Sommario. Photo couverture : Visite de S.A.S. le Prince Albert II de Monaco à Vintimille Copyright : Palais de Monaco



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Transcript:

Sommario Redazione / Rédaction Comitato di redazione / Comité de rédaction Fernanda CASIRAGHI (Presidente AIIM) Niccolo CAISSOTTI DI CHIUSANO (Vice-Presidente) Carlo Filippo BRIGNONE (Tesoriere) Caporedattore / Rédacteur en chef Fabrizio CARBONE (Segretario Generale AIIM, giornalista pubblicista) Direzione / Direction Direttore Generale & Direttore della Pubblicazione Directeur Général & Directeur de la Publication Patrick ZIRAH Pubblicità / Publicités Direttore commerciale della rivista Directeur commercial du magazine Guy FIMA Commerciali / Chargées de Clientèle Pauline CORNOU, Stefania POLINORO Giornalisti / Journalistes Silvia BOZZONE, Sara CONTESTABILE, Nelly NUSSBAUM Traduzioni e articoli in francese Traduction et articles en français Fabrizio CARBONE Servizio amministrativo & finanziario Service administratif & financier Leila SADNI Studio Grafico / Studio Graphique Francis NOIRHOMME - David ZIRAH Stampa / Imprimerie Graphic Service - Monaco Diffusione nelle Edicole Diffusion en Kiosques Sté. Presse Diffusion - Monaco Amministrazione / Administration Deposito legale - Febbraio 2008 Dépôt légal à parution - Février 2008 Editore / Editeur Le Trocadero 43, Av. de Grande Bretagne MC 98000 Monaco Tél. : +377 97 70 75 95 Fax : +377 97 70 75 96 info@monaco-commincation.mc www.monaco-communication.mc Sommaire Premessa di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco / Préface de S.A.S. le Prince Albert II de Monaco...p. 3 La Fondazione Principe Alberto II e gli imprenditori italiani / La Fondation Prince Albert II et les entrepreneurs italiens...p. 5 La governance globale è la chiave per un futuro sostenibile dell energia / La gouvernance globale est la solution de l avenir pour une énergie durable...p. 10 Decidere il futuro, possibili scenari per le politiche energetiche fino al 2050 / Décider l avenir, scénarios des politiques énergétiques possibles jusqu en 2050...p. 13 Fissore Agency, un associato all AIIM nel settore dello smaltimento rifiuti / L Agence Fissore, un membre de l AIIM dans le secteur du traitement des déchets...p. 15 Qualità della vita e qualità dell ambiente / Qualité de la vie et qualité de l environnement...p. 16 Ecogeo, un impresa italiana all avanguardia nel settore dell ambiente / Ecogeo, une entreprise italienne à la pointe du secteur de l environnement...p. 18 La SMEG, una grande società impegnata nello sviluppo sostenibile / La SMEG, une grande société engagée dans le développement durable...p. 22 L Associazione Monegasca degli Amici del Veicolo Elettrico / L Association Monégasque des Amis du Véhicule électrique...p. 24 Newteon, una giovane impresa protagonista del trasporto elettrico / Newteon, une jeune entreprise protagoniste du transport électrique...p. 25 Generali, la compagnia di assicurazioni in prima linea sul fronte dell ambiente / Generali, un assureur s engage pour la protection de l environnement...p. 29 L AIIM sottoscrive la Carta sulla Responsabilità Sociale delle Imprese / L AIIM soutient a Chartre sur la Responsabilité Sociétale des entreprises...p. 36 Elit Interim L interinale ecoresponsabile! / Elit Interim L intérim autrement!...p. 37 Finanza e sviluppo sostenibile / Finance et développement durable...p. 40 Dresdner Bank, un impegno per l ambiente e la Fondazione Principe Alberto II di Monaco / Dresdner Bank, un engagement pour l environnement et pour la Fondation Prince Albert II de Monaco...p. 42 Credere nell avvenire e difendere le proprie opinioni / Croire en l avenir et défendre ses convictions...p. 46 Quattrocento esperti hanno discusso di energia nel convegno organizzato dalla Fondazione Farefuturo...p. 48 Business Knowledge Bureau, pubbliche relazioni per un industria più moderna / Business Knowledge Bureau, relations publiques pour une industrie plus moderne...p. 50 La Rivoluzione ambientale, il protocollo di Kyoto...p. 53 AFIM sam, la bella storia del successo italiano di un Agenzia immobiliare monegasca associata all AIIM / AFIM sam, la belle histoire du succès italien d une Agence immobilière monégasque associée à l AIIM...p. 54 Generali & IM2S...p. 57 Le riforme fiscali in Italia ed il loro impatto sulla piazza di Monaco / Les réformes fiscales en Italie et leurs impacts sur la place monégasque...p. 58 Pierpaola Bernasconi, associata all AIIM, vince il primo premio alla Fiera di Vicenza 2007 Pierpaola Bernasconi, associée à l AIIM, gagne le premier prix à la Foire de Vicenza 2007..p. 62 Gianluca Fossat, un giovane imprenditore italiano dell AIIM al Forum delle Nazioni Gianluca Fossat, une jeune entrepreneur italien de l AIIM au Forum des Nations...p. 63 La Festa di Natale degli italiani di Monaco / La Fête de Noël des Italiens de Monaco...p. 64 Château de la Chèvre d Or...p. 68 Photo couverture : Visite de S.A.S. le Prince Albert II de Monaco à Vintimille Copyright : Palais de Monaco Associazione degli Imprenditori Italiani del Principato di Monaco Association des Entrepreneurs Italiens de la Principauté de Monaco 17, Avenue de l Annonciade - 98000 Monaco - Tel / Fax +377 93 50 44 90 - info@aiim.asso.mc Monaco Imprese e il formulario d iscrizione sono scaricabili su : www.aiim.asso.mc Monaco Imprese et le formulaire d inscription sont téléchargeables sur : www.aiim.asso.mc 1

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La Fondazione Principe Alberto II di Monaco e gli imprenditori italiani Intervista a S.E. Bernard Fautrier, Vicepresidente e Amministratore Delegato La Fondazione Principe Alberto II di Monaco promuove la gestione sostenibile delle risorse naturali e la ricerca di soluzioni per l ambiente in tre grandi settori : il cambiamento climatico, la biodiversità e l acqua. Per raggiungere i suoi obiettivi, l organizzazione appronta tutti i mezzi necessari per accelerare la realizzazione di progetti a livello internazionale, creando una rete di scienziati, imprese e di cittadini pronti ad operare uniti per la stessa causa. Incontriamo Sua Eccellenza Bernard Fautrier, Vicepresidente e Amministratore Delegato della Fondazione. Monaco Imprese : Nel corso dell udienza privata da S.A.S. il Principe Alberto II, i rappresentanti del Com.It.Es. (Comitato degli Italiani all estero, ndr.) coscienti della grande attenzione del Principe Sovrano nei riguardi della politica dell ambiente, hanno fatto conoscere la possibilità di replicare a Monaco il Museo A come Ambiente di Torino, nella sua versione itinerante (su gomma, ndr.) creata per sensibilizzare il maggior numero di persone ai problemi del pianeta. Ella ha avuto modo di visitare il Museo, accompagnato da un nostro associato, l Ing. Mauro Migliorero (coordinatore del progetto sul territorio monegasco, ndr.) e dal Vicepresidente dell AIIM, Conte Niccolò Caissotti di Chiusano. Cosa può dirci in merito allo stato di avanzamento dell idea? S.E. Bernard Fautrier : La vostra domanda è di grande attualità. Come sapete, abbiamo recentemente organizzato a Monaco un esposizione che riprende la stessa preoccupazione - mirabilmente rappresentata al Museo di Torino - di sensibilizzare il pubblico alle problematiche dell ambiente. Si tratta della Casa dello sviluppo sostenibile (esposta presso la Salle du Canton dal 24 novembre al 2 dicembre 2007, ndr.). Stiamo attualmente pensando di rendere mobile questa casa, mettendola in un camion, e prevedendo un sistema di montaggio/ smontaggio rapido. Dobbiamo quindi tenere conto del know-how del Museo di Torino. Sulla base di un accordo di partnership con quest ultimo, potremmo creare a Monaco un sistema automobile di sensibilizzazione, al fine di consentire la diffusione della conoscenza in materia di sviluppo sostenibile, lungo un percorso mediterraneo. E importante associare all iniziativa gli imprenditori italiani, vale a dire grandi gruppi privati italiani legati all ambiente. Sono certo del pieno accordo del Principe Sovrano. Sarebbe pertanto auspicabile fissare presto una riunione tra la Fondazione, i partners italiani e francesi (il progetto di casa itinerante è francese, ndr.) e gli eventuali sponsor per consentirne l avanzamento. Credo che l Associazione degli Imprenditori Italiani (AIIM) possa giocare un ruolo molto importante. E necessario che questa sinergia sia il frutto di una federazione tra entità monegasche, l AIIM e la Fondazione. M.I. : Sappiamo che la Fondazione Principe Alberto II di