INTESA SANPAOLO: TRATTATIVE IN CORSO Siamo consapevoli che oggi i lavoratori hanno bisogno di risposte certe sul loro futuro.



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RACCOLTA DELLE INFORMATIVE, PROPOSTE ED ACCORDI dal 29 gennaio al 2 febbraio 2007 Foglio per informare e confrontarsi con i lavoratori e le lavoratrici sui temi in discussione. A cura delle Segreterie FABI WEEKLY www.fabibancaintesa.it email:segreteria@fabibancaintesa.it www.fabisanpaoloimi.it email:segreteria@fabisanpaoloimi.it 01 febbraio 2007 INTESA SANPAOLO: TRATTATIVE IN CORSO Siamo consapevoli che oggi i lavoratori hanno bisogno di risposte certe sul loro futuro. Riteniamo che sia opportuno accelerare i tempi della trattativa riprendendo al più presto gli incontri con l Azienda per arrivare ad un accordo di programma che possa contenere l impegno delle parti a definire nuove normative comuni per le lavoratrici ed i lavoratori della nuova banca, con l obiettivo di definire il nuovo contratto integrativo aziendale. L accordo di programma riguarda: la mobilità del personale e i processi di riconversione del medesimo Cessione delle filiali Le agevolazioni finanziarie e creditizie per il personale Gli orari di lavoro Inquadramenti RLS Assistenza Sanitaria Circoli Ricreativi Siamo pesantemente intervenuti contro la sospensione dei contributi ai Circoli San Paolo Intesa, avvenuta in fase di trattative ancora aperte. QUESTA MATTINA IL GOVERNO DELLE RISORSE HA COMUNICATO IL VERSAMENTO DI UN ANTICIPO AI CIRCOLI SANPAOLO E INTESA, MOLTO INFERIORE AGLI STANZIAMENTI DEGLI ANNI PASSATI, E PERTANTO NON SUFFICIENTE A GARANTIRNE LA COMPLESSIVA ATTIVITA'. Tutti questi argomenti sono a tutt oggi oggetto della trattativa in corso, per la quale abbiamo dato disponibilità a presentarci ad oltranza, al fine di dare al più presto risposte ai lavoratori coinvolti in un pesante clima di incertezza sul loro futuro. 2 FEBBRAIO 2007 T.F.R DECRETI ATTUATIVI Con la pubblicazione dei decreti ministeriali attuativi del Dlgs.252/05 si chiude una parentesi che, a causa di una carenza legislativa, ha creato non poca confusione. Con gli stessi decreti sono stati ufficializzati i moduli, distinti a seconda del tipo di scelta esplicita, che verranno messi a disposizione di ciascun lavoratore dal datore di lavoro, il quale dovrà rilasciarne copia controfirmata per ricevuta ad esito della scelta.

Viene altresì precisata la decorrenza delle scelte per il lavoratore assunto entro il 31/12/2006: a) in caso di esplicito conferimento del TFR ad un Fondo Pensione: a decorrere dal 1 luglio 2007 il datore di lavoro versa al Fondo Pensione prescelto dal lavoratore il TFR a partire dalla data di scelta mediante l utilizzo del modulo Tfr1; la quota di TFR riferita al periodo 1 gennaio data di scelta, opportunamente rivalutata in base all art. 2120 del Codice Civile, rimane al datore di lavoro. b) in caso di silenzio-assenso: il datore di lavoro versa alla forma pensionistica collettiva prevista dagli accordi collettivi, anche territoriali, salvo diverso accordo aziendale, il TFR maturando a decorrere dal 1 Luglio 2007; la quota di TFR maturata dal 1 Gennaio al 30 Giugno, rivalutata, rimane al datore di lavoro. c) in caso di esplicita manifestazione di mantenere il TFR: il datore di lavoro, che abbia alle proprie dipendenze almeno 50 addetti, è obbligato al versamento al Fondo TFR INPS, dal mese successivo alla consegna del modulo Tfr1, con decorrenza dal 1 Gennaio 2007, della quota di Tfr maturata da tale data e maggiorata delle rivalutazioni riferite alle mensilità antecedenti la data del versamento. Lavoratori assunti dopo il 31/12/2006 : i 6 mesi di tempo per effettuare la scelta decorrono dalla data di assunzione mediante l utilizzo del modulo Tfr2. Coloro i quali hanno già aderito ad una forma pensionistica complementare alla data del 31 Dicembre 2006 ed alla quale versano l intero TFR NON devono compilare alcun modulo. I lavoratori che dopo il 31/12/2006 e prima della pubblicazione dei decreti attuativi avessero già manifestato la scelta di conferire il TFR maturando al Fondo