M-01 INTERVENTI FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO DELL ABITATO DI AULLA (MS)



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Commissario Delegato O.P.C.M. 3974/2011 M-01 INTERVENTI FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO DELL ABITATO DI AULLA (MS) INTERVENTO DI ADEGUAMENTO DEL MURO D ARGINE IN SINISTRA IDRAULICA DEL F. MAGRA AD AULLA NEL TRATTO COMPRESO TRA LE CONFLUENZE CON IL T. TAVERONE E IL T. AULELLA ELABORATO N FI/01/DEF RELAZIONE SPECIALISTICA FOGNATURE E IMPIANTI Gruppo di progettazione Progettisti: Ing. S. Bernacca - Ufficio Tecnico del Genio Civile di Massa - Carrara Ing. L. Gori - Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta Firenze - Prato - Pistoia - Arezzo Ing. L. Masula - Ufficio Tecnico del Genio Civile di Massa - Carrara Coordinatore per la sicurezza: Ing. T. Cini - Ufficio Tecnico del Genio Civile di Massa - Carrara Collaboratori: Ing. N. Checchi - Settore Prevenzione del Rischio idraulico e idrogeologico Geol. P. Cortopassi - Ufficio Tecnico del Genio Civile di Massa - Carrara Geom. G. Di Leva - Ufficio Tecnico del Genio Civile di Massa - Carrara Geom. A. Giusti - Ufficio Tecnico del Genio Civile di Massa - Carrara Geol. P. F. Milano - Ufficio Tecnico del Genio Civile di Massa - Carrara Ing. S. Morandi - Settore Prevenzione del Rischio idraulico e idrogeologico Geom. P. Paliotta - Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta Firenze - Prato - Pistoia - Arezzo Consulenti: Università degli Studi di Genova - DICCA Arch. e Paesaggista - Gianfranco Franchi - FRANCHI+ASSOCIATI - Progetto paesaggistico GAIA S.p.a. - Servizi di Ingegneria - Ing. R. Vercelli, Ing. A. Giunta, Ing. S. Tartaruga Terre.it S.r.l. - Aspetti ambientali Ing. C. Bertolini Responsabile Unico del Procedimento: Ing. M. Daddi - Ufficio Tecnico del Genio Civile di Massa - Carrara Dirigente Responsabile: Ing. G. Massini - Ufficio del Commissario Delegato PROGETTO DEFINITIVO NOVEMBRE 2012

PROGETTO DEFINITIVO OPERE ELETTROMECCANICHE PREMESSA Nel progetto preliminare per la difesa della città di Aulla dalle ricorrenti inondazioni da parte del fiume Magra, è stato previsto di innalzare il preesistente muro di argine ad un altezza tale da contenere l eventuale inondazione della città da parte di piene che si ripetono con ricorrenza probabilistica duecentennale. Per eventi di intensità superiore, i danni saranno comunque limitati ad allagamenti di modesta altezza e a casistiche accettabili. Anche dopo la realizzazione di quest opera, è comunque opportuno che non restino attività commerciali, artigianali o residenziali all interno di locali posti nelle aree sondabili della città, sotto il piano campagna, sempre suscettibili di allagamento. Infatti la probabilità che un evento di ricorrenza ultra-duecentennale arrivi tra pochi anni è bassa, ma non impossibile, ed in tal caso le opere realizzate sarebbero valide a contenere i danni, ma non ad impedire gli allagamenti di volumi sotto piano campagna. Finché si tratta di scantinati e garage, ci saranno automobili da demolire; se di attività commerciali o abitazioni, non si potrà accettare che ci siano vittime. L opera di difesa spondale dovrà quindi essere completamente impermeabile rispetto alle piene del Magra, nel senso che tutte le tubazioni di fognatura bianca, nera e mista che forano l attuale argine, devono essere interrotte ed intercettate, in maniera tale da non consentire che le future piene del Magra penetrino nella città attraverso le tubazioni passanti gli argini, per effetto dei vasi comunicanti. Tale scelta comporta quindi che le piogge scolanti dall area urbana di Aulla non potranno avere lo smaltimento naturale garantito in ogni condizione meteorologica o idraulica del F. Magra ma, nella circostanza in cui il livello del Magra superi la quota di scorrimento delle fognature tributarie del fiume, lo smaltimento delle piogge dovrà essere assicurato da opere idrauliche specifiche, che a loro volta comporteranno molteplici modifiche ed integrazioni agli impianti fognari esistenti in città. La soluzione dello smaltimento di tutte le acque urbane, prevista nel progetto preliminare, consiste nella realizzazione di un grande collettore che intercetti tutti gli scarichi che attraversano l argine, argine attuale e futuro coincidono e li convogli tutti (acque bianche, nere e miste) in una stazione di sollevamento complessa, in grado cioè di inviare le acque secondo la loro destinazione. Dato che le fognature di Aulla convogliano prevalentemente acque urbane miste, la loro destinazione dovrà essere così suddivisa, secondo normative vigenti: le acque urbane miste -fino al triplo della portata media domestica-, saranno inviate al depuratore di Aulla; le acque urbane miste -di portata superiore al triplo della portata media Pagina 1 di 27

domestica-, saranno scaricate nel fiume Magra, a gravità o mediante idrovore, a seconda dei livelli raggiunti dal fiume in quel momento. Tale ipotesi è stata ritenuta, durante le conferenze di servizio, l unica valida e possibile, non essendo invece praticabile, né per costi né per gestione, la soluzione più semplicistica di inserire impianti automatici di intercettazione e sollevamento a servizio di ciascuno dei 18 scarichi attualmente presenti lungo l argine. Di fatto, con questa soluzione alternativa, basterebbe che un solo impianto di intercettazione e/o sollevamento non svolga la sua funzione, che ogni evento di piena si riverserebbe comunque nell area esondabile della città, provocando un allagamento più o meno grave a seconda del diametro dello scarico, del livello e della durata dell onda di piena, mettendo comunque a discapito la funzionalità dell intera opera realizzata. Dato che le fognature della città di Aulla sono prevalentemente miste, per rimediare alle complicazioni idriche che tale nuovo sistema di colletta mento comporta, si impone la realizzazione di molteplici opere accessorie, di modo che la distinzione tra acque di pioggia ed acque domestiche dovrà essere gestita da due stazioni di sollevamento (ai sensi della normativa vigente - L.R. 20/2006, art. 16, co.2). Vale a dire che la stazione di sollevamento dovrà essere realizzata in modo tale da destinare le acque reflue al depuratore, fino ad una portata di almeno tre volte la portata media nera in tempo secco calcolato nelle ventiquattro ore e comunque valori di diluizione utili al raggiungimento e mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione previsti dai piani di tutela per i corpi idrici recettori prossimali o distali. e da destinare le acque reflue al recettore superficiale ogni volta che si abbia il superamento di tale rapporto di diluizione. Molteplici problemi accessori, infatti, nascono dall aumento delle portate che dovranno essere destinate al depuratore che, attualmente, è in grado di garantire lo smaltimento di circa metà degli scarichi domestici della città, essendo dimensionato per circa 3.000 abitanti equivalenti. La nuova portata, che durante le giornate piovose può raggiungere il triplo della portata media delle acque reflue, comporta un incremento da parte del depuratore di circa sei volte, ma solo durante le piogge e soprattutto quelle di media entità. Per assicurare che in tali occasioni lo scarico dal depuratore resti entro i limiti previsti dalle norme, necessita che la portata sestuplicata durante i numerosi eventi intermedi, venga accumulata temporaneamente in una vasca di laminazione e conferita all impianto differita nel tempo. Per piogge di maggiore intensità, laddove la portata in arrivo andrà a superare il triplo della portata media di nera, sarà consentito lo scarico diretto nel fiume Magra, che avverrà automaticamente con l interruzione delle pompe di rilancio al depuratore. La maggior parte della città sarà collegata alla stazione dei due sollevamenti mediante un collettore scatolare corrente lungo l argine dal ponte per l Autostrada fino alla stazione. Pagina 2 di 27

