Trasmissione bilanciata e amplificatore differenziale

Documenti analoghi
Shielding. E.M.I. Shield e Grounding: analisi applicata ai sistemi di cablaggio strutturato. Pier Luca Montessoro.

RETI DI CALCOLATORI. Prof. PIER LUCA MONTESSORO. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

Codifica dei numeri interi positivi e negativi

FONDAMENTI DI INFORMATICA. Prof. PIER LUCA MONTESSORO. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine. Codifica del video

IL CABLAGGIO STRUTTURATO DI CATEGORIA 6

Codifica dei segnali audio

Progettazione delle dorsali in fibra ottica

Architettura del processore. Modello di calcolatore. Caratteristiche del processore. Caratteristiche del processore. Fondamenti di Informatica

Controllo e correzione degli errori

Linguaggio C I puntatori

FONDAMENTI DI INFORMATICA. Prof. PIER LUCA MONTESSORO. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine. Compressione audio

Linguaggio C Debugging

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

Tecniche di compressione senza perdita

Mobile IP Mobilità nelle reti IP Mario Baldi Politecnico di Torino

Interconnessione di reti IP

Linguaggio C Struct e union

Input/output in C e in C++

Internet and Intranet Access

Memoria cache. Memoria cache. Miss e Hit. Problemi. Fondamenti di Informatica

Esercizi di Addressing. Fulvio Risso Guido Marchetto

La voce di Elvis Presley, la chitarra di David Gilmour e le funzioni di callback in linguaggio C

1999 Pier Luca Montessoro (si veda la nota di copyright alla slide n. 2) 1

Gestione della memoria per sistemi multiprogrammati. Obiettivi. Partizioni fisse. Partizioni fisse. Fondamenti di Informatica

Gestione dei processi

RETI DI CALCOLATORI. Nota di Copyright. Passi progettuali necessari. Esercitazione 1. Progetto di un sistema di cablaggio strutturato

Libreria in linguaggio C per elaborazione audio in real time

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

Memoria cache, interrupt e DMA

2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota di copyright alla slide n. 2) 1

FONDAMENTI DI INFORMATICA. Prof. PIER LUCA MONTESSORO. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine. Reti logiche

RETI DI CALCOLATORI. Prof. PIER LUCA MONTESSORO. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

CONTENUTI della I parte

Linguaggio C Struttura dei programmi

La programmazione in linguaggio C

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

2001 Pier Luca Montessoro, Davide Pierattoni (si veda la nota di copyright alla slide n. 2) Fondamenti di Informatica.

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

Wireless LAN IEEE

Il collegamento delle reti aziendali: DHCP, DSL, PPPoE

Net or Not Neutrality

Programmi per calcolo parallelo. Calcolo parallelo. Esempi di calcolo parallelo. Misure di efficienza. Fondamenti di Informatica

I MEZZI TRASMISSIVI ELETTRICI

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

RETI DI CALCOLATORI II

Linguaggio C Espressioni e operatori

I MEZZI TRASMISSIVI ELETTRICI

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

Tecniche di schermatura

Cenni sull ingegneria del software e sulla qualità dei programmi

RETI DI CALCOLATORI. Prof. PIER LUCA MONTESSORO Ing. DAVIDE PIERATTONI. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni

FONDAMENTI DI MATEMATICA BINARIA

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE

Pier Luca Montessoro (si veda la nota di copyright alla slide n. 2) 1

RETI DI CALCOLATORI. Prof. PIER LUCA MONTESSORO. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

CENNI SULLA TRASMISSIONE DIGITALE

Sottosistema 1 I 1 I - Z 2 - Z G1 (I 2 +I 1 ) + Z G2. Z G1 Massa

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 1 - INTRODUZIONE

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

Codifica delle immagini

5. Amplificatori. Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a

!!!"! ARTECO MOTION TECH SpA - Via Mengolina, Faenza (RA) Italy Tel Fax info@arteco.it -

Codifica dei numeri reali

Manuale tecnico MT15000/EXT4 MT15000/EXT4-M

Ricevitore UTP 4/6/8 segnali video

Norma CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

Cavi coassiali sottili (Thinnet)