Monaco sta lavorando su progetti di compensazione dell anidride carbonica con un membro della nostra Associazione (Ing. Mauro Migliorero, ndr.) ed il dott. Agostino Re Rebaudengo, Presidente e Amministratore Delegato della società ASJA, produttrice di energia verde, con il quale l AIIM ha recentemente organizzato una cena-dibattito. Che cosa può dirci in merito a queste collaborazioni? S.E. Bernard Fautrier : Abbiamo contattato la società ASJA per valutare un accordo non esclusivo inerente all acquisizione, per il suo tramite, di certificati di compensazione delle emissioni di CO 2 : i cosiddetti certificati verdi. Incontriamo tuttavia alcuni problemi riguardo al programma informatico, proposto da ASJA e messo a disposizione del pubblico, il quale sembra molto complesso e suscettibile di creare difficoltà. Abbiamo appena ricevuto una proposta concorrente relativa ad un sistema più dettagliato, più facile da utilizzare e, soprattutto, meno oneroso. M.I. : Che cosa pensa dei progetti italiani, sia istituzionali, sia industriali, in materia di protezione dell ambiente? Secondo Lei, l Italia potrebbe essere un partner privilegiato della Fondazione? S.E. Bernard Fautrier : Ottima domanda. Il Principe Sovrano gradirebbe vivamente che, nel corso dell anno 2008, la Fondazione possa avere una branch italiana. Abbiamo cominciato con un ramo francese e poi inglese, operativo dal mese di ottobre 2007. Stiamo finalizzando la creazione di un ramo americano, e abbiamo in cantiere una branca canadese e svizzera. La presenza in Italia non è solo un aspetto formale. Abbiamo molto da imparare da questo Paese e dalle sue imprese, a causa della loro inventiva e del loro dinamismo nell affrontare la problematica attuale inerente allo sviluppo sostenibile e all ambiente in generale. Citerò tre esempi che m interessano da vicino :.../... 5

6 1) La presenza in Italia di molteplici fonti di energia rinnovabili : Risulta evidente che le scelte o le non scelte energetiche fatte dall Italia (abbandono del nucleare per via referendaria negli anni 80, ndr.) l hanno portata ad essere più creativa, per esempio, della Francia. L Italia è una Nazione avanzata in questo settore, e le imprese dinamiche si muovono in un terreno favorevole. 2) Lo sviluppo di materiali innovativi per le costruzioni in grado di assorbire l anidride carbonica. Penso, nel caso specifico, ai prodotti della Italcementi. 3) Infine, nell ambito delle riflessioni che porto avanti per conto del Governo, guardo con estremo interesse l introduzione del pedaggio urbano nel centro città di Milano (ecopass, ndr.) introdotto il 1 gennaio 2008 al fine di ridurre il traffico, e con messa a disposizione di mezzi di trasporto ecologici in alternativa alla macchina. Come tutti i grandi centri urbani, Monaco è confrontata al problema del traffico dei pendolari. Rifletteremo quindi attentamente a questa possibilità nel corso della nostra tavola rotonda di marzo. Il fatto che l Italia sia il primo esempio latino, dimostra in modo inequivocabile che in questo Paese si cercano soluzioni radicali. Se un autorità milanese ci potesse parlare di quest esperienza a marzo, il suo intervento sarebbe molto gradito. Questi tre esempi d inventiva sia delle imprese, sia delle amministrazioni territoriali italiane, rispondono alla vostra domanda e sono d estremo interesse per la Fondazione. M.I. : In occasione della colazione di lavoro organizzata dalla Jeune Chambre Economique nel mese di settembre scorso, siamo rimasti colpiti dalla Sua opinione sul nucleare e sui biocarburanti di seconda generazione. Potrebbe darci qualche precisazione in merito? S.E. Bernard Fautrier : Si tratta di due argomenti che mi appassionano perché sono delicati e polemici. In materia d energia nucleare, nessuno, almeno in Europa, pensa che sia possible garantire uno sviluppo soprassedento su qesta fonte, tenuto conto dei ritmi di crescita attuali della domanda energetica. Questo principio si applica anche alle economie in transizione (la Francia vende centrali nucleari alla Cina) e dobbiamo assolutamente favorire questo processo. E preferibile che i cinesi producano energia grazie al nucleare piuttosto che con il carbone. Ciò nonostante, dobbiamo fare il possibile per sviluppare energie rinnovabili. I biocarburanti o agrocarburanti rappresentano fonti di energia di grande interesse a patto che non entrino in concorrenza con le coltivazioni destinate all alimentazione umana, e non procurino sperequazioni ambientali dovute ad un eccessivo consumo d acqua oppure all utilizzo massiccio di pesticidi. A questo proposito, esprimo molte riserve sulla produzione di biocarburanti di prima generazione perché ne vediamo oggigiorno le conseguenze : 80% di aumento del prezzo del grano e 100% di quello del mais sui mercati mondiali, a scapito del fabbisogno alimentare delle popolazioni. Con riferimento ai biocarburanti di seconda generazione, posso dare esempi concreti di progetti appoggiati dalla Fondazione. All inizio del 2007, abbiamo sviluppato, con test in laboratorio, dei biocarburanti (etanolo) derivanti da una pianta africana. Il grande vantaggio offerto da quest ultima, risulta dalla sua funzione non alimentare. La pianta cresce in terreni non coltivati e necessita di pochissima acqua. A quanto sembra, il solo impatto negativo è dato dall eventuale cambio di coltivazione a causa della presenza di grosse radici difficili da estirpare. Un secondo esempio, applicato da qualche mese con ottimi risultati, è lo sviluppo in Africa del biodiesel a partire dal seme di una pianta particolare : la jatropha. In Kenia, la Fondazione ha un progetto ben determinato, di sostegno alle fattorie. Abbiamo creato un semenzaio che produce jatropha. Quest ultime sono messe a disposizione di un certo numero di fattorie che ripiantano a loro volta le talee in zone non idonee alle coltivazioni alimentari. Queste piantagioni producono in tempi rapidissimi una noce capace di fornire un olio simile al carburante diesel. Questa opportunità permetterà a questi paesi di produrre l olio sul posto e quindi di essere meno dipendenti energeticamente dalle importazioni dall estero, ai prezzi odierni, riequilibrando le bilance dei pagamenti e dandosi maggiori possibilità di sviluppo. E quanto stiamo facendo in Kenia. Al limite, esisterebbe anche la possibilità di avere un utilizzazione estremamente localizzata di questa fonte energetica. Sono in corso alcuni studi, presso l Università di Hiroshima in Giappone, per la costruzione di un reattore portatile - quindi facilmente sistemabile in una fattoria - capace di fornire circa 800 litri di biodiesel di alta qualità al giorno, in altre parole, energia dal produttore al consumatore. Il solo problema è il costo, stimato tra 30 e 40.000. Un altro progetto, approvato dal Comitato tecnico-scientifico, ma non ancora ratificato dal Consiglio di amministrazione della Fondazione, si trova a Mali ove si coltiva un seme similare capace di produrre, unicamente in loco, un olio di qualità inferiore, ma idoneo a far funzionare i gruppi elettrogeni di comunità con meno di 1000 anime. Non ci sono problemi di emissione di anidride carbonica, dovuta al trasporto su gomma, per recarsi alle raffinerie. Inoltre, questa produzione rappresenta un attività creatrice di ricchezza su posto. Ecco quindi tre esempi di sviluppo di carburanti puliti (due in corso e uno in attesa d approvazione) che non possono ovviamente sostituire il petrolio a medio termine, ma che rispondono alle esigenze di non concorrenza alimentare, d inoffensività sull ambiente e di basso consumo d acqua (per esempio, in Kenia, la jatropha piantata durante la stagione delle piogge, passa la stagione secca senza essere irrigata o quasi). Tutto ciò consente di avere una certa indipendenza energetica nonché capacità d esportazione (il Madagascar è un paese esportatore di jatropha, ndr.). Nelle regioni mediterranee, dobbiamo invece pensare all energia solare. Una tecnologia che può sembrare curiosa oggigiorno, ma che comincia a svilupparsi per esempio nella zona del Golfo, consiste nel termosolare produttore di vapore. Dal momento in cui si produce vapore, è possibile immagazzinarlo - contrariamente al fotovoltaicoe quindi avere elettricità 24 ore su 24 sul principio delle centrali termiche. Infine non va dimenticato che la migliore energia è quella che risparmiamo. Le prospettive in questo senso possono essere una migliore qualità delle nuove costruzioni ed i sistemi integrati di produzione di energia verde.

