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Transcript:

L ARMONIZZAZIONE CONTABILE DEGLI ENTI TERRITORIALI CINZIA SIMEONE

STRUTTURA DELLA PRESENTAZIONE: 1. L ARMONIZZAZIONE - INTRODUZIONE 2. IL QUADRO NORMATIVO 3. I SISTEMI CONTABILI ARMONIZZATI 4. STRUMENTI DELL ARMONIZZAZIONE 4.1 Il piano dei conti integrato 4.2 Gli schemi di bilancio 4.3 I principi contabili generale e applicati 4.4 Il bilancio consolidato

1) L ARMONIZZAZIONE LA LEGGE 196/2009 HA AVVIATO UN PROCESSO DI RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI CONTABILI PUBBLICI, DENOMINATO ARMONIZZAZIONE CONTABILE, DIRETTO A RENDERE I BILANCI DI TUTTE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI OMOGENEI, CONFRONTABILI E AGGREGABILI

1) L ARMONIZZAZIONE LA VIGENTE CONTABILITA PUBBLICA NON SVOLGE CORRETTAMENTE LA FUNZIONE CONOSCITIVA CHE LE E PROPRIA IN QUANTO: CONSENTE L ADOZIONE DI: - sistemi contabili diversi, - schemi di bilancio differenti, - principi contabili non uniformi. NON E IN GRADO DI MISURARE I DEBITI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI A DISCAPITO DELL AFFIDABILITA DEI CONTI PUBBLICI E DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO

2) IL QUADRO NORMATIVO L ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE COSTITUISCE IL CARDINE IRRINUNCIABILE: a) della riforma della contabilità pubblica disposta dalla legge n. 196 del 2009 b) della legge per l attuazione del federalismo fiscale n. 42 del 2009

I PERCORSI DELL ARMONIZZAZIONE CONTABILE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 1)STATO: LEGGE N. 196 DEL 2009 TITOLO VI; 2) GLI ENTI TERRITORIALI : LEGGE N. 42 DEL 2009, art. 2, TITOLO I D. Lgs. N. 118 DEL 2011, DPCM 28 dicembre 2011 - sperimentazione; 3) LA SANITA LEGGE N. 42 DEL 2009, art. 2, TITOLO II D. Lgs. N. 118 DEL 2011; DM 17 settembre 2012 Linee guida per la certificabilità DM 1 marzo 2013 Percorso attuativo di certificabilità DM 20 marzo 2013 Nuovi schemi di bilancio degli enti del SSN 4) LE UNIVERSITA L 240 DEL 2010, D.Lgs 27 gennaio 2012, n. 18

I PERCORSI DELL ARMONIZZAZIONE CONTABILE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 5) LE ALTRE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE LEGGE N. 196 DEL 2009, art. 2, D. Lgs. N. 91 DEL 2011, DPCM 18 settembre 2012 Linee guida per sistema indicatori DPCM 12/12/2012 Linee guida per missioni e programmi DM 27 /3/2013 -PA in contabilità civilistica, DM 1 /10/013 sperimentazione, DPR 4/10/2013 piano dei conti integrato.

2) IL QUADRO NORMATIVO IL DECRETO LEGISLATIVO N. 118 DEL 2011: DEFINISCE I PRINCIPI GENERALI DELLA RIFORMA DEGLI ENTI TERRITORIALI NEL TITOLO PRIMO, CHE ENTRA IN VIGORE NEL 2015; RINVIA L INDIVIDUAZIONE DEI CONTENUTI SPECIFICI DELLA RIFORMA AD UN SUCCESSIVO DECRETO LEGISLATIVO INTEGRATIVO

2) IL QUADRO NORMATIVO IN CONSIDERAZIONE DEI RISULTATI DEL PRIMO ANNO DI SPERIMENTAZIONE, IL DECRETO INTEGRATIVO E CORRETTIVO DEL D. LGS 118/2011, NECESSARIO PER CONSENTIRE L ENTRATA IN VIGORE DELLA RIFORMA, E STATO: APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IN VIA PRELIMINARE (31 GENNAIO 2014); CONDIVISO IN SEDE DI CONFERENZA UNIFICATA, ATTRAVERSO L INTESA DEL 3 APRILE 2014 E ALL ESAME DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI COMPETENTI

2) IL QUADRO NORMATIVO LO SCHEMA DEL DECRETO INTEGRATIVO E CORRETTIVO DEL D. LGS 118/2011 E UN COMPLESSO E CORPOSO INSIEME COORDINATO DI NORME ED ALLEGATI, CHE: INTEGRA IL D.LGS 118/2011 (schemi di bilancio, piano dei conti e principi contabili), DEFINISCE L ORDINAMENTO CONTABILE DELLE REGIONI, ADEGUA IL TUEL.