Codifica delle immagini

Note sulla macchina a stack

FONDAMENTI DI INFORMATICA. Ing. DAVIDE PIERATTONI. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine. Compressione MPEG

Le reti Ethernet e IEEE 802.3

Linguaggio C Variabili e tipi di dato

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

LA CERTIFICAZIONE DEI CABLAGGI

3. I mezzi trasmissivi

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

BER e fattore Q 1/2. È pratica comune nel settore R&D (ricerca e sviluppo) dei sistemi ottici utilizzare il cosiddetto fattore Q per esprimere il BER.

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

L amplificatore operazionale

Wireless monitoring & protection

Unbundling e xdsl. Mario Baldi

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

Argomenti del corso Parte I Caratteristiche generali e strumenti terminali

LA CORRENTE ELETTRICA

Acquisizione dei segnali. Elisabetta M. Zanetti Università di Perugia

Esercizi di Sniffing

Controllo di flusso negli switch IEEE 802.3x

SOMMARIO 0.0 INTRODUZIONE VANTAGGI CARATTERISTICHE APPLICAZIONI CARATTERISTICHE TECNICHE... 6

Coppia differenziale MOS con carico passivo

LO STANDARD EIA/TIA 569

MANUALE UTENTE PMA480 PMA240 FINALE DI POTENZA

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

MONO. Un segnale viene definito mono quando viene riprodotto nello stesso modo da due o più casse.

Anno scolastico Materia Classe TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI

Reti di computer. Materiale estratto da:

Amplificatori Ottici

Transcript:

E.M.I. Shield e Grounding: analisi applicata ai sistemi di cablaggio strutturato Trasmissione bilanciata e amplificatore differenziale Pier Luca Montessoro pierluca.montessoro@diegm.uniud.it DIFFAMP - 1 Copyright: si veda nota a pag. 2

Nota di Copyright Questo insieme di trasparenze (detto nel seguito slides) è protetto dalle leggi sul copyright e dalle disposizioni dei trattati internazionali. Il titolo ed i copyright relativi alle slides (ivi inclusi, ma non limitatamente, ogni immagine, fotografia, animazione, video, audio, musica e testo) sono di proprietà degli autori indicati a pag. 1. Le slides possono essere riprodotte ed utilizzate liberamente dagli istituti di ricerca, scolastici ed universitari afferenti al Ministero della Pubblica Istruzione e al Ministero dell Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica, per scopi istituzionali, non a fine di lucro. In tal caso non è richiesta alcuna autorizzazione. Ogni altra utilizzazione o riproduzione (ivi incluse, ma non limitatamente, le riproduzioni su supporti magnetici, su reti di calcolatori e stampate) in toto o in parte è vietata, se non esplicitamente autorizzata per iscritto, a priori, da parte degli autori. L informazione contenuta in queste slides è ritenuta essere accurata alla data della pubblicazione. Essa è fornita per scopi meramente didattici e non per essere utilizzata in progetti di impianti, prodotti, reti, ecc. In ogni caso essa è soggetta a cambiamenti senza preavviso. Gli autori non assumono alcuna responsabilità per il contenuto di queste slides (ivi incluse, ma non limitatamente, la correttezza, completezza, applicabilità, aggiornamento dell informazione). In ogni caso non può essere dichiarata conformità all informazione contenuta in queste slides. In ogni caso questa nota di copyright non deve mai essere rimossa e deve essere riportata anche in utilizzi parziali. DIFFAMP - 2 Copyright: si veda nota a pag. 2

Perché è importante In generale permette di separare logicamente e fisicamente i problemi di continuità dei conduttori che trasportano il segnale e continuità degli schermi, dei conduttori di ritorno e dei collegamenti di terra Nei sistemi di cablaggio, inoltre, consente di utilizzare doppini twistati con schermature ridotte o non schermati affatto DIFFAMP - 3 Copyright: si veda nota a pag. 2