La parte della città storica/palazzo Centurione, ex stazione FS, quartieri Gobetti e Matteotti lungo il T. Aulella, saranno collegati alla stazione mediante linee di raccolta separate per acque nere e bianche, che andranno a confluire nelle corrispondenti vasche all interno della Stazione delle idrovore. 1 - INQUADRAMENTO IMPIANTISTICO La stazione di sollevamento è quindi a duplice effetto e di grandi dimensioni. Il sito di imposta è previsto presso una delle aree più ribassate del territorio urbano, nelle vicinanze del ponte per Podenzana, ed è stata individuata presso l ex Mattatoio comunale, area con edificio oggi di proprietà privata, che dovrà essere acquisito mediante esproprio od accordo bonario. VISTA AEREA DEL SITO DI IMPOSTA DELLE IDROVORE L area è individuata catastalmente al Fgl. 22, All. A, mapp. 581 e 582 per una superficie disponibile di circa mq 850. All esterno sono previste n. 3 vasche: quella della grigliatura grossolana con raccolta degli inerti, quella delle idrovore e quella delle acque nere. L edificio ha una superficie coperta di mq 130, dove saranno alloggiati i gruppi elettrogeni, il magazzino e un ufficio. E probabile che siano stati fatti frazionamenti di recente, con mappali diversi. La situazione aggiornata compare comunque nella relazione generale e nel piano particellare di esproprio. Pagina 3 di 27

MAPPA CATASTALE DEL SITO DI IMPOSTA DELLE IDROVORE L accesso alla stazione idrovora avviene direttamente dal Viale Lunigiana, viale lungo Magra, tramite cancello carraio. Un accesso era disponibile da Piazza Abbazia, ma oggi è nella disponibilità di altri. Esso non dovrà essere necessariamente ripristinato. Al di sotto di esso esiste una servitù di acquedotto VISTA AEROFOTO DEL SITO DI IMPOSTA DELLE IDROVORE Il collettore di raccolta di tutti gli scarichi lungo l argine corre in aderenza all argine rialzato e terminerà entro l area. Al termine dello stesso ed in linea con l argine, saranno allestite Pagina 4 di 27

le seguenti unità impiantistiche: Una vasca, depressa rispetto allo scorrimento del collettore scatolare, destinata a raccolta degli inerti (v. 3.3 e 9). La stessa vasca, al termine, destinata ad alloggiare la griglia fissa (v. 3.3 e 9). Una vasca alla stessa quota di scorrimento del collettore scatolare, destinata ad alloggio delle n. 4 idrovore delle acque miste, con lo scarico rivolto verso il fiume, dotata di n. 3 paratoie con n. 3 tubi di scarico sottopassanti la passeggiata esterna(v. 3.2 e 5); Una vasca depressa rispetto alla quota di scorrimento del collettore scatolare, destinata ad alloggiare n. 2 pompe per acque nere da 10 kw cad., allacciate all ENEL, da inviare al depuratore esistente (v. 3.1 e 6) Una condotta di mandata della lunghezza di m 1.500 e del diametro di mm 280, che parte delle pompe di nera e corre lungo il viale Lunigiana dalla stazione fino all incrocio presso l area Fiere; corre lungo la pista di argine da Stefan fino al depuratore; (v. 4.2 e 12) Una condotta di fognatura bianca proveniente dalla zona depressa delle scuole, attraverso la pila d imposta del ponte per Podenzana, con scavo mediante spingi tubo (v. 11) Le vasche sono tutte connesse tra loro idraulicamente. Nel caso lontano, ma non impossibile che anche le fognature di Aulla divengano separate, sarà possibile separare le vasche delle idrovore e delle nere, tappando il forame di connessione. Le pompe idrovore saranno allacciate elettricamente ai soli gruppi elettrogeni, mentre le pompe per acque nere, la griglia, le paratoie l illuminazione e gli altri servizi accessori saranno allacciati all ENEL. Questa disposizione consente che si possa garantire lo smaltimento delle acque meteoriche in modalità separata dalle acque nere, come prevede la norma di legge. La realizzazione delle vasche, scavate ad una profondità di oltre m 5.0 dall attuale piano campagna, comporta la realizzazione di una palificata berlinese di circa m 20 di lunghezza che impedisca l instabilizzazione dei corpi di fabbrica adiacenti alle vasche. All interno dell edificio saranno alloggiati: N. 2 gruppi elettrogeni in allestimento da interni, della potenza di kva 800 cad., ciascuno a servizio di una coppia di idrovore; (v. 3.6 e 6) N. 4 quadri elettrici per idrovore e n. 2 quadri per le pompe di nera, anch esse poste all interno del locale per i gruppi elettrogeni la posa di una cisterna per gasolio della capacità di l. 2.500, collegata con Pagina 5 di 27

tubazioni per idrocarburi ai due gruppi elettrogeni (v. 3.6 e 10) Un magazzino con pezzi di ricambio, materiali di consumo e materiali minuti per riparazioni di emergenza, per le pompe idrovore e per le pompe di nera, (v. 3.7) Un ufficio dotato delle postazioni di programmazione e controllo dell automazione idrovore; (v. 3.7) la posa di essenze arboree: è prevista all esterno dell edificio per la mitigazione dell impatto ambientale dato dalla presenza delle macchine idrovore, che comunque impattano a livello non superiore della testa del nuovo argine. 2 - GESTIONE DEGLI IMPIANTI DELLA STAZIONE La gestione dell intera stazione risulta la seguente: tutte le acque scolanti dalla città sul F. Magra dai n. 15 scarichi presenti, saranno convogliate alla stazione idrovora dal collettore scatolare di sezione quadra corrente lungo l argine del Magra; le acque scolanti sul T. Aulella dai n. 3 scarichi presenti saranno convogliati alla stazione da collettori esistenti e, per le piogge nell area scuole, da una tubazione di nuova costruzione che dovrà sotto passare il ponte per Podenzana con opera di perforazione mediante spingi-tubo. La stazione raccoglierà: acque domestiche (nere), in periodo asciutto: destinate all invio verso il depuratore tramite la tubazione di mandata della lunghezza di circa m 1500; acque urbane miste, in periodi pioggia, destinate all invio al depuratore come sopra, ma con una portata fino a 3 volte la portata teorica nera ; acque urbane miste, superiori al triplo della portata media, destinate all alveo del Magra, tramite scarico diretto o idrovora, secondo il diverso livello di piena del Magra. La gestione della stazione dovrebbe essere svolta da due soggetti diversi: il gestore del servizio idrico integrato, per il funzionamento delle pompe di nera e della griglia; il gestore della nuova bonifica urbana per il funzionamento delle idrovore e dei loro accessori. In sintesi, la presente scelta progettuale comporta che: tutte le fognature bianche, nere e miste che attualmente scaricano nel Magra saranno intercettate da un nuovo collettore scatolare quadro, di dimensione capace di sopportare la portata massima provocata dalla pioggia che cadrà nel nuovo bacino urbano così composto: Aulla città, zona Filanda, Ragnaia, area commerciale, Pagina 6 di 27

