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Giornale bilingue CIAO A TUTTI!! Dall ultimo numero è passato un pò di tempo in questo periodo abbiamo potuto raccogliere gli articoli riguardanti:i racconti delle gite delle varie classi; altre interviste degli ex-allievi che continuano a scriverci numerosi; un autorevole riflessione sulla riforma Gelmini; la recensione di un film visto dagli alunni di prima e seconda; la crisi economica. Ci sono, inoltre, delle novità! Il Majomagazine è anche su Internet! Chi vuole può rileggersi i vecchi articoli oppure scaricarsi l intero numero dal sito www.majoranatorino.it. Inoltre, chi volesse contattare la redazione può farlo mandando un e-mail all indirizzo di posta elettronica majomagazine@libero.it. La Redazione 1

Interviste (Pag 3-4-5) Gite (Da Pag 6 A 11) Continua la protesta contro la Gelmini (Pag 13) Sottodiciotto Film Festival (Pag 12) Crisi finanziaria (Pag 14) Giochi (Pag 15 ) Angolo della posta (Pag 16) 2

In questo numero abbiamo intervistato: Stefano e Rita Perrone, Elena Castioni, Sara Perez, Angela Di Salvatore - In quale anno ti sei diplomato/a? 2004/2005 2000/2001 1998/1999 2000/2001 1999/2000 - Che genere di lavoro stai facendo?o quale università stai frequentando? Ho lavorato due anni dalla fine del 2005 alla fine del 2007. Nel primo anno ho fatto vari lavori per fare le prime esperienze, tra questi come commesso part-time al BLOCKBUSTER, impiegato full-time in una azienda che commercializzava attrezzature per ditte (mobilio, attrezzi da lavoro, ecc.), traslochi, ecc. L'altro anno invece l'ho passato facendo servizio civile presso la Protezione Civile del comune di Torino. E' stata un'esperienza fantastica che consiglio a tutti in quanto permette di fare molte attività, dal portare una divisa a guidare mezzi di servizio speciali e tutto quello che possa servire in una situazione di emergenza. Queste esperienze oltre avermi fatto maturare sotto molti aspetti mi hanno permesso di mettermi da parte i soldi per iscrivermi all'università. Al momento sono al secondo anno di informatica. Dopo la scuola superiore mi sono iscritta alla Facoltà di Economia (laurea triennale in Economia Aziendale e laurea specialistica in Business Administration) e ora sto lavorando. Lavoro presso un negozio di vendita di pavimenti e rivestimenti da 8 anni, svolgendo mansioni commerciali (addetta alle vendite) ed amministrative (curo la vendita del cliente: dal preventivo, all ordine dei materiali, alla gestione dei trasporti, fino al pagamento finale) Lavoro in un studio notarile come impiegata amministrativa con mansioni d'ufficio e di tassazione degli atti notarili. Autista di linea gtt. -Se lavori, quali sono stati i principali problemi di inserimento? Soprattutto la mancanza di esperienza, molti datori di lavoro pretendono almeno un anno di esperienza e ovviamente per una persona appena uscita dal diploma è praticamente impossibile. Penso che il problema maggiore sia stato il tipo di contratto offerto, poiché in occasione di moltissimi colloqui mi è sempre stato proposto un contratto a tempo determinato o uno stage retribuito. Nessun particolare problema. Il mio principale problema di inserimento è stato ambientarsi e mettere a confronto le mie conoscenze con le loro e apprendere i loro metodi lavorativi oppure avendo cambiato più volte lavoro (purtroppo) cambiare il mio metodo di lavoro. Capire e mettere in pratica quello che hai imparato a scuola, e stare nel luogo di lavoro 8-9 ore al giorno. 3

La paura di non reggere turni alle 4 del mattino, subito superata appena constatato che è peggio lavorare al pomeriggio!! -La preparazione scolastica ricevuta è sufficiente? Direi che ti dà molti degli elementi che servono in un ambiente di lavoro soprattutto di ufficio e dove è necessario l'uso del PC. A livello teorico sì, ma a livello pratico assolutamente no. Sì Sì, secondo me sì. Ma tendenzialmente una volta usciti da scuola, se non si studia correttamente, si tende a dimenticare tutto quello che si apprende durante gli anni scolastici. Sì e no, dipende dai professori se facevano con passione o meno il loro lavoro, chi lo faceva tanto per portare a casa lo stipendio, non forniva una preparazione adeguata. -Quali ritieni siano gli aspetti positivi e quelli negativi della formazione ricevuta in funzione del lavoro? Tra gli aspetti positivi la preparazione ad un mondo nuovo che non è per niente facile e leggero, quindi penso sia una cosa molto buona. Tutto questo può andare però a scapito della cultura in generale, magari si