Perché solo adesso? L utilizzo diffuso di trasmissione bilanciata e amplificazione differenziale nelle reti di calcolatori ad alta velocità è abbastanza recente. Le ragioni sono principalmente tecnologiche: possibilità di realizzare doppini non schermati a geometria estremamente regolare possibilità di realizzare a costi contenuti amplificatori differenziali con ottime caratteristiche in grado di lavorare a frequenze elevate DIFFAMP - 4 Copyright: si veda nota a pag. 2

Esempio di amplificatore differenziale V 1 = 2V A V 2 = -2V B V 4 = 2V A R/2R - 2V B R/2R = V A - V B DIFFAMP - 5 Copyright: si veda nota a pag. 2

Riferimento di tensione dei segnali Maggio 1996 La trasmissione di segnali mediante mezzi trasmissivi elettrici comporta l osservazione di segnali generati da sorgenti con una tensione di riferimento spesso diversa da quella del ricevitore DIFFAMP - 6 Copyright: si veda nota a pag. 2

Riferimento di tensione dei segnali Maggio 1996 E 2 = 0 (riferimento di tensione del ricevitore) Supponendo trascurabile il carico dell amplificatore (I R1 = I R2 = 0), la tensione in A è E 1 + E sig E sig può essere misurata rispetto a C (E 2 ) sottraendo V B da V A, cioè E sig = V A - V B Agli ingressi A e B è presente un valore medio di tensione pari a (E sig + E 1 + E 1 )/2 = 1/2 E sig + E 1. Tale valor medio non deve essere amplificato perché contiene il termine indesiderato E 1 DIFFAMP - 7 Copyright: si veda nota a pag. 2

Segnale di modo comune Maggio 1996 E` il valor medio dei segnali ai due ingressi di un amplificatore differenziale Nell esempio è dovuto all utilizzo di un sistema sbilanciato, ed ad una tensione di disturbo (E 1 - E 2 ) tra i due riferimenti Benché nell esempio compaia anche parte di E sig nel segnale di modo comune, si tratta di un segnale disturbato da E 1 (che potrebbe anche non essere costante), e quindi va eliminato Spesso i segnali di disturbo hanno ampiezza superiore ai segnali utili di alcuni ordini di grandezza DIFFAMP - 8 Copyright: si veda nota a pag. 2

Rapporto di reiezione di modo comune (CMRR) DIFFAMP - 9 Copyright: si veda nota a pag. 2 Maggio 1996 E` definito come rapporto tra il segnale di modo comune in ingresso e la quantità di tale segnale che viene inevitabilmente amplificata dall amplificatore differenziale Si misura in decibel (db = 20 log V 1 /V 2 ) E` un fattore di merito dell amplificatore differenziale Poiché gli effetti dell amplificazione di segnali non desiderati vengono misurati all uscita, si riconduce tale segnale all ingresso dividendo per il guadagno: CMRR E G CM = E out

Trasmissione bilanciata 2 +V s 0.5 V s -V s V o =V s Nei sistemi di cablaggio si usa il doppino twistato bassa emissione di disturbi elettromagnetici elevata immunità ai disturbi elettromagnetici esterni DIFFAMP - 10 Copyright: si veda nota a pag. 2

Trasmissione bilanciata I 2 -V s 0.5 V s +V s I V o =V s Conduttori vicini Alternanza dovuta alla twistatura Trasmissione del segnale tramite correnti uguali ed opposte Ridotta emissione di disturbi DIFFAMP - 11 Copyright: si veda nota a pag. 2

Trasmissione bilanciata 2 -V s -V s + V n 0.5 V s +V s V s + V n V o =V s Conduttori vicini Alternanza dovuta alla twistatura Amplificazione differenziale Elevata immunità ai disturbi DIFFAMP - 12 Copyright: si veda nota a pag. 2

Trasmissione bilanciata Perché valgano le considerazioni precedenti è necessario: che il cavo presenti un elevata regolarità nei parametri fisici e geometrici, in particolare per quanto riguarda la simmetria dei due conduttori della coppia che l amplificatore differenziale presenti un elevato rapporto di CMRR alle frequenze del segnale utile DIFFAMP - 13 Copyright: si veda nota a pag. 2