28/10/2014. Un occasione di conoscenza e ricerca per gli interventi eseguiti e futuri. Rita Vecchiattini

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Un occasione di conoscenza e ricerca per gli interventi eseguiti e futuri Rita Vecchiattini Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio - Genova 2 1

Le occasioni 1 Prima del cantiere: Sperimentazione di prodotti per il consolidamento superficiale e la protezione delle superfici lapidee del Complesso di San Fruttuoso (22 aprile 2013/2015) 2 Durante il cantiere: Analisi archeologica della torre nolare dell Abbazia, con particolare riguardo agli interventi di restauro eseguiti nel Novecento (5 marzo/giugno 2014) 3 Il problema 4 2

% minerali argillosi 28/10/2014 Il problema 5 Il materiale 0 5 15 25 35 CALCARE CALCARE DEBOLMENTE MARNOSO CALCARE MARNOSO MARNA CALCAREA MARNA 100 95 85 75 65 % CaCO 3 Restauri del 1933/34 cava detta dei genovesi sotto il monte di san Rocco 65 75 85 95 100 MARNA ARGILLOSA ARGILLA MARNOSA ARGILLA DEBOLMENTE MARNOSA ARGILLA 35 25 15 5 0 Restauri del 1969 ricerca e raccolta delle pietre di Promontorio sul litorale del Monte di Portofino 6 3

Organizzazione della ricerca Ricognizione bibliografica di fonti scientifiche con particolare riguardo agli ultimi 15 anni Database bibliografico (quasi un centinaio di pubblicazioni schedate) C.Moggia e F.Segantin (UniGe SSBAP) Ricognizione di esperienze di cantiere in Liguria Schede di questionario D.Caffarata (SBAPL) Ricognizione di mercato Tabella e raccolta di schede tecniche dei prodotti consolidanti e protettivi per la pietra A.Mairani (SBSAEL) Sperimentazione in situ M.L.Carlini (Co.Art.) A.Mairani (SBSAEL) R.Ricci (ISCUM) Sperimentazione in laboratorio M.Mauri e S.Vicini (UniGe DCCI) F.Fratini, S. Rescic e C.Riminesi (CNR Firenze-ICVBC) 7 Sperimentazione in situ 8 4

Restauri del 1933/34 9 di 9 I prodotti sperimentati (AN.T.A.RES C.T.S. SINOPIA) Prodotti consolidanti nanosilice A nanosilice B silicato di etile A silicato di etile B Prodotti consolidanti e protettivi fluoelastomeri con polimeri acrilici silicato di etile con polisilossani oligomeri Prodotti protettivi ammonio fosfato biammonico ammonio ossalato polisilicato di litio silossani acrilati silano-silossano 10 di 10 5

Il problema Prodotti consolidanti Prodotti consolidanti e protettivi Prodotti protettivi Prodotti consolidanti e protettivi 11 12 di 12 6

Durante l applicazione La maggior parte dei prodotti stesi a pennello tende a colare (silicato di etile, silicato di etile con polisilossano oligomeri, silossani acrilati) Alcuni tendono a formare una schiuma superficiale (nanosilice) Altri tendono a formare una leggera pellicola (fluelastomeri con polimeri acrilici) Colature, schiuma e pellicola si eliminano facilmente tamponando la superficie ma indicano uno scarso assorbimento dei prodotti 13 Caratteristiche richieste ai prodotti I prodotti consolidanti devono: migliorare la coesione del materiale alterato e l adesione fra questo e il substrato sano (Normal 20/85) essere uniformemente assorbiti dalla pietra fino a raggiungere il substrato sano (da pochi mm a diversi cm) migliorare la resistenza meccanica del materiale lapideo a forze applicate dall esterno e a tensioni interne provocate da processi di cristallizzazione conservare inalterati l aspetto e i valori cromatici del materiale lapideo non provocare variazioni significative di permeabilità al vapore acqueo, dilatazione termica e modulo elastico non provocare la formazione di sottoprodotti secondari dannosi essere reversibili anche a distanza di tempo o almeno permettere alla superficie lapidea di essere ritrattata 14 7

