Funzioni fondamentali della frase (soggetto, oggetto diretto, ecc.) Ruoli tematici: agente, paziente, beneficiario, strumento, ecc.

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1 Both English and Dyirbal have different syntactic means of encoding the same semantic roles (p. 114) Funzioni fondamentali della frase (soggetto, oggetto diretto, ecc.) Ruoli tematici: agente, paziente, beneficiario, strumento, ecc. Nicola Grandi (2011), Diatesi, in R. Simone (dir.), Enciclopedia dell Italiano, Vol. 1, Roma, Istituto dell Enciclopedia Italiana Treccani, Con il termine diatesi si intende una categoria propria dei verbi che serve a esprimere le correlazioni tra le funzioni fondamentali della frase (soggetto, oggetto diretto, ecc.) e i ruoli semantici richiesti dall azione che esso esprime.

2 Nella descrizione di una frase si può prevedere, da una parte, una struttura di superficie, che concerne i rapporti formali tra il verbo e gli elementi nominali correlati e, dall altra, una struttura profonda, che incorpora le relazioni logicosemantiche tra un predicato ed i suoi argomenti, cioè gli elementi obbligatori perche l azione o l evento descritti dal verbo si possano compiere. La diatesi riguarda appunto la codifica delle rispondenze tra gli argomenti del livello logico e gli elementi nominali del livello formale. In questo senso, le diverse diatesi (passiva e media: vedi sotto) sono processi che alterano la relazione naturale tra gli elementi che, a livello logico-semantico, fungono da argomenti e le funzioni grammaticali codificate sul piano della forma. La diatesi attiva esprime una azione o un evento che, a livello logico, pone in risalto la prospettiva del partecipante più dinamico (o, appunto, attivo), cioè l agente. Le altre diatesi (marcate rispetto a quella attiva) si caratterizzano per: (a) un alterazione del legame naturale tra la funzione logica dei ruoli tematici del verbo e la loro funzione grammaticale; (b) l omissione di uno degli argomenti del verbo

3 Si passivante: In Africa si uccidono 360 elefanti ogni giorno e non restano che 200 oranghi nelle foreste Diatesi media, che condivide tratti dell una e dell altra. Nel medio, la prospettiva e attiva, nel senso che pone in risalto il partecipante dinamico, che avvia consapevolmente l azione espressa dal verbo. Ma questo partecipante presenta anche i tratti del paziente, in quanto ricadono su di esso gli effetti dell azione. Il medio dispone di una serie di marche indipendenti greco antico: lóuō lavo louomai io mi lavo Se c e un oggetto diretto, l agente assume anche la funzione di beneficiario (formalmente sottinteso): loumai tas kheiras mi lavo le mani, cioè lavo le mie mani

4 La morfologia Studio del valore grammaticale dei morfemi e, nelle lingue flessive, delle relative regole flessionali, in rapporto alla composizione delle parti del discorso ` (De Mauro, T. (1999), GRADIT, Torino, UTET) Parte della linguistica che analizza la struttura e la forma delle parole ed i processi che intervengono nella loro formazione o trasformazione (Giannini, S. (1994), Morfologia, in Beccaria, G.L. (a cura di), Dizionario di linguistica, Torino, Einaudi) Tradizionalmente, la morfologia è definita come la disciplina che studia la struttura interna delle parole: la sua esistenza quindi presuppone l esistenza della parole t (Thornton, A.M. (2005), Morfologia, Roma, Carocci)

5 La sintassi Branca della linguistica che studia la struttura della frase, gli elementi che la compongono e i procedimenti formali che esprimono i rapporti tra le idee, sia nell ambito di una singola frase sia in un periodo costituito da più frasi (De Mauro, T. (1999), GRADIT, Torino, UTET) Costituisce una delle branche fondamentali della linguistica, occupandosi specificamente delle regole e dei principi che nelle lingue naturali sovrintendono al collegamento e alle relazioni tra le categorie grammaticali (Marotta, G. (1994), Sintassi, in Beccaria, G.L. (a cura di), Dizionario di linguistica, Torino, Einaudi) Componente del linguaggio che assembla unità semplici in unità complesse (Donati, C, (2008), La sintassi, Bologna, Il Mulino)

6 Le unità della morfologia Morfemi Parole Le unità della sintassi Parole Categorie grammaticali Frasi Sintagmi

7 Le unità della morfologia Morfemi Parole Le unità della sintassi Parole Categorie grammaticali Frasi Sintagmi

8 I compiti della morfologia Formare parole (nuove) Trasformare parole (già esistenti) I compiti della sintassi Creare unità più complesse della parola Collegare tra loro categorie grammaticali Individuare procedimenti formali per esprimere rapporti tra le idee

9 - Variazione interlinguistica della nozione di parola: 1) italiano (lingua della famiglia indeuropea, gruppo romanzo): i (articolo definito maschile plurale): un fono precipitevolissimevolmente: 25 foni (di cui uno lungo) 2) nederlandese (lingua della famiglia indeuropea, gruppo germanico): brandweerladderwagenknipperlichtinstallatiemonteurs meccanici per l installazione di luci lampeggianti per le scale del-la macchina dei pompieri 3) eschimese siberiano (lingua della famiglia yupik): iqalussuarniariartuqqusaagaluaqaagunnuuq è stato detto che abbiamo avuto l ordine tassativo di andare fuori a pescare pescecani - Variazione intralinguistica della nozione di parola: Parola morfosintattica vs. parola fonologica es. portaocchiali a) una parola per morfologia e sintassi b) due parole per la fonologia (in quanto ha due accenti, come dimostra il fatto che la prima o è aperta)

10 La definizione di parola Ciò che è compreso tra due spazi bianchi in un testo scritto

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14 Sotho settentrionale* Re tlo e bua ka thipa ya gagwe Retloebua kathipa yagagwe we shall skin it with his knife *bantu, centrale, sotho-tswana

15 Quante parole? Gli amici dei miei amici sono miei amici Gli amici del mio amico sono miei amici

16 Lessema vs. forma flessa LESSEMA: unità di livello astratto; elemento dotato di significato lessicale, che appartiene ad una categoria grammaticale (N, V, AGG, AVV, PREP, ART ), che può essere rappresentato da una o più forme flesse. FORMA FLESSA: esprime il significato del lessema, assieme ad uno o più significati grammaticali (obbligatori e dipendenti dalla categoria grammaticale associata al lessema stesso).

La morfologia. (Giannini, S. (1994), Morfologia, in Beccaria, G.L. (a cura di), Dizionario di linguistica, Torino, Einaudi)

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