tralasciano degli argomenti importanti che però non servono in un ambiente lavorativo come ad esempio la storia contemporanea del nostro paese. Tra gli aspetti positivi posso citare l ampia preparazione teorica e la puntualità ed assiduità nel compiere il proprio dovere. Tra gli aspetti negativi ho potuto notare la scarsa preparazione PRATICA (es. nessun utilizzo di programmi per la tenuta della contabilità, nessun caso pratico di economia aziendale legato ad es. al piano dei conti o al bilancio), inutilità degli stage effettuati, nessuna insegnante di madrelingua e nessuna vacanza studio all estero. Fortunatamente, l indirizzo di studi scelto: perito commerciale ed informatico, mi ha dato la possibilità di avere un ottima base di nozioni relativa all economia, al diritto e all informatica che sono alla base di una gestione commerciale. Un aspetto positivo molto importante secondo me è aver effettuato gli stages formativi tra la 4 e la 5 superiore che hanno permesso di avere più o meno un'idea della vita lavorativa in generale. Poi nel mio caso studiare diritto mi è stato di grandissimo aiuto. Un aspetto negativo secondo me è stato aver dato poco spazio alle lingue straniere, poichè nel mondo lavorativo in generale sono uno dei requisiti più richiesti. In funzione del mio lavoro non posso rispondere in quanto non è attinente. -Che suggerimenti ti senti di dare per migliorare il rapporto scuola-lavoro? Lavorare su degli argomenti più inerenti al mondo del lavoro nell'ambito delle materie matematiche soprattutto. Per esempio le lezioni di trigonometria piuttosto che di studio di funzioni sono una buona base per affrontare l'università (soprattutto informatica!) ma sono credo quasi inutili in un contesto di lavoro quotidiano. Coerentemente con quanto indicato fra gli aspetti negativi, proporrei di fare gite all estero in modo da non ritrovarsi nel mondo del lavoro a parlare per la prima volta con persone di madrelingua; proporrei anche più casi pratici di economia aziendale e abolirei gli stage in quanto, durando poco tempo, le aziende fanno solo fare fax, fotocopie, archivio, lavoretti arretrati in tal modo le aziende hanno una persona che lavora per loro gratis e l allievo non impara nulla di utile e nel contempo sostiene delle spese (es. pranzi fuori, trasporto ) senza ottenere alcun beneficio. 4

Più applicazioni pratiche relative alle lezioni svolte. Studiare bene tutte le materie, ma in particolar modo le lingue straniere e contabilità. E poi sarebbe indispensabile dare più spazio anche agli stages formativi e magari discutere insieme agli insegnanti le proprie esperienze. Molta piu' pratica su cio' che realmente si dovra' svolgere al lavoro, utilizzare ogni programma del computer, soprattutto non fare tutti i conti dell'economia aziendale a mano!!! -Sei soddisfatto del lavoro che stai svolgendo, e quali sono le tue aspettative nell immediato e per il futuro? Adesso non lavoro più ma uscito, se mai uscirò, dall'università progetto di trovare un lavoro ben pagato e appagante. Sicuramente mi ritengo soddisfatta del mio lavoro poiché le persone con cui lavoro sono adorabili e i responsabili non ti trattano come un numero ma come una persona. Dal punto di vista lavorativo, sia nell immediato che nel futuro, spero che non ci siano cambiamenti che mi costringano a cambiare lavoro. Dal punto di vista personale, spero invece di potermi sposare presto Sono molto soddisfatta perché lavoro in un ambiente piacevole e stimolante: ogni anno ci sono aggiornamenti che sviluppano la voglia di approfondire nuovi progetti No. Sono soddisfatta di avere un lavoro, che al mondo d'oggi è molto difficile trovarlo. Mi aspetto comunque nel futuro di crescere professionalmente e sinceramente spero di non dover cambiare più lavoro. A 7 anni dal diploma sono già al quarto lavoro. Sono davvero soddisfatta del mio lavoro perchè mi permette di vedere l'alba mentre guido, mi permette di stare sempre in giro e in compagnia, di guidare, insomma guadagno divertendomi. Nel mio futuro vedo la possibilità di diventare tutor e formare i nuovi allievi, mantenendo però la mansione di autista per non rinunciare alla guida, cosa che in altri tipi di crescita professionale sarei costretta a fare. -Come ti è sembrato il mondo del lavoro? Dipende soprattutto dall'ambiente, dalla mansione e dai colleghi. Se ti trovi bene, quello che fai ti piace e i colleghi sono delle brave persone sicuramente il mondo del lavoro sarà meno pesante e ti appassionerà. Se queste cose vengono meno, è semplicemente una cosa che devi