Consiglio Nazionale delle Ricerche. RAPPORTO DI EVENTO Fenomeni franosi avvenuti in Val Germanasca (TO) il 16 marzo 2011

Documenti analoghi
VERONA. Roverè Veronese. Frana in più comuni. ex Cod. PAI. Nome. Autorità di bacino nazionale del Fiume Adige -Aree in dissesto da versante- VARIANTE

Piano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile

Piano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese

LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA

Consiglio Nazionale delle Ricerche. Bollettino di aggiornamento dei sistemi di monitoraggio installati presso la Frana di Montaguto (AV) 27/01/2011

Piano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile

INQUADRAMENTO GENERALE..1 INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO E GEOLOGICO..1. Geologia. 1. Geomorflogia..2. Idrogeologia 2. Pericolosità e Fattibilità..

TERREMOTO CENTRO ITALIA Di.Coma.C Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione. Report attività ISPRA del 01 Settembre 2016


Elaborato n 7. DATA: Giugno 2014

Nuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo

Piano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile

Dr.Ing. Vincenzo Bolognini : GLI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DEL VERSANTE FRANA. Località PEZZEDA MATTINA. Torrente RIO DELLE CROCI

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA

MANUTENZIONE STRADE COMUNALI

I N D I C E 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA SEZIONE STRADALE DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA VCS

Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO

Piano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile

Hydrogeological catastrophes PART II

Piano stralcio per il bacino del torrente Samoggia aggiornamento 2007

Comune di Petacciato (CB) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE GENERALE RAPPORTO AMBIENTALE

FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE 52 DI SAN MAURO CASTELVERDE

COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss, Ravascletto (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE. Relazione Tecnica Conclusiva

1. PREMESSA 3 2. STUDI NIVOLOGICI 3 3. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 4 4. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI 6 5. RIFERIMENTI NORMATIVI 6

La Previsione delle Frane in Emilia-Romagna a breve e lungo termine

STUDIO TECNICO FALCIOLA Dott. Arch. Giovanna FALCIOLA Dott. Ing. Franco FALCIOLA

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena

Piano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile

Introduzione...2 Inquadramento geografico...2 Geomorfologia...4 Idrografia...5 Geologia...5 Vincoli...5 Tipologia di interventi...

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena

PROVINCIA DI POTENZA Ufficio Viabilità e Trasporti

SCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014

DOTT. GIANLUCA CANTARELLI GEOLOGO

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

il rischio prodotto sulle aree a valle dello sbarramento per effetto della costruzione dell impianto.

NESSUNO NESSUNO NESSUNO

LE ECCEZIONALI PRECIPITAZIONI NEVOSE DELLA STAGIONE

MODIFICHE AL TRACCIATO DELLA S.S.

Precipitazioni intense sulla bassa padovana del giorno 28 aprile 2014

SCHEDA 4A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME MINITAURO

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena

DICCA Scuola Politecnica (Università degli Studi di Genova) tel A. A

DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA. Stabilizzazione della Frana di Camorone

COMUNE DI LECCO. P.za Diaz 1 LECCO. Sopralluogo per verifica stato dei luoghi In loc. Chiuso nel comune di LECCO. Lecco - dicembre 2008

MISURE IDROMETRICHE NEI FIUMI LIVENZA, MONTICANO E NEL CANALE MALGHER NEI GIORNI SETTEMBRE 2007

LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL PERICOLO/RISCHIO VALANGHE è una questione di forma mentale, di preparazione e di metodo.

BOLLETTINO DI ANALISI TRIMESTRALE DELLA RETE DI MONITORAGGIO DEL MONT DE LA SAXE

Reggio Emilia, Parco Nazionale dell Appennino Tosco-Emiliano Via Comunale, Sassalbo di Fivizzano (MS)

Settore 2 Viabilità, LL.PP. e Manutenzione Stradale

Settembre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

RELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA

RELAZIONE TECNICA. SALVAGUARDIA del COSTONE ROCCIOSO SOTTOSTANTE IL CASTELLO di FRANCAVILLA di Sicilia. 1. Premessa... 2

Presidenza del Consiglio dei Ministri

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

SCHEDA DI RILEVAMENTO DEI TRIBUTARI

COMUNE DI SAVIGLIANO

Relazione di compatibilità idraulica. All. 2

A cosa andiamo incontro??? Le possibili conseguenze della Tangenziale Est da un punto di vista geologico

