Lo scambio termico per diffusione

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Lo scambio termico per diffusione La diffusione di vapore acqueo attraverso la pelle è un fenomeno indipendente dal sistema di termoregolazione. i ( φ ) E = Q = rμ p p d udiff, sk as Legge di Fick dove r = calore latente di vaporizzazione dell acqua alla temperatura della pelle [J/kg] μ = permeabilità della pelle alla diffusione del vapore d acqua [kg/(s m 2 Pa)] p sk = tensione di vapore (pressione di saturazione) dell acqua alla temperatura della pelle [Pa] Ф = grado igrometrico (umidità relativa) dell aria ambiente [adimensionale] p as = tensione di vapore (pressione di saturazione) dell acqua alla temperatura dell aria ambiente [Pa] G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 35

Assumendo Lo scambio termico per diffusione r 6 2,41 10 J kg μ = 1, 27 10 9 kg 2 s m Pa e per p sk l espressione lineare, valida nel campo di temperatura 27 37 C, con T sk in C p sk = 256 T 3373 sk [Pa] i 3 si ha E = Q = 3,05 10 ( 256 T 3373 φ p ) d diff sk as Quindi, la potenza termica dispersa dal corpo umano per diffusione dipende dalle seguenti variabili: grado igrometrico (umidità relativa) dell aria temperatura dell aria dell ambiente temperatura media della pelle G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 36

Lo scambio termico per sudorazione La sudorazione consiste in varie fasi: 1. Produzione di sudore (prevalentemente soluzione acquosa di cloruro di sodio) da parte delle ghiandole sudoripare (sotto il controllo dell ipotalamo) 2. il sudore arriva sulla superficie esterna della pelle attraverso appositi condotti 3. il sudore forma un film sottile sulla pelle 4. il sudore evapora assorbendo calore latente di vaporizzazione La quantità di sudore evaporata e quindi la potenza termica Esw dipendono da temperatura della pelle temperatura dell aria velocità relativa soggetto-aria grado igrometrico (umidità relativa) dell aria permeabilità al vapore dell abbigliamento percentuale di pelle bagnata dal sudore G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 37

Lo scambio termico per respirazione 1. L aria a temperatura e titolo di vapore ambiente quando viene inspirata scambia calore e vapor d acqua con le mucose del tratto respiratorio 2. Giunta negli alveoli polmonari l aria si trova satura di vapor d acqua e ad una temperatura praticamente uguale a quella del nucleo corporeo 3. L aria espirata ha una entalpia ed un titolo di vapore maggiori che nelle condizioni di inspirazione (ovvero nelle condizioni dell ambiente) La potenza termica (per unità di superficie corporea) scambiata tra corpo umano ed ambiente connessa con i processi sopra descritti viene vista come somma di due contributi: quello per calore latente e quello per calore sensibile. Q i uresp, E ve C ve potenza termica unitaria dispersa come calore latente potenza termica unitaria dispersa come calore sensibile G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 38

dove m i ave, Lo scambio termico per respirazione i ( ) E = m r x x ve ave, ex a = ventilazione polmonare, ovvero portata massica di aria respirata [kg/s] r = calore latente di vaporizzazione dell acqua alla temperatura del nucleo [J/kg] x ex = titolo dell aria espirata Ponendo si ha con i x a = titolo dell aria ambiente 6 mave, = 1, 43 10 M r = 2, 41 10 x x = 0, 029 4,94 10 φ p ( ) 6 potenza termica unitaria dispersa come calore latente ex a 1atm as ( φ ) 5 Eve = 1,72 10 M 5867 pas 6 [ J kg] p as = tensione di vapore (pressione parziale) dell acqua alla temperatura dell aria ambiente [Pa] G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 39

Lo scambio termico per respirazione i C = m c T T ( ) ve ave, p, a ex a potenza termica unitaria dispersa come calore sensibile dove m i ave, = ventilazione polmonare, ovvero portata massica di aria respirata [kg/s] c p,a = calore specifico a pressione costante dell aria [kj/(kg C)] T ex = temperatura dell aria espirata [ C] Ponendo i m ave 6 =, 1, 43 10 pa, 1 M ( ) c kj kg C T a = temperatura dell aria ambiente [ C] Tex 34 C si ha ( ) C = 0, 0014M 34 T ve a G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 40