fare per portare a casa i soldi e ogni giorno ti chiederai quanti giorni mancano alla fine della settimana così finalmente potrai stare lontano da quella scrivania! Mi è sembrato abbastanza corrispondente alle mie aspettative e forse anche per tale ragione sono contenta e soddisfatta. La ricerca iniziale è stata molto difficile, ma sono stata fortunata nel trovare un lavoro dal quale traggo soddisfazioni e nel quale sono apprezzata. Difficile,duro e selettivo e non sempre serio. Per quanto riguarda le mie esperienze, sono stata un pò sfortunata. Il mio primo lavoro è stato rappresentare un modello di carta di credito, ho lavorato per sei mesi circa e ho dovuto lasciarlo per il fatto che non pagavano nei tempi giusti e mai quanto dovevano. Ho lavorato per un anno da un commercialista che appena scaduto il contratto mi ha stretto la mano e arrivederci e grazie. L'unica grande esperienza lavorativa che ho avuto è stato lavorare in uno studio notarile dove ho finalmente potuto mettere in pratica la mie conoscenze di diritto e affidarmi ai calcoli matematici. Ma anche qui il contratto è scaduto, è non me l'hanno potuto rinnovare. Ora sto lavorando in un altro studio notarile, e sinceramente spero di essermi fermata. Per questo mi sento anche di dire agli studenti che quando escono tutto sembra facile ma bisogna aprire gli occhi e fare bene attenzione ai contratti che vengono sottoposti, e soprattutto pretendete tutto ciò che vi spetta di diritto, sempre. Nella mia azienda abbastanza positivo, un ambiente amichevole anche se spesso e volentieri si sparla e girano voci a turno su persone... in altri ambiti credo sia spietato e non ci sia il rispetto della persona ma si venga visti come un numero. 5

22 23 Ottobre Il ritrovo è per le 7 e 45 davanti a scuola per poter partire alle 8. Il viaggio in autobus è confortevole, 3 ore divertenti con una sosta in autostrada per fare colazione. Arrivati a Parma ci incontriamo in Viale Toschi con la guida, che subito ci accompagna in un giro della città. Visitiamo il centro storico dove non ci facciamo scappare l'occasione di fare foto ai bellissimi monumenti; la tappa successiva è al Farnese, un teatro interamente in legno. Finalmente 2 ore di libertà per pranzare e riposarci dopo la faticosa camminata del mattino. Le ultime due visite della giornata sono riservate al Battistero e al Duomo dove possiamo salire fino alla cupola per ammirare i meravigliosi affreschi del Correggio. Terminata la parte culturale della giornata ci aspetta una serata di relax all hotel Forum. Sistemati i bagagli nelle camere, fatta la doccia, alle 20 la cena. Nel dopocena i professori, nella speranza di toglierci tutte le energie residue, propongono un nuovo giro per la città; ci avrebbero stancato tanto da costringerci a letto presto. Le nostre suppliche però riescono a far cambiare il programma, così rimaniamo in albergo. Notte molto divertente per quelli che non hanno dormito con un risveglio molto faticoso alle 7. Alle 8 invece colazione, quindi preparazione dei bagagli. Le successive due visite sono alla chiesa di Santa Maria della Steccata e al Palazzo della Pilotta, dopo di che si parte per Collecchio. Pranzo a sacco durante il tragitto per poi andare a visitare una delle filiali della Parmalat. Terminata la visita abbiamo in regalo un succo alla pera e una crema al cioccolato. Con nostro dispiacere, la gita si può considerare conclusa e si torna a Torino. Anche il viaggio di ritorno è divertente; siamo a Torino davanti a scuola in tarda serata, il tempo di salutare professori e amici e si va a casa con il ricordo di questa magnifica gita che rimane nella nostra mente per moltissimo tempo. Sebastian Nester 2ª B 6

22 23 Octombrie Intalnirea este stabilita la ora 7 si 45 in fata scolii pentru a putea pleca la ora 8. Drumul cu autocarul este confortabil, 3 ore amuzante cu o oprire in autostrada pentru micul dejun. Ajunsi la Parma ne intalnim pe Viale Toschi cu ghidul, care imediat ne conduce intrun tur al orasului. Vizitam centrul istoric unde nu pierdem ocazia de a face niste poze la monumentele frumoase. Urmatoare destinatie este la Farnese, un teatru in intregime din lemn. In sfarsit 2 ore de libertate pentru pranz si pentru a ne odihni dupa plimbarea obositoare de dimineata. Ultimele doua visite a zilei sunt reservate la Battisfero si la Dom und putem sa urcam pana la cupola pentru a admira minunatele picturi ale lui Carreggio. O data incheiata partea culturala a zilei ne asteapta o seara de relax la hotelul Forum. Aranjate bagajele in camere, facut