Pensione devono confermare tale scelta compilando ed inviando il modulo Tfr1 al datore di lavoro entro 30 giorni dalla pubblicazione dei decreti attuativi; rimane salvaguardato ed acquisito il diritto alla decorrenza degli effetti dalla data della scelta a suo tempo effettuata. CASSA DI PREVIDENZA IBI: UNA SORTE ANNUNCIATA Non ci sono parole per descrivere lo sconcerto ed il rammarico che hanno creato in tutti noi le vicende discusse nell ultimo C.d.A. della Cassa IBI, riportate dalla stampa e non smentite. Anche se è ancora presto per il bilancio definitivo, siamo intenzionati a far emergere ogni responsabilità sull accaduto ed a tutelare tutti gli associati a questa Cassa con ogni mezzo a disposizione. Riteniamo, però, che solo un azione unitaria da parte di tutte le OO.SS. potrà aver miglior successo. Nell attesa di aver cognizione di tutti gli elementi che consentano di individuare le azioni più opportune, chiederemo un approfondito dibattito tra le OO.SS. ed un sollecito incontro con la controparte per esaminare compiutamente la situazione. Allo scopo di ricordare a tutti noi i difficoltosi passaggi intervenuti negli ultimi anni, pubblichiamo di seguito stralcio degli interventi effettuati dalla FABI nei confronti della controparte in merito al cattivo funzionamento della Cassa IBI, il cui esito si percepisce scorrendone la cronologia. Giunge contraddittorio l iperattivismo di alcuni in questi giorni e il lungo silenzio di questi anni.

ELENCO INTERVENTI SULLA CASSA IBI DEGLI ULTIMI ANNI RIPORTATI SUL SITO www.fabibancaintesa.it 17 GENNAIO 2002 Lettera Cassa IBI In questi giorni gli iscritti alla cassa di Previdenza IBI stanno ricevendo una comunicazione/dichiarazione che ribadisce quanto già comunicato con il rendiconto relativo all anno 1999. Ci attendiamo ora che venga dato corso alla procedura referendaria per dare attuazione alla modifiche statutarie, rinnovare gli organismi e uscire da una fase di prorogatio che ha ingessato la gestione della Cassa e sta dando risultati finanziari veramente modesti. 8 MARZO 2002 CASSA IBI Su sollecitazione delle OO.SS. si è tenuto un incontro con l azienda per affrontare i sospesi della Cassa di Previdenza IBI. Nello stigmatizzare i ritardi nello svolgimento del referendum per l approvazione delle modifiche statutarie, interamente imputabili all azienda, abbiamo evidenziato come gli stessi stiano condizionando anche la predisposizione e l attuazione delle norme che consentono di ottenere anticipazioni di somme dalle dotazioni individuali. Abbiamo inoltre rimarcato come risulti ormai improcrastinabile il rinnovo di un consiglio di amministrazione che, per responsabilità dei membri designati dall azienda, manifesta carenze decisionali e disinteresse nella tempestività delle scelte che caratterizzano una sana gestione. L incontro è proseguito sui seguenti temi. Problemi fiscali...il 20 marzo p.v. è stata fissata un intersindacale ed un incontro con l azienda per definire il nuovo regolamento, che potrà avere immediata efficacia dopo l approvazione delle modifiche statutarie. Regolamento di attuazione ed elettorale Si è convenuto di definire, entro la prima decade di aprile, un nuovo regolamento di attuazione che recepisca le modifiche statutarie ed un nuovo regolamento elettorale che, togliendo la completa discrezionalità aziendale, consenta in futuro di rispettare puntualmente le scadenze dei referendum e dei momenti elettivi. 20 MARZO 2002 REFERENDUM CASSA IBI In questi giorni stanno pervenendo le schede referendarie per l approvazione delle modifiche statutarie e per esprimersi in merito ai rendiconti per gli anni 1998-1999-2000. MODIFICHE STATUTARIE Ricordiamo che il sostegno degli iscritti alla Cassa,, ha consentito di elaborare modifiche statutarie che riteniamo utili a migliorare la gestione della Cassa o che si rendono obbligatorie per rispettare le disposizioni del D.Lgs. 124/93. Invitiamo tutti gli aventi diritto a partecipare alle votazioni approvando le modifiche per poter rilanciare l attività della Cassa. RENDICONTO ANNI 1998-1999-2000 Continuano i ritardi della Cassa nell adempiere alle previsioni statutarie. Le giustificazioni della Presidenza (che chiama il ritardo di tre anni mancata puntualità nella presentazione delle menzionate rendicontazioni ) risultano tardive e per nulla convincenti tenuto conto che Segreteria e Presidenza sono espressione dalla banca e quindi corresponsabili della assenza di struttura operativa. Le Organizzazioni Sindacali sono dovute intervenire ripetutamente a