Lo scambio termico per respirazione Pertanto C = 0, 0014M 34 T ve ( φ ) 5 Eve = 1,72 10 M 5867 pas ( ) a da cui si ricava che la potenza termica dispersa nella respirazione dipende da grado igrometrico (umidità relativa) dell aria temperatura dell aria dell ambiente attività svolta dall individuo G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 41

L equazione del comfort termo-igrometrico La condizione di comfort termico (o benessere termico): quello stato psicofisico in cui il soggetto esprime soddisfazione nei riguardi del microclima; oppure la condizione in cui il soggetto non ha sensazione né di caldo né di freddo, condizione che viene detta di neutralità termica. Come esprimere tale sensazione in termini fisiologici ovvero in termini di parametri microclimatici? Condizione NECESSARIA Variazione dell energia interna del corpo NULLA OMEOTERMIA Tb = costante S = 0 G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 42

L equazione del comfort termo-igrometrico S = 0 M W R C Ck Ed Esw Eve Cve = 0 M ( 1 η ) attività T sk T op 0,155 I + cl 1 f h cl abbigliamento T op potenza per sudorazione ( T φ p ) 3 3, 05 10 256 sk 3373 5 ( φ as ) M 0,101 1, 72 10 p 0, 0014(34 T + a T a attività T r Ф Ф as h w a T sk T a 2 variabili legate al soggetto (attività ed abbigliamento) 4 variabili ambientali (temperatura, velocità ed umidità dell aria, temperatura media radiante) 2 variabili fisiologiche (temperatura della pelle, potenza termica dispersa per sudorazione) G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 43

L equazione del comfort termo-igrometrico Le variabili che influenzano il comfort termoigrometrico f(abbigliamento, attività, T a, w a, Ф, T r, T sk, E sw ) = 0 2 variabili legate al soggetto (attività ed abbigliamento) 4 variabili ambientali (temperatura, velocità ed umidità dell aria, temperatura media radiante) 2 variabili fisiologiche (temperatura della pelle, potenza termica dispersa per sudorazione) In realtà le due variabili fisiologiche non sono indipendenti ma dipendono (con legge complessa) dalle altre. Pertanto le variabili indipendenti sono 6 f(abbigliamento, attività, T a, w a, Ф, T r ) = 0 Condizione necessaria per il comfort G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 44

L equazione del comfort termo-igrometrico f(abbigliamento, attività, T a, w a, Ф, T r, T sk, E sw ) = 0 (1) Altra condizione necessaria non attivazione dei meccanismi di termoregolazione In realtà si è visto che, in condizioni di comfort termico, non si ha l attivazione dei meccanismi di termoregolazione solo se il soggetto è a riposo. All aumentare della attività, anche in condizioni di benessere, si innescano e si intensificano sia il meccanismo vasomotorio che la sudorazione. G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 45

L equazione del comfort termo-igrometrico f(abbigliamento, attività, T a, w a, Ф, T r, T sk, E sw ) = 0 (1) Secondo Fanger le ulteriori condizioni che devono essere soddisfatte sono: (2) ( ) Esw = 0, 42 M W 58, 2 In caso di attività sedentaria la sudorazione è sgradita, mentre in caso di attività motoria una certa dose di sudorazione risulta gradita. T = 35,7 0,0275( M W) (3) In caso di attività motoria è sk gradita una temperatura della pelle più bassa In definitiva, le possibili condizioni di comfort termico sono le combinazioni delle sei variabili indipendenti che soddisfano l equazione (1), insieme alle (2) e (3). G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 46

L equazione del comfort termo-igrometrico Tsk Top 3 M W = M ( 1 η) = + 3, 05 10 ( 256 Tsk 3373 φ pas ) + 1 0,155 Icl + f h cl (1) ( 0,101 1, 72 10 5 φ ) 0, 0014 ( 34 ) + E + M p + T sw as a dove ( ) Esw = 0,42 M W 58, 2 (2) e T = 35,7 0,0275( M W) sk (3) G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 47

Esempio Uno studente assiste ad una lezione nel periodo invernale in un aula in cui si hanno le seguenti condizioni termoigrometriche: Temperatura operativa: T op = 20 C Temperatura dell aria: T a = 22 C Velocità dell aria: w a = 0,10 m/s Umidità relativa dell aria: Ф= 50% = 0,50 Determinare, sulla base del bilancio termico, se lo studente si trova in condizioni di comfort. Attività fisica sedentaria M = 1,2 met ~ 70 W/m 2 W = η M ~ 0 Abbigliamento tipico invernale I cl ~ 1 clo G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 48