si un dus, la orele 20 cina. Dupa cina profesorii, sperand sa ne ia ultimele forte ramase, propun un nou tur prin oras; ne-am fi intors atat de obositi incat ne-am fi culcat mai devreme. Dar rugamintile noastre reusesc sa schimbe programul, si asa ramanem la hotel. O noapte foarte amuzanta pentru aceia care n-au dormit cu o desteptare foarte grea la ora 7. La ora 8 micul dejun, si deci prepararea bagajelor. Urmatoarele doua visite sunt la biserica Santa Maria della Steccata si la Palazzo della Pilotta, dupa care se pleaca spre Collecchio. Pranz la pachet in timpul drumului si dupa aceea o vizita la una din filialele Parmalat. Incheiata visita primim cadou un suc de pere si o crema de ciocolata. Cu a noastra parere de rau, excursia se poate considera incheiata si ne intoarcem la Torino. Si drumul de intoarcere e amuzant; suntem la Torino in fata scolii seara tarziu, salutam profesorii si prietenii si ne ducem acasa cu amintirea acestei excursii magnifica care va ramane in mintea nostra pentru foarte mult timp. Traduzione di Lupascu Radu Alexandru 3ª B 7

Alle ore 7.10 di Giovedì 23 ottobre, riuniti davanti a scuola in attesa dell ultimo ritardatario, con le occhiaie alle ginocchia per la levataccia, si parte per Verona. Sul pullman alcuni ragazzi facendo finta di ascoltare l MP3 dormono; c è anche chi canta, chi parla e chi fa altro. Arriviamo alle 10.30 e veniamo accolti da una guida che ci spiega la storia della città, ma noi troviamo più interessanti le paperelle che nuotano spensierate nell Adige. Ci dirigiamo verso l Arena di Verona, passando prima in Piazza delle Erbe, dove molte abitazioni conservano resti di affreschi; tra gli altri la rappresentazione dell Ignoranza ossia una donna che non volendo vedere il mondo circostante si copre con una benda gli occhi. Si arriva quindi all Arena di Verona, popolare monumento simbolo della città, oggi usata soprattutto per la rappresentazione di commedie, opere e concerti, all epoca utilizzata per i duelli tra gladiatori. Dopo il pranzo ci rechiamo alla casa di Giulietta in via Cappello, dove possiamo ammirare il celebre balcone. All entrata siamo colpiti dai muri, talmente coperti da scritte che non si riesce a vedere il loro colore d origine. Alle 18.00 finalmente il pullman ci porta in albergo a Sirmione; là dopo esserci sistemati nelle rispettive camere tutti a cena! La serata si conclude con i professori che ci concedono ben cinque minuti di libertà; quindi tutti a dormire..ahahah! Il giorno successivo dopo una notte abbastanza movimentata, ci rechiamo al centro di Sirmione a visitare la Rocca Scaligera, la Parrocchiale di S. Maria Maggiore e le Grotte di Catullo, situate sulla costa meridionale del lago di Garda, che costituiscono l'esempio più grandioso di edificio privato di carattere signorile di tutta l'italia settentrionale: la villa ha una pianta di forma rettangolare, che copre un'area di oltre due ettari. Con il battello ci trasferiamo quindi a Desenzano, per raggiungere la Villa Romana e visitare il Castello e il Duomo; alle 20.00 di nuovo tutti a cena! Siamo ignari della sorpresa che i professori ci tengono in serbo: una grande sala giochi dove alcuni di noi scelgono i go-kart ed altri un simulatore 3D. Bellissimo! E così ne approfittiamo per socializzare con i ragazzi di quarta. Infine il sabato visitiamo la Basilica di S. Zeno, una costruzione a tre navate e tre absidi, provvista di cripta, molto particolare per le rappresentazioni dell Antico e del Nuovo Testamento sulla facciata principale, così che anche gli analfabeti potessero capire il Vangelo; notevole anche la porta bronzea, un prezioso manufatto assemblato con pezzi di porte differenti per data e stile. Infine con un po di malinconia alle ore 17.00 il nostro pullman, con a bordo le classi 3 A, 3 B e 4 B, riparte per Torino con arrivo davanti a scuola alle ore 21.00. Sara Vasino 3ªA & Emilio Chiarini 3ªB 8

