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Transcript:

Corso Formazione per Coordinatori per la sicurezza CSP/CSE Art. 98 e Allegato XIV D.Lgs. 81/08 6 _ Lezione del 03_11_2016 Docente: CHIESA Geom. Daniele

RISCHIO CADUTE DALL ALTO Il Titolo IV del D.Lgs. 81/08 cantieri temporanei e mobili Capo II norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro nei lavori in quota (sez. IV,V e VI) Modulo Tecnico Pi.M.U.S. Piano di montaggio, uso e smontaggio in sicurezza (PIMUS) Autorizzazione Ministeriale Disegno Esecutivo Progetto

Anche la Regione Piemonte si è adeguata Decreto del Presidente della Giunta regionale 23 maggio 2016, n. 6/R. Regolamento regionale recante: Norme in materia di sicurezza per l esecuzione dei lavori in copertura (Articolo 15, legge regionale 14 luglio 2009 n. 20). Abrogazione del regolamento regionale 16 maggio 2016 n. 5/R.

Uso scale Linea guida INAIL

Definizioni I ponteggi sono definiti opere provvisionali, cioè strutture di servizio di tipo temporaneo e non facenti parte della costruzione, ma allestiti o impiegati per la realizzazione, la manutenzione e il recupero di opere edilizie. Devono evitare il pericolo di cadute di uomini o cose e, nella forma individuata dalle normative,devono essere impiegati per lavori eseguiti ad altezze superiori a 2,00 m. (art.122 D.Lgs81/08) Sono costituiti da una serie di elementi collegati al fine di ottenere una struttura rigida, sviluppata in senso verticale ed orizzontale, in grado di adattarsi modularmente alle caratteristiche geometriche dell edificio. Tipi di ponteggi Ponteggi fissi in legno o metallici Ponteggi autosollevanti Ponteggi mobili

Art. 140 - Ponti su ruote a torre (trabattelli) 1. I ponti su ruote devono avere base ampia in modo da resistere, con largo margine di sicurezza, ai carichi ed alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento e in modo che non possano essere ribaltati. 2. Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato; il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente. 3. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti o sistemi equivalenti. 4. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani; è ammessa deroga a tale obbligo per i ponti su ruote a torre conformi all ALLEGATO XXIII. 5. La verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino. 6. I ponti, esclusi quelli usati nei lavori per le linee elettriche di contatto, non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o carichi.

Non assimilabili a ponteggi fissi solo se operano costantemente su ruote (circ. 24 del 14 Feb. 82) H max 15 m. Ruote d min 20 cm, l min 5 cm Pendolo o livella Manuale d uso Circ. Min. 30 del 3/11/2006 Chiarimenti per l uso dei ponteggi richiama anche i ponteggi su ruote per i quali il Libretto di istruzioni fornito all acquisto equivale alla redazione del Pi.M.U.S. da integrare con relazione sugli appoggi e/o ancoraggi se previsti

Ponti elettrici_autosollevanti I ponteggi elettrici sono in effetti piattaforme di lavoro auto sollevanti. Sotto questa denominazione rientrano in una specifica categoria della Direttiva macchine. CIRCOLARE N. 30/2006 MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIREZIONE GENERALE DELLA TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO: Per ciò che riguarda altre attrezzature, quali ponti su cavalletti di altezza non superiore a metri 2,ponti sospesi, ponteggi a piani di lavoro autosollevanti e ponti a sbalzo, questo Ministero è dell'avviso che non trovano attuazione le norme relative al Pi.M.U.S.

Art. 139 - Ponti su cavalletti 1.I ponti su cavalletti non devono aver altezza superiore a metri 2 e non devono essere montati sugli impalcati dei ponteggi. I ponti su cavalletti devono essere conformi ai requisiti specifici indicati nel punto 2.2.2. dell'allegato XVIII.