zona Cisa, città nuova; la sezione inferiore del collettore deve essere sagomata per sopportare anche le modeste portate nere in periodo asciutto; tutte le fognature bianche, nere e miste che attualmente scaricano nell Aulella saranno convogliate da appositi tratti di tubazione fino alla stazione idrovora; nel sito dell ex mattatoio, oggi sede della ditta Elettrolunigiana, sarà installata una doppia stazione di sollevamento acque, a doppia destinazione finale; presso il depuratore di Aulla, che si ritroverà a dover ricevere una portata di circa 6 volte superiore a quella di progetto, deve essere aggiunta una vasca di laminazione in grado di distribuire la nuova portata in arrivo, in un intervallo di tempo successivo. la stazione delle acque nere sarà in servizio permanente automatico, riceverà le acque di tempo asciutto e le trasferirà al depuratore di Aulla; in tempo di pioggia la stazione trasferirà le acque nere al depuratore di Aulla fino al triplo della portata media; oltre il triplo della portata media, il funzionamento delle pompe di nera si interromperà, e tutta la portata mista, una volta superata la soglia tra le due vasche, andrà a scarico attraverso la vasca delle idrovore, dove si verificano due casi: i. scarico a gravità, a paratoie aperte, in caso di livello di piena del Magra inferiore a circa m 55.0 slm; le diverse paratoie normalmente aperte, andranno a chiudersi all innalzarsi dei livelli di piena. ii. scarico comandato con chiusura delle paratoie e contemporanea accensione delle idrovore, per lo scarico delle acque miste con livelli di piena del Magra oltre la quota 55.0 slm.; All esaurirsi della piena, in concomitanza con l abbassamento dei livelli del Magra sotto quota m 55.0 slm, un piezometro provvederà alla riapertura delle paratoie ed alla contemporanea interruzione delle idrovore. quando la coda di portata proveniente dal Bacino Aulla risulterà appena inferiore al triplo della nera teorica (un misuratore di portata sarà installato tra la griglia e la vasca delle idrovore), le paratoie dovranno chiudersi e le pompe di nera dovranno riavviarsi per trasferire la portata al depuratore. Durante gli eventi meteorici più critici la stazione delle idrovore dovrà essere presidiata. Alla vasca delle idrovore conferiranno a gravità anche le acque bianche della zona ex scuole demolite, tramite la nuova tubazione sottopassante il ponte per Podenzana. Allo scatolare saranno convogliate le acque miste delle tubazioni provenienti dagli scarichi sull Aulella e dai sollevamenti fognari dei quartieri Matteotti e quartiere Gobetti. Pagina 7 di 27

Per rispondere a tutta la casistica di eventi meteorici intermedi tra il triplo della portata nera teorica (circa 60.0 l/s)e la portata di piena da piogge intense (circa 8.000 l/s), cioè tra un ventaglio di casi il cui massimo è grande circa 130 volte il minimo, sarà necessario frazionare le portate tra più pompe, ciascuna dotata della capacità di assorbire portate variabili da 60 l/s a 2.000 l/s, oltreché regolare la portata mediante pompe a variazione dell inclinazione delle pale dell elica. In pratica la configurazione delle pompe sarà la seguente: per la stazione delle acque nere: n. 2 pompe sommerse della potenza di circa kw 10 cad per la stazione delle idrovore: N. 4 pompe idrovore da 2.000 l/s con potenza di circa 240kW cad Data la bassa frequenza di eventi estremi per i quali sarà necessario assegnare tutta la potenza della stazione, risulta inutile e non economico allestire una cabina di trasformazione elettrica per oltre 1.500 kva, che dovrà lavorare per pochi giorni nei prossimi 50 anni (durata presumibile della stazione progettata) e sarà invece utile prevedere l allestimento di una coppia di gruppi elettrogeni di pari potenza (che comunque sarebbe necessario per sopperire ai blackout elettrici che si verificheranno con grande probabilità durante gli eventi estremi). In questa soluzione quindi, la stazione idrovora sarà alimentata da un doppio sistema elettrico: le due pompe delle nere, la griglia automatica, le paratoie, l illuminazione, il caricabatterie dei gruppi elettrogeni, e tutti i servizi dell edificio, saranno allacciate all ENEL con un contratto di potenza impegnata fino a 50 kw. le quattro pompe idrovore saranno alimentate dai due gruppi elettrogeni, dotati di un serbatoio di gasolio interrato. 3 - CALCOLO PRELIMINARE DEGLI IMPIANTI I dati di riferimento, da considerare per i dimensionamenti preliminari, sono i seguenti: 3.1 - ACQUE NERE: Abitanti equivalenti di Aulla città ad oggi: circa 6.000 Portata di fognatura nera (media giornaliera) ad oggi: l/sec 12.5 Valore triplo della portata nera ad oggi : l/sec 36.5 Abitanti equivalenti di Aulla previsti al 2032: circa 10.000 Portata di fognatura nera (media giornaliera)al 2032: l/sec 20 Valore triplo della portata nera al 2032: l/sec 60.0 Lunghezza del canale: m 1500 Pagina 8 di 27