Esempio: continua Coefficienti di scambio termico: ( ) ( ) [ ] war = wa + 0, 0052 M 58, 2 = 0,10 + 0, 0052 70 58, 2 m s 0,16m s h c W W W = 12,1 war = 12,1 0,16 5 2 2 2 mk mk mk h W 1,58 10 1,58 10 1 ( 20 273) 3 W W = f T 4 mk + mk mk 7 3 7 r cl m 2 2 2 h= h + h c r 9 W 2 mk G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 49

Esempio: continua Temperatura della pelle Calcolata in condizioni di comfort ( ) ( ) T = 35,7 0,0275 M W 35,7 0,0275 70 C = 33,8 C sk Potenza termica unitaria secca R Tsk Top 33,8 20 W + C = = 52 1 1 0,155 Icl + 0,155 + m f h 9 cl 2 Potenza termica unitaria per sudorazione Calcolata in condizioni di comfort W W Esw = 0,42 M W 58,2 = 0, 42 70 58, 2 5 m m ( ) ( ) 2 2 G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 50

Esempio: continua Pressione del vapor saturo T a = 22 C p = 0,0265bar = 2650Pa Potenza termica unitaria per diffusione di vapore acqueo attraverso la pelle ( φ ) E = T p = 3 d 3,05 10 256 sk 3373 as = 3 3,05 10 ( 256 33,8 3373 0,5 2650) 12 W m 2 Potenza termica unitaria per respirazione ( 5 0,101 1, 72 10 φ ) 0, 0014 ( 34 ) Eve + Cve = M pas T + a = as 5 ( ) ( ) = 70 0,101 1,72 10 0,5 2650 0,0014 34 22 7 W + m 2 G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 51

Esempio: continua Potenza termica unitaria per sudorazione in condizioni di comfort E sw 5 W m 2 5/76 ~ 7% Potenza termica unitaria secca R + C 52 W 2 m 52/76 ~ 68% Potenza termica unitaria per diffusione di vapore acqueo attraverso la pelle E d 12 W m 2 12/76 ~ 16% Potenza termica unitaria per respirazione E ve + C ve 7 W m 2 7/76 ~ 9% Potenza termica unitaria dissipata totale E tot ~ (5 + 52 + 12 + 7) W/m 2 = 76 W/m 2 E tot > M = 70 W/m 2 G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 52

GLI INDICI DI DISCOMFORT TERMO-IGROMETRICO Una volta determinate le condizioni di benessere, sorge il problema di verificare se in un ambiente reale i valori delle grandezze microclimatiche permettono di raggiungere tali condizioni o di valutarne lo scostamento. indici di discomfort Indici di discomfort globale localizzato se si considerano i valori delle quattro variabili ambientali come uniformi nell ambiente se si tiene conto della reale distribuzione spaziale di dette variabili nell ambiente G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 53

VARIABILI AMBIENTALI: LA TEMPERATURA DELL ARIA L importanza della temperatura dell aria sul benessere termoigrometrico è piuttosto ovvia in quanto influenza direttamente lo scambio termico convettivo e quello sensibile attraverso la respirazione. Essa potrebbe essere misurata con un normale sensore di temperatura. Tuttavia la misura in un punto di tale grandezza non è un indicatore sufficiente per stabilire condizioni di comfort. Possono infatti verificarsi gradienti verticali ed orizzontali di temperatura non trascurabili, a causa di effetti di stratificazione e circolazione. Le disuniformità locali di temperatura sono in generale funzione delle temperature superficiali degli oggetti inseriti nell ambiente, in particolare la presenza di elementi fortemente irraggianti rende molto variabile il campo di temperatura (la tipologia di impianto influenza fortemente il gradiente verticale di Ta). Il limite per il gradiente verticale di temperatura generalmente accettato dagli standard è di 3 C tra (0,1 m ed 1,1 m o 1,7 m) L influenza delle disuniformità di temperatura vengono considerate nel determinare le condizioni di discomfort locale G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 54

