Introduzione...2 Inquadramento geografico...2 Geomorfologia...4 Idrografia...5 Geologia...5 Vincoli...5 Tipologia di interventi...

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Simone Serra
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1 Introduzione...2 Inquadramento geografico...2 Geomorfologia...4 Idrografia...5 Geologia...5 Vincoli...5 Tipologia di interventi...6 ALLEGATO 1-Estratto del Foglio 43 della Carta Geologica d Italia alla scala 1: ALLEGATO 2-Vincolo idrogeologico...9

Introduzione La presente relazione è stata redatta quale elaborato di inquadramento generale geologico-geomorfologico a corredo del progetto di interventi sulla S.P. 419 della Serra.

2 Introduzione La presente relazione è stata redatta quale elaborato di inquadramento generale geologico-geomorfologico a corredo del progetto di interventi sulla S.P. 419 della Serra. Il progetto prevede la realizzazione di 4 interventi puntuali, consistenti nella ricostruzione di opera di sostegno di controripa e nelle fornitura e posa di difese passive barriere paramassi, atte a proteggere la carreggiata stradale e gli utenti delle strada dal rischio di caduta di materiale instabile in piattaforma, generato da fenomeni di erosione superficiale. Inquadramento geografico Gli interventi sono situati, nel settore nord-occidentale della provincia di Biella, al confine con la provincia di Torino, in Comune di Mongrando. Fig 1 Inquadramento geografico

gli interventi sono ubicati alle progressive 1+800, 2+200 2+500 e 4+000 della strada provinciale come

3 gli interventi sono ubicati alle progressive 1+800, e della strada provinciale come indicato nelle tavole di progetto, ed indicati schematicamente nella figura 2. Fig 2 Ubicazione degli interventi

4 Geomorfologia Nel corso delle varie fasi glaciali del Quaternario, a partire dalla fine del Pleistocene inf., i ghiacciai alpini della Valle d'aosta si sono espansi fino a raggiungere a più riprese l'angolo nord occidentale della pianura piemontese ove hanno edificato con il materiale detritico eroso un complesso sistema di argini e cerchie, complesso glaciale denominato Serra morenica di Ivrea. Le due dorsali moreniche più esterne di questo sistema: la morena Donato - Mongrando che inizia sulle pendici meridionali della Colma di Mombarone e termina a Mongrando. Questi depositi furono edificati nel corso della più antica fase glaciale documentabile in questo settore ( anni fa circa). In corrispondenza del T. Viona è presente una ristretta piana alluvionale costituita dai depositi del torrente. Gli interventi sono ubicati in corrispondenza della parte mediana e sud-orientale della morena Donato-Mongrando che rappresenta una delle due dorsali moreniche più esterne ed antiche della Serra ; questa dorsale è in sponda sinistra del T. Viona, che funge da elemento separatore con i depositi della cerchia più interna Fig 13 Schema dell anfiteatro morenico di Ivrea a scala locale si rilevano inoltre forme di erosione dovute all azione delle acque superficiali, incanalate o ruscellante e forme e depositi legati alla gravità ( frane ). Il meccanismo prevalente è lo scorrimento traslazionale (Varnes 1978 ), anche se, in considerazione della variabilità della granulometria dei deposito morenici, sono possibili altri meccanismi di movimentazione dei materiali coinvolti, quali le colate di materiale fine o movimenti complessi di materiale di varia pezzatura.

