Impollina-MI Ecosistemi urbani per farfalle e insetti pronubi a Milano.

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Transcript:

Ecosistemi urbani per farfalle e insetti pronubi a Milano www.impollina-mi.org

Creare oasi per farfalle a Milano su balconi, terrazzi, in giardini privati e condominiali Non rinunciare al progetto solo perché il vostro balcone, terrazzo o giardino non è grande, o è in centro città, o a un piano alto Si sono visti macaoni e vanesse riprodursi in terrazzi in centro città, al settimo piano e oltre Si può fare un verde bello per noi, ma anche per le farfalle, basta seguire qualche accorgimento

Per balconi e terrazzi, o giardini privati, i criteri per la scelta del luogo sono quelli di assicurare una buona esposizione ai raggi del sole ed evitare luoghi troppo ventilati Le piante utilizzabili a Milano si possono scegliere in base alle dimensioni della vostra oasi, delle vostre preferenze estetiche, della disponibilità sul mercato, dei costi ecc. In un oasi urbana per farfalle ci dovranno comunque essere: piante erbacee fiorifere nettarifere assortite in modo da garantire nell insieme la più ampia offerta stagionale di cibo piante nutrici per i bruchi Inoltre possono essere impiegati: arbusti per riparo in inverno delle forme svernanti (uova, adulti, crisalidi) e per fare un poco di ombra durante le giornate estive piante erbacee quali elementi verticali a scopo estetico

Vi invitiamo a creare oasi per farfalle sui vostri balconi e terrazzi Di seguito vi forniamo tre esempi di oasi per farfalle realizzabili a Milano, che comprendono piante nettarifere, piante nutrici per bruchi ed elementi verticali (non sono stati inseriti arbusti perché tutto dipende dallo spazio a vostra disposizione) Si tratta unicamente di esempi: create la composizione floristica che più si adatta ai vostri spazi e ai vostri gusti estetici!

ESEMPIO 1 Questa soluzione è composta da piante di sviluppo medio, autoctone ed esotiche, giocata sui toni del giallo, arancio e blu, con arco di fioritura abbastanza esteso. Nettarifere: Anthemis tinctoria Malva sylvestris Blue fontain Agastache aurantiaca Salvia nemorosa Caradonna Nutrici dei bruchi: un bel vaso posto nelle vicinanze delle nettarifere con almeno 1 finocchio selvatico e della ruta Elementi verticali: inserite qualche cardo, scelti tra quelli che sviluppano di meno come Eyngium alpinum Blue star, Echinops ritro Veitch's Blue

ESEMPIO 2 L impiego di specie esotiche, alcune a fioritura vistosa, rende questa composizione spiccatamente decorativa, giocata sui toni caldi dei gialli, dei rossi e del blu-violetto. Nettarifere: Echinacea paradoxa Penstemon coccineus Rudbekja fulgida Goldstrum Salvia x jamensis Nachtvlinder (oppure Salvia x Wendy s wish ) Nutrici dei bruchi: un bel vaso posto nelle vicinanze delle nettarifere con almeno 1 finocchio selvatico. Se avete spazio mettete anche in un angolo un vaso con l ortica Elementi verticali: inserite qualche cardo, tra quelli che sviluppano di meno come Eryngium giganteum Blue hobbit e se volete stupire (e avete spazio) anche un Cynara cardunculus

ESEMPIO 3 Questa proposta è giocata su una dimensione più contenuta delle piante, per chi ha meno spazio, e con sole specie autoctone, seppur nelle loro varianti da giardino. I colori sono giocati tra i rossi, i blu-azzurri, i porpora. Daucus carota Aster x frikartii Monch Nettarifere: Centranthus ruber Coccineus Lavandula Knautia Scabiosa columbaria angustifolia Dwarf macedonica Blue (oppure L. a. Nutrici dei bruchi: se potete, non Forever Blue ) rinunciate al finocchio o alla ruta

NUTRICI DEI BRUCHI (ESEMPI 1, 2 e 3) Bruchi di Vanessa dell ortica su Urtica dioica e adulto Ruta graveolens Foeniculum vulgare Bruco di macaone su Foeniculum, ma si nutre anche di Ruta

ELEMENTI VERTICALI (ESEMPI 1 e 2) Cardi di minor sviluppo: Eryngium alpinum Blue star (oppure Echinops ritro Veitch's Blue e Eryngium giganteum Blue hobbit Cardo di maggiore sviluppo: Cynara cardunculus

Creare oasi per farfalle a Milano: un decalogo Creare un oasi per farfalle in città (sul proprio balcone, terrazzo, giardino, in giardini condivisi, giardini condominiali ecc.) significa: avere piante adatte all intero ciclo di questi insetti, in un ambiente adatto alla loro presenza A quali farfalle facciamo riferimento? a farfalle diurne i cui bruchi non creano danni alle piante dei nostri balconi, terrazzi e giardini