sollecitare il rispetto degli accordi da parte della Banca e gli Amministratori Eletti hanno dovuto ricordare al Presidente gli obblighi statutari. Non condividiamo infine il tono trionfalistico con cui si presenta il risultato di gestione per l anno 2000 (3,543%) soprattutto se paragonato ai risultati degli altri fondi presenti in azienda (Fondo COMIT 5,75% per l'anno 2000, Fondo BAV 4% per l'anno 2000 e Fondo Cariplo 17,1542 nel biennio 1999/2000) Una maggiore cautela ed umiltà non avrebbe guastato soprattutto in presenza di un risultato di gestione per il 2001 inferiore al 3%!! La FABI da parecchi mesi sta chiedendo lo svolgimento del referendum per poter procedere al rinnovo del Comitato di Amministrazione ed all elezione del Collegio dei Sindaci. Ci attendiamo che anche da parte dell Azienda ci sia un rinnovamento che consenta una gestione più attenta ed efficace. 11 APRILE 2002 CASSA di previdenza per il Personale dell IBI Il giorno 10 aprile si è tenuto lo spoglio delle schede del Referendum sulle modifiche statutarie e l approvazione dei bilanci 1998, 1999 e 2000. L esito sarà ufficialmente comunicato in questi giorni a cura della commissione Elettorale. Oltre il 90% dei votanti (circa il 60% degli aventi diritto) si è espresso a favore delle modifiche.. 9-13 GIUGNO 2003 CASSA IBI E FAPA. Abbiamo sollecitato un incontro volto alla definizione del problema amministrativo (carenza di organico specializzato) che consenta ai due fondi in questione di avviare le pratiche per la liquidazione delle posizioni individuali degli esodati e pensionati. L azienda sarebbe orientata ad appaltare il lavoro ad aziende specializzate (Previnet Intesa Previdenza). 26 FEBBARIO 2003 CASSA IBI MODIFICHE STATUTARIE Abbiamo nuovamente sottolineato all Azienda la necessità di sollecitare la Commissione di Vigilanza in merito all approvazione delle modifiche statutarie (ndr. tra le quali l introduzione del Collegio Sindacale) a suo tempo già referendate con voto favorevole dei soci. A tal fine l Azienda ha con noi condiviso il testo sotto riportato a stralcio, che è stato inviato al Presidente della Cassa, prof. Talamona. Nel corso di recenti incontri sindacali, i rappresentanti del personale hanno fatto rilevare che gli iscritti alla Cassa da Lei presieduta possono, a tutt oggi, percepire le prestazioni previdenziali complementari solo a decorrere dal momento della maturazione del diritto alla pensione. Infatti le modifiche statutarie approvate dall Assemblea dei partecipanti di codesta Cassa (che in apposito articolo prevedono la possibilità, peraltro già sancita dall art.10 del decreto legislativo n. 124/1993, di riscattare la posizione individuale all atto della cessazione del rapporto di lavoro) non sono ancora entrate in vigore, in quanto la COVIP, in relazione al carico di lavoro gravante sulla propria Direzione Autorizzazioni e Vigilanza, ha manifestato l esigenza di prorogare il termine entro il quale completare il proprio procedimento istruttorio. Al riguardo, considerato l imminente avvio del piano di riduzione degli organici della Banca definito con l Accordo 15 gennaio 2003, nonché le sollecitazioni intervenute dai rappresentanti del personale aderente alla Cassa, occorrerebbe verificare presso la Commissione di Vigilanza i tempi di approvazione delle modifiche statutarie in questione, richiedendo, ove possibile, una celere ratifica, almeno della disposizione regolante il riscatto della posizione individuale, ovvero l individuazione di altre idonee soluzioni. MARZO 2003 FONDO PENSIONI CASSA IBI Nel rilevare che la cassa di previdenza IBI presieduta dal prof. Talamona risulta tuttora bloccata per quanto riguarda le erogazioni ai dimessi/esodati per effetto della tardiva approvazione da parte della Covip delle modifiche statutarie effettuate ad aprile 2002, impedendo in tal modo ai