La Fondation Prince Albert II de Monaco et les entrepreneurs italiens Interview de S.E. M. Bernard Fautrier, Vice-Président et Administrateur Délégué La Fondation Prince Albert II de Monaco encourage une gestion durable des ressources naturelles et des solutions pour l environnement dans trois grands domaines : le changement climatique, la biodiversité et l eau. Pour ce faire, elle se dote de moyens d actions qui lui permettent de jouer un rôle d accélérateur au niveau international, en créant des réseaux de scientifiques, d entreprises et de citoyens prêts à oeuvrer ensemble vers les mêmes objectifs. Nous rencontrons S.E. M. Bernard Fautrier, Vice-Président et Administrateur Délégué, au siège de la Fondation. Monaco Imprese : Lors de l audience privée chez S.A.S. le Prince Albert II, les représentants du Com.It.Es. (Comité des Italiens à l Etranger, ndlr.) conscients de la grande attention que le Prince Souverain porte à la politique de l environnement, ont fait connaître la possibilité de répliquer à Monaco le Musée A come Ambiente de Turin, en une version itinérante créée pour sensibiliser le plus grand nombre de personnes aux problèmes de la planète. Vous avez visité ce musée accompagné d un adhérent à l AIIM, M. Mauro Migliorero, en sa qualité de coordinateur du projet sur le territoire monégasque, et de notre Vice- Président, Comte Niccolò Caissotti di Chiusano. Que pouvez-vous nous dire sur l état d avancement de cette idée? S.E. M. Bernard Fautrier : Votre question est de grande actualité. Comme vous savez, nous avons organisé récemment à Monaco une exposition qui reprend la même préoccupation - remarquablement représentée au Musée de Turin - de sensibiliser le public aux problématiques de l environnement. Il s agit de la Maison du Développement Durable (exposée à la Salle du Canton du 24 novembre au 2 décembre 2007, ndlr.). Je suis en train de travailler au projet de rendre mobile cette maison, en prévoyant un système de montage/ démontage rapide et en la mettant dans un camion semi-remorque. Nous devons donc engager une réflexion qui puisse tenir compte du savoir faire du Musée de Turin. Par le biais d un partenariat avec ce dernier, nous pourrions, à partir de Monaco, créer ce système automobile de sensibilisation qui permettrait de diffuser les connaissances sur le développement durable sur un parcours méditerranéen. Nous pourrions associer à ce projet, dont je suis sûr du soutien du Prince Souverain, les entrepreneurs italiens et la Fondation, c est-à-dire un partenariat entre de grands groupes privés italiens liés à l environnement et les institutions monégasques. L idée de maison itinérante étant française, il serait souhaitable de fixer une réunion entre la Fondation, les partenaires italiens, français et les éventuels sponsors pour faire avancer un projet qui est actuellement très concret. Je crois que l Association des Entrepreneurs Italiens (AIIM) pourra jouer un rôle très important. Il faut que cette synergie soit fédérée par des entités monégasques, l AIIM et la Fondation. M.I. : Nous savons que la Fondation Prince Albert II de Monaco travaille sur des projets de compensation de CO 2 avec un adhérent à l AIIM (M. Mauro Migliorero, ndlr.) et M. Agostino Re Rebaudengo, Président et Administrateur Délégué de la société ASJA, productrice d énergie verte, avec lequel l AIIM a récemment organisé un dînerdébat. Quel est le stade d avancement de ces collaborations? S.E. M. Bernard Fautrier : Nous venons de contacter la société ASJA pour étudier un accord non exclusif visant l achat, par son intermédiaire, de certificats de compensation d émission de CO 2, les soi-disant certificats verts, ainsi que d autres origines de certificats de réduction d émission, mais nous rencontrons des problèmes au niveau du logiciel informatique de ASJA, mis à la disposition du public, qui s avère très complexe et susceptible de créer des difficultés. Par contre, on nous a proposé un système plus détaillé, plus simple à mettre en œuvre et surtout moins cher. M.I. : Que pensez-vous des projets italiens, institutionnels et industriels, en matière de protection de l environnement? Est-ce que l Italie pourrait être un partenaire privilégié de la Fondation? S.E. M. Bernard Fautrier : C est une excellente question. Le Prince Souverain souhaiterait vivement que, dans le courrant de l année 2008, nous puissions avoir une branche italienne dans la Fondation. Nous avons commencé avec une branche française, puis anglaise, opérationnelle depuis octobre dernier. Nous sommes en train de finaliser la création d une branche américaine et nous avons, en chantier, une branche canadienne et suisse. La présence en Italie n est pas seulement un aspect formel car nous avons beaucoup à apprendre de ce Pays et de ses entreprises, de part leur dynamisme et leur S.E.M. Bernard Fautrier, M. Robert Calcagno, M. Stéphane Valeri S.E.M. Rubens Ricupero, M. Klaus Topfer, S.A.S. Le Prince Albert II, M. Tim Flannery, M. Henry Proglio 7

8 inventivité en ce qui concerne les processus liés à toute la problématique du développement durable et de l environnement actuels. Je vais vous citer trois exemples qui m intéressent beaucoup : La présence de sources d énergie renouvelables : Il est évident que les choix ou les non-choix énergétiques faits par l Italie (abandon du nucléaire par referendum dans les années 80, ndlr) l on conduite à être beaucoup plus inventive de ce qu à été, par exemple, la France. Il y a incontestablement une avance en cette matière et un grand dynamisme des entreprises dans un terrain favorable. L inventivité en elle-même sur les matériaux de construction absorbant le CO 2, je pense notamment aux produits que développe Italcementi. Enfin, dans le cadre des réflexions que je conduis pour le Gouvernement, je regarde avec le plus grand intérêt la mise en place du péage urbain à Milan (ecopass, ndlr.) le 1 er janvier 2008, afin de restreindre la circulation à l intérieur de la ville, en offrant, par ailleurs, des moyens de transport écologiques. Comme tous les grands centres urbains, la ville de Monaco est confrontée aux problèmes liés à la circulation pendulaire. Nous réfléchirons donc attentivement à cette possibilité lors de notre table ronde en mars. Le fait que l Italie soit le premier exemple latin, démontre incontestablement qu en ce Pays on cherche des solutions radicales. Si une autorité milanaise venait nous parler de cette expérience en mars, ce serait très apprécié. Ces trois exemples d inventivité soit des entreprises, soit des collectivités territoriales italiennes répondent à votre question et sont de nature à nous intéresser énormément. M.I. : Lors du petit déjeuner-débat organisé par la Jeune Chambre Economique de Monaco au mois de septembre dernier, nous avons été touché par votre opinion sur le nucléaire et sur les biocarburants de deuxième génération. Pouvez-vous nous apporter des précisions à ces sujets? S.E. M. Bernard Fautrier : Ces sujets me passionnent car ils sont délicats et polémiques. En matière de nucléaire, plus personne, du moins en Europe, ne conteste le fait que pour continuer à assurer un développement durable, compte tenu de l accroissement de la demande énergétique, il est impossible de faire l impasse sur cette source d énergie. Ce principe s applique aussi aux économies en transition (la France vend des centrales nucléaires à la chine) et nous devons le favoriser car il est préférable que les chinois produisent de l énergie grâce au nucléaire qu avec du charbon. Par contre, nous devons tout mettre en œuvre pour développer les énergies renouvelables. Les biocarburants ou agro-carburants sont des sources du plus grand intérêt pour autant qu ils ne viennent pas en concurrence avec des cultures alimentaires et qu ils ne posent pas des problèmes environnementaux liés à la surconsommation d eau ou sur-utilisation de pesticides. Je suis, à ce titre, très réservé sur la fabrication de biocarburants de première génération parce qu on en voit les conséquences aujourd hui : 80% d augmentation du prix du blé et de 100% du prix du maïs sur les marchés mondiaux, en dépit des besoins de l alimentation humaine. En matière de biocarburants de deuxième génération, nous avons des exemples concrets de projets que soutient la Fondation. Au début de l année 2007, nous avons développé, avec des essais en laboratoire, des biocarburants (éthanol) à partir d une plante africaine. Ce projet est lié aux activités mises en œuvre dans la Région Champagne-Ardenne dans le cadre du Pôle de compétitivité des agro-carburants. L avantage de cette plante est qu elle n est pas destinée à l alimentation. Elle pousse sur des surfaces qui ne sont pas normalement affectées à des productions alimentaires et ne nécessite pratiquement pas d eau. Apparemment, le