Joi 23 octombrie ora 7.10, adunati in fata scolii in asteptarea ultimului intarziat, cu cearcanele pana la genunchi din causa trezirii dis de dimineata, mergem spre Verona. In autocar unii facandu-se ca asculta MP3-u dorm; altii canta, altii vorbesc si altii fac altceva. Ajungem la 10.30 si suntem primiti de catre un ghid care ne explica istoria orasului, dar noi gasim mai interesante ratustele ce innoata fara de grija pe Adige. Ne dirijam spre Arena din Verona, trecand mai intai prin Piazza delle Erbe, unde multe cladiri pastreaza resturi de picturi; printre altele reprezentarea Ignorantei, o femeie ce ne vrand sa vada lumea din jurul ei isi acopera cu un voal ochii. Ajungem deci la Arena din Verona, monument popular, simbolul orasului, azi folosita mai ales pentru reprezentarea de comedii, opere si concerte, in trecut folosita pentru duelurile dintre gladiatori. Dupa pranz ne ducem la casa Julietei pe strada Cappello, unde putem admira celebrul balcon. La intrare suntemi surprinsi de ziduri, atat de mult acoperiti de scrieri ca nu reusim sa vedem culoarea lor originala. La orele 18.00 in sfarsit autocarul ne duce la hotel la Sirmione; acolo dupa ce ne aranjam in respectivele camere.toti la cina! Seara se incheie cu profesorii care ne ofera cinci minute de libertate, deci toti in pat.ahahah! Ziua urmatoare dupa o noapte destul de nelinistita, mergem in centrul din Sirmione sa visitam Rocca Scagliera, Parohia S. Maria Maggiore si Le Grotte di Catullo, aflate pe coasta meridionala al lacului Garda, ce constituie exemplul cel mai maret de edificiu privat de caracter nobiliar din toata Italia setentrionala: vila are un plan in forma dreptunghiulara, ce acopera o suprafata de peste doi hectari. Cu vaporasul ne transferam la Desenzano, pentru a ajunge la Villa Romana si pentru a visita Castelul si Domul; la orele 20.00 din nou toti la cina! Suntem nestiitori despre surpriza care profesorii ne-au preparat: o sala de jocuri mare unde unii din moi aleg sa mearga cu gokart si altii un simulator 3D. Superb! Si asa profitam ca sa-i cunoastem pe cei dintr-a patra. In fine sambata visitam Biserica lui S. Zeno, o constructie cu trei naosuri si trei abside, cu cripta, foarte speciala datorita reprezentarilor din Anticul di Noul Testament pe arcada principala, in asa fel in cat si analfabetii ar fi putut sa inteleaga Evanghelia; interesanta si poarta din bronz, un manufacturat pretios asemblat cu bucati de porti diferite din punct de vedere al stilului si a datei. In fine cu un pic de malinconie la orele 17.00 autocarul nostru, cu la bord clasele a 3-a A, a 3a B, a 4-a B, pleaca spre Torino ajungand in fata scolii la orele 21.00. Traduzione Lupascu Radu Alexandru 3ª B 9

Siamo in quinta, questo è l ultimo anno e noi volevamo chiudere in bellezza facendo una gita meravigliosa siamo stati accontentati. Parigi è una delle città più belle, se non addirittura la migliore che noi abbiamo mai visto. Abbiamo visitato gran parte dell immensa capitale francese in quattro giorni. L architettura, le scene romantiche lungo la Senna, i suggestivi viali, tutto contribuisce a fare di Parigi una città bellissima non solo da visitare ma in cui è altrettanto piacevole vivere. L impatto con Montmartre la prima sera è stato emozionante: ci siamo trovati ai piedi della collina con la famosa giostra, la scalinata di fronte e la bianchissima basilica del Sacre Coeur, in alto. Montmartre non è grande ma ogni via ha qualcosa di speciale. Non possiamo dire che abbiamo semplicemente visto musei e monumenti, dobbiamo farvi capire che siamo stati in alcuni dei luoghi più famosi del mondo come la TOUR EIFFEL, il museo del LOUVRE, il museo d ORSAY e la cattedrale di NOTRE DAME. Trovarsi di fronte alla Tour Eiffel è stato emozionante, salendo sulla torre e ammirando lo splendido panorama abbiamo avuto l impressione di avere Parigi tutta per noi. In più dobbiamo sottolineare che questa città è la capitale mondiale della moda e non è vero quello che si dice che i prezzi siano alti, più dell Italia, quindi noi donzelle abbiamo esagerato con lo shopping. Un altro punto fondamentale per noi era la notte perché, come si sa, si preferisce fare le ore piccole ed essere intontiti al mattino. Verso le dieci di sera rientravamo in albergo, ci infilavamo i pigiamoni ed eravamo pronti a passare la notte tutti in una stanza. L unico problema era che i guardiani notturni pretendevano, giustamente, un silenzio di tomba e, dopo vari rimproveri, una sera abbiamo rischiato il linciaggio e l espulsione dall hotel. Nonostante questo piccolo inconveniente abbiamo passato tutte le notti a ridere e divertirci e quando arrivava l alba tentavamo di riposare almeno un po, ma dopo poco suonava la mitica sveglia con la canzone FEEL THE RUSH ed eravamo più o meno pronti a ricominciare il giro x la città. Abbiamo trovato molto divertente e allo stesso tempo interessante questa gita, che è stata un opportunità per visitare una città meravigliosa che consigliamo agli appassionati d arte, ai turisti per caso e alle coppie innamorate, insomma a tutti! Tutta la 5ª B 10