Regola n. 1: Presenza di sole Le farfalle amano il sole e anche le piante che producono abbondanti fioriture con nettare Un oasi riparata da venti sarà più gradita alle farfalle A volte, in un giardino o su di un terrazzo, è sufficiente spostare di poco le piante per avere l esposizione al sole e la protezione dal vento necessarie SI NO

Regola n. 2: Nettare da aprile a ottobre A Milano le farfalle sono attese da aprile a ottobre Alcune specie saranno presenti in alcuni mesi dell anno, altre in mesi differenti Alcune specie fanno un solo ciclo riproduttivo uovo-brucofarfalla all anno, altre ne fanno 2-4 e saranno quindi presenti in diversi periodi perciò la presenza di fiori nettariferi sull intero periodo aprile-ottobre faciliterà la presenza di farfalle nella vostra oasi Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Regola n. 3: Piante anche per i bruchi Se, accanto ai fiori ricchi di nettare, le farfalle troveranno le piante nutrici dei bruchi dove deporre le uova, allora si fermeranno in modo più stabile e voi avrete creato una vera oasi per farfalle I bruchi che nasceranno dalle uova deposte daranno vita a farfalle che molto probabilmente rimarranno nella vostra oasi o nelle vicinanze Bruchi di macaone su finocchietto selvatico a Milano

Regola n. 4: Controllo ecosostenibile delle patologie delle piante Farfalle, api, bombi sono insetti definiti utili, ma molti altri insetti sono dall uomo definiti dannosi perché si nutrono delle piante che coltiviamo, per ornamento o per l orto Ricordiamoci che un insetticida è un insetticida, anche se naturale estratto dalle piante: è quindi nocivo anche per le farfalle e gli impollinatori che volete richiamare E quindi necessario mettere in atto strategie di controllo che siano rispettosi del ciclo biologico delle farfalle

Regola n. 5: Gestione naturale del verde Non disturbare, potare o tagliare la vegetazione della vostra oasi, lasciandola allo sviluppo naturale il più possibile Tagliando rametti secchi o verdi, foglie per noi sovrabbondanti rischiamo di distruggere uova e bruchi (che sono difficili da vedere), limitando così la nascita di farfalle nell oasi Faremo un po più di ordine o pulizia a fine inverno, quando gli insetti avranno svernato e non avranno ancora deposto USARE CON PARSIMONIA

Regola n. 6: Lontano da eccessivi disturbi Le farfalle hanno difficoltà a ritornare in città in quanto non trovano le piante adatte al loro ciclo riproduttivo. Per attirarle anche in centro città tra auto e pedoni sarà quindi sufficiente coltivare le specie vegetali idonee al loro ciclo vitale E però ovvio che oasi in zone molto disturbate dalle attività umane, per esempio in aiuole spartitraffico in strade ad alta percorrenza, non saranno frequentate dalle farfalle SI NO

Regola n. 7: Acqua Nella vostra oasi, o nei pressi della vostra oasi, è necessaria la presenza di acqua, o anche solo di sabbia umida, in particolare nei periodi più caldi. Se sistemate una ciotola al sole, la riempite d acqua e mettete dei sassi senza sommergerli, le farfalle troveranno l appoggio per bere

Regola n. 8: Piante esotiche o autoctone La strategia generale è quella di favorire la diffusione delle piante autoctone nelle zone di verde pubblico della città. Tuttavia, poiché parliamo di giardini e fioriture, l utilizzo di piante e fiori non autoctoni può essere utile perché oltre essere molto decorativi aiutano ad aumentare l offerta di nettare e ad ampliare l arco stagionale delle fioriture. Purché non si tratti di esotiche invasive, in grado cioè di moltiplicarsi autonomamente, poiché rischiano di moltiplicarsi fuori dal nostro controllo a danno della flora autoctona.

Regola n. 9: Alleanza con i vicini Una singola oasi, grande o piccola che sia, da sola non è efficace per riportare le farfalle in città È necessario costituire una rete di oasi, dobbiamo quindi essere in tanti Creiamo alleanze con i vicini per creare una vera rete di oasi Vedi il progetto di condivisione delle informazioni sulle oasi per farfalle in città: www.effettofarfalla.net

Regola n. 10: Studiamo la biologia delle farfalle conoscendo sempre più, attraverso letture e osservazioni dirette, gli stili di vita delle farfalle, sarete capaci di creare perfette oasi per farfalle

Prevenzione e cura ecosostenibile delle patologie delle piante Fare manutenzione del verde, in un giardino o in un terrazzo, ispirata ai principi di rispetto delle farfalle significa trovare modi di controllo delle patologie il meno possibile dannosi per gli insetti che vogliamo ospitare Qui vogliamo offrirvi alcuni suggerimenti per orientarsi sul web, o nelle collaborazioni con professionisti, per il controllo di specifiche patologie

Regola n. 1: Scelta con cura del verde Utilizzate piante (specie e provenienza) ben adattate all area e alle condizioni ambientali (temperatura, umidità, terreno) in cui le coltivate: se una pianta cresce bene è naturalmente più resistente! Una pianta stressata, per il caldo, per il freddo o per mancanza di adeguato nutrimento, tende a contrarre più malanni, di qualsiasi origine (insetti, funghi ecc.). Una pianta non sufficientemente areata all interno della chioma sarà più facilmente oggetto di patologie fungine. Afidi, cocciniglie e ragnetto rosso si sviluppano spesso in concomitanza di alterazioni dell ambiente radicale: troppo secco o troppo umido.