seul impact négatif aujourd hui est lié au changement éventuel de culture, dû à la présence d énormes racines difficiles à extirper. Un deuxième exemple, en application depuis quelques mois et qui semble bien marcher, est le développement et l utilisation en Afrique du biodiesel à partir de la graine d une plante particulière : le jatropha. Au Kenya, la Fondation s intéresse à un projet bien ciblé, de soutien à des fermes. On a créé une pépinière qui produit des plantes de jatropha. Celles-ci sont ensuite mises à disposition d un certain nombre de fermes qui replantent à leur tour les boutures dans des zones non aptes aux cultures alimentaires. Ces plantations produisent très vite une noix capable de fournir une huile qui n est rien d autre qu un carburant diesel. Cette utilisation permettra à ces pays de produire cette huile sur place et donc d être moins dépendant énergétiquement des importations de l étranger aux prix qu on connaît actuellement, en rééquilibrant leur balance des comptes et se donnant ainsi d avantage de possibilités de mieux se développer. C est ce qu on fait au Kenya. Il y aurait aussi, à la limite, la possibilité d avoir une utilisation très locale de cette source d énergie. Nous avons des études en cours à l université d Hiroshima, au Japon, pour la construction d une sorte de réacteur portable, que l on peut facilement avoir dans une ferme, permettant de produire environ 800 litres de biodiesel par jour avec une garantie de grande pureté : de l énergie du producteur au consommateur. Le seul problème est le coût situé entre les 30 et 40.000. Un autre projet, approuvé par le Comité scientifique et technique, mais pas encore validé par le Conseil d administration de la Fondation, se trouve au Mali où on récolte une graine semblable, ne venant pas de la même plante, permettant de produire uniquement sur place une huile de qualité moins bonne mais toutefois capable de faire fonctionner des groupes électrogènes pour des petits villages de moins de 1000 habitants. Il n y a pas de problème d émission de CO 2 lié au transport sur route pour se rendre aux raffineries. Enfin, cette production d énergie est une activité génératrice de revenu sur place. Voici donc trois exemples de développement de carburants propres (deux en cours et un à valider) qui ne peuvent pas, bien entendu, remplacer le pétrole à moyen terme mais qui répondent aux exigences de non concurrence alimentaire, d inoffensivité sur l environnement et de faible consommation d eau (par exemple, au Kenya, le jatropha planté pendant la saison des pluies, tient pendant toute la saison sèche pratiquement sans être irrigué). Ceci permet d avoir une certaine indépendance énergétique et capacité d exportation (le Madagascar est un pays exportateur de jatropha). Par contre, dans nos régions méditerranéennes, nous devons surtout penser au solaire. Une technologie qui peut paraître folle aujourd hui mais qui commence à se développer dans la région du Golfe notamment consiste dans le thermo-solaire producteur de vapeur. A partir du moment où on produit de la vapeur, celle-ci peut être stockée - contrairement au photovoltaïque - et donc fournir de l électricité y compris la nuit (c est-à-dire 24h/24) sur le principe des centrales thermiques. Enfin, nous ne devons pas oublier que la meilleure énergie est celle que l on ne consomme pas. Les perspectives en ce sens peuvent être la qualité environnementale des constructions et les systèmes de génération d énergie propre intégrés. Fabrizio Carbone

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La governance globale è la chiave per un futuro sostenibile dell energia Cos è il WEC Il World Energy Council (Consiglio Mondiale dell Energia) fondato nel 1923, è la più importante organizzazione multi-energy al mondo, non governativa, non-allineata e senza fini di lucro. Il WEC ha aderenti in 96 Paesi, include la maggior parte dei più grandi produttori e consumatori di energia, e gode di status consultivo ufficiale presso le Nazioni Unite. L organizzazione, che ha la sua sede centrale a Londra, si occupa di tutte le fonti energetiche : carbone, petrolio, gas, nucleare, energie rinnovabili. Il WEC opera per promuovere l offerta e l utilizzo sostenibile dell energia per il più grande beneficio di tutti, favorendo la ricerca e lo scambio di conoscenza in materia di nuove tecnologie, statistiche e stili di consumo, aspetti ambientali della produzione e uso delle fonti. Il WEC organizza ogni tre anni il Congresso Mondiale dell Energia. Il Congresso è considerato come il principale evento al mondo dedicato a tutte le fonti energetiche e attrae migliaia di partecipanti, tra i quali i membri del WEC, leader dell industria energetica, ministri e responsabili di organizzazioni internazionali, docenti e ricercatori universitari, media e singole persone interessate allo sviluppo dell energia sostenibile. I Congressi prevedono un esposizione fieristica di livello mondiale, interventi di personalità politiche e opinion maker del mondo economico, tavole rotonde e centinaia di ricerche, presentate e discusse da esperti d energia. 10 Per garantire un futuro sostenibile dell energia occorrerà un livello straordinario di collaborazione globale tra industria e governi ed una maggiore integrazione dei mercati regionali ed internazionali dell energia, ha dichiarato il WEC (World Energy Council : Consiglio Mondiale dell Energia) alla chiusura del 20 Congresso Mondiale, tenutosi in Roma a novembre scorso. I tre anni che ci separano dal prossimo Congresso, nel 2010 a Montreal, saranno determinanti per definire l assetto energetico dei prossimi 30 anni. Per promuovere la massima collaborazione in questo periodo cruciale, il WEC ha deciso di estendere il proprio mandato per affrontare le tre sfide principali della sostenibilità energetica: eliminare la povertà di approvvigionamento, fissare il valore del carbonio, e stabilire standard per lo scambio di energia e gli investimenti a fronte di una crescente ondata di nazionalizzazioni nel settore. Per orientare queste decisioni, il nuovo mandato comprenderà le seguenti responsabilità: Un quadro globale per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2012 e per garantire la stabilità del prezzo del carbonio; Standard generalizzati per il commercio e gli investimenti nel settore energetico; Nuovi schemi finanziari per limitare la rischiosità degli investimenti e assicurare livelli realistici di redditività; Maggior impegno del settore pubblico e partnership pubblico-privato per affrontare la crescente interdipendenza globale in materia di energia; strategia determinante per sradicare la povertà energetica. Un maggiore contributo da parte dell industria aumenterà l efficacia delle politiche dei governi che garantiscono la massima incentivazione agli investimenti a lungo termine. Occorrono massicci investimenti per raddoppiare le forniture energetiche complessive entro il 2050 senza conseguenti aumenti nelle emissioni di carbonio. Il WEC è ottimista sulla possibilità di realizzare una terza rivoluzione energetica a patto che s intervenga con urgenza per esplorare tutte le opzioni energetiche è quanto ha affermato André Caillé, presidente uscente del Congresso. L industria dispone di tutte le più recenti tecnologie, necessarie allo sviluppo dei combustibili fossili, dell energia nucleare, dei grandi impianti idroelettrici e delle energie rinnovabili capaci di rendere lo sviluppo compatibile con il cambiamento climatico. Il WEC ritiene che i combustibili fossili rimarranno il principale pilastro dell approvvigionamento energetico mondiale per la prossima generazione, ma occorrono maggiori investimenti per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, per ottenere forme più pulite e alternative d energia, e aumentarne l efficienza. Il risparmio di energia deve diventare una priorità anche ai fini della sicurezza energetica sul lungo periodo. L energia nucleare rappresenterà una quota rilevante e crescente del mix di energia. Per una riduzione totale delle emissioni sarà necessaria una forte attenzione ai trasporti, compreso lo sviluppo dei biocarburanti. Ora, i nostri obiettivi dovrebbero essere il passaggio ad uno sviluppo economico responsabile, la tutela del clima e la riduzione delle disuguaglianze a livello globale. Dobbiamo agire con rapidità per affrontare questi temi, che riguardano sia i governi sia le imprese, e le singole persone. Il WEC, che ha aderenti in tutto il mondo, rappresenta l organizzazione perfetta, un luogo d incontro per tutti i soggetti interessati, cosa essenziale per elaborare le soluzioni concrete di cui abbiamo bisogno oggigiorno, ha affermato Pierre Gadonneix, Presidente del WEC e Presidente - Amministratore Delegato di Electricité de France.