Suntem Într-a cincia, acesta e ultimul an iar noi vrem să terminăm cu bine făcând o excursie nemaipomenită. Am fost mulţumiţi! Parisul este unul dintre cele mai frumoase oraşe, dacă nu chiar cel mai frumos din toate care leam vazut. Am vizitat mare parte din imensa capitală franceză În 4 zile. Arhitectura, şcenele romantice pe de-a lungul Senei, sugestivele faleze, totul contribuie a face din Paris un oraş foarte frumos nu neaparat de vizitat dar În care se şi poate trăi. Impactul cu Montmartre În prima seară a fost emoţionant: ne-am găsit la poalele colinei cu faimosul scrânciob, scările din faţă şi bazilica alba Sacre eoeur, În Înalţime Montmartre nu e mare dar fiecare strada are ceva special. Nu putem spune că am văzut doar muzee şi monumente, trebuie să ştiţi că am fost În unele dintre cele mai faimoase locuri din lume, aşa ca Turnul Eiffel, Muzeul Louvre, Muzeul D'Orsay şi Catedrala Notre Dame. Găsinduse În faţa Turnului Eiffel a fost emoţionant. Urcând pe turn şi admirând splendida panoramă am avut impresia de a avea tot Parisul pentru noi. Putem sublinia că acest oraş este capitala mondiala a modei Însă nu este adevarat ceea ce se zice căci preţurile sunt mari, mai mult ca. În Italia, deci noi fetele am exagerat cu shoppingul.un alt punct fondamental pentru noi a fost noaptea deoarece, cum deja se ştie, se preferă a face ore mici şi dimineaţa să se fie obosiţi. Pe la 10 seara reintram În hotel, ne punem pijamalele şi suntem pregătiţi de a petrece noaptea toţi intr-o cameră. Unica problemă a fost căci gardienii nocturni pretindeau, aşa cum e corect, o prea mare linişte, şi după diverse reproşuri, intr-o seară am riscat expulsia din hotel. În ciuda acestului "mic" inconvenient am petrecut toate nopţile râzând şi distrândune iar când se apropiau zorile tentam să ne odihnim măcar un pic, dar după puţin suna miticul ceas cu melodia "FEEL THE RUSH" deci eram să zicem pregătiţi de a reîncepe plimbarea prin oraş. A fost foarte distractiva -şi În acelaşi timp interesantă această excursie; a fost o oportunitate de a vizita un oraş minunat ce ÎI consiliem apasionaţilor de artă, turiştilor şi cuplurilor romantice, in fine tuturor. Traduzione di Roca Joana 4ª C 11

Una lezione di DEMOCRAZIA per l I.I.S. E. Majorana sez. Tecnica MACHUCA: Un film contro le dittature Machuca è un film di Andrès Wood prodotto nel 2004 ed ambientato nel 1973 tra Cile, Gran Bretagna e Spagna; è stato proiettato al cinema Ambrosio di Torino per gli alunni di scuole medie e superiori in occasione del Sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell uomo, nell ambito di Sottodiciotto Filmfestival. Il film propone una riflessione sui guasti prodotti dalle dittature, prendendo ad esempio la situazione in Cile durante il governo di Pinochet; coinvolgente il film, ma coinvolgente anche la testimonianza di Gina Gatti, una ex prigioniera di coscienza, che ha concluso l evento rispondendo alle domande degli alunni sul suo drammatico passato. Il film narra la vicenda di due ragazzi cileni, Gonzalo e Pedro, che si trovano in situazioni antitetiche. Il primo, di famiglia borghese, vive in una villetta e possiede tutto ciò che un bambino vorrebbe possedere, anche il superfluo. Pedro Machuca invece vive nei sobborghi della città, in una bidonville decadente e priva di ogni comodità; collabora con la povera madre e i suoi parenti che, per sopravvivere e guadagnare qualche cosa, partecipano alle manifestazioni vendendo bandierine. L amicizia tra i due nasce tra i banchi di scuola di un collegio cattolico diretto da Padre Mac Enroe, un sacerdote che cerca di favorire l integrazione nel collegio degli studenti meno ricchi. Con l arrivo di Machuca e degli amici del suo quartiere, le differenze all interno della classe emergono e i borghesi prepotenti cercano di sottomettere il povero Pedro maltrattandolo; Gonzalo trova la forza di difenderlo e aiutarlo a fuggire. Dopo il suo intervento, la loro relazione si rinsalda. Con il passare del tempo la situazione politica comincia a mutare e così anche il rapporto tra i due ragazzi. Allende perde il potere e al governo Pinochet impone la sua pesante dittatura; anche a scuola si creano due fazioni politiche e i militari si insediano nel collegio per scacciare Padre Mac Enroe e discriminare i poveri. La situazione precipita quando, dopo un litigio avvenuto tra i due ragazzi, Gonzalo, direttosi verso casa di Pedro, vede che le forze armate hanno cominciato ad occupare il quartiere delle bidonville e a rapire i poveri abitanti; tra i rapiti vi sono Machuca e la sua famiglia che, durante questa irruzione dei militari, perdono la povera cugina e amica dei due giovani, uccisa da