I ponteggi in acciaio sono estremamente diffusi e sin dagli anni 30 hanno sostituito quelli in legno. In Italia si trovano disponibili sul mercato in tre principali tipologie: PONTEGGIO A TUBI E GIUNTI (PTG)_ sono costituiti esclusivamente da tubi collegati e assemblati tramite appositi giunti (ortogonali, girevoli, paralleli di tenuta, spinotti, ecc.) che permettono uno sviluppo dell opera provvisionale pressoché libero nel senso che la struttura può essere sviluppata nelle tre dimensioni. Per le sue caratteristiche di flessibilità, robustezza e manutenzione contenuta, il sistema a tubo e giunto è quello che, nel tempo, ha soppiantato definitivamente il sistema di ponteggio in legno. Con questo sistema si può eseguire qualsiasi tipo di opera provvisionale, sia tradizionale che speciale (centinature per la costruzione di ponti anche di grande luce o lavori di ristrutturazione su edifici architettonici importanti). Se la flessibilità è il suo principale vantaggio, gli aspetti negativi di questo sistema sono sicuramente il peso della struttura, necessità di maestranze qualificate, maggiori tempi di montaggio e smontaggio e di conseguenza costi più alti. Contrariamente al resto dell Europa, dove il sistema a tubi e giunti è stato quasi completamente abbandonato, in Italia si utilizza ancora molto, ma di anno in anno il suo impiego è sempre meno frequente

PONTEGGIO A TELAI PREFABBRICATI (PTP) _ sono costituiti da una serie di diversi elementi prefabbricati (telai, correnti, diagonali spine di collegamento, ecc.) da collegare fra loro con semplici sistemi di aggancio (perni o boccole) al fine di ottenere una struttura rigida, in grado di crescere non solo in senso verticale, ma anche orizzontalmente, adattandosi in forma modulare alle caratteristiche geometriche e dimensionali dell edificio da costruire o manutenzionare: sono caratterizzati quindi da uno sviluppo bidimensionale e da una grande facilita di montaggio. I ponteggi a telai possono essere: Telaio chiuso Telaio ad H A portale

Il sistema a telaio prefabbricato si presenta nei due schemi strutturali a portale e ad acca con due tipologie di attacchi: a perni e a boccole. Non ha la stessa flessibilità del sistema precedente, ma per strutture architettoniche lineari e non complesse può essere una valida alternativa al sistema a tubi e giunti. Non ha la robustezza di quest ultimo, tuttavia i vantaggiosi costi iniziali d acquisto, la velocità della messa in opera, la facilità di trasporto e i costi di manutenzione accettabili lo rendono comunque competitivo nella dinamica economica imprenditoriale. In particolare nel ponteggio ad H è realizzare il parapetto di protezione al piano prima di accedervi.

PONTEGGIO A MONTANTI E TRAVERSI PREFABBRICATI (MULTIDIREZIONALE) PMTP _ sono costituiti da elementi prefabbricati costituiti da tubi da disporre verticalmente provvisti di specifici sistemi di innesto (piattelli, boccole o staffe a 4, 6 od 8 vie) nei quali vengono innestati i traversi e i correnti prefabbricati: questa tipologia di ponteggi presenta i vantaggi di entrambe le tipologie prima viste, ma allo stesso tempo unisce la limitazione tipica dei sistemi prefabbricati. Il sistema definito a montanti e traversi prefabbricati (multidirezionale) è una recente innovazione che si basa su tre semplici elementi: il montante, la diagonale e il corrente. Il cuore del sistema è una piastra ottagonale di collegamento (dotata di otto forature sagomate) posizionata sul montante, a passo costante di 50 cm, su cui convergono correnti e diagonali.

Questi elementi vengono fissati con un cuneo, incorporato in modo centrico sulle piastre di giunzione che elimina il gioco e garantisce la necessaria stabilità. Questo giunto ad incastro soppianta definitivamente i morsetti e le chiavi di fissaggio e necessita per bloccare la struttura, esclusivamente di uno o due colpi di martello. Il sistema multidirezionale unisce i vantaggi delle due precedenti tipologie di ponteggio, ha infatti la solidità e la flessibilità del sistema a tubo e giunto e la leggerezza e la velocità di montaggio e smontaggio di quello a telai prefabbricati.

Art. 131 Autorizzazione Ministeriale Comma 2 _ Possono essere commercializzati ed impiegati ponteggi metallici solo dopo che il fabbricante ne ha ottenuto l'autorizzazione dal Ministero del Lavoro. Comma 6 _ È parte integrante del ponteggio e deve essere rilasciata,in copia conforme con i relativi allegati ( schemi elencati al comma 1, lettere d), e), f) e g) dell'articolo 132, dal venditore all'acquirente all'atto della cessione del ponteggio. Comma 5 _ Soggetta a rinnovo ogni 10 anni L art. 132 indica i contenuti della relazione tecnica che deve corredare la domanda da presentare al Ministero.