La gouvernance globale est la solution de l avenir pour une energie durable Parvenir à une future énergie durable exigera un niveau de coopération globale sans précédent, entre l industrie et les gouvernements, ainsi qu une intégration plus poussée des marchés énergétiques régionaux et internationaux, a déclaré le WEC (World Energy Council : Conseil Mondial de l Energie), lors de la conclusion de son 20ème Congrès Mondial à Rome en novembre dernier. Les trois années qui aboutiront au Congrès de Montréal en 2010, décideront des 30 prochaines années de notre système énergétique. Pour encourager un haut niveau de coopération au cours de ces années cruciales, le WEC est en train d étendre son mandat pour couvrir les trois enjeux majeurs de la durabilité énergétique, à savoir : éradiquer la pauvreté, fixer la valeur du carbone et établir des règles générales en matière de commerce et d investissements énergétiques dans le cadre d une nationalisation croissante de l énergie. Pour orienter ces décisions, le nouveau mandat inclura désormais les responsabilités suivantes : Un cadre global visant à diminuer les émissions des gaz à effet de serre d ici 2012 qui permette également de garantir un prix stable du carbone; Des règlementations en matière de commerce et d investissements énergétiques; De nouveaux modèles financiers susceptibles de limiter le risque des investissements et d offrir des bénéfices réalistes; Une intensification de l engagement des gouvernements et la création de partenariats entre les secteurs public et privé pour répondre à l interdépendance énergétique globale en constante expansion; une stratégie clé pour éradiquer la pauvreté énergétique. Une intensification de la contribution de l industrie conduira les gouvernements à mettre en œuvre des politiques capables de garantir des incitations aux investissements qui devront être maximalisés sur le long terme. Des investissements substantiels sont indispensables pour doubler les approvisionnements globaux en énergie d ici 2050 sans toutefois entraîner une augmentation des émissions de carbone. Le WEC envisage avec optimisme la possibilité qu une troisième révolution énergétique puisse advenir, à condition qu une action urgente soit entreprise pour poursuivre avec fermeté toutes les options énergétiques a déclaré André Caillé, Président sortant du Congrès. L industrie est dotée des plus récentes technologies disponibles nécessaires pour développer les combustibles fossiles, le nucléaire, des sources hydro et renouvelables capables de concilier le développement et les changements climatiques. Le WEC est convaincu que les combustibles fossiles resteront un élément incontournable de la fourniture énergétique mondiale pour les prochaines générations, mais de plus gros investissements dans la recherche ainsi que le développement de nouvelles technologies s imposent pour fournir des formes d énergie plus propres et alternatives et stimuler l efficience énergétique. La conservation de l énergie doit elle aussi devenir une haute priorité de la sécurité énergétique future. L énergie nucléaire représentera une part toujours croissante du mix énergétique. Une réduction globale de l émission imposera de se concentrer fortement sur le secteur des transports, qui devra inclure le développement des biocarburants. Nos objectifs devront viser le passage du développement économique responsable, à la protection du climat et à la réduction des inégalités globales. Nous devons agir vite pour traiter des ces questions en impliquant les gouvernements et les entreprises ainsi que les individus. Avec une participation de membres provenant du monde entier, le WEC est l organisation par excellence susceptible de regrouper toutes les partie prenantes, facteur essentiel pour élaborer les solutions concrètes dont nous avons besoin aujourd hui a déclaré Pierre Gardonneix, Président du WEC et PDG de l Electricité de France Connaître le WEC Le Conseil Mondial de l Energie (World Energy Council) fondé en 1923, est l organisation non gouvernementale, non alignée et sans but lucratif, la plus représentative au monde de l industrie énergétique. Il compte des membres dans 96 pays, inclus les plus grands producteurs et consommateurs d énergie, et bénéficie d un statut consultatif officiel auprès des Nations Unies. L organisation, basée à Londres, a pour mission de promouvoir la fourniture durable de toutes sources d énergie: charbon, pétrole, gaz, nucléaire, énergies renouvelables, et ce pour le plus grand avantage de tous, en favorisant la recherche et l échange d informations en matière de nouvelles technologies, statistiques et styles de consommation, aspects environnementaux de la production et de l utilisation des sources. Le WEC organise tous les trois ans le Congrès Mondial de l Energie. Ce Congrès est considéré comme étant l évènement le plus important au monde concernant les différentes sources d énergies et attire des milliers de participants, dont les membres du WEC, ministres et responsables d organisations internationales, professeurs et chercheurs universitaires, media et particuliers intéressés au développement de l énergie durable. Les Congrès prévoient des expositions, interventions de personnalités politiques et du monde économique, tables rondes et des centaines d études présentées par des experts. 11

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Decidere il futuro Possibili scenari per le politiche energetiche fino al 2050 Per soddisfare le richieste del mercato mondiale, le forniture di energia dovranno raddoppiare entro il 2050. Questa, in sintesi, la conclusione cui è giunto uno studio intitolato Scenari di politica energetica fino al 2050, compiuto dal Consiglio Mondiale per l Energia (WEC). Per raggiungere l ambizioso obiettivo, gli esperti assicurano che le risorse mondiali sono sufficienti, ma che la vera sfida sta nel garantire un efficace distribuzione dell energia prodotta e una gestione eco-compatibile dei gas serra derivati. La teoria che sia impossibile soddisfare le richieste mondiali di energia risolvendo allo stesso tempo il problema dei cambiamenti climatici è un falso mito, si legge nello studio. Lo studio - che è il frutto di una serie di workshop a cui hanno partecipato oltre 400 esperti provenienti da industria energetica, governi, mondo accademico e organizzazioni non governative - ha elaborato 4 diversi scenari nel tentativo di prevedere le evoluzioni future del mercato energetico globale. La principale forza che guiderà l espansione del mercato energetico sarà il prezzo dell energia, destinato ad una continua crescita. Questo fattore porterà ad un miglioramento delle tecnologie di estrazione e produzione, e ad una maggiore diversificazione delle fonti. In particolare si assisterà ad un incremento dello sfruttamento delle centrali idroelettriche, di quelle nucleari, dei biocarburanti e delle energie rinnovabili. Per facilitare il raggiungimento di una politica energetica sostenibile, lo studio fissa anche degli obiettivi misurabili riguardanti la capacità d accesso, la sicurezza degli approvvigionamenti e la compatibilità ambientale delle varie fonti energetiche. Ad oggi, circa 2 miliardi di persone non hanno accesso ad alcuna fonte di energia. Lo studio raccomanda che entro il 2035 questi siano ridotti ad un miliardo e, entro il 2050, a 500.000. La maggior parte dei problemi inerenti alla sicurezza dell approvvigionamento energetico, è dovuta allo scarso livello d investimenti nelle infrastrutture. Entro il 2035, gli esperti auspicano lo sviluppo di un sistema sicuro al 99% in Europa, America del Nord e in alcune parti dell Asia, e che, per il 2050, lo stesso livello di affidabilità sia raggiunto in Africa e America Latina. Per quanto riguarda invece i problemi ambientali, si raccomanda che, nonostante l aumento previsto del consumo di energia, entro il 2050 si arrivi ad ottenere un livello di emissioni di gas serra pari a quello odierno. Gli obiettivi fissati dagli esperti possono essere raggiunti attraverso una più stretta collaborazione fra esecutivi nazionali e settore privato, e fra i governi tra loro, oltre ad una maggiore integrazione dei mercati energetici e un potenziamento della ricerca. Per quanto riguarda le dinamiche che caratterizzeranno i mercati delle singole fonti energetiche nei prossimi 40 anni, gli esperti sono giunti alle seguenti conclusioni: Petrolio : Un maggiore coinvolgimento dei governi statali aiuterà ad ammorbidire le tensioni del mercato del greggio. Gas : Le fibrillazioni del mercato del gas peggioreranno in quasi tutte le regioni del mondo, specialmente dopo il 2020. Il continente americano seguirà la stessa sorte, ma dopo il 2035 riuscirà ad aumentare le proprie