un proiettile destinato allo zio di Pedro e padre della ragazza, che è colpita nel tentativo di difenderlo. Gonzalo, spaventato da questi tragici eventi, riesce a fuggire mostrando le sue costose Adidas a un militare a dimostrazione della sua appartenenza alla classe ricca ; erano le stesse scarpe che Machuca tanto desiderava e che avrebbero potuto salvarlo se solo Gonzalo avesse mantenuto la parola di prestargliele. Tornato a casa la sua vita prosegue, ma non rivedrà mai più il suo caro amico; avrà per sempre impresso nella sua memoria il ricordo della loro grande e difficile amicizia. Il prodotto artistico nel suo complesso è molto bello, riesce a rappresentare completamente il passaggio dalla democrazia alla dittatura, non solo con i gesti e le parole degli attori, ma anche con la sceneggiatura e gli elementi chiave che appaiono durante il film. Commovente, allo stesso tempo riesce a strappare un sorriso a tutti; è una storia che vorrebbe un lieto fine, che purtroppo non ha. A parere di tutti, il film proposto dal Filmfestival è stato per gli spettatori molto bello. Concluso il film, la testimone Gina Gatti ha poi preso la parola ed ha narrato la sua esperienza, molto simile a quella rappresentata poco prima nella proiezione; il suo effetto è stato il medesimo, stupore e incredulità per ciò che gli uomini possono distruggere tanto superficialmente, come l identità di una persona e non solo, magari pure la sua vita. Ancora più vicino a noi è stato però l intervento di questa signora, perché si poteva notare il suo coinvolgimento emotivo; dai suoi discorsi si percepivano molteplici sentimenti che un libro o un film non sono in grado di trasmettere. Questa uscita è stata interessante e utile, un esperienza da consigliare soprattutto ai giovani per far sì che non si dimentichi ciò che è accaduto e per evitare che una cosa del genere si possa ripetere. Chiara Gianusso con la collaborazione di Serena Zaffino e Christian Ziggiotti 1ª C 12

Continua la protesta contro il Ministro Gelmini Lettera sui bambini stranieri Che ne sa il leghista Roberto Cota dell'inserimento dei bambini stranieri nelle classi delle nostre scuole? Ha mai visto una classe all'opera? Ha mai visto come le bambine e i bambini stranieri e italiani interagiscono tra di loro? Ha mai visto i bambini e le bambine italiani applaudire i loro compagni cinesi o marocchini, albanesi o ghanesi in quei momenti magici in cui iniziano ad impossessarsi della nostra lingua e dicono in italiano le prime parole e leggono sul libro di lettura comune e scrivono testi che si fanno capire? Ha mai visto il bambino cinese che alla lavagna scrive i misteriosi segni della sua lingua e tutti i bambini gli corrono attorno e vogliono che gli scriva il loro nome o solo ciao in quell'affascinante alfabeto? Il leghista Cota ha qualche cognizione di come si apprende una lingua? Nelle classi di transizione, come lui le chiama, l'apprendimento non può che essere tagliato in modo esclusivo sulla verticalità. L'insegnante e i bambini. Kosovari, rumeni, albanesi, del Bangladesh, del Congo. Bambini che stanno lì in classe, stranieri in mezzo a stranieri. Il leghista Cota ha mai visto la più vivace delle orizzontalità, costituite da parlanti in interazione fra loro, bambini stranieri e i loro compagni italiani, dentro una classe comune? Li ha mai visti giocare a nascondino e capirsi, e, ancora prima, fare la conta e impararla velocemente, li ha mai visti trafficare con le figurine o fare per terra le piste per le macchinette o giocare insieme al lupo mangiafrutta o dare un calcio a un pallone? Forse il leghista Cota pensa sul serio che l'inserimento delle bambine e dei bambini stranieri sia una sottrazione di tempo all'apprendimento dei bambini italiani. Come se l'impoverimento della mente fosse il frutto della diversità in relazione! Al contrario. Accade, invece, in luoghi omogenei, in situazioni anche elitarie, non ravvivate da stimoli vivi, prive di parole che si rinnovano e di simpatia. La mente impoverisce sempre dove non circola il senso umano della vita. E, nella dicotomia, nel concetto del "noi" e "loro", diventa anche cattiva. Il "noi". Si coniuga naturalmente al "con loro". "Con loro" in classi di non più di venti bambini. "Con loro" nella scuola e nella lingua italiana. Nella nostra lingua bellissima che si arricchisce anche quando impariamo a dirci ciao in tante altre lingue; nella nostra lingua bellissima che i piccoli stranieri si impegnano ad apprendere anche in corsi extrascolastici, come fanno davvero, ma sapendo che appartengono ad una classe di riferimento certa e anche loro. L'empatia è naturale fra bambini e bambine di lingue e religioni diverse. L'empatia, non la tolleranza offensiva L'empatia, il sale di una società sana, di un mondo adulto e maturo. L'empatia, come fatto spontaneo dei bambini, in primis, che solo la cattiva coscienza o meglio l' incoscienza vergognosa reprime, fra vanto ed ipocrisia. L'empatia, che distrugge alla radice bullismo ed intolleranza, come non potrebbero mai i cinque in condotta. Infine l'empatia, pietra angolare che i disinvolti costruttori scartano, ma che è là e resta là, capace di sorreggere solide case. Elvia Franco (maestra in pensione), Udine. 