Lavoro: Riforme per la competitività a costo zero Tito Boeri, Professore Università Bocconi e Direttore Scientifico Fondazione Rodolfo Debenedetti
Lavoro: riforme per la competitività a costo zero Tito Boeri Fondazione Rodolfo Debenedetti e Università Bocconi XXXV Congresso Nazionale ANDAF Competitività: Liberare risorse semplificando Torino, 28 Ottobre 2011
Una crisi di credibilità Debito pubblico = 120% Tasso di crescita nominale pil = 2% (1 crescita reale + 1 inflazione) Costo medio del debito = 4% Durata media titoli di stato = 7,8 anni Prima dell estate Avanzo primario necessario a stabilizzare debito = +2,4% Avanzo primario 2011 = +1,0% Avanzo primario previsto per il 2012 = +2,4% 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 3
Lo spread Italia - Spagna 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 4
Prima e dopo le 4 manovre estive Pre-estate 2011 2011 2012 2013 2014 Deficit 3,9 2,7 2,6 2,6 Avanzo primario 0,9 2,4 2,7 2,9 Entrate 46,4 46,8 46,6 46,4 Spesa primaria 45,6 44,4 43,9 43,5 Interessi 4,8 5,1 5,4 5,6 Debito 120,0 119,4 118,1 116,3 Mite contrazione fiscale. Accumulo graduale di surplus primario. Declino di 3,5 punti del rapporto debito/pil entro il 2014. Post-estate 2011 2011 2012 2013 2014 3,8 1,6-0,2-0,6 1,0 3,5 5,6 6,1 46,6 47,8 48,4 48,4 45,5 43,9 42,8 42,3 4,8 5,1 5,4 5,5 119,9 119,0 113,6 108,8 Contrazione fiscale più marcata. Zero deficit entro il 2013. Taglio di 11 punti perc. nel rapporto debito/pil entro il 2014. 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 5
Se almeno riuscissimo a spostare la recessione più in là 2012 debito fine2011 = 120% + avanzo primario 2012 = 4% Con tasso di crescita nominale pil al 2%, debito si stabilizza con costo medio del debito al 5,3% Con forte recessione (almeno -1%): debito cresce per costo medio del debito superiore al 3,3% 2014 : debito non cresce anche con costo medio al 5,4 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 6
Tasse svedesi e servizi italiani 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 7
Perchè aggiustamento incentrato sulle tasse è recessivo Storia insegna che consolidamento fiscale incentrato su tagli alla spesa è meno recessivo di aggiustamento basato su tasse Dopo le tasse tipicamente aumenta la spesa che si adegua sempre alle tasse più alte. Non a caso il pacchetto per la crescita sta diventando pacchetto di spesa Ma davvero abbiamo bisogno di soldi per fare qualcosa per la crescita? 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 8
Il problema è strutturale 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00-1,00 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016-2,00-3,00-4,00-5,00-6,00 EU-G4 Italia Differenza Fonte: IMF World Economic Outlook database, Settembre 2011 Dal 1995: l Italia ha perso 23 punti percentuali di PIL rispetto agli altri 4 grandi Paesi Europei (Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna) Ponendo PIL=100 nel 1995, il PIL è 117 per l Italia e 140 per gli EU G4. 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 9
1. Investire nell immigrazione di qualità Italia ha disperato bisogno di talenti per tornare a crescere. Non riesce ad attrarre cervelli (nonostante spenda molto in borse per dottorandi) e a farli restare da noi perché li tortura con pratiche per i visti ( bureaucrazy ) Introdurre un visto per studenti ampliare il riconoscimento dei titoli acquisiti all estero e permettere agli stranieri qualificati di fare concorsi pubblici. Permessi temporanei (con cauzione) solo per immigrati poco qualificati 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 10
2. L apprendistato universitario Italia primato dei NEET. Forte calo delle immatricolazioni alle (troppe!) sedi universitarie Apprendistato universitario alla tedesca con formazione in università e sul posto di lavoro (controllo reciproco) Ingresso nel mercato del lavoro: contratto a tempo indeterminato a tutele progressive per garantire alle imprese flessibilità in entrata e ai lavoratori un percorso di lungo periodo. Oggi 90% delle assunzioni in contratti temporanei. 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 11
3. Legare salari e produttività Completare (anziché ostacolare come con l art.8) il decentramento della contrattazione, permettendo legame tra salario e produttività Aumenta produttività nelle singole aziende, spinge più lavoro verso le imprese più dinamiche, favorisce l integrazione di manodopera sempre più eterogenea e aumenta la domanda di lavoro in aree a bassa produttività (vedi Mezzogiorno) Salario minimo e legge sulla rappresentanza 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 12
4. Più lavori in famiglia Trasformare detrazioni per famigliari a carico in sussidi condizionati all impiego, a favore di famiglie con redditi più bassi (tipo Working Family Tax Credit, Regno Unito) Effetto di lungo periodo (donne sono più istruite) e di breve (doppio dividendo da partecipazione femminile; lavorano e danno lavoro a chi le sostituisce in mansioni domestiche) 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 13
5. Passare al metodo contributivo Pensionamento flessibile fra 61 e 69 anni con riduzioni (aumenti) attuariali per chi va in pensione prima (dopo) i 65 anni di età Modo di ricostruire patrimoni intaccati dalla crisi Più partecipazione degli over 55 porta a creare più lavoro per i giovani perché abbassa le tasse 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 14
6. Meno politici per sceglierli meglio 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 15
Altre riforme a costo zero? 14 Ottobre 2011 Tito Boeri e Pietro Garibaldi 16
Si può anche cambiare composizione spesa pubblica Italia - Spesa corrente in % spesa corrente totale (2008) UK - Spesa corrente in % spesa corrente totale (2008) Ambiente, sviluppo urbanistico 1,75% Altro (agricoltura, trasporti e energia) 4,38% Giustizia e Ordine Pubblico 4,01% Difesa 3,13% Beni e Attività Culturali 1,37% Amministrazio ne Generale 8,03% Istruzione e ricerca 9,97% Sanità 15,22% Ammortizzato ri e assistenza 3,73% Debito Pubblico 11,10% Politiche previdenziali 37,29% Istruzione e ricerca 13,02% Beni e Attività Culturali 2,20% Ambiente, sviluppo urbanistico 7,34% Altro (agricoltura, trasporti e energia) 4,35% Ammortizzat ori e assistenza 11,02% Giustizia e Ordine Pubblico 5,28% Difesa 5,23% Debito Pubblico 4,58% Amministraz ione Generale 10,12% Politiche previdenziali 21,60% Sanità 15,25% 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 17
La spesa che invecchia più della popolazione Tassi di variazione della spesa primaria consolidata 2010-2001 Amm. centrali 27,6 Enti di previdenza 47,7 Amm. locali 37,0 Regioni 15,8 Enti sanitari locali (Regioni) 51,1 Province 43,7 Comuni 25,9 Totale Amm. pubbliche 38,6 Fonte: Istat 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 18
Conclusioni Dobbiamo assolutamente scongiurare il rischio di un double-dip. Questa volta molto dipende da noi. Italia è epicentro. L unico modo per superare la crisi di credibilità è tornare a crescere. Per farlo non c è bisogno di trovare soldi, molte riforme per la crescita sono a costo zero per le finanze pubbliche. Dobbiamo comunque governare la spesa. Farla guardare al futuro anziché solo al passato. 14 Ottobre 2011 Tito Boeri 19