colleghi di ricevere quanto di loro spettanza, così come previsto dalla L. 124/93 e successive modifiche, abbiamo ritenuto opportuno che, nelle more dell approvazione della Covip, venga dato seguito a quello che è un obbligo precipuo di una norma nazionale, invitando il comitato amministrativo della cassa di previdenza IBI a riunirsi per deliberare l attuazione delle modifiche già convalidate dall assemblea dei partecipanti ed abbiamo invitato la Direzione aziendale a mettere a disposizione tutte le risorse necessarie (personale coadiuvante della segretaria della cassa, sostegno informatico, supporto logistico, ecc.) affinché venga in breve tempo risolta la disparità con gli esodati del fondo pensioni Cariplo e di quelli del FAPA, evitando in tal modo anche possibili contenziosi. 4 APRILE 2005 CASSA I.B.I. Dopo aver appreso la notizia della perdita finanziaria che ha azzerato l intero guadagno del 2003 a causa di speculazioni sul titolo PARMALAT, nel dicembre del 2003, abbiamo atteso qualche giorno prima di affrontare l argomento CASSA IBI ed abbiamo nuovamente constatato l assoluto silenzio delle parti in causa. Siamo alla vigilia dell emanazione da parte del Governo dei decreti delegati, attuativi della riforma pensionistica, che forniranno una spinta decisiva all espansione della previdenza complementare, attraverso anche sgravi fiscali. Nonostante ciò dobbiamo registrare, ancora una volta, dopo la recente triste vicenda che ha interessato il Fondo Pensioni ex COMIT, un ulteriore grave negligenza commessa dagli uomini designati da Banca Intesa nel Comitato di Amministrazione della Cassa di Previdenza Aggiuntiva per il Personale dell Istituto Bancario Italiano e più precisamente nell impiego delle risorse finanziarie. Situazione denunciata dalla FABI circa un anno fa con le lettere che troverete in allegato. Come ha scritto il Sole 24 ore (inserto PLUS) del 12 Marzo scorso, a seguito di un ispezione operata dall Organismo di Sorveglianza sui Fondi Pensioni (C.O.V.I.P.), è emerso che in data 11 Dicembre 2003, quando la crisi del Gruppo di Collecchio era già esplosa, l incaricato aziendale alla gestione operò l acquisto per 1,4 milioni di azioni Parmalat Finance al prezzo di 1,20 euro per azione. In data 19 Dicembre 2003, quando la Borsa depennava Parmalat dal Mib30, l incaricato non poté far altro che portare a casa quanto era possibile: 0,30 euro per azione per un controvalore di 420.000 euro (contro 1,68 milioni di euro spesi per l acquisto). In 8 giorni è stato praticamente azzerato il rendimento annuo del patrimonio mobiliare della Cassa. Così come i colleghi ex Comit, gli iscritti alla Cassa di Previdenza ex IBI saranno i soli a pagare per errori commessi dai rappresentanti azienda...tornando alla Cassa ex IBI, un altro problema è la pluriennale prorogatio del Comitato di Amministrazione. Come più volte evidenziato dalla scrivente Organizzazione Sindacale, con lettere in data 27 Gennaio 2004, 16 Febbraio 2004 e 1 Luglio 2004 indirizzate al Presidente del Comitato di Amministrazione ed a tutti i Consiglieri (ovviamente sollecitate da Consiglieri eletti dagli associati) anche il mancato rinnovo dell Organismo amministrativo incide negativamente sui risultati della gestione. Basti pensare che addirittura il Presidente si rifiuta di convocare il Consiglio, anche se richiesto dai Consiglieri. Forse i suoi impegni politici non gli consentono di occuparsi a pieno della CASSA? I rappresentanti aziendali si sono dimenticati delle previsioni contenute nelle leggi sulla previdenza complementare nonché dei ripetuti richiami contenuti nelle numerose circolari e disposizioni COVIP relativi ad una sana e prudente gestione? Come mai la componente aziendale non imprime una spinta all indizione delle elezioni per il rinnovo del Comitato di Amministrazione? Come mai questo trasparente attaccamento al ruolo di Consigliere della Cassa ex IBI?