forniture grazie alla scoperta di nuovi giacimenti. Carbone : Le riserve di carbone potranno aiutare a soddisfare l aumento della domanda di energia nel breve periodo, ma dovranno essere poi sostituite a causa del loro impatto ambientale negativo. Nucleare : Tensioni si svilupperanno anche in questo settore a causa della lentezza nella costruzione di centrali, dovuta anche alle preoccupazioni della comunità internazionale per il possibile sviluppo di tecnologia nucleare per uso militare, oltre che civile, da parte di alcuni paesi. Rinnovabili : Seppure in crescita, l offerta di questo tipo di energia rimarrà marginale. Gli esperti del WEC, infine, hanno espresso una serie di raccomandazioni per assicurare una politica energetica sostenibile che comprendono : la promozione di una migliore efficienza energetica; la fissazione di un prezzo a livello mondiale per gli scambi di anidride carbonica; lo sviluppo di una maggiore integrazione fra i diversi mercati energetici; la creazione di una nuova struttura internazionale per facilitare il trasferimento di tecnologia dai paesi industrializzati a quelli in via di sviluppo; la promozione di un dialogo a livello mondiale sul tema della sicurezza della domanda e dell offerta. Decider l avenir Scénarios des politiques énergetiques possibles jusqu en 2050 Pour satisfaire les demandes du marché mondial, les fournitures d énergie devraient doubler d ici 2050. Telle est, en quelques mots, la conclusion de la recherche intitulée Scénarios des politiques énergétique jusqu en 2050, effectuée par le Conseil Mondial de l Energie (WEC). Pour rejoindre cet ambitieux objectif, les experts affirment que les ressources mondiales sont suffisantes mais que le vrai défi sera celui de garantir une dis- 13

tribution efficace de l énergie produite et la gestion eco-compatible des gaz à effet de serre qui en dérivent. La théorie qu il serait impossible de satisfaire la demande mondiale d énergie en trouvant en même temps un solution au problème des changements climatiques, est un faux mythe, lit-on dans la recherche. Cette étude est le fruit d une série de workshops auxquels ont participé plus de 400 experts venant de l industrie énergétique mondiale, gouvernements, universités et organisations non gouvernementales. Les analystes prévoient 4 scénarios différents des évolutions futures du marché énergétique global. La force principale qui guidera l expansion du marché énergétique sera le prix de l énergie en constante augmentation. Ce facteur nous portera à une amélioration des technologies d extraction et de production, et à une diversification majeure des sources. Plus particulièrement, nous assisterons à une exploitation croissante des centrales hydro-électriques, nucléaires, des biocarburants et des énergies renouvelables. Aujourd hui, environ 2 milliards d individus n ont accès à aucune source énergétique. Les chercheurs recommandent que d ici 2035, ce chiffre se réduise à un milliard et, avant 2050, à 500.000. La majorité des problèmes concernant la certitude de l approvisionnement énergétique, est due aux faibles investissements dans les infrastructures. Avant 2035, les experts souhaitent le développement d un système sûr à 99% en Europe, Amérique du Nord et en certaines zones de l Asie, et que, en 2050, le même niveau de fiabilité soit obtenu en Afrique et Amérique latine. Par contre, en ce qui concerne, les problèmes de l environnement, on recommande que, malgré l augmentation prévue de la consommation d énergie, on puisse avoir, d ici 2050, un niveau d émission de gaz à effet de serre égal à celui de nos jours. Ces objectifs peuvent être obtenus grâce à une étroite collaboration entre les exécutifs nationaux et le secteur privé, ainsi qu entre les gouvernements ; à une intégration majeure des marchés énergétiques et au développement de la recherche. En ce qui concerne les dynamiques qui caractériseront les marchés des différentes sources d énergie dans les prochaines 40 années, les experts sont arrivés aux conclusions suivantes Pétrole : Une implication majeure des gouvernements sur le marché du brut aidera à atténuer les tensions. Gaz: Les aléas du marché empireront dans presque toutes les régions du monde, surtout après 2020. Le continent américain connaîtra le même sort mais, après 2035, il pourra augmenter ses fournitures grâce à la découverte de nouveaux gisements. Charbon : Les réserves de charbon pourront aider à satisfaire l augmentation de la demande énergétique sur le court terme mais elles devront laisser le pas à cause de leur impact négatif sur l environnement. Nucléaire : Les tensions se développeront aussi dans ce secteur à cause de la lenteur dans la construction des centrales, due en partie aux préoccupations de la communauté internationale vis-à-vis du possible développement de technologie nucléaire à des fins militaires, outre que civils, de la part de certains pays. Renouvelable : Bien qu en augmentation, l offre de ce type d énergie restera marginale. Enfin, les experts du WEC donnent des recommandations pour assurer une politique énergétique durable qui comprennent: la promotion d une meilleure efficacité énergétique; la fixation d un prix au niveau mondial pour les échanges d anhydride carbonique; une plus grande intégration entre les différents marchés énergétiques; la création d un nouvel organisme international pour faciliter le transfert de technologies des pays industrialisés à ceux en voie de développement; la promotion d un dialogue, au niveau mondial, sur le thème de la certitude de l offre et de la demande. Pour faciliter la réalisation d une politique énergétique soutenable, la recherche fixe des objectifs concernant la capacité d accès, la certitude des approvisionnements et la compatibilité environnementale des différentes sources d énergie. Monaco Communication 14

Fissore Agency un associato all AIIM nel settore dello smaltimento rifiuti L olandese BOLLEGRAAF non solo è leader mondiale, ma anche la più antica realtà (1950) nel settore rifiuti. La tecnologia utilizzata da BOLLE- GRAAF precede di molti anni qualsiasi altro concorrente, tant è che il più grande impianto di selezione del mondo, corrente in New Jersey (per la città di New York) e capace di trattare oltre duecento tonnellate all ora, è firmato dalla stessa azienda. FISSORE Agency, unitamente alla BESTRADE D.F. Ltd, con sede in Londra, è agente generale esclusivo BOLLEGRAAF per alcuni Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, tra cui Monaco. FISSORE Agency Screening & Recycling Machinery-Biohazardous & Medical Waste Systems è un Agenzia specializzata nel trattamento, smaltimento e recupero delle varie tipologie di rifiuti e si avvale di partnership con le aziende più importanti del settore a livello mondiale : la britannica VULCANES Ltd, formata da un gruppo d ingegneri d altissimo livello, con l indiana OIL FIELD TEKNIKS e FISSORE Agency, curano la distribuzione della P2P (dalle plastiche ai carburanti) nonché di sistemi esclusivi ed unici al mondo per l inertizzazione dei fanghi di qualsiasi tipo. Un altra importante collaborazione è con LUBO, affermata azienda olandese specializzata nella fabbricazione di schermi di separazione e tecnologie alternative per la separazione. Proviene da LUBO il complesso sorting system che accompagna l esclusivo Sistema Autoclave sviluppato unitamente al produttore britannico AERO- THERMAL, per il trattamento dei rifiuti, anche provenienti da raccolta non differenziata, con recupero fino all 80% dei materiali e trasformazione automatica del rifiuto organico in flock, un materiale inerte e combustibile. FISSORE è anche agente dell austriaca WAGNER, la quale produce trituratori per qualsiasi esigenza (legno, plastiche rigide e morbide, rottami di elettronica, cavi, materiali in schiuma, rifiuti e spazzatura). E recente l accordo di distribuzione tra FISSORE Agency e MEDICSHRED Technologies GmbH di Salisburgo, partner di IDAHO NATIONAL LABORATORY (USA) relativamente al nuovissimo Sistema per il trattamento dello Scarto Medicale, nonché per rifiuti infettivi, biopericolosi e radioattivi. In ultimo, ma non per questo meno importante, FISSORE Agency ha creato un proprio marchio ( F.A. ) per la distribuzione in tutto il mondo d impianti per l ottenimento di Pellet da combustione, vale a dire proveniente da legname. L Agence FISSORE Un membre de l AIIM dans le secteur du traitement des déchets. L hollandaise BOLLEGRAAF est non seulement une entreprise leader au niveau mondial dans le secteur du traitement et recyclage des déchets, mais aussi une des plus ancienne (1950). La technologie utilisée par BOLLE- GRAAF est tellement en avance par rapport à la concurrence, que le plus grand centre de sélection du monde, à