Regola n. 2: Controllo periodico Per prevenire e curare precocemente, controllate spesso le piante ed esercitate i vostri occhi ad individuare precocemente la presenza degli agenti patogeni: le cure preventive sono più efficaci. Molti siti internet vi possono aiutare nel riconoscimento delle patologie.

Regola n. 3: Limitare gli interventi Raggruppate le piante destinate a creare l oasi per le farfalle e insetti impollinatori in una zona del vostro giardino o del terrazzo. In questo modo, se dovete fare dei trattamenti li potete fare solo sulle piante non utilizzate da bruchi, farfalle, e altri impollinatori.

Regola n. 4: Asportazione meccanica Tre esempi: Cocciniglia: con un batuffolo di cotone bagnato con soluzione di olio bianco, pulire all inserzione delle foglie e dei rametti la pianta

Regola n. 4: Asportazione meccanica continua Tre esempi: Afidi: spruzzare soluzione composta da acqua e peperoncino rosso o tabacco; oppure lavare la pianta con una soluzione di acqua e detergente per piatti, che farà scivolare via gli afidi; oppure asportare piccole parti di vegetazione (giovani rametti) dove gli afidi sono inizialmente concentrati prima di distribuirsi sull intera pianta

Regola n. 4: Asportazione meccanica continua Tre esempi: Fumaggine (patina nera di origine fungina che copre le foglie di piante attaccate da cocciniglia e afidi): lavare la pianta con una soluzione di acqua e detergente per piatti

Regola n. 5: Lotta biologica La lotta biologica = utilizzo di antagonisti naturali per controllare i patogeni, mantenendone il numero sotto soglia di danno. Si realizza in generale nelle aree più ampie, mantenere vegetazione (siepi, zone di prato non sfalciato) rifugio dei nemici naturali degli insetti per noi dannosi, e l introduzione di insetti utili che controllano quelli per noi dannosi. Introdurre parassiti del patogeno, in genere degli stadi larvali, e in alcuni casi è molto efficace. Un sistema complesso che ha senso generalmente se viene applicato su vasta scala, ad esempio un parco, un viale alberato, un area boscata, o in un ambiente chiuso, come una serra. A livello di terrazzo o piccolo giardino, ha senso solo in alcuni casi.

Regola n. 5: Lotta biologica continua Introduzione di parassiti del patogeno: Contro i bruchi della processionaria è valido il Bacillus thuringiensis. Ma anche i bruchi delle farfalle possono essere attaccati! Controllo dell oziorrinco (Otiorrhynchus sulcatus e altre specie) si possono impiegare nematodi appositi Controllo degli afidi si utilizza una coccinella, Adalia bipunctata, tipica dei nostri habitat Cryptolaemus montrouzieri e Nephus includens, sono due predatori tipici degli ambienti europei utilizzati contro le cocciniglie. Phytoseiulus persimilis, un acaro predatore e utilizzato in modo specifico contro il ragnetto rosso (Tetranychus urticae)

Regola n. 6: Prodotti naturali Non sentitevi sicuri se utilizzate un prodotto naturale, estratto cioè da vegetali, rispetto a uno chimico di sintesi. Sarà meno tossico per uomo e animali, ma non meno tossico per gli insetti che vogliamo ospitare. L olio di neem è un potente insetticida naturale con proprietà antibatteriche e anticrittogamiche, consigliato contro afidi, acari, cocciniglie, ruggine e oidio, ma uccide anche api e farfalle. Il piretro, anch esso di origine naturale, se lo utilizzate fatelo lontano dall oasi naturalistica e non utilizzatelo in piena fioritura perché sarà dannoso per gli insetti che si nutrono dei nettare dei fiori. Il piretro si degrada grazie alla luce del sole in 2-3 giorni.

Regola n. 7: Prodotti chimici Se dovete forzatamente usare prodotti chimici, utilizzare le concentrazioni suggerite sulla confezione: i peggiori inquinatori sono coloro che pensando: beh, ne aggiungo ancora un po raddoppiano le dosi. Come interventi preventivi contro le malattie fungine utilizzate i prodotti rameici, nella stagione invernale. Due trattamenti a distanza di 1 mese nei mesi più freddi (a inizio e fine inverno) sono consentiti anche nei protocolli di coltivazione biologica Anche il rame comunque è tossico per le larve, per gli organismi terricoli in generale, poiché tende ad accumularsi nel terreno

Grazie per l attenzione! www.impollina-mi.org