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Transcript:

caf Centro Feuerstein -Manduria International Center for Studies on Educational Methodologies I.C.E.L.P. - Gerusalemme SVILUPPARE IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DI CIASCUNO: UNA SFIDA EUROPEA PER COMBATTERE L'ESCLUSIONE SOCIALE APPRENDERE AD APPRENDERE PER SAPERSI ADATTARE ALLE NOVITA E PIU IMPORTANTE CHE POSSEDERE CONTENUTI CHE, IN UN MONDO IN RAPIDA E CONTINUA EVOLUZIONE, NON COSTITUISCONO CERTEZZE SULLE QUALI POTER SEMPRE CONTARE. Corso sistematico ed intensivo di formazione su: flessibilità e potenziamento delle abilità cognitive come mezzo efficace per combattere l insuccesso scolastico e le sue conseguenze e prevenire l aggravarsi dei problemi di apprendimento insieme con la loro ricaduta negativa sulla realizzazione della persona. Programma di Arricchimento Strumentale (P.A.S) Modificabilità Cognitiva e Mediazione Didattica nel Metodo FEUERSTEIN 1

PROPOSTA La scuola italiana è stata per diversi anni impegnata, soprattutto in quelle aree definite come territorio "a rischio", nel progetto nazionale per la lotta alla Dispersone Scolastica. Lo è ancora oggi. Numerose e diverse sono le cause di dispersione che sono state individuate: alcune esterne alla scuola, altre interne al sistema scolastico, sia sotto il profilo educativo didattico, sia organizzativo. Certamente molto sì è fatto, anche se molto resta ancora da fare, attraverso la realizzazione di progetti interistituzionali, per aggredire il problema dispersione sotto i diversi aspetti, ma la maggior parte delle attenzioni sono state rivolte, quasi esclusivamente, alla individuazione e rimozione di quelle probabili cause di dispersione esterne al sistema scolastico. Si può, però, ipotizzare che alcune cause di dispersione, come l'insuccesso scolastico, in ragazzi che dimostrano di essere, abbastanza spesso, anche motivati allo studio, siano solo in minima parte attribuibili all extrascuola. Si può, quindi, giungere facilmente alla conclusione che una maggiore attenzione dovrebbero avere le cause di dispersione interne alla scuola che impediscono agli alunni di raggiungere risultati soddisfacenti, a livello di successo negli studi, e li costringono ad abbandonare". Senza volerci addentrare in una disamina generale ed approfondita dei diversi ostacoli che un alunno, in qualunque livello di scuola, incontra sul cammino della sua formazione e del successo scolastico, possiamo soffermarci su un aspetto del problema che, con un po' di buona volontà da parte degli operatori scolastici, potrebbe essere risolto. In effetti, si dice, molti ragazzi non sanno studiare, non capiscono, studiano poco e male, perciò, poco alla volta, si autoemarginano ed ABBANDONANO Ma ci siamo mai domandato se questi ragazzi siano in grado di CAPIRE il linguaggio che usa il professore? Oppure, se abbiano tutti i prerequisiti necessari all'apprendimento? Tutte quelle abilità, cioè, di natura cognitiva che sono la porta d ingresso dell'apprendimento e della realizzazione della Persona nella sua completezza? O se, invece, la scuola, rifiutandosi di comprendere quelle carenze e dando giudizi sommariamente negativi, non contribuisca a farsi sentire sempre più estranea ai ragazzi, invece di metterli in grado di crescere e realizzarsi, come dovrebbe? Ed il comportamento, anche didattico, dei docenti, favorisce o peggiora la condizione di quei ragazzi che si trovano in difficoltà? Certamente sono domande che avrebbero già potuto trovare risposte adeguate in precedenza - Ma se così non è stato, ed i dati sugli abbandoni lo confermano, nulla può essere fatto? Ci si deve rassegnare alla perdita di quelle risorse che, comunque, sono rappresentate da quei ragazzi che lasciano gli studi senza aver conseguito una preparazione che, oggi più che mai, é indispensabile per sentirsi a buon diritto Cittadini d'europa? Noi siamo convinti che le Abilità Cognitive, prerequisiti indispensabili all'apprendimento, che siano carenti, soprattutto se dovute ad assenza o inadeguatezza di mediazione, possono essere potenziate e che quei ragazzi possano raggiungere i risultati positivi che tutti si aspettano. Per questi motivi proponiamo l'attivazione di un corso di formazione sul METODO FEUERSTEIN e sul Potenziamento delle abilità cognitive carenti attraverso la Mediazione: in sostanza un programma per IMPARARE AD IMPARARE, per un buon numero di docenti i quali, adeguatamente formati e supportati da esperti, potranno applicarlo, fin da quest'anno scolastico, nelle loro classi prime adeguando anche, opportunamente, l'orario delle lezioni e la partecipazione di alunni e docenti 2