13

Già nel 2001 il mercato finanziario globale viveva tempi duri. Per uscirne negli USA si diminuì progressivamente il costo del denaro in modo che un calo dei tassi di interesse desse una spinta all economia interna. La manovra funzionò fin troppo bene, senza introdurre regole fisse infatti si ebbe un esplosione di acquisti mediante l utilizzo del credito al consumo. Le paure degli economisti però si avverarono: arrivò l ondata di insolvenze. Questa ha portato con sé un alto numero di pignoramenti, e di persone che videro messe in vendita la loro casa. L aumento dell offerta ha portato ad un crollo vertiginoso dei prezzi del mercato, impedendo alle banche o alle finanziarie di recuperare i capitali investiti. I pacchetti ceduti hanno perso totalmente il loro valore originando una catena di fallimenti per l eccessiva quantità dei crediti Per soddisfare le numerose richieste del mercato cattivi creando una generale crisi di fiducia immobiliare,le finanziarie e le banche che sta portando gravissimi problemi anche concessero più prestiti richiedendo meno all economia REALE. garanzie per gli stessi. Per evitare il rischio di insolvenza le aziende iniziarono a cedere a terzi pacchetti contenenti crediti buoni ma anche cattivi. Berardo Davide, Lanzo Desia, Mangone Andrea, Unali Martina (da un attività di tutta la 4ª A) 14

Dalla scuola rumena Iulia Hasdeu di Lugoj 23 gennaio-2009 25 gennaio 2009 Caro collega, Cara collega, siamo alla fine del primo quadrimestre, e alle prese con le ultime valutazioni degli studenti. La settimana prossima ci saranno gli scrutini e poi dovremmo pubblicare il secondo numero del giornale scolastico. Mi piacerebbe, magari in occasione della Pasqua,realizzare un numero unico da fare insieme a voi, attribuendo a ciascuna delle due scuole le pagine da preparare, previo accordo sugli argomenti. Naturalmente dovremmo scegliere un nome particolare per questo numero speciale, inoltre,una volta definito tutto il testo del giornale,ciascuna delle due scuole provvederebbe alla stampa ed alla distribuzione delle proprie copie. Cosa ne pensi di questa proposta? In attesa di una risposta, invio cari saluti a te e a tutti gli studenti della tua scuola. anche da noi la prima parte dell'anno scolastico e agli sgoccioli (se posso dire cosi). Manca una settimana alla fine. La tua proposta mi sembra interessante. Questa settimana la presentero alla mia preside (così si fa da noi), ai colleghi che si occupano della nostra rivista e agli studenti e poi tornerò con una risposta. Con i materiali da pubblicare siamo stati più pigri quest'anno perchè gli studenti con cui ho lavorato finora stanno finendo le superiori a giugno e sono molto occupati per preparare gli esami. Sto lavorando adesso per costruire un altro gruppo che ami l'italiano e abbia la disponibilità di collaborare a vari progetti. Questi studenti hanno appena iniziato il liceo, sono principianti dunque, ma mi sembrano molto aperti. Nenzi Vignali Ioan Sirbu 30 gennaio 2009 REDAZIONE: Capo-redazione: Boffa Eleonora 4ª B Aiuto capo-redazione: Chiara Gianusso Giornalisti: Chiara Gianusso, Serena Zaffino, oggi abbiamo finito il primo quadrimestre e abbiamo Cristian Ziggiotti 1ª C, Sara Vasino 3ª A, Emilio una settimana di vacanza. Chiarini 3ª B, Sebastian Nester 2ª B, tutta la classe Auguriamo anche a voi buone vacanze. Inoltre ti 5ª B, Berardo Davide, Lanzo Desia, Mangone posso dire che ho parlato con i miei colleghi e la preside e siamo d'accordo con la tua proposta. Andrea, Unali Martina 4ª A, Elvia Franco Dunque dobbiamo metterci d'accordo sul nome e (maestra in pensione) Ex-allievi intervistati: Stefano e Rita Perrone, sugli argomenti. Tanti cari saluti! A presto! Elena Castioni, Sara Perez, Angela Di Salvatore Traduttori: Roca Joana 4ª C, Lupascu Radu Ioan Sirbu Alexandru 3ª B Responsabile redazione: prof.ssa Vignali Cara collega, 15