Gli indici di discomfort termico-igrometrico Le condizioni reali vengono considerate accettabili se sia l indice di disagio globale che quelli localizzati rimangono entro certi valori numerici, che sono valutati su base statistica. Ambienti termicamente moderati (abitazioni, uffici ecc.) Indici di disagio Ambienti termicamente severi (fonderie, laminatoi ecc.) Indici di stress (il problema è la salute) G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 55

Gli indici di discomfort termico-igrometrico empirici basati sul metodo della inchiesta storicamente i primi ad essere introdotti Indici di disagio ET (Effective Temperature) Houghten e Yagoglou, 1920 oggi praticamente abbandonato razionali basati su un approccio integrato tra l equazione di bilancio termico e l indagine statistica PMV (Predicted Mean Vote) Fanger, 1970 ET* (New Effective Temperature) Gagge, anni 70 G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 56

L indice globale: PMV L indice razionale PMV (Predicted Mean Vote) proposto da Fanger nel 1970, per la completezza delle variabili prese in considerazione è oggi il più usato e dal 1984 è stato introdotto nelle norme ISO 7730. L indice PMV consente di prevedere il voto medio espresso dagli occupanti un dato ambiente, supponendo di chiedere a ciascuno di formulare un giudizio sulla sensazione nei riguardi del microclima L indagine fu effettuata in camera climatica su circa 1300 individui, in eguali condizioni di attività e di abbigliamento G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 57

L indice globale: PMV L indice razionale PMV (Predicted Mean Vote) Corrispondenza tra voto assegnato e sensazione soggettiva VOTO +3 +2 +1 0-1 -2-3 SENSAZIONE molto caldo caldo leggermente caldo neutro leggermente freddo freddo molto freddo G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 58

L indice globale: PMV Per valutare il PMV (Predicted Mean Vote) il metodo di Fanger utilizza l equazione di bilancio termico (1), insieme alle equazioni del comfort (2) e (3) La sensazione di caldo o di freddo che prova un soggetto è proporzionale al carico termico CT, definito come la differenza tra (M-W) e la potenza termica unitaria che il soggetto disperderebbe globalmente verso l ambiente ove si trovasse in condizioni di comfort (ovvero calcolata mediante le eq. (1), (2) e (3) ( ) ( ) d sw ve ve CT = M W R C E E E C ( ) Esw = 0, 42 M W 58, 2 T = 35,7 0,0275( M W) sk (1) (2) (3) I termini con l asterisco sono calcolati usando le equazioni (2) e (3). G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 59

L indice globale: PMV CT = 0 CT > 0 CT < 0 Condizioni di neutralità termica Sensazione di caldo Sensazione di freddo Mettendo in relazione il Carico Termico CT con i dati ricavati nell indagine statistica, Fanger ha elaborato un algoritmo che definisce il PMV in funzione della potenza metabolica unitaria M e del Carico Termico CT stesso. PMV 0,036 M = 0,303e 0,028 + CT G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 60

L indice PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied) Considerando l approccio statistico nella definizione dell indice PMV, esso esprime il voto medio espresso nei confronti del microclima dalla maggioranza dei soggetti. E chiaro però che i voti dei singoli individui presentano una certa dispersione attorno al valore medio. Indice PPD percentuale prevista di insoddisfatti, individuando come insoddisfatti coloro che votavano ±2 oppure ±3. PPD = 100 95e ( 0,03353 4 2 PMV 0,2179 PMV ) + Si vede che anche per PMV = 0 la percentuale di insoddisfatti è pari al 5%, ovvero è impensabile individuare condizioni ambientali che siano di comfort per tutti. G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 61

L indice PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied) Considerazioni di tipo economico hanno, sino ad oggi, indotto la normativa a ritenere accettabili ambienti con un PPD inferiore o uguale al 10%, ovvero con un PMV compreso tra -0,5 e +0,5 PPD 10% 5% -2,0-1,5-1,0-0,5 0 +0,5 +1,0 +1,5 +2,0 PMV G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 62

L indice PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied) ESEMPIO Uno studente assiste ad una lezione nel periodo invernale in un aula in cui si hanno le seguenti condizioni termoigrometriche: Temperatura operativa: T op = 20 C Temperatura dell aria: T a = 22 C Velocità dell aria: w a = 0,10 m/s Umidità relativa dell aria: Ф= 50% = 0,50 In un precedente esercizio è stato calcolato che lo studente dissipa verso l ambiente una potenza unitaria M* = 76 W/m 2. Determinare se lo studente si trova in condizioni di comfort. Attività fisica M = 1,2 met ~ 70 W/m 2 W = η M ~ 0 Abbigliamento tipico invernale Potenza unitaria dissipata: M* ~ 76 W/m 2 I cl ~ 1 clo G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 63

