Corso Diritto romano II a.a. 2012-2013 Esame: a) gli studenti frequentanti sosterranno l esame sugli argomenti trattati a lezione, avvalendosi del materiale didattico messo a disposizione online dal docente + EURIPIDE, Medea (una delle tante edizioni economiche con testo greco a fronte) + A. CAMUS, Lo straniero (una delle tante edizioni economiche in commercio); b) agli studenti non frequentanti si consiglia lo studio del libro L. CAPOGROSSI COLOGNESI, Cittadini e territorio, La Sapienza editrice, Roma 2000.
Definizione di s. Dizionario De Mauro (Paravia): «agg., di un'altra nazione, di un altro paese rispetto al proprio s.m., chi appartiene alla nazione o all esercito contro cui si è in guerra agg. (obsoleto; letterario), strano, insolito»;
Definizione di s. Vocabolario Treccani: «agg. e s. m. (f. -a) [der. del lat. extraneus estraneo, esterno ; cfr. il fr. ant. estrangier, der. di estrange estraneo ] a. Di altri paesi, di altre nazioni In partic., riferito a persona che appartiene per cittadinanza a uno stato estero, ma che gode dei diritti civili attribuiti ai cittadini dello stato, a condizione di reciprocità e nell osservanza di norme contenute in leggi speciali b. Con connotazione ostile, alludendo a popolazioni nemiche o comunque avverse e odiate agg. (letter.), estraneo: sentirsi s. in patria, in casa propria».
Definizione di s. Enciclopedia (Treccani) italiana (Roma 1950, p. 817): «Il criterio distintivo tra cittadini e stranieri è posto da ogni stato mediante le norme che regolano l acquisto e la perdita della cittadinanza; non esiste, quindi, un criterio distintivo, desunto dalle norme del diritto internazionale. Sono stranieri quegli individui che non hanno la cittadinanza dello stato in cui si trovano, senza tener conto della circostanza che vi siano semplicemente di passaggio, o come residenti o domiciliati, o in qualità di profughi; e che vi siano entrati, o meno, per loro spontanea volontà».
Definizione di s. V Appendice dell Enciclopedia italiana (Roma 1995, p. 302): «Varie sono le figure che possono essere compendiate nel termine straniero ( immigrato, rifugiato, profugo, apolide ), la cui nozione, in mancanza di una precisa definizione dell ordinamento italiano, può desumersi dalla sua contrapposizione allo status di cittadino».
Definizione di s. Grande Dizionario Enciclopedico (XIX, 15, Torino 1993, p. 440), leggiamo: «Il diritto internazionale regola, in accordo con il diritto costituzionale, il diritto penale e il diritto civile dei singoli paesi, garanzie e obblighi relativi alla condizione di S., cioè di chi, per definizione, non possiede la cittadinanza dello stato nel quale si trova».
Lezione prof. E. Stolfi
Siparietto culturale: P. AUSTER, Diario d inverno, 146-147
Varr., l.l.5,3 et multa verba aliud nunc ostendunt, aliud ante significabant, ut hostis: nam tum eo verbo dicebant peregrinum quis suis legibus uteretur, nunc dicunt eum quem tum dicebant perduellem. e molte parole hanno oggi un significato diverso da quello che avevano un tempo, come nel caso di hostis: infatti, con questo termine in antico si indicava lo straniero soggetto al diritto del suo paese; ora con questa parola viene chiamato quello che allora dicevano perduellis(nemico di guerra).
Cic. off. 1,37 Equidem etiam illud animadverto, quod, qui proprio nomine perduellis esset, is hostis vacaretur, lenitate verbi rei tristitiam mitigatam. Hostis enim apud maiores nostros is dicebatur, quem nunc peregrinum dicimus. Indicant duodecim tabulae: aut status dies cum hoste itemque adversus hostem aeterna auctoritas. Quid ad hanc mansuetudinem addi potest, eum, quicum bellum geras, tam molli nomine appellare? Quanquam id nomen durius effecit iam vetustas; a peregrino enim recessit et proprie in eo, qui arma contra ferret, remansit. Osserverei anche questo, che, col chiamare forestiero colui che propriamente si denominerebbe nemico di guerra, s intese mitigare con un eufemismo il tristo significato del termine. Dai nostri antenati dicevasiinfatti forestiero colui appunto che chiamiamo adesso straniero. Ne fanno testimonianza le dodici tavole: O il giorno della comparsa con un forestiero, e così pure Nei confronti di un forestiero perpetua garanzia. Quale maggiore moderazione si potrebbe pretendere di questa, di chiamare cioè con un termine così attenuato colui con cui sei in guerra? Certamente il tempo ha reso più aspra tale denominazione; receduta infatti dal significato di forestiero si cristallizzò appropriatamente a proposito di colui che prenda le armi contro di noi.