Il METODO, che ha il riconoscimento dell UNESCO come metodo avanzato di apprendimento è applicato a livello europeo e mondiale: in Francia, in particolare, è utilizzato oltre che in campo pedagogico-didattico, anche per la formazione e la valutazione della modificabilità cognitiva di dirigenti o operai nelle industrie. Vivere vuol dire cambiare (Feuerstein) Il programma Feuerstein è riconosciuto dall UNESCO come metodo avanzato di apprendimento e viene utilizzato diffusamente negli stati americani, sia del nord che del sud America. Negli ultimi dieci anni si è diffuso in diversi stati europei, in particolare in Francia, Spagna, Belgio. Si tratta di un programma per IMPARARE AD IMPARARE che, certamente, in una società che vede venir meno le certezze fisse dei contenuti, sempre più temporaneamente validi, resta l obiettivo fondamentale di chi voglia essere al passo con i tempi: di chi non voglia continuare a sopportare in Europa la presenza di circa 40.000.000 di persone a rischio di esclusione sociale a causa di problemi di carenza di flessibilità nell apprendimento. Tanto, infatti, si è affermato nel resoconto della Seconda Commissione Europea a conclusione del progetto Helios due, nel seminario internazionale tenutosi a Bordeaux nel dicembre 97, organizzato dalla Associazione Europea per l Apprendimento Mediatizzato e la Modificabilità Cognitiva (AEAMC), della quale è presidente lo stesso Feuerstein. Nelle pagine seguenti diamo i punti essenziali e conclusivi del convegno, estremamente significativi per gli indirizzi che la Comunità Europea si è data in tema di formazione. 3

CORSO DI FORMAZIONE TEMA:"IL PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE (P. A. S.) E IL METODO FEUERSTEIN" OBIETTIVO del Programma:RECUPERO E POTENZIAMENTO DELLE ABILITA' COGNITIVE CARENTI PROGRAMMA COMPLETO ( PRIMO - SECONDO - TERZO LIVELLO) IL METODO FEUERSTEIN LA TEORIA DELL'APPRENDIMENTO MEDIATIZZATO LE CATEGORIE DELLA MEDIAZIONE I CRITERI DELLA MEDIAZIONE PRESENTAZIONE DEGLI STRUMENTI DEL P. A. S.: ORGANIZZAZIONE DI PUNTI ORIENTAMENTO SPAZIALE I ORIENTAMENTO SPAZIALE II RELAZIONI TEMPORALI ILLUSTRAZIONI CONFRONTI PERCEZIONE ANALITICA RELAZIONI FAMILIARI RELAZIONI TRANSITIVE SILLOGISMI ISTRUZIONI PROGRESSIONI NUMERICHE CATEGORIZZAZIONI MASCHERE 4

