anestetico che sono sufficienti ad eliminare qualsiasi sensazione di dolore. 7

Durante l intervento il Paziente deve fissare una luce rossa emessa dal laser mentre l eye tracker, un dispositivo computerizzato insegue i micromovimenti dell occhio, impedendo che i raggi laser cadano al di fuori della zona bersaglio e provochino danni. Al termine del trattamento laser si procede a proteggere la cornea con una speciale lente a contatto che viene tolta dopo qualche giorno e che ha la funzione di un bendaggio trasparente mentre l epitelio, la sottile pellicola che protegge la cornea, si riforma. Nei primissimi giorni è frequente la presenza di bruciori, irritazione,intolleranza alla luce,fluttuazioni della acutezza visiva, lacrimazione anche abbondante, tutti sintomi che tendono regredire in pochi giorni mentre diviene sempre maggiore la qualità e la quantità di vista. 8

Se il chirurgo ha agito con professionalità e competenza ed il paziente ha correttamente seguito le istruzioni terapeutiche,le complicanze tenderanno ad essere di importanza relativa ed a regredire nel tempo, come la secchezza, l appannamento,la visione confusa. Rarissime sono le infezioni batteriche o virali. E estremamente importante che dopo l intervento si osservino scrupolosamente le prescrizioni per la terapia, i tempi di instillazione delle gocce e che si utilizzino colliri monodose perché sono privi di conservanti che hanno un effetto tossico sulla corretta rigenerazione dell epitelio corneale. La complicanza maggiore, presente in un numero di casi estremamente ridotto ed in continua riduzione con i nuovi laser e le nuove tecniche, è l HAZE, una cicatrice della cornea che riduce anche in modo marcato la qualità e la quantità di vista. 9

Se il chirurgo ha saputo programmare in modo adeguato l intervento vi è la possibilità di ripulire con il laser la cicatrice e migliorare le condizioni visive, attendendo però qualche mese, perché nella maggior parte dei pochi casi in cui si manifesta, tende regredire spontaneamente favorito anche da adeguate terapie. Occorre comunque sempre buon senso, evitando nei primi tempi dopo l intervento ambienti polverosi e fumosi, l esposizione ai raggi ultravioletti,- ghiacciaio, Maldive -, senza la protezione di un buon occhiale da sole con filtri adeguati, instillando i colliri monodose come viene concordato con il proprio chirurgo e sottoporsi alla visite programmate per valutare il corretto andamento postoperatorio. Occorre sapere che possono esistere anche altre complicanze come inadeguato funzionamento del Laser, ablazione eccentrica il trattamento è spostato rispetto al centro della pupilla- ed esita una cattiva qualità della visione, reazioni allergiche ai colliri necessari durante il periodo di trattamento postoperatorio, aumento della pressione oculare indotta dall uso di colliri con cortisone. Nella maggior parte dei casi sono problemi risolvibili e si evidenziano molto raramente. La LASEK o fotocheratectomia sottoepiteliale è una evoluzione della PRK ed unisce alla sicurezza e miniinvasività un notevole comfort postoperatorio, in 10

quanto viene preservato lo strato epiteliale di protezione della cornea con maggior rapidità di cicatrizzazione ed un rischio haze ancor più ridotto. L intervento è simile alla PRK ed anche in esso alla fine viene posta una lentina a contato di protezione. Anche la LASEK necessita di qualche mese per raggiungere il massimo della soddisfazione del Paziente,ma la qualità di vista sia nella PRK che nella LASEK risulterà anche superiore a quella ottenibile nella LASIK. Spero di aver dato informazioni semplici e chiare e resto a Vostra disposizione per qualunque chiarimento. giovanni bolzoni 11