3) I NUOVI SISTEMI CONTABILI L ARMONIZZAZIONE CONSERVA LA DISTINZIONE TRA GLI ENTI : IN CONTABILITA FINANZIARIA, che devono adottare la contabilità economicopatrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali; IN CONTABILITA ECON-PATRIMONIALE, cui è richiesta una riclassificazione dei propri incassi e pagamenti secondo regole uniformi a quelle degli enti in contabilità finanziaria (tassonomia attraverso il SIOPE).

3) I NUOVI SISTEMI CONTABILI La CONTABILITA FINANZIARIA costituisce il sistema contabile principale e fondamentale per fini autorizzatori e di rendicontazione della gestione; E prevista l adozione del bilancio finanziario autorizzatorio almeno triennale, di competenza e di cassa (le previsioni di cassa solo per il primo anno).

3) I NUOVI SISTEMI CONTABILI LA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE ha il fine di: rappresentare l equilibrio economico tra le risorse economiche acquisite e quelle utilizzate; garantire l aggiornamento del conto del patrimonio; consentire l elaborazione del bilancio consolidato di ciascun ente con i propri enti, aziende e società.

3) I NUOVI SISTEMI CONTABILI Le rilevazioni della contabilità finanziaria costituiscono la misura finanziaria dei fatti gestionali rilevati dalla contabilità economico-patrimoniale: I ricavi sono rilevati unitamente all accertamento delle entrate dei primi tre titoli di bilancio; i costi sono rilevati al momento della liquidazione delle spese del primo titolo di bilancio, salvo che per i trasferimenti, per i quali si fa riferimento all impegno;

3) I NUOVI SISTEMI CONTABILI L accertamento delle entrate del: Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziaria, Titolo 6 - Accensione di prestiti, Titolo 7 - Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Titolo 9 - Entrate per conto terzi e partite di giro, determina nella contabilità economico patrimoniale solo la rilevazione di crediti finanziari

3) I NUOVI SISTEMI CONTABILI L impegno delle spese del: Titolo 3 - Spese per incremento attività finanziarie, Titolo 4 - Rimborso Prestiti, Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere, Titolo 7 - Uscite per conto terzi e partite di giro, determina nella contabilità economico patrimoniale solo di debiti finanziari

3) I NUOVI SISTEMI CONTABILI La contabilità economico patrimoniale è integrata, e non derivata, alla contabilità finanziaria. Le scritture di assestamento economicopatrimoniale di fine anno (di rettifica, integrazione e ammortamento dei costi rilevati nel corso dell esercizio) sono autonome rispetto alla contabilità finanziaria.

4) GLI STRUMENTI DELL ARMONIZZAZIONE Gli strumenti dell armonizzazione dei sistemi contabili previsti decreto legislativo n. 118/2011 sono: 4.1 Piano dei conti integrato, 4.2 Schemi di bilancio comuni, 4.3 Regole contabili uniformi, 4.4 Bilancio consolidato

4.1 PIANO DEI CONTI INTEGRATO (art. 4) previsto solo per le amministrazioni in contabilità finanziaria; costituito dall elenco delle voci del bilancio gestionale finanziario e dei conti economici e patrimoniali, definito in modo da consentire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali; Unico e obbligatorio per tutte le amministrazioni pubbliche, con i necessari adattamenti in considerazione delle caratteristiche peculiari dei singoli comparti; Elaborato anche in funzione delle esigenze del monitoraggio della finanza pubblica.

