ECLISSI
Etimologia di «eclissi» «Eclisse» deriva dal greco EKLEIPSIS, che trova la sua base nel verbo EK-LEIPO o EK- LIPO composto da EK, di e LEIPO o LIPO, manco. E la privazione momentanea di luce di un corpo celeste, e in specie del Sole, che i latini dissero deliquium solis.
Eclissi: come si genera L'eclissi, o eclisse, è un evento astronomico che avviene quando un corpo celeste, come un pianeta o un satellite, si interpone tra una sorgente di luce (ad esempio il Sole) e un altro corpo: in altre parole, il secondo corpo entra nel cono d'ombra del primo. Se il corpo attraversa il cono di penombra si verifica un'eclissi di penombra. Le eclissi possono essere divise in tre categorie: eclissi totale, quando il corpo è completamente oscurato; eclissi parziale, quando il corpo è solo parzialmente oscurato; eclissi anulare, quando il corpo è più grande dell'occultatore e quindi non viene oscurato del tutto, ma ne rimane solamente un cerchio luminoso.
Eclissi di Luna L eclissi di Luna si ha quando la Terra si interpone tra Sole e Luna, per cui questa non riceve più la luce solare e non è quindi visibile. Perché ciò accada la Luna deve essere in posizione opposta al Sole rispetto alla Terra, ossia deve trovarsi nella fase di Luna piena. I tre corpi devono trovarsi sulla linea dei nodi.
Eclissi di Sole L eclissi di Sole si ha quando è la Luna a interporsi tra il Sole e la Terra. In tale situazione il disco della Luna copre il Sole che, visto dalla Terra, risulta più occultato. Perché ciò accada la Luna deve trovarsi dalla stessa parte del Sole rispetto alla Terra, ossia nella fase di Luna nuova; inoltre i corpi si devono trovare sulla linea dei nodi.
Eclissi di Sole del 20 marzo Il 20 marzo, giorno dell'equinozio di primavera, potremo assistere a un eclissi solare, che sarà totale per gli abitanti delle isole Fær Øer e Svalbard, parziale per il resto d Europa, Islanda, Africa settentrionale e Asia settentrionale. Un avvenimento da non perdere, anche perché la prossima eclissi visibile dall Italia avverrà soltanto nel 2026. In Italia la copertura del Sole varierà tra il 40 e il 70% in base alla latitudine. Per i fortunati delle isole Fær Øer durerà 2 minuti e 46 secondi. Trattandosi dell'atlantico purtroppo non saranno in molti a potere assistere all'evento. In Italia sarà visibile tra le 9,30 e le 11,30 circa, con picco massimo intorno alle 10,30.
Calcolo approssimativo della durata Anche noi possiamo provare a calcolare approssimativamente la durata di un eclissi: Circa 2 diametri sole/luna Per un osservatore sulla Terra, Luna e Sole hanno circa la stessa dimensione apparente pari a mezzo grado dei 360 della volta celeste; siccome la Luna impiega circa 28 giorni per percorrere i 360 gradi, significa che, per percorrere in cielo uno spazio pari al suo diametro, impiegherà 28*24 / 720 = 0.93 ore per percorrerne due circa (1.86 ore). Quindi, trascurando il moto apparente del Sole nella volta celeste generato dalla rotazione e rivoluzione terrestre, possiamo dire che il fenomeno dell eclissi durerà circa due ore.
Eclissi di Sole su Giove Oltre che sulla Terra, le eclissi di Sole si possono verificare anche su altri pianeti, come, ad esempio, su Giove. La foto qui sotto è stata scattata il 19 febbraio 2015; quella sullo sfondo invece è stata scattata dalla sonda Galileo nel Dicembre del 2000.
Eclissi di Sole Agosto 1999
Metodi di osservazione indiretti Il metodo dello specchio. Uno dei metodi migliori per osservare un eclisse di Sole è semplice ed efficace: prendete un semplice specchio, tipo quelli quadrati, tascabili, e riflettete l immagine del Sole su una parete a distanza di almeno qualche metro. Questo metodo funziona bene solo su grandi distanze. Il metodo della scatola. Questo metodo richiede soltanto una lunga scatola (almeno 180 cm), un foglio di alluminio, uno spillo ed un foglio di carta bianca. Praticate un foro al centro di una delle estremità della scatola, poi incollate sopra il foro un foglio di alluminio, infine fate un minuscolo forellino sul foglio di alluminio con la punta di uno spillo, proprio al centro di quella faccia della scatola. Il foro per la luce deve essere molto piccolo, per ottenere un immagine nitida. La larghezza ottimale del foro per una scatola di 1 metro è di 1 mm circa. Mettete sul fondo della scatola un pezzo di carta bianca, che fungerà da schermo sul quale si forma l immagine del Sole. Ritagliate poi sul lato della scatola un buco, dal quale osserverete l immagine che si forma sul fondo della stessa. Per osservare il Sole, puntare verso di esso il forellino fatto con lo spillo; in questo modo si potrà osservare un immagine circolare sul foglio di carta bianca all estremità opposta.
Differenza fra «eclissi» e «transito» Eclisse totale Zona ombra: eclisse totale Zona penombra: eclisse parziale Eclisse anulare o transito
Un fenomeno simile all eclissi è il cosiddetto «transito», il quale si verifica quando un corpo celeste si frappone tra la Terra e il Sole senza occultarlo completamente a causa delle proprie dimensioni e della distanza dell osservatore. Osservabili dalla Terra, sono i transiti di Mercurio e Venere, pianeti che occupano orbite più interne rispetto a quella del nostro pianeta. Nell immagine a lato, il transito di Venere del 6 Giugno 2012; il prossimo sarà fra 102 anni, 11 Dicembre 2117. Il prossimo transito di Mercurio sarà il 9 Maggio 2016.