Pendenza media della livelletta: 9/1500= 0.6% Sezione semicircolare per la Qmin: D= 300 mm Prevalenza geodetica delle pompe di nera: m 9.0 Diametro della tubazione di mandata al depuratore: D i =280 Potenza impegnata per le pompe di nera: 2 x 10 kw Volume di scavo della vasca di nera: 5.0x3.0x5.30h= mc 80.0 Volume utile della vasca di nera: 5.0x3.0x1.40h= mc 21.0 Misuratore di portata elettromagnetico sulla tubazione di mandata Misuratore di portata a canaletta sullo scatolare 3.2 - ACQUE DI PIOGGIA: Portata bianca con tempo di ritorno di anni 20: l/sec 6350 Portata bianca con tempo di ritorno di anni 30: l/sec 6850 Portata acque miste di progetto: 8.000 l/s Lunghezza del canale quadrangolare: m 1.500 Pendenza della livelletta: 9/1500= 0.6% Velocità alla portata massima: 2.0 m/s Sezione del canale quadrangolare: cm 200x250h Prevalenza geodetica delle idrovore: m 7.50 Potenza impegnata per le 4 idrovore: 4 x 240 kw = 9600 kw Volume della vasca delle idrovore: m 40.0x8.0x4.35h=mc 1.400.0 Volume utile della vasca delle idrovore: per h= 2.90; mc 800.0 Paratoie di scarico comandate: n. 1 di dim. circa mq 5.0 cad. Piezometro ad ultrasuoni per comando paratoie 3.3 GRIGLIA FISSA Vasca di sedimentazione sabbie e ghiaie: m 3.0x3.30x3.0h=mc 30 Volume utile della vasca di sedimentazione: m 3.0x3.30x0.5h=mc 5.0 Griglia fissa dim 3.0x 3.50h 3.4 AREA ESTERNA Area ex mattatoio comunale: mq 60X10 +15X10+20X5= MQ 850 Superficie coperta: mq 130 Volume di scavo delle vasche interrate: mc 468.0 Palificata Berlinese:m 20.0; h 0 m 5.00 Installazione di essenze arboree 3.5 - ALLACCIO ELETTRICO Pagina 9 di 27

non necessaria cabina di trasformazione elettrica Allaccio all ENEL da 50 kw (allaccio pompe nera e servizi) 3.6 - GRUPPI ELETTROGENI Allaccio a n. 2 gruppi elettrogeni (per le 4 pompe idrovore) Potenza nominale: N. 2 x 750 kva Dimensioni esterne con insonorizzazione (LxBxH): 6.0x2.0x2.40 Dimensioni vano di alloggiamento: mq 150 Serbatoio interrato: lt 2.500 3.7 - LOCALE POSTAZIONE QUADRI Volume di magazzino: mq 20 Superficie per quadri elettrici e postazione idrovore: mq 25 ca. 3.8 - OPERE AL DEPURATORE Vasca di laminazione: m 50x12x2h = mc 1200 pompe di sollevamento al depuratore: n. 2 x kw 5 = kw 10 tubazione di mandata: m 1500; DN= 300 mm 3.9 - OPERE DI ACQUEDOTTO tubazione sostitutiva per m 1.500 DN 300 acciaio/ghisa 3.9 - OPERE A FIUME vaschetta di smorzamento scarico idrovore scivolo in materassi RENO Scogliera di protezione delle opere a fiume Tubazione in acciaio ondulato di scarico a gravità da vasche Palificazione di bloccaggio delle tubazioni in acciaio La realizzazione di quest opera spondale per la città di Aulla, a difesa dalle ricorrenti piene del Fiume Magra, costituita da un muro d argine dell altezza da m 2.0 a m 4.60 sull argine esistente, provocherà la chiusura delle tubazioni di fognatura bianca, nera e mista che confluiscono dalla città ai due fiumi che la bagnano. Le tubazioni dovranno quindi confluire in una stazione di sollevamento delle acque defluenti che durante le piene del Magra consenta il superamento della quota di argine. In tal modo la città si configura in un bacino idrico urbano di nuova costituzione Bacino Aulla, alla cui confluenza sarà posta la duplice stazione idrovora. Va pertanto calcolato il dimensionamento delle pompe capaci di scaricare la portata di piena del nuovo Bacino Aulla durante le ricorrenti e coincidenti piene del Pagina 10 di 27

Magra. Il ventaglio dei parametri di progetto, da prendere in considerazione per modellare le diverse circostanze reali che si possono verificare, prevede numerosissime variazioni, ma quelle essenziali sono solo cinque: 1. la portata delle acque nere (in periodo asciutto) ad oggi 2. la portata delle acque nere (in periodo asciutto) fra 30 anni 3. la portata di pioggia con ricorrenza 30ennale 4. il livello di massima piena del F. Magra, con ricorrenza di 200ennale 5. la minima quota del piano campagna di Aulla città (m 56.0 slm) La condizione di maggior carico per la stazione idrovora è la coincidenza della portata due centennale del Magra con la portata trentennale del Bacino Aulla. La condizione di minor carico è la portata minima di nera in periodo asciutto. I parametri necessari a rappresentare tutte le possibili situazioni intermedie sono sconosciuti, e necessitano quindi di una modellazione immaginaria e perciò complessa. La probabilità di esistenza di tutte le possibili condizioni intermedie, che non sono fornite da dati noti, potrebbero essere rappresentabili attraverso teorie e concetti statistici, con ipotesi di compatibilità degli eventi (la serie di eventi meteo che riguarda le piene del Magra rispetto alla serie che riguarda le piene del Bacino Aulla), di indipendenza stocastica e di probabilità composte, calcoli che esulano dalla redazione di un progetto definitivo. Comunque la presunzione di tali dati sarebbe utile a determinare aspetti non primari del progetto, quali le modalità di gestione, i consumi di energia elettrica, le variabili dell automazione degli impianti; ma tali dati saranno reperiti durante l esperienza reale per la conduzione degli stessi: l importante ora è definire i casi estremi dell ambito in cui si andrà ad operare. Con riferimento ai dati di pioggia rilevati dal Canale Lunense, il bacino di Aulla città, esclusa la collina della Brunella, drenata da un diverso canale al piede della collina, racchiude una superficie di area di circa 0.75 kmq, pari a 750.000 mq, pari a 75 Ha. Il tempo di corrivazione, calcolato con la formula del Giandotti, porta ad una tempo massimo di 66 minuti primi. 4 - CALCOLO DI MASSIMA DEGLI IMPIANTI 4.1 - ACQUE DI PIOGGIA La portata di piena, calcolata con metodi indiretti per l assenza di dati idrometrici precedenti, sia con formule semiempiriche che con la formula razionale per un tempo di ritorno di 20/30 anni (per motivi economici non è accettabile adottare una maggiore prudenza, adottare cioè una probabilità di ricorrenza superiore), risulta in prima battuta: Pagina 11 di 27

MODELLO FORMULA SEMIEMPIRICA RISULTATO PER A=0.75 kmq NOTE FORTI 1 Q=3,25*(500/(A+125))+1 mc/s 13.99 H=400 mm/h FORTI2 Q=2,35*(500/(A+125))+0,5 mc/s 9.82 H=200 mm/h DE MARCHI Q=5+(3000/(a+1125)) mc/s 7.66 RAZIONALE Q= C*I*A/3,6 mc/s 10,40 H=100 mm/h RAZIONALE Q= C*I*A/3,6 mc/s 5.20 H=50 mm/h (con C=0.5) Dai risultati della formula razionale, considerando che C=0.5 può essere anche insufficiente a causa delle numerose superfici pavimentate, sembra opportuno alzare la portata di progetto a circa l/s 8.000. Per il calcolo delle portate per il dimensionamento della condotta e dell impianto di sollevamento delle acque miste dell abitato di Aulla, si è considerato: 1) Il rilievo della rete delle acque bianche fornito dall Amministrazione Comunale di Aulla in base al quale: a) sono stati individuati i bacini che contribuiscono alla formazione della portate della fognatura bianca. b) è stata calcolata la superficie scolante totale (0,75 kmq); c) è stata misurata la distanza tra la stazione di pompaggio e il punto più distante del bacino (1,800 km); d) è stato stimato il tempo di corrivazione (66 min) 2) la curva di possibilità pluviometrica H = a*d n *T m dove: h = altezza di pioggia; d = durata di pioggia; T = tempo di ritorno; a, n, m, = costanti dell area - per l abitato di Aulla a = 30; n = 0,39; m= 0,197 (Autorità di Bacino del Fiume Magra). Pagina 12 di 27