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Gennaio 2013

Deliberazione del Consiglio di Gestione

SCHEDE DOCUMENTALI. SD 1.1.a_2. Comune di Scanzorosciate PIANO DI EMERGENZA COMUNALE SD 1.1.a_2

ALLEGATO D - SCHEDE PER IL CENSIMENTO DELLE FRANE -

SCHEDA CENSIMENTO FRANE

PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE

CURRICULUM PROFESSIONALE

FRANA DI COLLE SAN GIOVANNI (FOLIGNO PG)

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA PROGETTO DEFINITIVO VERIFICHE IDROGEOLOGICHE. I e II TRATTO ING. MARIO ADDARIO ARCH. ORAZIA TRIBASTONE SCALA DATA

DIPARTIMENTO LAVORI E SERVIZI PUBBLICI

UN APPROCCIO INTEGRATO DEI METODI DI INDAGINE GEOELETTRICA, SISMICA ED AUDIOMAGNETOTELLURICA. dott. geol. Lorenzo CADROBBI dott. geol.

Le frane dell Appennino meridionale dauno: il caso di Montaguto (AV)

POLIGONALE ESTERNA DI BARI S.P. 92 "BITRITTO - MODUGNO" ADEGUAMENTO FUNZIONALE ED AMPLIAMENTO DEL TRATTO DAL KM AL KM 1+250

COMUNE DI STIGLIANO - PROVINCIA DI MATERA -

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

Studio G E O E C O S Dott. Geol. G. MENZIO. Programmazione Territoriale-Geotecnica-Idrogeologia. Sede : Via Cavour 34 - SAMPEYRE (CN)

IG INGEGNERIA GEOTECNICA

Ghiacciaio Ciardoney: nuova stazione meteorologica e rinnovo delle paline ablatometriche

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO. Michele Gargantini Sede Territoriale di Bergamo

Esperienze di monitoraggio dei dissesti in Lombardia

Rapporto Tecnico. RAPPORTO SULL EMERGENZA IDROGEOLOGICA NEL COMUNE DI SAN FRATELLO (ME) febbraio 2010

ARPA Sezione di Rimini

PIANO NEVE 2015/2016

Centrale idroelettrica Tossier sul Rio Tossiet in Comune di Crissolo PROPONENTE: Crissolo Energia S.n.c. INQUADRAMENTO FOTOGRAFICO

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica

PROVINCIA DELLA SPEZIA. SITUAZIONE DELLO STATO DEI SENTIERI DELLE 5T- RIVIERA Alla data del Sentiero N

LAVORI DI MITIGAZIONE DEL DISSESTO ESEGUITI E IN PROGETTO IN COMUNE DI TIZZANO VAL PARMA

SCHEDA 5A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 640 E SIMILI (600, 540, etc.)

ALLEGATO A. DIAGRAMMA DI GANTT Cronoprogramma dei lavori (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Art. 100 e Allegato XV)

WEATHER RISK MANAGEMENT: FATTI E MISFATTI, ALLOCAZIONE DEI RISCHI E CONTRATTO SOCIALE

- gli orli individuati in corrispondenza dei cigli di scavo delle aree di cava sono di origine antropica;

2.11 Ville S.Pietro- Borgomaro (IM)

CORSO AINEVA PER COMPONENTI CLV, Limone Piemonte gennaio Interpretazione e utilizzo del BOLLETTINO delle Valanghe

SISTEMAZIONE DELLA S.P. 31 STRADA DELLA RIPA

SCHEDA 15A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 450 DTH E SIMILI (FIAT 350 DT)

Committente: Provincia di Livorno Estremi dell affidamento: Contratto rep. N del

Comune di Ferentillo

0,00 0,00 2 2,02 2,02 3 2,62 0,60 4 2,85 0,23 5 3,22 0,37

Procedure di Gestione della Diga di Ridracoli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Transcript:

Consiglio Nazionale delle Ricerche ISTITUTO DI RICERCA PER LA PROTEZIONE IDROGEOLOGICA CENTRO DI COMPETENZA DEL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI RAPPORTO DI EVENTO Fenomeni franosi avvenuti in Val Germanasca (TO) il 16 marzo 2011 In seguito alle precipitazioni che hanno colpito la Val Germansca (TO) nella notte fra il 15 e 16 marzo 2011 si sono manifestati due fenomeni franosi che hanno coinvolto la viabilità provinciale. Il loro innesco è stato condizionato, almeno in parte, dalla intense precipitazioni della notte, sino ad una quota di 1500 m s.l.m.; le piogge hanno riguardato anche settori innevati la cui fusione ha amplificato l apporto idrico, come testimoniato dall attivazione di numerosi rii laterali presenti nella zona. I movimenti gravitativi hanno coinvolto: : A. un tratto di S.P. 169, immediatamente a monte del bivio per la borgata Barbencia (Fig. 1); B. i tornanti della S.P. 170, poco a monte del bivio con la S.P. 169 (Fig. 2); Figura 1 - Localizzazione indicativa del fenomeno franoso che ha coinvolto la S.P. 169 immediatamente a valle del capoluogo di Perrero(visibile nell immagine in basso a sinistra).