CORSO DI FORMAZIONE DELLA DURATA DI 50 ore primo livello TEMA DOCENTI Relatori DESTINATARI "IL PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE ( P A S ) E IL METODO FEUERSTEIN" FORMATORI IN POSSESO DEL TITOLO ACQUISITO PRESSO I.C.E.L.P.(The International Center for Enhancement Learning Potential) OPERATORI SCOLASTICI,SOCIALI E DELLA RIABILITAZIONE IMPEGNATI NELLA PREVENZIONE DEI DISAGI DELLA "PERSONA" E NEL RECUPERO DI SOGGETTI A RISCHIO, GENITORI. SEDE PERIODO PROGRAMMA Il corso sarà diretto da. Le lezioni (vedere calendario) saranno condotte dal dott. Cosimo DIMAGLI consultant-trainer P.A.S./ L.P.A.D.. Il corso avrà la durata di 50 ore e sarà così strutturato nel programma: LA TEORIA DELLA MODIFICABILITA' COGNITIVA STRUTTURALE E L'ESPERIENZA DI APPRENDIMENTO MEDIATIZZATO FUNZIONI COGNITIVE CARENTI:OBIETTIVO E SOTTOBIETTIVO DEL PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE (P.A.S.) LE CATEGORIE DELLA MEDIAZIONE I CRITERI DELLA MEDIAZIONE PRESENTAZIONE DEL 1 STRUMENTO DEL METODO "ORGANIZZAZIONE DI PUNTI" ED ESEMPI DI APPLICAZIONE APPLICAZIONE DI O.P.(CONTINUAZIONE) E PRESENTAZIONE DEL 2 STRUMENTO "ORIENTAMENTO SPAZIALE I" ORIENTAMENTO SPAZIALE I" (APPLICAZIONE) PRESENTAZIONE DEL 3 STRUMENTO " PERCEZIONE ANALITICA" "PERCEZIONE ANALITICA" (APPLICAZIONE) PRESENTAZIONE DEL 4 STRUMENTO "CONFRONTI" 5

"CONFRONTI" (APPLICAZIONE) L.P.A.D. E CARTA COGNITIVA PRESENTAZIONE DEL 5 STRUMENTO "ILLUSTRAZIONI" "ILLUSTRAZIONI" (APPLICAZIONE) CONCLUSIONI. Solo dopo il 1 livello Programma del corso di formazione : P.A.S. secondo livello 50 ore - Riepilogo dei principi del Metodo Feuerstein (in particolare della Carta Cognitiva) - Presentazione dello strumento Orientamento spaziale II : applicazione. - Presentazione dello strumento Categorizzazioni : applicazione. - Presentazione dello strumento Relazioni familiari : applicazione. - Presentazione dello strumento Relazioni temporali : applicazione. - Presentazione dello strumento Istruzioni : applicazione. Programma del corso di formazione : P.A.S. terzo livello 50 ore - Rapido riepilogo dei principi del Metodo Feuerstein e confronti con altri Metodi - 1 strumento Progressioni Numeriche: presentazione e applicazione - 2 strumento Sillogismi: presentazione ed applicazione - 3 strumento Relazioni Transitive: presentazione ed applicazione - 4 strumento Pochoirs (Maschere): presentazione ed applicazione Per ogni Strumento è prevista la simulazione della preparazione di una lezione con somministrazione di una pagina da parte dei corsisti.. 6

VALUTAZIONE DEI RISULTATI Ai fini della conoscenza dell'efficacia del lavoro svolto si valuteranno gli atteggiamenti dei partecipanti relativi a: - tematiche trattate - rapporti interpersonali - conoscenze nuove acquisite attraverso applicazione pratica del Metodo in gruppi di lavoro in cui ogni partecipante si calerà, anche, nel ruolo del Mediatore - capacità di valutazione dei propri interventi didattici - autovalutazione. 7

PIANO di FORMAZIONE (valido per ciascun livello) "Il P.A.S.- Programma di Arricchimento Strumentale" METODO FEUERSTEIN- MOTIVAZIONE DEL PROGETTO: Consentire ad un gruppo di OPERATORI, attraverso l'applicazione pratica del Metodo e dei Principi della Mediazione, di conseguire una maggiore EFFICIENZA nell'affrontare e risolvere i "PROBLEMI" DI APPRENDIMENTO, DI COMPORTAMENTO, DI RELAZIONE, dei loro "allievi", mediando loro le strategie e gli strumenti idonei e potenziandoli sotto il profilo delle abilità cognitive. In sostanza l'applicazione del Metodo si propone con le seguenti FINALITA' : - modificare durevolmente lo stile cognitivo del soggetto, al fine di renderlo capace di rispondere attivamente a stimoli complessi e diversi, riuscendo ad anticipare l'azione, cioè a riflettere prima di agire; - insegnare a controllare e pianificare la condotta, riducendo l'impulsività; - sviluppare aspetti come il pensiero divergente, il ragionamento logico, induttivo e deduttivo; - potenziare, con consapevolezza, tutte le funzioni cognitive carenti e non, a livello delle tre fasi ( INPUT, ELABORAZIONE, OUTPUT ) dell'atto mentale. 8