Curva di possibilità pluviometrica In base ai dati si sono determinati gli idrogrammi delle portate per tempi di ritorno: per T = 20 anni e T = 30 anni. Pagina 13 di 27

Dai calcoli risulta che la portata di piena varia da l/s 6.250 per T= 20 anni a l/s 6.850 per T= 30 anni. Confrontando con le formule empiriche sopra riportate si presume di indicare la portata massima di progetto in l/s 8.000. 4.2 - ACQUE REFLUE DOMESTICHE Per il calcolo preliminare della nuova stazione di sollevamento di acque reflue domestiche nella città di Aulla si considerano i seguenti parametri di maggior carico: Abitanti equivalenti: 10000 ab Dotazione idrica procapite giornaliera: D 200 litri/abxg è il coefficiente di dispersione pari a 0,9 attualmente gli abitanti nel centro di Aulla sono circa 6000 ma tenuto conto dell incremento demografico nell arco dei venti/trent anni e che a regime verranno raccolte le acque di altri 4 quartieri ( Gobetti, Ex Stazione, Filanda e Regnaia ), si può ritenere corretto ciascuno dei due dati sugli abitanti equivalenti. Con questi valori è possibile determinare la portata media in litri al secondo: Q = \ (l/s) Q 6000 = 0.9*200*6000/86400 = 12.50 l/s ad oggi Q 10000 = 0.9*200*10000/86400 = 20.83 l/s a 30 anni Nel caso di fognature miste la legge impone che la portata massima scaricabile nel recettore superficiale, sia 3 volte la portata media: Q Max = 3 * Q Q Max 6000 = 3 * 12.5 = 37.50 l/s = 0,037 m 3 /s = 37 l/s ad oggi Q Max 10000 = 3 * 20.83 = 62.50 l/s = 0,062 m 3 /s = 62 l/s a 30 anni Per scegliere il diametro della mandata sarà utile ricordare che le velocità minima necessaria per evitare formazioni di depositi nelle tubazioni, nel caso di acque di scarico civili è di 0,6 m/s; esiste però anche un valore consigliato di velocità massima pari a 2,2 m/s, valore che evita usure accelerate delle tubazione stesse. Pagina 14 di 27

La tubazione di mandata dovrà percorrere tutto il Viale Lunigiana lato fabbricati, in una sede che non intralci il futuro cantiere del muro d argine. 5 - VASCA DELLE IDROVORE Il volume della vasca di laminazione dovrà essere il più ampio possibile per poter consentire alle potenti idrovore dei tempi di lavoro abbastanza lunghi in ogni occasione, anche durante eventi meteorologici minori, sempre allo scopo di evitare surriscaldamenti degli apparati elettrici, nonché di consentire un polmone in grado di consentire i giusti tempi di reazione dell impianto. Pertanto un limite è dato dallo spazio a disposizione e dalla presenza di edifici vicini che possono in stabilizzarsi per uno scavo ravvicinato. Le dimensioni della vasca previste ammontano a m 40.0*8.0*4.35 h = mc 1.400, ma il volume utile è ridotto dal rispetto della quota minima della città (m 56.0 slm), quindi a quota m 55.50 slm il volume disponibile ammonta a mc 40.0*8.0*2.90 h = 940 mc, oltre al volume dei piccoli invasi. Al fine di consentire un certo rigurgito all interno dello scatolare (che non dovrà mai andare in pressione), sarà necessario garantire un impermeabilizzazione di ottimo livello dei conci componenti. Le aperture di scarico a gravità della vasca verso il fiume Magra, in numero di tre, saranno dotate di paratoie delle dimensioni tali da consentire lo smaltimento a gravità dell intera portata fino al livello di piena a quota m 55.50 slm, fino cioè al limite consentito perché il rigurgito non inondi la parte più depressa della città. La luce libera di tutte le paratoie sarà pertanto delle dimensioni di almeno mq 5.0, con soglie alla quota di m 52.80 slm. Tale quota risulta condizionata, in prima battuta, dalla quota del piano di appoggio delle murature esistenti, allo scopo di non instabilizzarle, dato che esse contribuiscono alla resistenza e tenuta dell argine. Sarebbe comunque opportuno realizzare il fondo vasca a quota inferiore, per consentire un minor uso delle pompe. Le tubazioni di scarico a gravità saranno inclinate verso valle di circa 30 rispetto al filo dell argine e sagomate in modo da non fare entrare detriti nella vasca delle idrovore. La vasca delle idrovore sarà realizzata in c.a. di qualità, con muri dello spessore di m 0.50 e parapetto in c.a. dello spessore di m 0.20 e copriferro non inferiore a m 0.05. Verso il F. Magra il muro della vasca coinciderà con il nuovo muro d argine, così come la soletta di fondazione. All esterno della vasca, in corrispondenza di ciascuno dei quattro scarichi dalle idrovore, sono previste N. 4 vaschette di smorzamento al piede del muro, prive di scarico, che hanno lo scopo di mantenere un cuscino di acqua che ammortizzerà dalla violenza della massa d acqua scaricata. Le vaschette saranno raccordate con uno scivolo realizzato mediante materassi RENO dello spessore di cm 50. Gli scivoli saranno sagomati per raccordarli alla pista adibita a Pagina 15 di 27