All interno della autorizzazione sono previsti: Calcolo del ponteggio secondo varie condizioni di impiego; istruzioni per le prove di carico del ponteggio; Istruzioni per montaggio,impiego e smontaggio del ponteggio; Schemi - tipo di ponteggio con l'indicazione dei massimi ammessi di sovraccarico,altezza dei ponteggi e larghezza degli impalcati per i quali non sussiste l'obbligo del calcolo per ogni singola applicazione

L Autorizzazione Ministeriale garantisce soltanto situazioni, "assodate in cui, per condizioni normali di impiego, la stabilità della struttura è assicurata. E cioè strutture: alte fino a m.20, misurati dal piano di appoggio delle basette all'estradosso del piano più alto di lavoro; conformi agli schemi-tipo riportati nel libretto di autorizzazione; Comprendenti un numero complessivo di impalcati non superiore a quello riportato negli schemi-tipo Con gli ancoraggi conformi alle soluzioni proposte nella autorizzazione e posti in ragione di almeno ogni due piani di ponteggio e ad ogni due montanti,(..abrogato...uno ogni mq.22) con sovraccarico complessivo in proiezione verticale non superiore a quello preso in considerazione nella verifica di stabilità del ponteggio; Con superficie esposta all'azione del vento non superiore per ciascun modulo m.1.80 x1.80 per i ponteggi a tubi e giunti m.1.80 x2 oppure 2.50 x 2 per i ponteggi a telai prefabbricati

D.Lgs. 81/08 Titolo IV Capo II Nel caso in cui il ponteggio venga montato in difformità agli schemi tipo allegati all autorizzazione Ministeriale per ponteggi di altezza superiore a 20 m n. complessivo di impalcati superiore a quelli previsti con gli ancoraggi non distribuiti conformemente con sovraccarico.. Superiore a quello previsto con superficie esposta ad azione del vento superiore con presenza di ponteggio non appartenente ad unico modello bisogna montare il ponteggio sulla scorta di un progetto appositamente redatto da un ingegnere o architetto abilitato. Il progetto deve contenere (art. 133): a) calcolo di resistenza e stabilità eseguito secondo le istruzioni approvate nell'autorizzazione ministeriale; b) disegno esecutivo. Articolo 135 - Marchio del fabbricante Gli elementi dei ponteggi devono portare impressi, a rilievo o ad incisione, e comunque in modo visibile ed indelebile il marchio del fabbricante.

In cantiere deve essere presente: Progetto e relazione di calcolo a firma di Tecnico Abilitato (in caso di ponti difformi dagli schema tipo) Autorizzazione Ministeriale Libretto Piano di Montaggio, Uso, Manutenzione e Montaggio (Pi.M.U.S.) art. 134 Disegno esecutivo ( a firma del capo cantiere)

Prima di vedere i contenuti del PIMUS analizziamo alcune indicazioni tecniche di come deve essere costituito un ponteggio Articolo 124 - Deposito di materiali sulle impalcature 1. Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere è vietato qualsiasi deposito, eccettuato quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori. 2. Il peso dei materiali e delle persone deve essere sempre inferiore a quello che è consentito dalla resistenza strutturale del ponteggio; lo spazio occupato dai materiali deve consentire i movimenti e le manovre necessarie per l'andamento del lavoro.

Articolo 125 - Disposizione dei montanti 1. I montanti devono essere costituiti con elementi accoppiati, i cui punti di sovrapposizione devono risultare sfalsati di almeno un metro; devono altresì essere verticali o leggermente inclinati verso la costruzione. 2. Per le impalcature fino ad 8 metri di altezza sono ammessi montanti singoli in un sol pezzo; per impalcature di altezza superiore, soltanto per gli ultimi 7 metri i montanti possono essere ad elementi singoli. 3. Il piede dei montanti deve essere solidamente assicurato alla base di appoggio o di infissione in modo che sia impedito ogni cedimento in senso verticale ed orizzontale. 4. L altezza dei montanti deve superare di almeno m 1,20 l ultimo impalcato; dalla parte interna dei montanti devono essere applicati correnti e tavola fermapiede a protezione esclusivamente dei lavoratori che operano sull ultimo impalcato. Montante: tubo verticale su cui vengono scaricati tutti i carichi agenti sul ponteggio, propri e di servizio. Nel caso di ponteggi a telai prefabbricati il montante è parte integrante del telaio

5. La distanza tra due montanti consecutivi non deve essere superiore a m 3,60; può essere consentita una maggiore distanza quando ciò sia richiesto da evidenti motivi di esercizio del cantiere, purché, in tale caso, la sicurezza del ponteggio risulti da un progetto redatto da un ingegnere o architetto corredato dai relativi calcoli di stabilità.