Figura 2 Movimento gravitativo coinvolgente la S.P. 170, immediatamente a monte del Ponte della Rabbiosa; in rosso è evidenziato il tracciato della S.P. 170, in blu la S.P. 169. FENOMENO FRANOSO A Il fenomeno franoso A si è verificato alle ore 8.30 circa del 16/3/11 ed ha invaso completamente la carreggiata della S.P. 169 in un tratto nel quale erano già state precedentemente realizzate opere paramassi. L accumulo di frana è composto sia da materiale litoide a grossi blocchi, caratterizzato da diversi gradi di alterazione, sia da depositi di materiale più fine, derivanti dalla presenza di depositi detritico colluviali ricoprenti parzialmente il substrato roccioso. La frana è verosimilmente da imputare all innesco di un cinematismo di tipo rototraslativo che ha coinvolto un ammasso roccioso fortemente fratturato passante localmente a deposito detritico a grossi blocchi, parzialmente coperto da depositi detritici presenti in particolar modo nel settore di coronamento della frana (Fig. 3). L accumulo si presentava, al momento del sopralluogo, ancora fortemente instabile e con evidenti indizi di movimento soprattutto nel settore della testata di frana, dove sono presenti alcune zolle composte da depositi detritico-colluviali non più in posto (Fig. 4 in rosso). Tali settori, come anche parte dell ammasso roccioso presente nella zona di nicchia (Fig. 4 in blu), rappresentano degli elementi potenzialmente a forte instabilità che dovranno essere valutati 2

con la massima attenzione durante la fase di rimozione dell accumulo e di ripristino della viabilità. Figura 3 - Parte basale dell accumulo che ha invaso la S.P. 169; si noti il deposito fortemente eterogeneo costituto da grossi blocchi in una matrice sabbiosa derivante dal coinvolgimento di un deposito detritico colluviale nella parte alta della zona di distacco. Malgrado la frana abbia sbarrato la strada provinciale, il collegamento con la parte alta della valle è garantito attraverso un percorso alternativo che da Chiotti Superiore, attraverso le borgate di Villasecca, San Martino e Traverse, giunge poco a valle del Ponte della Rabbiosa. 3

Figura 4 - Vista frontale del fenomeno franoso: in alto si sono rilevati settori potenzialmente instabili, sia nella zona di testata della frana (in rosso), sia a monte della nicchia di distacco (in blu). FENOMENO FRANOSO B Il fenomeno franoso che ha riguardato la S.P. 170 si è verificato tra le 4.45 e le 5 del 16/3/11, come risulta dall intervista con i cantonieri presenti sul posto. La frana ha invaso la carreggiata della S.P. 170 all altezza del secondo tornante ed alcuni blocchi isolati hanno raggiunto e superato anche il sottostante tracciato della S.P. 169, lasciando incisioni da impatto sul manto stradale. La frana è chiaramente riconducibile ad un fenomeno di crollo innescatasi in un ammasso roccioso fratturato e localmente aggettante (Fig. 5). La carreggiata della S.P. 169 è risultata al momento del sopralluogo libera da accumuli di frana: tuttavia si sottolinea la potenziale pericolosità legata alla presenza di depositi di frana poco a monte, che potrebbero essere soggetti a locali riattivazioni. 4

Figura 5 - Vista frontale del movimento gravitativo: in alto è evidenziata la zona di distacco. L accumulo ha interessato la S.P. 170 (in blu) e alcuni massi, anche di grandi dimensioni, hanno raggiunto la S.P. 169. SOPRALLUOGO LUNGO IL TRACCIATO DELLA S.P. 169 È stato quindi eseguito un sopralluogo anche presso i fenomeni franosi presenti in valle, con particolare riferimento al settore di Pomeifrè e Gardiola. Tutti e due le aree risultano parzialmente coperte dal manto nevoso e non sono stati riscontrati evidenti indizi di movimento recente. Torino, 16/3/2011 Ph.D. Geol. Daniele Giordan 5