passeggiata. Le tre tubazioni di scarico che dipartono dalle paratoie saranno realizzate in tubo di acciaio ondulato e zincato tipo ARMCO-FINSIDER del DN 160 (oggi prodotto da altre ditte), interrato e inclinato nel verso della corrente del F. Magra. Lungo ognuno dei tre tubi sono previsti n. 3 ancoraggi con pali infissi trivellati connessi, in testa, al tubo stesso mediante cravatte di cavi di acciaio immorsate nelle ondulazioni del tubo. A protezione di tutte le opere esterne al muro d argine dalla violenza della piena, sarà posta una scogliera ciclopica a monte delle opere stesse ed a quota pari al livello delle vaschette di smorzamento in c.a. Di fianco alla vasca sarà realizzato un pozzo piezometrico in collegamento con il fiume, per la misura dei livelli delle piene, tramite sonda collegata con il centro di automazione. 6 - DIMENSIONAMENTO DELLE POMPE IDROVORE Le pompe idrovore sono il cuore pulsante del presente progetto e della stazione, nel senso che queste apparecchiature devono assicurare che durante gli eventi estremi la città di Aulla non venga allagata dalle piogge ricadenti su di essa, allorché anche il F. Magra raggiunga livelli di piena superiori a m. 55.50 slm, quota considerata di emergenza. In pratica quindi, allorché il F. Magra raggiunge tale quota, la stazione entra in allerta e il personale si appresterà a presidiarla. La condizione di maggior carico delle idrovore avverrà quando, a paratie chiuse, il livello di vasca sarà il minimo ammesso dall'npsh minimo con cui la pompa può lavorare senza che si verifichi cavitazione. Nel caso in esame si presume, in via cautelare, che tale NPSH sia di 0.5 m; la prevalenza che la pompa dovrà vincere per superare l altezza di argine ammonta a m 8.00; la perdita di carico della macchina si assume in m 0.5 circa, per cui alla fine, la prevalenza di progetto ammonterà a m 8.0. Per ognuna delle quattro pompe, si avrà quindi bisogno della massima potenza disponibile, al raggiungimento della quale dovrà partire la seconda delle due pompe alimentate dallo stesso gruppo elettrogeno, poi la prima del secondo gruppo, infine la seconda, in sequenza crescente e, al superamento delle condizioni di emergenza, in sequenza decrescente. Per consentire di assorbire ciascuna delle innumerevoli condizioni di lavoro delle idrovore senza far soffrire la parte elettrica per continui avviamenti e interruzioni, e soprattutto per evitare di inserire quadri elettrici con inverter, costosi, rumorosi, di insufficiente affidabilità nel caso di lavoro in emergenza, e dotati di cattiva compatibilità elettromagnetica (producono disturbi agli apparati elettronici) sarà necessario che le idrovore forniscano la variabilità necessaria mediante altri dispositivi elettromeccanici, come la variazione di inclinazione delle pale mediante motovariatore comandato dal quadro o automatizzato da programma computerizzato. Preme ricordare che le pompe, pur avendo a disposizione un volume di integrazione notevole, previsto in mc 1.000 circa, in realtà si troveranno a dover gestire portate in arrivo dallo Pagina 16 di 27

scatolare variabili da 60 a 8.000 l/s, con onde di piena che saranno in grado di riempire la vasca in meno di 2 minuti. Le pompe dovranno sostenere un ventaglio veramente straordinario di portate, da gestire con quattro suddivisioni di pompe, ma anche con un notevole numero di variazioni di potenza resa per ciascuna macchina. Dato che i motori elettrici asincroni e non comandati dall uomo come quelli del tram, sono a coppia costante, tale variazione di portata potrà essere ottenuta solamente con la variazione dell angolo di incidenza delle pale. Considerando la prevalenza manometrica di 8.00 m a cui sollevare la portata di 2000 l/s, la potenza assorbita da ciascuna pompa al massimo lavoro risulta pari a: dove: P= Q * ρ * g * H = 2.0 * 1 * 9,81 * 8.0 = kw 196.2 η p 0,80 Q = 2.0 portata in m3/s ρ = 1 densità in kg/dm3 g =9.81 accelerazione di gravità in m/s 2 H = 8.0 prevalenza in m η p = rendimento pompa In considerazione che la portata di progetto è stata aumentata del 17% e che la quota di minimo lavoro sarà normalmente più alta durante gli eventi estremi, viene scelto un motore con potenza di 240 kw che presenta quindi un margine di resa del 20% ca. rispetto alla potenza assorbita dalla pompa. I calcoli della perdita di carico (m 0.50 ca.), la corrente assorbita (circa 500 A ca.) e il dimensionamento dei cavi (3x300 mmq ca.) non è possibile consegnarli, ma solo presumerli, dato che dipendono dal tipo di pompa che sarà effettivamente prevista dal progetto esecutivo. Pagina 17 di 27

7 - VASCA DELLE ACQUE NERE Per le vasche di fognatura nera, la dimensione dipende essenzialmente dal numero di avviamenti che si possono dare alle pompe, nel caso di massima portata in arrivo. Dato che il numero di avviamenti massimo è normalmente stabilito in N. 15 avviamenti l ora, vale a dire un avviamento ogni 6 minuti (ogni 360 secondi) con la massima portata prevista di lt/sec 60 abbiamo un volume massimo necessario di:- V = 60 * 360/1000 = mc 21.6 Considerando l altezza d acqua necessaria per evitare cavitazioni è di m 1.40, viene prevista una vasca utile delle dimensioni di m 5.0x3.0x1.40h = mc 21.0. Tale vasca sarà quindi depressa rispetto alla quota di scorrimento dello scatolare di m 1.40. Il suo volume di scavo dal piano campagna sarà invece di m 5.0*3.0*5.30= mc 80.0. La vasca sarà realizzata in c.a. di qualità con muri dello spessore di m 0.40 e parapetto in c.a. dello spessore di m 0.20. Copriferro non inferiore a m 0.05. La fondazione avrà uno spessore di m 0.50. Le pompe di nera sono sempre in servizio, salvo che al raggiungimento del triplo della portata media. Un apposito misuratore di portata, montato sul collettore di mandata delle pompe, trasferirà il segnale di spegnimento pompe al raggiungimento della portata tripla impostata. Un misuratore di livello posto al termine dello scatolare, darà il segnale di riavvio delle pompe di fognatura nera. 8 - DIMENSIONAMENTO DELLE POMPE PER ACQUE NERE Riscontrando i precedenti dati e considerando che la stazione di sollevamento viene dotata di una vasca di raccolta delle dimensioni utili di mc 21.0, armata con n. 2 pompe, è possibile risalire al diametro della tubazione di mandata ed alle caratteristiche delle pompe da usare, scegliendo tra le soluzioni individuate nella tabella sottostante, la soluzione N. 6, vale a dire tubo DE 280 e N. 2 pompe della potenza di circa kw 9.0. (V. TABELLA PER LA SCELTA DELLE POMPE DI NERA sotto riportata). Pagina 18 di 27

DE 280 DE 280 DE 280 DE 315 DE 315 DE 315 INTERVENTO DI ADEGUAMENTO DEL MURO D ARGINE IN SINISTRA IDRAULICA DEL F. MAGRA PROGETTO DEFINITIVO OPERE ELETTROMECCANICHE NUOVA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO NELLA CITTA' DI AULLA n tubazione mm diametro mt diametro sezione pompa portata lt\sec portata mc\sec vel mt\sec kwh\mc 1 277,6 0,2776 0,060493482 n 1 3127 438 24,7 0,0247 0,41 0,046 n 2 3127 438 45,7 0,0457 0,76 0,049 n 3 3127 438 61,8 0,0618 1,02 0,053 2 277,6 0,2776 0,060493482 n 1 3153 455 41,1 0,0411 0,68 0,053 n 2 3153 455 63,5 0,0635 1,05 0,062 3 277,6 0,2776 0,060493482 n 1 3127 487 35,7 0,0357 0,59 0,052 n 2 3127 487 56,7 0,0567 0,94 0,060 4 246,48 0,24648 0,047690626 n 1 3127 487 33,2 0,0332 0,70 0,054 n 2 3127 487 48,8 0,0488 1,02 0,065 n 3 3127 487 56,3 0,0563 1,18 0,078 5 246,48 0,24648 0,047690626 n 1 3127 481 31,8 0,0318 0,67 0,056 n 2 3127 481 47,7 0,0477 1,00 0,069 n 3 3127 481 56,3 0,0563 1,18 0,081 6 246,48 0,24648 0,047690626 n 1 3153 454 42,4 0,0424 0,89 0,059 n 2 3153 454 60,1 0,0601 1,26 0,072 TABELLA PER LA SCELTA DELLE POMPE DI NERA Pagina 19 di 27