OBIETTIVI - prendere coscienza delle proprie abilità e della loro messa in atto. - utilizzare capacità mentali virtuali insufficientemente mobilitate. - consolidare gli strumenti verbali e le operazioni logiche necessari all'apprendimento ed alla comunicazione, anche come superamento del limite del gergo e del ghetto e facilitatore dell'adattamento socioculturale - assumere una condotta autonoma e riflessiva nelle situazioni sociali e lavorative.(prendere decisioni) - ridurre il comportamento compulsivo CONTENUTI - Non vi sono contenuti specifici, di ordine disciplinare o pratico, se non quelli propri degli esercizi degli Strumenti che, in quanto tali, non sono obiettivo di apprendimento in sé, ma mezzo per mettere a fuoco operazioni mentali e strategie cognitive eventualmente da correggere, arricchire, ristrutturare. BISOGNI -Si evincono agevolmente dalle finalità e dagli obiettivi sopraesposti, in quanto ne sono il logico presupposto. In estrema sintesi, i soggetti ai quali sarà rivolta la somministrazione del P.A.S., soggetti con o senza problemi di apprendimento, si caratterizzano per diverse carenze di natura cognitiva che riguardano poche o, più spesso, molte funzioni ed abilità e presentano uno stile cognitivo assai povero, limitato, lacunoso, che impedisce un rapido ed efficace risultato nella fase di recupero: da qui la necessaria urgenza di potenziarli sotto il profilo cognitivo che, anche se non è il solo, è certamente il "sistema" dal quale tutti gli altri ( affettivi, comportamentali, relazionali) della complessa persona umana dipendono per il loro buon funzionamento. Nei bisogni, comunque, vanno considerate le necessità di ri-formazione degli operatori all acquisizione delle competenze specifiche nell applicazione del metodo e nell uso continuo delle tecniche e dei principi della Mediazione didattica che li condurrà a modificarsi nel modo di accostarsi alle classi o ai soggetti con i quali interagiranno. 9

MODALITA' OPERATIVE E LINEE METODOLOGICHE Si prevede la partecipazione di non più di 25/30 corsisti per gruppo, per consentire un coinvolgimento attivo e produttivo dei partecipanti stessi. Durante il lavoro si alternano momenti di produzione individuale con altri di elaborazione collettiva, in relazione continua con il Mediatore. Questi, attraverso un'impostazione didattica induttiva, incoraggia il lavoro di gruppo per un'interpretazione approfondita delle prove del P.A.S.; sollecita l'individuazione dei problemi e la loro definizione più precisa: stimola l'elaborazione comune delle possibili soluzioni, dando ampio spazio alle proposte personali e divergenti e, evidenziando il processo mentale che vi è sotteso; conduce gli allievi alla scoperta, apprendimento e applicazione di relazioni, principi, operazioni e strategie utilizzabili nelle situazioni più diverse: in ambito lavorativo, scolastico, dei rapporti e relazioni interpersonali; induce un atteggiamento motivante e ottimistico di sfida verso se stessi ed alla complessità che s'incrocia con il piacere della collaborazione nel gruppo per la soluzione di problemi comuni. Saranno utilizzati: -un Formatore italiano riconosciuto dall'hadassah Wizo Canada Research Institute e dall'international Center for Enhancement Learning Potential (I.C.E.L.P.) di Gerusalemme ( Israele ) DOCUMENTAZIONE (per ciascun corsista, per i tre livelli) Materiale didattico: - strumenti P.A.S ( relativi al livello) - guide per gli strumenti Dispense: (al 1 livello ) -introduzione al Metodo -breve rassegna stampa 10