Articolo 126 Parapetti 1. Gli impalcati e ponti di servizio, le passerelle, le andatoie, che siano posti ad un'altezza maggiore di 2 metri, devono essere provvisti su tutti i lati verso il vuoto di robusto parapetto e in buono stato di conservazione 2.1.5.1. Il parapetto di cui all articolo 126 del Capo IV è costituito da uno o più correnti paralleli all'intavolato, il cui margine superiore sia posto a non meno di 1 metro dal piano di calpestio, e di tavola fermapiede alta non meno di 20 centimetri, messa di costa e poggiante sul piano di calpestio. 2.1.5.2. Correnti e tavola fermapiede non devono lasciare una luce, in senso verticale, maggiore di 60 centimetri. 2.1.5.3. Sia i correnti che la tavola fermapiede devono essere applicati dalla parte interna dei montanti. 2.1.5.4. E' considerata equivalente al parapetto definito ai commi precedenti, qualsiasi protezione, realizzante condizioni di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti non inferiori a quelle presentate dal parapetto stesso.

2.1.4. Intavolati 2.1.4.1. Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di 4 centimetri, e larghezza non minore di 20 centimetri. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. 2.1.4.2. Le tavole non devono presentare parti a sbalzo e devono poggiare almeno su tre traversi, le loro estremità devono essere sovrapposte, in corrispondenza sempre di un traverso, per non meno di 40 centimetri. 2.1.4.3. Le tavole devono essere assicurate contro gli spostamenti e ben accostate tra loro e all'opera in costruzione; è tuttavia consentito un distacco dalla muratura non superiore a 20 centimetri soltanto per la esecuzione di lavori in finitura. 2.1.4.4. Le tavole esterne devono essere a contatto dei montanti

Articolo 128 Sottoponti 1. Gli impalcati e ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza, costruito come il ponte, a distanza non superiore a m 2,50. 2. La costruzione del sottoponte può essere omessa per i ponti sospesi, per le torri di carico, per i ponti a sbalzo e quando vengano eseguiti lavori di manutenzione e di riparazione di durata non superiore a cinque giorni.

Mantovana _ elemento strutturale necessario a realizzare strutture di protezione contro la caduta di materiali minuti dall alto, sull area di transito e/o non transennata. La prima mantovana deve essere realizzata a partire dalla altezza del solaio di copertura del piano terreno. Per altezze rilevanti ne devono essere inserite più di una poste successivamente ogni 12mt dalla precedente a salire in presenza continua di tavolati, oppure con distanza non superiore a 12 mt tra questa e un impalcato utile lo sbalzo in avanti dell impalcato non deve essere inferiore a circa 120 150 dipende dalla lunghezza del tubo utilizzato, dalla sua inclinazione e dal tipo di ponteggio. La mantovana è interrotta in prossimità della zona tiro del materiale. In questo caso la zona castellotira deve essere transennata e segnalata. La mantovana non può essere sostituita dai reti o teli (Circ. Min.Lav. 149/85) Almeno un parasassi ogni 12m Dimensioni 1,20 1,50 m

Accesso ai ponti Accesso al ponteggio - Il sistema di accesso ai piani del ponteggio per opere di modeste dimensioni (case mono familiari, ville a schiera che non si sviluppano oltre i due/tre piani) si realizza con la scala a pioli ed accesso al piano tramite botola. E vietato disporre le botole l una in prosecuzione dell altra

E VIETATO E VIETATO

Piano di Montaggio, Uso, Manutenzione e Smontaggio (Pi.M.U.S.) art. 134 Documento operativo per il montaggio,uso e smontaggio dei ponteggi Non è un documento di valutazione dei rischi Serve a garantire la sicurezza del personale Addetto al montaggio Delle persone presenti in cantiere Degli utilizzatori dei ponteggi