Caratteristiche richieste ai prodotti I prodotti protettivi devono: conferire idrorepellenza al materiale lapideo avere buona stabilità chimica alla luce e agli agenti atmosferici non provocare variazioni significative di permeabilità al vapore acqueo non provocare la formazione di sottoprodotti secondari dannosi essere reversibili anche a distanza di tempo o almeno permettere alla superficie lapidea di essere ritrattata 15 Analisi in situ (0-6-12 mesi) Valutazione macroscopica (scurimento, sbiancamento, formazione di macchie, formazione di pellicole lucide ) Misura del colore con spettrofotometro (Metodo CIE L*a*b* 1976, EN 15886 Conservation of Cultural Property - Test Methods Colour Measurements of Surfaces 2010) Misura di assorbimento d acqua a contatto (standardizzato da CNR-ICVBC) Test di resistenza alla microforatura (DRMS - Drilling Resistance Measurement System) Test di resistenza all abrasione (Scotch Tape test) 16 8

Analisi in situ (0-6-12 mesi) Test di misura del colore (Metodo CIE L*a*b* 1976, EN 15886 Conservation of Cultural Property) Test di resistenza alla microforatura (Drilling Resistance Measurement System) 17 Analisi in situ (0-6-12 mesi) Test di misura di assorbimento a contatto (standardizzato da CNR-ICVBC) con controllo dei tempi di assorbimento tramite termografia 18 9

Prime conclusioni Fenomeni di sbiancamento superficiale sugli elementi trattati con polisilicato di litio Variazioni cromatiche percepibili all occhio umano (differenza di sensazione visiva ΔE>3) sugli elementi trattati con silicato di etile, fluelastomeri con polimeri acrilici, silano-silossano ma soprattutto con polisilicato di litio, silicato di etile con polisilossani oligomeri, nanosilice B, ammonio ossalato I trattamenti con maggiore efficacia protettiva sembrano essere silicato di etile con polisilossani oligomeri e il silano-silossano Risultati non omogenei 19 Organizzazione della ricerca Ricognizione bibliografica di fonti scientifiche con particolare riguardo agli ultimi 15 anni Database bibliografico (circa un centinaio di pubblicazioni schedate) C.Moggia e F.Segantin (UniGe SSBAP) Ricognizione di esperienze di cantiere in Liguria Schede di questionario D.Caffarata (SBAPL) Ricognizione di mercato Tabella e raccolta di schede tecniche dei prodotti consolidanti e protettivi della pietra A.Mairani (SBSAEL) Sperimentazione in situ M.L.Carlini (Co.Art.) A.Mairani (SBSAEL) R.Ricci (ISCUM) Sperimentazione in laboratorio M.Mauri e S.Vicini (UniGe DCCI) F.Fratini, S. Rescic e C.Riminesi (CNR Firenze-ICVBC) 20 10

La ricerca del materiale Le cave di calcare marnoso in Liguria sono tutte chiuse Sul promontorio di Portofino sono due le formazioni geologiche principali: Calcari del Monte Antola (strati calcareo-marnosi intercalati da argille e arenarie) e Conglomerato di Portofino (base argillo-sabbiosa con ciottoli cementati da carbonato di calcio) Calcari Conglomerato 21 Sperimentazione in laboratorio Albergo dei Poveri - Genova: numerosi campioni di roccia derivanti da carotaggi del terreno eseguiti per prove geognostiche propedeutiche alla verifica di impatto dinamico globale dell edificio (UniGe- DICAT luglio 2011) Analisi petrografica per confrontare i litotipi genovesi con quelli impiegati a San Fruttuoso 22 di 22 11