Se è pur vero che al peggio non c è mai fine, sarebbe veramente spiacevole registrare un continuo peggioramento delle posizioni di ogni singolo iscritto. Le altre OO.SS. che cosa pensano di fare? MAGGIO 2006 (ndr. solo dopo anni di solleciti si fanno le elezioni) CASSA DI PREVIDENZA IBI Elezioni per il rinnovo degli Organismi Dopo le elezioni che hanno interessato il FAPA DI GRUPPO, il FAPA BAV, e il FONDO CARIPLO, anche la Cassa di Previdenza si appresta a rinnovare il proprio Comitato di Amministrazione ed ad eleggere il Collegio dei Sindaci. L ispezione COVIP del Gennaio 2005, di cui abbiamo già reso ampia informazione, ha messo in evidenza una complessiva inadeguatezza del processo di investimento delle risorse della Cassa, un inadeguato assetto organizzativo, la mancanza di un sistema di rilevazione contabile infrannuale ed altro ancora e, non ultimo, l Organismo di Sorveglianza ha chiesto la tempestiva convocazione dell Assemblea dei Partecipanti affinché provveda alla nomina del Comitato di Amministrazione (da troppo tempo in prorogatio) e del Collegio dei Sindaci. La FABI, da sempre attenta ai temi previdenziali. In particolare ai Fondi Pensioni aziendali per verificare che la gestione si ispiri a principi di prudenza allo scopo di tutelare al meglio gli interessi del Fondo e dei suoi iscritti. La FABI, inoltre, come per tutti gli altri Fondi aziendali, ha sempre informato con puntualità e trasparenza su tutto ciò che ha riguardato la CASSA DI PREVIDENZA IBI... 7 febbraio 2006 CASSA DI PREVIDENZA IBI Da tempo la FABI ha denunciato pubblicamente carenze gestionali nella Cassa IBI, causa di perdite ed investimenti sbagliati, ed investito del problema la banca con le lettere pubblicate in allegato. Ora, accertamenti effettuati dall Organismo di Vigilanza sui Fondi Pensioni presso la Cassa di Previdenza IBI, iniziati nel Gennaio dello scorso anno e terminati alla fine dello stesso mese, hanno avuto un epilogo che non lascia dubbi, scritto dalla COVIP in data 25 Luglio 2005 e pervenuto sorprendentemente agli amministratori della Cassa eletti dagli iscritti solo alla fine dello scorso mese di Gennaio, con ben 6 mesi di ritardo. E evidente che il contenuto potrebbe provocare una qualche preoccupazione a coloro che hanno ignorato per tutti questi anni i problemi della Cassa, con particolare riferimento alle modalità di gestione. La COVIP, tra l altro, evidenzia una complessiva inadeguatezza del processo di investimento delle risorse della Cassa ed ha rilevato investimenti in strumenti finanziari non contemplati dal vigente Statuto della Cassa, nonché il conferimento di risorse ad intermediari esterni, senza alcuna delibera del Comitato di Amministrazione e senza alcuna segnalazione alla COVIP stessa; ha registrato altresì situazioni di rilevante conflitto di interessi relativamente ad investimenti in strumenti finanziari emessi da società appartenenti al Gruppo Intesa e, non da ultimo, il fatto che mai nessuna contabile della gestione finanziaria è mai stata recapitata alla Cassa di Previdenza. La COVIP giudica inadeguato l assetto organizzativo della Cassa in tema di gestione delle risorse sottolineando l assenza di strumentazione di supporto per lo svolgimento di un efficace gestione diretta delle risorse, alla mancanza di un sistema di rilevazione contabile infrannuale, al lacunoso sistema di archiviazione della documentazione rilevante e alla carente reportistica indirizzata all organo d amministrazione. Attribuendo a tale contesto le perdite scaturite da operazioni con elevata rischiosità: Parmalat. Tale grave situazione è stata altresì determinata dall assenza dell organo di controllo (nonostante vi fosse una norma statutaria, approvata dalla Covip già nell Aprile 2003 che prevede la presenza di tale Organismo), nonché dal regime di prorogatio del Comitato di Amministrazione. A questo proposito la COVIP ha chiesto la tempestiva (ricordiamo che la lettera dell Organismo di Vigilanza è datata 25 Luglio 2005) convocazione dell Assemblea dei Partecipanti affinché provveda con urgenza alla nomina del Comitato di Amministrazione e del Collegio dei Sindaci, nonché

iniziative volte a rimuovere le suddette criticità e ad ispirare, per il futuro, la gestione stessa a principi di prudenza allo scopo di tutelare al meglio gli interessi del fondo e dei suoi iscritti. Non servono ulteriori commenti, i rilievi della Commissione di Vigilanza sono estremamente precisi e molto chiari. Ci auguriamo nonostante il ritardo nel far emergere il verbale COVIP, forse connesso alle vicende dei Fondo Comit e all approvazione del nuovo statuto del Fapa di Gruppo, vengano compiuti i passi necessari al fine di assumere le determinazioni in ordine a tutto quanto rilevato e imposto dalla Commissione di Vigilanza, al fine di rimettere sul giusto binario un Fondo Pensioni ed i suoi iscritti che meritano ben altro destino rispetto a quanto sinora subito.