Chi deve redigere il Pi.M.U.S.? E responsabilità del DATORE di LAVORO predisporre il PiMUS :se è competente e ha le capacità tecniche lo predispone direttamente lui altrimenti si avvale di PERSONA COMPETENTE (geometra, perito, ingegnere, architetto, ecc.). Art. 136 comma 1 QUANDO? Ogni volta che si deve allestire (Montare e Smontare) un ponteggio metallico fisso o mobile Prima dell'inizio dei lavori Anche quando c è un progetto esecutivo del ponteggio (ad esso sarà integrato con le modalità di montaggio e smontaggio. Anche per i castelli di carico (perché sono costruiti con elementi di ponteggio) Da aggiornare in seguito alle modifiche in corso d opera

Che relazione ha con Pos e PSC PSC documento di progetto della sicurezza di tutta l opera ed è unico per l intero cantiere. contiene,la individuazione l analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure e misure di sicurezza da realizzare. POS documento di valutazione dei rischi che ogni impresa che opera in cantiere deve redigere in ordine alle lavorazioni effettivamente svolte, ed ha la funzione di dettagliare le misure indicate nel PSC, quindi anche in merito al ponteggio, rispettandone la coerenzaconquest ultimo PiMUS documento strettamente correlato all impiego (montaggio,uso e smontaggio) del ponteggio e sarà unico per ogni tipo di ponte che si installerà in cantiere. può assumere la forma di un: PIANO DI APPLICAZIONE GENERALIZZATA integrato da ISTRUZIONI e PROGETTI PARTICOLAREGGIATI per gli schemi speciali costituenti il ponteggio

Chi deve conoscere i Pi.M.U.S.? Certamente: Il preposto (art. 136 comma 6) il dl assicura che i ponteggi siano montati, smontati o trasformati sotto la diretta sorveglianza di un preposto Il personale addetto al montaggio Ma anche a tutte le imprese, lavoratori autonomi e le persone che devono o che possono utilizzare il ponteggio deve essere data copia del PIMUS ; le stesse devono attenersi alle istruzioni in esso contenute.

CONTENUTI MINIMI DEL Pi.M.U.S. Allegato XXII D.Lgs. 81/08 1). Dati identificativi del luogo di lavoro a. Localizzazione del cantiere b. Tipologia del cantiere (nuova costruzione, ristrutturazione, consolidamento, ) c. Tipologia dell intervento (edilizia residenziale, industriale, restauro, opera d arte di cantiere stradale, manutenzione, ) d. Descrizione dell intervento da realizzare e. Planimetria schematica relativa alla dislocazione del ponteggio f. Analisi di dettaglio della dislocazione del ponteggio da installare (posizione rispetto alla facciata esterna/interna; andamento: lineare, spezzato,...)

2). Identificazione del datore di lavoro che procederà alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio a. Impresa b. Soggetti responsabili dell impresa addetta al montaggio c. Committente Appaltatore per il quale si esegue il montaggio del ponteggio (nei casi in cui l appaltatore dell intervento non coincide con la ditta che monta il ponteggio)

3). Identificazione della squadra di lavoratori, compreso il preposto, addetti alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio A.PREPOSTO addetto al controllo e verifica del ponteggio nelle fasi di montaggio, uso, manutenzione, trasformazione e smontaggio del ponteggio dati inerenti la sua formazione specifica b. MAESTRANZE addette al Montaggio, Manutenzione e Smontaggio del ponteggio dati inerenti la loro formazione specifica La squadra deve includere almeno tre lavoratori, di cui uno avente la funzione del Preposto. Quest ultimo deve sorvegliare le attività di montaggio, trasformazione e smontaggio senza tuttavia prenderne parte, rimanendo a disposizione per qualsiasi operazione ulteriore, compresa l organizzazione e la direzione delle manovre di emergenza previste in base alla valutazione dei rischi. Il Preposto ha il compito di controllare costantemente i lavoratori e la corretta esecuzione delle operazioni. In caso di necessità deve essere in grado di intervenire in aiuto del lavoratore in difficoltà e di effettuare le eventuali manovre di emergenza e allertamento del soccorso.