Considerazioni Da quanto esposto in progetto, si può chiaramente evincere come, affrontando aspetti relativi al BUON FUNZIONAMENTO COGNITIVO, il corso si inserisca agevolmente in un quadro di formazione alla cooperazione multiprofessionale al fine di affrontare e risolvere adeguatamente problemi mirati sia all apprendimento, sia alla riabilitazione nelle diverse aree della disabilità. Certamente, infatti,se l aspetto cognitivo non è il solo che vada tenuto in considerazione per agevolare il superamento di tutti i problemi, sicuramente, rispetto agli altri aspetti non specificamente cognitivi (sanitario, psicologico, affettivo, comportamentale ecc.) ha una grandissima importanza, per la sua valenza trasversale, sia per il paziente, sia per l operatore formato. Se, pertanto, da un lato, il corso si propone, attraverso un approccio dinamico alla valutazione basato sulla Modificabilità Cognitiva Strutturale, di fornire competenze per poter evidenziare, attraverso la Mediazione, la Modificabilità Cognitiva del soggetto (quanto, cioè, il soggetto potrà collaborare al superamento dei suoi problemi/difficoltà, attraverso la loro comprensione), dall altro consente ai partecipanti la formazione necessaria per modificare durevolmente lo stile cognitivo dei propri interlocutori, rendendoli capaci di rispondere attivamente a stimoli diversi e sempre più complessi, abituandoli alla flessibilità cognitiva, al controllo del comportamento, che spesso è impulsivo, ad assumere una condotta autonoma e riflessiva nelle diverse situazioni e, soprattutto, nella gestione della propria persona. Un altro obiettivo, non secondario che si propone il corso, e che assume una pregnanza particolare nella cooperazione professionale, è la logica e conseguente formazione, nell operatore, di una coscienza e di un comportamento professionale improntati ad un ATTEGGIAMENTO DI MODIFICAZIONE ATTIVA E NON DI ACCETTAZIONE PASSIVA DELLE DISABILITA, nella convinzione che l intelligenza è, anche, qualcosa che si insegna: lo si fa guidando l individuo ad osservare ed a porsi domande, stimolandolo a confrontare oggetti ed eventi, a cercare collegamenti tra fatti apparentemente non correlati tra loro, inducendolo ad utilizzare un vocabolario corretto ed appropriato, incoraggiandolo ad astrarre dalla situazione vissuta al momento per immaginare fatti futuri o passati, assolutamente certi o solo possibili, reali o fantastici. 11

Lo si fa, soprattutto, insegnandogli ad avere fiducia in se stesso, a valutare in maniera obiettiva i propri successi, a far tesoro degli errori commessi per imparare da essi, a rendersi conto che la collaborazione porta un arricchimento reciproco, che la condivisione aiuta a superare le difficoltà. Lo si fa attraverso la mediazione. Imparare ad essere buoni mediatori e, quindi, ad essere di aiuto alle persone di cui ci si occupa, è possibile. Possiamo, quindi, affermare che l attenzione al cognitivo ed al suo corretto funzionamento, sia per ciò che riguarda l apprendimento, sia, soprattutto per le sostanziali Modificazioni, anche a livello neurologico, che derivano da un oculato e mirato trattamento di potenziamento cognitivo, è tra le più recenti acquisizioni scientifiche, non solo in Europa, ma del mondo. Che il corso di formazione possa essere indirizzato anche ai genitori, oltre che agli operatori, implica che, nella trattazione degli argomenti relativi alla riabilitazione e potenziamento dei bambini, saranno affrontate tematiche specificamente attinenti alla sfera dei particolari rapporti interattivi Genitori/figli e/o Medico/paziente ( criteri di mediazione), atteso che i genitori hanno una grande responsabilità e partecipazione nel processo di crescita e riabilitativo dei propri figli. Per la valutazione dei corsisti, oltre alla preparazione e simulazione di applicazioni del PAS, con attività basate sugli strumenti, si effettuerà una prova finale teorica scritta ed una prova pratica in cui ciascun partecipante si misurerà con interventi di mediazione cognitiva e relazionale. N.B.: il progetto è di massima e potrà essere modificato in accordo tra le parti. 12