New Jersey (pour la ville de New York) capable de traiter plus de deux cents tonnes à l heure, a été équipé par cette entreprise. L Agence FISSORE, appuyée par la société BESTRADE D.F. Ltd de Londres, est agent général exclusif de BOLLEGRAAF pour une grande partie des Pays de la Méditerranée, dont Monaco. FISSORE Agency Screening & Recycling Machinery-Biohazardous & Medical Waste Systems est une agence spécialisée dans le traitement, l assainissement et la récupération des différents types de déchets, et bénéficie de partenariats avec les plus importantes entreprises du secteur : la britannique VULCANES Ltd (fondée par un groupe d ingénieurs) avec l indienne OIL FIELD TEKNIKS et l Agence FISSORE, suivent la distribution de la P2P (du Plastique au Pétrole) ainsi que des systèmes exclusifs et uniques au monde pour rendre inertes les boues de tous genres. Une autre collaboration importante est entretenue avec la société LUBO, une entreprise hollandaise spécialisée dans la fabrication des écrans de séparation et de technologies alternatives pour la séparation. LUBO a mis au point la technologie sorting system qui accompagne le système exclusif autoclaves, développé en collaboration avec la société britannique AE- ROTHERMAL, pour le traitement des déchets provenant aussi du tri non sélectif, en récupérant jusqu à 80 % des matériaux et en transformant automatiquement la partie organique en flock (matière inerte et combustible). FISSORE est aussi agent de la société autrichienne WAGNER, qui produit des broyeurs pour tous les besoins (bois, plastiques rigides et mous, débris électroniques, câbles, ferrailles, mousses, ordures ménagères, etc.). Récemment, l Agence FISSORE a conclu un accord avec la société MEDICSHRED Technologies GmbH de Salzbourg, qui est partenaire des IDAHO NATIONAL LABORA- TORY (USA), pour la distribution du tout nouveau système pour le traitement des déchets médicamenteux, infectieux, bio-dangereux et radioactifs. Enfin, l Agence FISSORE a créé une propre marque ( F.A. ) pour la distribution mondiale d installations pour l obtention de Pellet pour la combustion, c est-à-dire de dérivés du bois. www.fissoreagency.com 15

Qualità della vita qualità dell ambiente e viceversa 16 Pubblichiamo l opinione dell ing. Mauro Migliorero, titolare dello studio BICQ di Monaco, associato all AIIM, il quale da oltre 20 anni lavora nell ambito delle normative internazionali: Ambiente ISO 1400, Qualità ISO 9001, Sicurezza OHSAS18001, Etica SA 8000, per l ottenimento delle certificazioni nelle aziende del settore industriale, terziario e della Pubblica Amministrazione Oggigiorno per poter disporre di una buona qualità della vita, uno dei requisiti necessari è quello di poter vivere in un ambiente di qualità. Ciò significa che il mondo che ci circonda deve permetterci di operare e lavorare nel migliore dei modi, senza doverci preoccupare degli effetti negativi sull ambiente causati dalle nostre più importanti attività quotidiane: il lavoro ed il trasporto. Per raggiungere l obiettivo, è necessario trovare un giusto equilibrio tra queste attività ed il loro impatto ambientale. Esistono oggi strumenti di gestione di tipo preventivo che permettono di tenere sotto controllo le differenti attività, siano esse industriali che di servizi, rendendole, nello stesso tempo, ecocompatibili e rispondenti alle esigenze degli utenti, contribuendo in tal modo al miglioramento della qualità dell ambiente in cui viviamo. Gli strumenti in questione sono le norme ISO (International Standard Organisation) 14001 ed il regolamento comunitario EMAS (Environmental Management Scheme Audit) nati più di dieci anni fa per aiutare il mondo Mauro Migliorero produttivo a migliorare le proprie prestazioni al fine precipuo di ridurre le pressioni esercitate dal comportamento umano sul territorio, all origine del cattivo stato di salute delle nostre risorse ambientali. Tali norme sono molto utili anche alle Pubbliche Amministrazioni, le quali incidono sul comportamento delle popolazioni emettendo regolamenti e, di conseguenza, sulla qualità ambientale dei loro territori d insediamento. Per cui, sia la norma ISO 14001, sia il regolamento comunitario EMAS, si prestano ad essere applicati ad ogni tipo di organizzazione. Il passaggio fondamentale attorno a cui ruota l intero sistema di gestione ambientale secondo le norme suddette, è l individuazione delle relazioni tra le attività produttive e i parametri ambientali con i quali queste ultime s interfacciano, quali, ad esempio: l aria, il suolo, i rifiuti, i consumi energetici, ecc. Nell applicazione e conseguente certificazione della norma 14001 e del regolamento EMAS è espressamente richiesto che gli obiettivi di miglioramento, fondamentali per l ottenimento dei risultati voluti prendano in considerazione gli aspetti ambientali significativi, vale a dire quelli che causano o potrebbero causare impatti maggiormente negativi sul territorio di riferimento. Un sistema di gestione ambientale certificato e, di conseguenza, gestito con l ausilio della norma ISO 14001 o il regolamento EMAS, sarà tanto più efficace quanto più la valutazione degli aspetti ambientali significativi sarà approfondita. Lo studio BICQ di Monaco sta lavorando, sin dal 1996 (anno di nascita della norma ISO 14001) su progetti ambientali certificati per aziende e società di vari settori in Italia, Francia e Tunisia. A Monaco in particolare, in sinergia con il Groupe Expression di Jean Tonelli, stiamo accompagnando alla certificazione ambientale il Grimaldi Forum, e siamo in fase di valutazione di altri importanti progetti ambientali con strutture pubbliche e private monegasche. Inoltre in collaborazione con la Fondazione Principe Alberto II, lavoriamo su vari progetti come la messa a punto di un museo ambientale a Monaco, in sinergia con il Museo A come Ambiente di Torino, e ad un progetto di compensazione di CO 2. Da parte nostra, siamo convinti che tali ed altri progetti debbano essere sviluppati a Monaco in quanto lo Stato monegasco, benché piccolo, può dare un grande esempio di civiltà in ter-

mini ambientali, come ha spesse volte ribadito S.A.S. il Principe Alberto II, attuando proposte innovative, a cui anche lo studio BICQ sarà orgoglioso di apportare il proprio contributo. Ci troviamo di fronte ad un problema etico, ad una situazione dove l interesse dell individuo va cercato nell interesse comune. La soluzione ai problemi ambientali è legata ad un cambiamento di mentalità che deve coinvolgere la popolazione mondiale.oggigiorno, il lavoro deve essere svolto con l obiettivo di salvaguardare il Pianeta a beneficio delle generazioni future, ed è pertanto dovere di tutti noi lavorare concretamente in questa direzione. Per quanto ci riguarda, da parte nostra, portiamo un piccolo, ma significativo contributo quotidiano nell ambito dei trasporti, muovendoci in Monaco con una FIAT 600 elettrica (presentata al salone Ecocity di Monaco nel 1999) completamente ricondizionata dal centro ricerche FIAT con il quale abbiamo collaborato per diversi anni nel settore dei veicoli a minimo impatto ambientale. Concluderei parafrasando la famosa frase di J.F. Kennedy : Non chiederti cosa gli Stati, i governi possono fare per il futuro dell ambiente, ma chiediti cosa puoi fare tu per il futuro dell ambiente. Qualité de la vie Qualité de l environnement et vice versa Nous publions l opinion de M. Mauro Migliorero, directeur du cabinet BICQ de Monaco, membre de l AIIM, lequel depuis 20 ans travaille dans le domaine des normes internationales : Environnement ISO 14001 - Qualité ISO 9001 - Sécurité OHSAS18001 - Ethique SA 8000, pour l obtention des certificats des les entreprises du secteur industriel, tertiaire et de l administration publique Aujourd hui, pour pouvoir disposer d une bonne qualité de vie, il faut pouvoir vivre dans un environnement de qualité. L espace qui nous entoure doit nous permettre de travailler de manière optimale, sans devoir nous préoccuper des effets négatifs sur l environnement, causés par nos plus importantes activités quotidiennes : le travail et le transport. Pour rejoindre cet objectif, nous devons trouver un point d équilibre entre ces activités et leur impact sur l environnement. Nous avons aujourd hui des instruments de gestion de type préventif qui permettent de tenir sous contrôle les différentes activités industrielles ou de services, en les rendant à la fois éco-compatibles et conformes aux exigences des usagers, et en contribuant à l amélioration de la qualité de l environnement dans lequel nous vivons. Les instruments en question sont les normes ISO (International Standard Organisation) 14001 et le règlement communautaire EMAS (Environmental Management Scheme Audit) nés il