4). Identificazione del ponteggio Dati identificativi per Tipologia di elementi e per Tipo di acquisizione in cantiere (marca, modello, proprietà, tipo di contratto di montaggio) Dati identificativi per Caratteristiche costruttive (tipologia di ponteggio: portale - H - tubo e giunto, multidirezionale, sistema di giunzione: boccole, perni, piattelli) Dati identificativi per Caratteristiche prestazionali (per costruzione, per manutenzione, per carico, )

5). Disegno esecutivo del ponteggio dal quale risultino:.1 Generalità e firma del progettista, salvo i casi di cui al comma 1 lettera g) dell'art. 132 (n.d.r.: schemi per i quali non sussiste l'obbligo di calcolo )..2 Sovraccarichi massimi per metro quadrato d'impalcato..3 Indicazione degli appoggi e degli ancoraggi. Quando non sussiste l'obbligo del calcolo, ai sensi del comma 1, lettera g) dell'art. 132, invece delle indicazioni di cui al precedente punto 5.1, sono sufficienti le generalità e la firma della persona competente di cui al comma 1 dell'art. 136.

6). Progetto del ponteggio quando previsto. Disegno tecnico e particolari Ancoraggi Calcoli statici A firma di tecnico abilitato (Ing. e/o Arch. Iscritto all albo

7). Indicazioni generali per le operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio ( piano di applicazione generalizzata ).4 Planimetria del le zone destinate allo stoccaggio e al montaggio del ponteggio, evidenziando inoltre: delimitazione, viabilità, segnaletica,.5 Modalità di verifica e controllo del piano di appoggio del ponteggio (portata della superficie, omogeneità, ripartizione del carico, elementi di appoggio, ecc.),.6 Modalità di tracciamento del ponteggio, impostazione della prima campata, controllo della verticalità, livello/bolla del primo impalcato, distanza tra ponteggio (filo impalcato di servizio) e opera servita,

.7 Descrizione dei DPI utilizzati nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalità di uso, con esplicito riferimento all eventuale sistema di arresto caduta utilizzato ed ai relativi punti di ancoraggio,.8 Descrizione delle attrezzature adoperate nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalità di installazione ed uso. Argani a bandiera ed a cavalletto

.9 Misure di sicurezza da adottare in presenza, nelle vicinanze del ponteggio, di linee elettriche aeree nude in tensione, art 117 1. Ferme restando le disposizioni di cui all articolo 83, quando occorre effettuare lavori in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, ferme restando le norme di buona tecnica, si deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni: a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori; b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l avvicinamento alle parti attive; c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza. Distanza da considerasi al netto di tutti gli ingombri 2. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque la distanza di sicurezza non deve essere inferiore ai limiti di cui all allegato IX o a quelli risultanti dall applicazione delle pertinenti norme tecniche.

.10 Tipo e modalità di realizzazione degli ancoraggi, (n.d.r.: a cravatta, a tassello, ad anello, a vitone, particolari,...),.11 Misure di sicurezza da adottare in caso di cambiamento delle condizioni meteorologiche (neve, vento, ghiaccio, pioggia ) pregiudizievoli alla sicurezza del ponteggio e dei lavoratori,.12 Misure di sicurezza da adottare contro la caduta di materiali e oggetti;

8). Illustrazione delle modalità di montaggio, trasformazione e smontaggio, riportando le necessarie sequenze passo dopo passo, n o n c h é d e s c r i z i o n e d e l l e r e g o l e puntuali/specifiche da applicare durante le suddette operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio ( istruzioni e progetti particolareggiati ), con l ausilio di elaborati esplicativi contenenti le corrette istruzioni, privilegiando gli elaborati grafici costituiti da schemi, disegni e foto;

9). Descrizione delle regole da applicare durante l uso del ponteggio; Tutti gli utilizzatori del ponteggio si devono attenere alle seguenti istruzioni: Nessun elemento del ponteggio deve essere rimosso o modificato; Gli impalcati devono essere usati in conformità alle previsioni del progetto (disegno esecutivo) del ponteggio; Sopra gli impalcati è vietato qualsiasi deposito; Non è consentito aggiungere elementi al ponteggio; Le botole devono essere sempre chiuse; L impianto elettrico deve essere istallato sul ponteggio in conformità al progetto;

10). Indicazioni delle verifiche da effettuare sul ponteggio prima del montaggio e durante l uso (vedasi ad es. ALLEGATO XIX).