9 - DIMENSIONAMENTO DELLA GRIGLIA La griglia dovrà essere installata alla fine dello scatolare ed all inizio delle vasche della stazione idrovore. Essa dovrà invadere l intera sezione traversa dello scatolare (m 3.0*3.0h), avere luce libera tra i ferri verticali di mm 50 e dotata di pettine di asportazione delle ghiaie e dei materiali galleggianti, a funzionamento manuale. La parte inferiore della griglia sarà alloggiata in una vasca depressa di cm 30 rispetto allo scorrimento dello scatolare, allo scopo di contenere i solidi sedimentabili che non transitano dalla griglia. La pulizia del fondello dovrà essere fatta mediante autospurgo ogni qual volta il fondello si sia riempito di sedimenti. Preme chiarire che è stata eliminata l automazione nella pulizia della griglia dato che il materiale in arrivo sarà prevalentemente sabbia e ghiaia e non materiale galleggiante, infatti la maggior parte delle fognature bianche è dotata di griglie stradali e la parte a cielo aperto dovrà essere coperta. 10 - CALCOLO DI MASSIMA DEI GRUPPI ELETTROGENI Per alimentare le macchine presenti nella stazione sono stati previsti due sistemi di allaccio elettrico: dall ENEL per il funzionamento delle pompe di nera e di tutti gli accessori della stazione, da n. 2 gruppi elettrogeni da 400V per le pompe idrovore. La diversificazione è dovuta al fatto che l allaccio all ENEL per le idrovore comporta la realizzazione di una potente cabina di trasformazione da circa kva 1.500, con consegna di energia a 15.000V e con tutte le complicazioni di gestione e controllo della cabina, oltre ai problemi di patentino, ai rischi per il personale e, non ultimo, per il costo di installazione. Per tutte queste considerazioni, e dato che comunque deve essere messo in conto che eventi estremi possono provocare anche dei lunghi black-out elettrici, si è optato per la dotazione di n. 2 gruppi elettrogeni di buona potenza e ovviamente di buona qualità. Anche la durata di questi apparecchi, che hanno acquisito oggi una affidabilità elevata anche per i casi di emergenza, è elevatissima, purché se ne faccia un adeguata manutenzione. Ciò comporta che la stazione deve essere affidata in gestione ad un ente responsabile e duraturo. Il dimensionamento dei gruppi elettrogeni parte dalla definizione di potenza del gruppo. Si distingue la potenza per lavoro continuo o lavoro di emergenza. Lavoro continuo: PR.P. = Prime power ISO 8528 è la potenza massima per un ciclo a potenza variabile con numero illimitato di ore/anno, salvo il fuori-servizio per le manutenzioni prescritte. La potenza media prelevabile nelle 24 ore non deve superare il 80% della PRP. Non è ammesso sovraccarico. L.T.P. = Limited time running power ISO 8528 è la potenza massima erogabile fino ad un massimo di 500 ore/anno di cui un massimo di 300 ore di funzionamento continuo tra le manutenzioni prescritte. E assicurato che il funzionamento a questa potenza condizioni la durata del motore. Pagina 20 di 27

Non è ammesso sovraccarico. Lavoro in emergenza: MAX = Max standby power ISO 3046 Fuel stop power è la potenza massima disponibile a carichi variabili per un numero di ore/anno limitato (500 h) entro i seguenti limiti di funzionamento: 100% del carico per 25h/anno; 90% del carico per 200h/anno. Non è ammesso sovraccarico. E applicabile in caso d interruzione dell erogazione in zone di rete elettrica affidabile. Nel caso in esame, si sta nel livello L.T.P., dato che possono verificarsi casi di piogge di lunga durata. Il valore di potenza si riduce del: 1% ogni 100 Mt. di altitudine del 2% ogni 5 C al di sopra dei 20 C del 10% per un utilizzo continuativo a carico costante (COP Continuous Power) ISO Standard 8528.1. Il valore di potenza indicato e' espresso in kva (kilo Volt Ampere). 1 kva corrisponde a 0.8 kw. Quindi, per conoscere il valore di potenza disponibile in kw, e' necessario applicare il "fattore di potenza" 0.8 al valore espresso in kva (es. 2 kva x 0.8 = 1.6 kw). Per una buona scelta del gruppo a servizio di più unità (nel caso in esame ogni gruppo alimenta n. 2 idrovore), la potenza del gruppo, per tener conto del rendimento effettivo ad ogni regime, della lunghezza dei cavi, del fattore di potenza, oltre che per non andare mai in sovraccarico, dovrà essere pari al doppio della potenza della prima macchina avviata, sommata alla potenza della successiva, e quindi, nel ns. caso: P = (2*240+240)/0.8 = 900 kva arrotondato a 800 kva Pertanto saranno installati n. 2 gruppi da 800 kva all interno dell edificio esistente, ambedue posati su apposito banco di appoggio, rialzato di circa 80/100 cm dal piano campagna. Tale accorgimento è doveroso per la condizione di emergenza in cui sono attivi i gruppi, ed è teso ad evitare che, per un imprevidenza di modesto costo, un eventuale onda di piena improvvisa possa allagare totalmente il locale e mettere fuori servizio le idrovore. E così, per un nonnulla, sarebbe messo a discapito l intero lavoro. Anche i quadri di alimentazione saranno rialzati all interno del locale. Pertanto sarà necessario adattare il locale alle nuove esigenze, prima di tutto demolendo le pareti di tramezzo non portanti per acquisire gli spazi necessari all alloggio dei gruppi. Inoltre dovrà essere demolito il solaio tra il primo ed il secondo piano, per generare un locale a doppio volume. All esterno dovrà essere demolita una parete del magazzino, che si protende verso il piazzale delle vasche. All esterno dovrà essere posata anche la cisterna per il gasolio di servizio, a doppia camicia, per un volume utile di almeno l 2.500. Tale determinazione sarà senz altro definita dopo la scelta degli apparecchi. Le specifiche dei quadri, le dimensioni, gli accorgimenti di funzionamento e di sicurezza sono meglio specificati nelle schede tecniche e nel capitolato speciale. Pagina 21 di 27