L indice PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied) Potenza unitaria dissipata M* ~ 76 W/m 2 Carico Termico W W CT = M M* = 70 76 = 6 m m ( ) 2 2 CT < 0 Sensazione di freddo Predicted Mean Vote = + = 0,036 M PMV 0,303 e 0, 028 CT = + ( ) = 0,036 70 0,303 e 0, 028 6 0,31 0 < PMV < -1 Leggermente freddo G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 64

L indice PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied) Esempio PMV = - 0,31 Predicted Percentage of Dissatisfied ( 0,03353 4 2 PMV 0,2179 PMV ) PPD = 100 95 e + = 4 2 ( 0,03353 0,31 0,2179 0,31 ) = 100 95 e + 7% PPD = 7% < 10% Condizioni di comfort ACCETTABILI G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 65

Il diagramma a temperatura operativa di neutralità termica costante Norma UNI-EN-ISO 7730 T op ottimale ΔT ammissibile per rimanere nel campo di valori (-0,5 +0,5) per PMV Il diagramma è valido per: Φ = 50% η = W = 0 w ar = 0,0052(M-58,2) [m/s] G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 66

Esempio Ufficio con attività leggera M ~ 1,2 met INVERNO, con abbigliamento tipico I cl ~ 1 clo G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 67

Esempio 1,2 G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 68

Esempio Ufficio con attività leggera M ~ 1,2 met ESTATE con abbigliamento tipico I cl ~ 0,5 clo G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 69

Esempio 1,2 G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 70

Il diagramma ASHRAE St 55-1981 del comfort termico Condizioni accettabili per il comfort termico secondo ASHRAE Standard 55-1981 attività sedentaria: M<= 1,2 met abbigliamento da interno: estate I cl ~ 0,5 clo inverno I cl ~ 0,9 clo velocità dell aria: w a ~ 0,15 m/s G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 71

Le cause di discomfort termico locale Principali cause di discomfort termico locale Disuniformità di temperatura Fluttuazioni di velocità dell aria 1. Notevoli gradienti verticali di temperatura dal pavimento al soffitto. Particolarmente fastidiosa quando la temperatura a livello delle caviglie è inferiore a quella della testa: PPD ~ 5% ΔT < 3 C 2. Pavimento troppo caldo o troppo freddo: 20 C 30 C 3. Disuniformità locali della velocità dell aria. Un raffreddamento indesiderato anche di una piccola parte del corpo dovuto ad una corrente d aria può provocare forte disagio. In inverno w a < 0,12 m/s. In estate w a < 0,16 m/s. 4. Elevata disuniformità della temperatura delle pareti. Si verifica in inverno in presenza di grandi superfici vetrate fredde (asimmetria orizzontale) ovvero da un soffitto troppo caldo (asimmetria verticale). Per attività sedentaria o leggera, asimmetria orizzontale < 10 C. Per attività sedentaria o leggera, asimmetria verticale < 5 7 C G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 72

Scheda 1 Condizioni di comfort INVERNALI, attività sedentaria Temperatura operativa* Differenza di temperatura verticale fra 0,1m e 1,1m dal suolo (caviglie-anche) Temperatura superficiale del pavimento Velocità media dell aria Asimmetria della temperatura radiante da finestre o altre superfici verticali fredde Asimmetria della temperatura radiante da superfici orizzontali calde Umidità relativa 20 23 C < 3 C 19 26 C < 0,15 m/s < 10 C < 5 C 50% ± 10% * In G. Italia Cesini la legge Termodinamica 10/90 sul e termofluidodinamica risparmio energetico - Cap. 11_Comfort prevede T 73 ambiente = 20 C

Scheda 2 Condizioni di comfort ESTIVE, attività sedentaria Temperatura operativa Differenza di temperatura verticale fra 0,1m e 1,1m dal suolo (caviglie-anche) Velocità media dell aria Umidità relativa 24 26 C < 3 C < 0,25 m/s 50% ± 10% G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 74