y a plus de 10 ans pour aider le monde productif à améliorer ses prestations pour réduire les effets négatifs du comportement humain sur l environnement. Ces normes sont aussi très utiles aux administrations publiques, lesquelles produisent des règlementations qui influencent les comportements des populations, donc la qualité de leurs territoires. Ainsi, la norme ISO 14001 et le règlement communautaire EMAS, se prêtent à être appliqués à tout type d organisation. Le passage fondamental du système de gestion environnementale est la relation entre les activités productives et les paramètres sur lesquels ces dernières s appliquent, par exemple: l air, le sol, les déchets, les consommations énergétiques, etc. Pour l application et la certification de la norme 14001 et du règlement EMAS, on demande expressément que les objectifs d améliorations, fondamentaux pour l obtention des résultats voulus, prennent en considération les aspects environnementaux significatifs, c est à dire ceux qui causent ou pourraient causer les impacts plus négatifs sur le territoire de référence. Un système de gestion environnemental certifié, et donc géré en tenant compte de la norme ISO 14001 ou du règlement EMAS, sera d autant plus efficace que l évaluation des aspects environnementaux significatifs sera approfondie. Le cabinet BICQ de Monaco est entrain de travailler depuis 1996 (année d entrée en vigueur de la norme ISO 14001) sur des projets certifiés, liés à l environnement, pour des entreprises et sociétés appartenant à différents secteurs d activité en Italie, France et Tunisie. A Monaco, en partenariat avec le Groupe Expression de M. Jean Tonelli, nous sommes en train de suivre le Grimaldi Forum pour qu il obtienne la certification environnementale, et nous sommes en phase d évaluation pour d autres projets importants avec des structures publiques et privées. Enfin, en collaboration avec la Fondation Prince Albert II de Monaco, nous travaillons sur différents projets tels que la mise au point d un musée à Monaco sur l environnement, en synergie avec le musée A come Ambiente de Turin, et à un projet de compensation de CO 2. Nous sommes convaincu que ces projets doivent être développer à Monaco parce que l Etat monégasque, bien qu il soit petit, peut donner un grand exemple de civilisation sous le profil de l environnement - comme a souvent rappelé S.A.S. le Prince Albert II - en mettant en œuvre des projets innovateurs, auxquels le cabinet BICQ sera orgueilleux de donner son propre conseil. Aujourd hui le travail doit être effectué avec l objectif de protéger l environnement au bénéfice des prochaines générations, et c est donc notre devoir d œuvrer concrètement en cette direction. Nous sommes confronté à un problème éthique, une situation dans laquelle l intérêt de l individu doit se reconnaître dans l intérêt commun. La solution aux problèmes de l environnement est liée à un changement de mentalité qui concerne la population mondiale. Aujourd hui le travail doit être effectué avec l objectif de protéger l environnement au bénéfice des prochaines générations, et c est donc notre devoir d œuvrer concrètement en cette direction. En ce qui nous concerne, nous donnons tous les jours notre apport en nous déplaçant à Monaco avec une Fiat 600 électrique (présentée au salon Ecocity de Monaco en 1999) complètement reconditionnée par le centre recherche de Fiat avec lequel nous avons collaboré pendant de nombreuses années dans le secteur des véhicules à faible impact sur l environnement. Je conclue en paraphrasant la célèbre phrase de J.F. Kennedy : Ne te demande pas ce que les Etats, les Gouvernements peuvent faire pour le futur de l environnement, mais demande toi ce que tu peux faire pour le futur de l environnement. Mauro Migliorero Bureau de conseil BICQ E-mail : bicq@libello.com www.bicq.mc 17

Ecogeo Un impresa italiana all avanguardia nel settore dell ambiente 18 L impresa nasce negli anni 70, sotto il nome di PAGINETTI, ma la grande avventura ECOGEO inizia 4 anni fa per diventare oggi un punto di riferimento in ambito ambientale nazionale ed internazionale. A capo della società troviamo il dott. Diego Marsetti che MONACO IMPRESE, in questo numero dedicato allo sviluppo sostenibile, ha voluto intervistare. Monaco Imprese : Cerchiamo di capire con il dott. Marsetti come funziona ECOGEO e quali sono i servizi che la società offre. Diego Marsetti : ECOGEO è una struttura privata che collabora con comuni, province, regioni, comunità montane ed Asl - per esempio con studi su rischi sismici in Veneto e Friuli - ma in linea generale realizza progetti ad hoc per privati in tutto quello che riguarda la difesa del suolo, le acque e l idrogeologia. Diego Marsetti Monaco Imprese : Dove opera principalmente ECOGEO? Diego Marsetti : Pur avendo sede a Bergamo, ECOGEO ha per clienti numerosi comuni ai quali offre consulenza tecnica nel campo della geologia, ingegneria, architettura, informatica e delle analisi. Inoltre, sempre da Bergamo, offre consulenza a comunità montane, a parchi regionali e varie province. Sulla rete nazionale, la società opera principalmente sugli acquedotti. ECOGEO ha lavorato per oltre 1200 comuni, offrendo progettazioni per acquedotti, studi di prevenzione dell inquinamento delle acque, con infrastrutture contro la corrosione. All interno della struttura vi sono inoltre laboratori specifici d analisi (chimiche, fisiche, batteriologiche, geotecniche, ecc.). M.I. : Chi si rivolge a voi? Diego Marsetti : Essenzialmente privati, strutture medio grandi, come il gruppo Parmalat, Granarolo, Brembo, Gatorade, Pepsi Cola, solo per citarne alcuni. Gruppi che necessitano di progetti come quelli, ad esempio, di nuovi impianti per la perforazione delle acque. Oggi l avventura ECOGEO riguarda non solo l Italia, ma è sempre più internazionale : negli ultimi sei anni la società ha lavorato molto nelle Antille, in Centro Africa, negli Emirati Arabi ma anche Francia, in particolare in Camargue. ECOGEO è un unica struttura che si occupa di ambiente a 360 gradi ed offre risposte e consulenze per ogni problematica che riguarda le varie discipline di ambiente e territorio. M.I. : Chi fa parte della famiglia ECOGEO? Diego Marsetti : E un azienda a conduzione familiare, una SRL dove ognuno segue la propria disciplina. Una struttura che è cresciuta negli anni, grazie innanzi tutto a Renato Marsetti, mio padre, e uno staff altamente qualificato ed in formazione continua, partendo proprio dal sottoscritto. Una volta laureato all Università degli Studi di Milano in Scienze Geologiche, ho conseguito una specializzazione in idrogeologia e, recentemente, un master in acustica ambientale. Un intensa preparazione a livello sia teorico, sia pratico che mi rende oggigiorno un preparato interlocutore in convegni presso le università italiane ed autore di numerose pubblicazioni. M.I. : Quali sono secondo Diego Marsetti i primi problemi da abbattere in Italia per quanto concerne l ambiente, tema peraltro sotto i riflettori della recente cronaca? Diego Marsetti : Un aspetto negativo è la burocrazia, troppo pesante che rallenta il mondo imprenditoriale e spinge molti imprenditori all estero per la realizzazione delle loro infrastrutture. D altra parte, non dobbiamo dimenticare che gli italiani sono amanti del proprio territorio. Se si guarda l imprenditoria locale, emerge l alta qualità, anche se paragonata a livello nazionale. Infine, nell ambito della formazione universitaria sarebbe bene che ci fosse più pratica e meno teoria. M.I. : Si parla abbastanza di ambiente : l informazione è corretta oppure c è confusione? Diego Marsetti : Alcune volte, la normativa riguardante sia il piccolo imprenditore, sia la grossa azienda, crea confusione. Spesso di provvedimenti ambientali ne vengono varati troppi, al punto che gli stessi operatori del settore restano confusi. ECOGEO cerca in ogni modo di essere veloce e concreta, guardando al futuro. Le risposte dell azienda devono saper guardare avanti, anche di 5 anni. Una formula che rende ECOGEO un impresa all avanguardia. M.I. : Ringraziando il dott. Marsetti gli chiediamo una considerazione finale. Diego Marsetti : Ciò che cerco di comunicare sempre, anche durante i miei convegni e seminari, è di prestare maggiore attenzione al bene più prezioso per tutti noi : l acqua. E tanta, ma non è infinita. Dovremmo essere più consapevoli dei processi che ruotano attorno a questo bene, e farne un uso razionale e sostenibile. ECOGEO la mette in primo piano, cercando di sensibilizzare enti pubblici ed aziende private. Inoltre oggigiorno è bene non dimenticare le fonti alternative d energia, che sono sempre più presenti nei nostri progetti : impianti geotermici, fotovoltaici e pannelli solari.