Preparazione dei provini Scelta e taglio delle carote in laboratorio (CNR-ICVBC Firenze) Realizzazione di 36 provini standard (dimensioni cm 5x5x2) Applicazione dei prodotti consolidanti e protettivi su 33 provini poiché 3 provini non trattati costituiscono il gruppo di controllo (Co.Art.) 23 Analisi in laboratorio (0-3 mesi) Valutazione macroscopica Misura del colore con spettrofotometro Misura di assorbimento d acqua a contatto Test di resistenza alla microforatura Misura di assorbimento d acqua per capillarità (UNI 10859:2000) Misura dell angolo di contatto (UNI EN 15802:2010) Valutazione dell idrorepellenza 24 12

Q (g/cm^2) 28/10/2014 Misura di assorbimento d acqua per capillarità Quantità d acqua Q assorbita per unità di superficie S - in funzione del tempo, a pressione e temperatura ambiente - da un campione avente la superficie di base a contatto con acqua deionizzata 0,030 Q = (M i -M 0 ) / S (g/cm 2 ) 0,025 0,020 0,015 0,010 I dati ottenuti risultano disomogenei e possono essere raccolti in tre gruppi. 25 Media gruppo 1 0,005 media gruppo 2 media gruppo 3 0,000 0 50 100 150 200 TEMPO (h) Misura dell angolo di contatto Per ogni campione sono stati analizzati 5 punti (Theta Lite, optical tensiometer) superficie idrofobica superficie idrofila I dati, coerenti con quelli ottenuti dalle misure di assorbimento capillare, evidenziano le variazioni tessiturali della pietra all interno dello stesso campione 26 13

Misura dell angolo di contatto 27 Prime conclusioni La grande disomogeneità della pietra non permette un assorbimento uniforme, caratteristica essenziale nel caso dei prodotti consolidanti La capacità di assorbimento dei prodotti è molto limitata (pochi µm) In generale, la pietra in analisi non si presta ad essere consolidata superficialmente ma preferibilmente protetta per ridurre l assorbimento differenziale che la caratterizza Il materiale lapideo impiegato nella costruzione e nei restauri dell abbazia è di qualità molto varia. Gli elementi riconducibili ai differenti restauri e interventi si degradano in modo diverso, alcuni appaiono particolarmente soggetti a frattura. 28 14

29 Le occasioni 1 Prima del cantiere: Sperimentazione di prodotti per il consolidamento superficiale e la protezione delle superfici lapidee del Complesso di San Fruttuoso (22 aprile 2013/2015) 2 Durante il cantiere: Analisi archeologica della torre nolare dell Abbazia, con particolare riguardo agli interventi di restauro eseguiti nel Novecento (5 marzo/giugno 2014) 30 15

Il cantiere della torre nolare 31 Organizzazione del lavoro Osservazioni stratigrafiche Confronto diretto con il materiale documentario e fotografico reperito C.Moggia (UniGe SSBAP) Analisi mineralogico-petrografica delle malte C.Moggia (UniGe SSBAP) R.Ricci (ISCUM) Indagine bibliografica C.Moggia (UniGe SSBAP) Indagine documentaria Comune di Camogli (Ge), ufficio tecnico e ufficio protocollo/archivio Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, archivio storico e archivio fotografico C.Moggia (UniGe SSBAP) 32 16

Fonti dirette e fonti indirette Restauri del 1969 33 Analisi mineralogico-petrografica delle malte Calce aerea + sabbia di mare Calce aerea e gesso + sabbia di mare Cemento + sabbia di fiume Interventi del 1988 Calce aerea + sabbia di fiume Calce aerea e cemento + sabbia di fiume Restauri del 1969 34 17

35 36 di 36 18

Grazie a Cecilia Moggia e Francesca Segantin (UniGe Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio) Angelita Mairani (Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici) Danilo Caffarata (Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria) Maria Luisa Carlini (restauratrice Co.Art.) Roberto Ricci (Istituto di Storia della Cultura Materiale) Marco Mauri e Silvia Vicini (UniGe Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale) Fabio Fratini, Silvia Rescic e Cristiano Riminesi (CNR Firenze - Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali) Leonardo Borgioli (C.T.S.) Ditte AN.TA.RES, C.T.S. e SINOPIA 37 19