5 Le cause predisponenti dei movimenti franosi sono da ricercarsi, oltre che nella granulometria dei terreni, nella morfologia locale, nelle variazioni di pendio legate agli interventi antropici e nella possibilità di ristagno e accumulo delle acque. Le cause di attivazione dei movimenti franosi sono normalmente da ricercarsi nell azione delle acque di infiltrazione e scorrimento, che agiscono sia come elementi di trasporto che come fattori di riduzione delle caratteristiche geotecniche dei terreni. Altre cause di attivazione potenziali sono l azione sismica e, secondariamente l azione antropica. Idrografia Geologia L area ricade interamente nel bacino del T Viona, nel suo tratto medio-inferiore in cui è impostato sui depositi morenici. Il torrente nasce a circa 2200 m di quota in comune di Donato sui contrafforti meridionali della Colma di Mombarone e forma dopo poco il piccolo Lago del Mombarone ( m 2058). Scende inizialmente verso sud-ovest; a breve distanza dall'abitato di Andrate il suo corso originario è stato sbarrato dall'apparato morenico della Serra d'ivrea, con la deviazione verso sud-est e poi decisamente ad est in una valle subparallela alla Serra stessa, fino alla confluenza nel T. Ingagna ( a 312 m di quota ) in comune di Mongrando. Il bacino del torrente ha una estensione di 20,2 kmq. La situazione geologica generale è illustrata nell allegato 1 estratto della Carta Geologica d Italia. Localmente sono presenti in affioramento sostanzialmente solo formazioni quaternarie costituite da: Depositi alluvionali recenti ed attuali - ghiaie sciolte in matrice sabbioso argillosa. Depositi morenici ( Mindel Wurm ) elementi eterometrici e poligenici, con elementi lapidei immersi in matrice fine limosa o argillosa. Si riscontra la presenza di livelli sabbiosi ed argillosi; dai dati di letteratura, il substrato è presumibilmente costituito da: Depositi alluvionali antichi (Villafranchiano ) ghiaie alterate con clasti di grosse dimensioni e matrice argillosa ; Dioriti della Zona Diorito kinzigitica Ivrea Verbano. Eventuali caratterizzazioni di dettaglio e geotecniche saranno oggetto di apposite relazioni. Vincoli Dalla Cartografia di sintesi della Pericolosità geomorfologia e della idoneità alla utilizzazione urbanistica( Tav. P5 ) della variante al piano regolatore generale intercomunale approvata con DPG del si ricava che tutte le aree

6 oggetto di intervento ricadono nella classe di idoneità urbanistica III A Porzioni di territorio inedificato che presentano caratteri geomorfologici od idrogeologici che le rendono inidonee ad insediamenti, che l intervento più a monte rientra nelle Aree a rischio idrogeologico molto elevato del P.A.I. come area potenzialmente esondabile e, gli interventi a valle della loc. Graziano rientrano o sono prossimi ad un area di frana perimetrata ai sensi della circolare 7/LAP/1996. gli interventi ubicati alle progressive e della strada provinciale ricadono in zona a vincolo idrogeologico ( vedi Allegato 2) come più chiaramente visibile nella Tavola di progetto n. 5. Tipologia di interventi Gli interventi previsto sono i seguenti: INTERVENTO N. 1 : al km 1+800, si prevede la realizzazione a tergo di muro di controripa esistente, di barriera paramassi certificata ETAG 027 di classe 500 KJ per uno sviluppo di circa 100 ml; INTERVENTO N. 2 : al km 2+200, si prevede la realizzazione a tergo di muro di controripa esistente, in sostituzione di barriere esistente, una barriera paramassi certificata ETAG 027 di classe 500 KJ per uno sviluppo di circa 60 ml; INTERVENTO N. 3 : al km 2+500, si prevede la realizzazione a tergo di muro di controripa esistente, in sostituzione di barriere esistente, una barriera paramassi certificata ETAG 027 di classe 500 KJ per uno sviluppo di circa 90 ml; INTERVENTO N. 4 : al km 4+000, si prevede la ricostruzione di muro di sostegno di controripa, che attualmente presenta vistose deformazioni, e una marcata inidoneità a svolgere adeguata funzione statica. L opera in progetto è in c.a. rivestita in pietrame, riprendendo in continuità i manufatti esistenti. Ha una estensione complessiva di 60 ml e un altezza dallo spiccato di fondazione pari a 2.50 ml.. Oltre alla finalità di protezione attiva della strada nel caso di attivazione di movimenti franosi, gli interventi sono finalizzati anche a ridurre il principale tra gli elementi scatenanti degli eventi franosi stessi, prevedendo un sistema di drenaggio e allontanamento delle acque ruscellanti. Si rimanda alle relazioni di calcolo per le verifiche dimensionali degli interventi.

7 ALLEGATO 1-Estratto del Foglio 43 della Carta Geologica d Italia alla scala 1:

8 Legenda

9 ALLEGATO 2-Vincolo idrogeologico

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