I sistemi di protezione dai contatti indiretti nei circuiti alimentati tramite gruppo elettrogeno faranno parte della progettazione esecutiva. 11 - DETERMINAZIONE DELLE OPERE MINORI Al di fuori della stazione saranno necessarie le seguenti opere minori ed accessorie: 1. Fognature bianche area scuole: Nell area residua delle scuole sono previste delle fognature bianche in PVC DN 400, con pozzetti non impermeabili in cemento e chiusini grigliati, della lunghezza di circa m 50.0. 2. Spingitubo: l allaccio delle fognature bianche provenienti dall area delle scuole, depressa e separata dalla stazione idrovora da una pila di sostegno del ponte per Podenzana, dovrà essere realizzato mediante una tubazione DN 500 sotto-passante la pila entro un contro-tubo. Il passaggio sotto la pila del ponte sarà realizzato con spingi tubo del DN 600 in acciaio, con camera di spinta dalla parte della stazione idrovora. 3. Fognature nere area scuole: per le acque nere delle scuole, una piccola stazione di sollevamento provvederà a consegnarle alla fognatura corrente lungo il Palazzo Centurione che, a sua volta, è convogliata nello scarico N. 4, ultimo scarico passante l argine del Magra presso il cancello dell ex mattatoio. 4. Fognature lato Centurione: L allaccio delle fognature provenienti dalla parte del T. Aulella, dai quartieri Matteotti e Gobetti, dalla zona ex FS.. Tale allaccio avverrà con l innesto dello scarico attualmente corrente sotto l argine presso il cancello dell ex mattatoio. 5. Mandata al depuratore: La realizzazione della tubazione di mandata delle acque miste al depuratore, mediante una tubazione in PVC strutturato del DN 280 e della lunghezza di m 1500 circa (V. 12/2 Opere preliminari). 6. Sostituzione tubo acquedotto: La sostituzione della tubazione di acquedotto per tutta la lunghezza della ricostruzione arginale (V. 12.3 Opere preliminari). 7. Vasca di laminazione: La realizzazione di una vasca di laminazione nei pressi del depuratore, del volume di mc 1.200 circa., da realizzarsi in fregio al muro d argine stesso e completamente depressa rispetto ad esso. (V. 12.4 Opere preliminari). 8. Edificio alloggio gruppi elettrogeni: La sistemazione dell edificio di alloggiamento dei gruppi Pagina 22 di 27

elettrogeni e delle postazioni di controllo consiste: 1. nella demolizione di pareti tramezze non portanti e del soffitto non portante per dare spazio verticale ai locali di alloggiamento dei gruppi elettrogeni; 2. nella demolizione della parte di magazzino che invade il piazzale; 3. nella realizzazione di due supporti H= m 1.0 rispetto al p.c. per evitare possibili disservizi da piccole inondazioni, sui quali appoggiare sia i gruppi elettrogeni che i quadri di comando e controllo di tutti gli apparati; 4. nella re-impermeabilizzazione del tetto; 5. nella sistemazione degli accessi esterni e delle finestre; 6. nell allestimento della postazione ad ufficio; 7. nella sistemazione della postazione adibita a magazzino; 8. nella formazione di canalette e pozzetti per i conduit elettrici. 9. Opere di mitigazione: Sul paramento dell argine lato fiume andrà a scorrere l acqua di scarico delle idrovore. Pertanto sotto il paramento del muro sarà realizzata una vaschetta in cls delle dimensioni di m 2.0*2.0*0.50h in grado di ammortizzare la spinta dell acqua. Sotto alla vaschetta verrà steso un materasso di pietrame tipo RENO, di minor impatto rispetto ad uno scivolo in cls, atto a convogliare l acqua fino all alveo. 10.Piazzale esterno: La sistemazione del piazzale esterno, da realizzarsi al termine della formazione delle vasche, consistente in: 1. rialzamento del piano campagna di circa cm 30 con getto in cls 2. ripavimentazione con bitume di cm 5 3. realizzazione dell illuminazione con pali stradali e fari di lavoro 4. recinzione lato proprietà private 5. cancello automatico 6. impianto di nuove essenze arboree di mitigazione impatto ambientale 12 INTERFERENZE E TEMPISTICHE Pagina 23 di 27

Sono previste in questo paragrafo le interferenze dei cantieri di opere impiantistiche tra loro o con le altre opere e le precedenze necessarie a garantire speditezza nei cantieri. Il cantiere dello scatolare, per motivi di sicurezza sui luoghi di lavoro e di minima logistica accettabile, occuperà l intera sede stradale di viale Lunigiana, pertanto ogni sottoservizio che debba restare in attività permanente e che possa interferire con il cantiere, dovrà essere realizzato ex novo precedentemente e sostituito nella messa in servizio. Perciò, in particolare, saranno trattate le interferenze con gli scarichi esistenti, con le tubazioni dell acquedotto principale di Aulla, con la tubazione di mandata delle fognature e con le stazioni di sollevamento oggi esistenti. 12.1 Acquedotto principale: Dato che la dimensione utile del cantiere, per consentire l esecuzione dei lavori di arginatura e del collettore, riguarderà l intera carreggiata di Viale Lunigiana, si avrà una grave interferenza con la tubazione dell acquedotto principale di Aulla (che dai pozzi in loc. Stadio alimenta il serbatoio della Camilla), nel tratto che va dallo Scoglio Castiglioni all ex Mattatoio. Tale adduzione principale è oggi presente con un tubo in acciaio tipo Fuchs o ghisa sferoidale DN 300, posato lungo la via Lunigiana, lato fiume e con un tratto in PEAD DN 315 realizzato sulla testa di argine dal supermercato LIDL fino alla caserma dei Vigili del Fuoco. Il rischio di rotture da parte delle attività di lavoro nel cantiere non può essere ammesso, per cui dovrà essere realizzata una nuova tubazione in sostituzione, delle stesse caratteristiche, da posare anticipatamente al cantiere principale, lato palazzi, e da mettere in servizio prima dell inizio dei lavori lungo l argine. Senza dover interrompere l esercizio corrente di acquedotto all intera città, sarà necessario realizzare preliminarmente e a carico del progetto stesso, la tubazione, operare il ribaltamento del servizio, mettere fuori servizio quella a rischio, e solo dopo andare a montare il cantiere operativo dello scatolare. 12.2 - Tubazione di mandata della fognatura: Prima dell insediamento del cantiere per la costruzione dello scatolare, che con essa interferirà, dovrà essere realizzata la tubazione di mandata che parte dalla nuova stazione delle nere, allo scopo di sostituirla all esercizio permanente, dato che l altra sarà inevitabilmente compromessa. La tubazione del DN 280 in PVC rinforzato, per la quale era stato previsto un possibile alloggiamento nel cavedio che si forma sopra lo scatolare, dovrà invece essere posata prima del cantiere, a quota di scorrimento superiore a m 1.0, ammassellata in sabbia e completata con fillcrete. La lunghezza sarà di circa m 1.500, dovendosi attestare presso il depuratore, all interno della nuova vasca di laminazione o, provvisoriamente anche alla testa esistente dello stesso. lungo il percorso la tubazione sarà inserita nelle stazioni di sollevamento esistenti, che resteranno in servizio, e ripartirà da esse. Anche in questo caso bisognerà fare attenzione alle fasi dei ribaltamenti, dato che esse restano in servizio permanente. La precedenza nasce dal fatto che il cantiere dello scatolare, partendo dal basso, colletterà subito le fognature presenti lungo il percorso, che non potranno essere scaricate nel fiume. Pertanto un pozzo di sollevamento provvisionale provvederà a smaltirle al depuratore, sfruttando la nuova Pagina 24 di 27