4.2 COMUNI SCHEMI DI BILANCIO L art. 15 del decreto prevede che le entrate del bilancio finanziario sono articolate in: 1. TITOLI, secondo la fonte di provenienza delle entrate; 2. TIPOLOGIE, in base alla natura dell entrata, ai fini dell approvazione in termini di unità di voto; 3. CATEGORIE, secondo l oggetto delle entrate (in allegato); Ai fini della gestione, le categorie sono ripartite in capitoli, che possono essere articolati in articoli. I capitoli e gli articoli si raccordano al quarto livello del piano dei conti integrato.

4.2 COMUNI SCHEMI DI BILANCIO L art. 14 del decreto prevede che le spese sono articolate in: 1.MISSIONI: individuano le funzioni e gli obiettivi strategici della spesa e consentono il collegamento tra flussi finanziari e le politiche pubbliche settoriali. Sono definite in relazione al riparto delle competenze di cui agli articolo 117 e 118 Cost. e tenendo conto di quelle del Bilancio dello Stato; 2.PROGRAMMI: individuano aggregati omogenei di attività diretti al conseguimento degli obiettivi strategici. Il programma è raccordato alla codifica COFOG di secondo livello La realizzazione dei programmi è attribuita ad un unico centro di responsabilità amministrativa. Costituiscono l unità di voto minima;

4.2 COMUNI SCHEMI DI BILANCIO 3. MACROAGGREGATI: secondo la natura economica della spesa. Sono rappresentati in appositi allegati e costituiscono il primo raccordo tra la classificazione funzionale del bilancio decisionale ed il piano dei conti integrato (in allegato). Ai fini della gestione, i macroaggregati sono ripartiti in capitoli, che possono essere articolati in articoli. I capitoli e gli articoli si raccordano al quarto livello del piano dei conti integrato.

4.3 REGOLE CONTABILI UNIFORMI Il decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che le amministrazioni pubbliche territoriali e i loro enti strumentali devono adeguarsi a regole contabili uniformi (art.3) definite attraverso principi contabili, : 1. principi contabili generali, intesi come enunciati molto sintetici (competenza, annualità, di universalità, integrità, specificazione, ecc.), che lasciano agli operatori il compito di individuarne le modalità di applicazione. Tali principi sono riportati all allegato n. 1 al decreto 118/2011;

2.3 REGOLE CONTABILI UNIFORMI Il principio contabile generale n. 16 della competenza finanziaria è stato potenziato: le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate, sono registrate nelle scritture contabili nel momento in cui l obbligazione sorge ma con l imputazione all esercizio nel quale esse vengono a scadenza.

4.3 REGOLE CONTABILI UNIFORMI 2. principi applicati, costituite da norme tecniche di dettaglio, di specificazione ed interpretazione delle norme contabili e dei principi generali, che svolgano una funzione di completamento del sistema generale e favoriscano comportamenti uniformi e corretti. La definizione di tali principi è stata rinviata al decreto correttivo e integrativo. I principi applicati individuati riguardano: la programmazione la contabilità finanziaria la contabilità economico patrimoniale il bilancio consolidato

4.4 BILANCIO CONSOLIDATO La disomogeneità dei bilanci è determinata anche dal fenomeno delle esternalizzazioni, ossia dal trasferimento, attraverso contratti o convenzioni, dello svolgimento di funzioni, servizi e attività strumentali di propria competenza ad altri soggetti; A causa dell esternalizzazione i bilanci dei singoli enti possono fornire informazioni incomplete, non rappresentative delle attività e delle funzioni complessivamente svolte e, a parità di servizi resi alla collettività, presentano situazioni del tutto differenti

4.4 BILANCIO CONSOLIDATO La riforma contabile degli enti territoriali: attribuisce al bilancio consolidato l obiettivo di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta da un ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate; fa riferimento alla definizione di controllo di diritto, di fatto e contrattuale (la cd. influenza dominante).

ILGRUPPO DI UN AMMINISTRAZIONE PUBBLICA è costituito dai suoi: ORGANISMI STRUMENTALI (le istituzioni); ENTI STRUMENTALI CONTROLLATI, enti, fondazioni e aziende controllate; ENTI STRUMENTALI PARTECIPATI, enti, fondazioni e aziende partecipate ma non controllate SOCIETA CONTROLLATE (definizione corrispondente a quella civilistica); SOCIETA PARTECIPATE, società a totale partecipazione pubblica affidatarie dirette di servizi pubblici locali della capo gruppo, indipendentemente dalla quota di partecipazione.