Guida di informazione e approfondimento scientifico Sostenitori del Naturale Curativo Gonfiore addominale Stanchezza Emicranie ricorrenti... Ora tutti concordi: INTOLLERANZA AL GLUTINE Recentissimi studi dimostrano che moltissime persone non celiache soffrono di Gluten sensitivity. DAL MAL DI PANCIA ALLA GLUTEN SENSITIVITY Ormai non vi sono più dubbi: sintomi quali dolori addominali, meteorismo persistente, gonfiore, nausea, funzionamento irregolare dell intestino, ma anche spossatezza continua, emicranie frequenti, annebbiamento della memoria, eczemi, anemia, etc. possono avere tutti la stessa origine: l intolleranza al glutine. Vi sono persone che hanno trascorso anni viaggiando da uno specialista all altro alla ricerca di una diagnosi e di una cura efficace per i propri disturbi ricorrenti Intestino irritabile è frequentemente la diagnosi... Signora, cerchi di stare più tranquilla, lei è troppo ansiosa è stato spesso il suggerimento del medico In alcuni casi fortunati, qualche professionista, con la mente aperta verso la relazione alimentazione-sintomi, ha prescritto i test per evidenziare l eventuale presenza di celiachia ma, a risultati negativi, non ha potuto che concludere dicendo: Signora, lei non è celiaca, quindi può continuare a mangiare il pane, la pasta e tutti i cereali contenenti glutine. Eppure non è così: pur non essendo celiaci si può essere però sensibili al glutine. La medicina cosiddetta alternativa lo sa da tempo, ma la medicina ufficiale l ha evidenziato solo ora, in seguito agli studi compiuti dal Dr. Alessio Fasano, ricercatore dell università del Maryland a Baltimora, grazie al quale è stato finalmente possibile riconoscere ufficialmente che, al di là della celiachia, esiste anche una forma di ipersensibilità al glutine (e ai cereali che lo contengono) che porta a disturbi analoghi.
IL GLUTINE E LA CELIACHIA Ma andiamo per gradi, cercando prima di tutto di capire che cos è il glutine. Si tratta di un complesso proteico, costituito da due proteine, gliadina e glutenina, presente in molti cereali, nello specifico frumento, orzo, farro, segale, kamut, avena e in tutti gli alimenti da questi derivati; è invece assente nel riso, nel mais, nel grano saraceno, nel miglio, come anche nella quinoa, nell amaranto e nella tapioca. Delle due componenti del glutine, mentre la glutenina non sembra essere implicata nella genesi di problematiche glutine-dipendenti, ne è invece responsabile la gliadina, in particolare una sua frazione, detta α-gliadina. Qualora l α-gliadina, nei soggetti predisposti, non venga digerita a livello intestinale, l organismo innesca una risposta immunitaria nei suoi confronti, trattandola non più come alimento ma come sostanza estranea, contro la quale difendersi. La patogenesi di questa complessa reazione immunitaria è ancora poco nota. Ciò che è chiaro invece, confermato dalle evidenze istologiche, è che la presenza dell α-gliadina indigerita non solo innesca una risposta immunitaria verso la gliadina stessa (con la produzione di anticorpi anti-gliadina), ma attiva anche la formazione di anticorpi e sostanze infiammatorie che letteralmente si scatenano contro la mucosa intestinale stessa, provocandone la progressiva lesione fino ad atrofia dei villi intestinali e a perdita delle capacità selettive ed assorbenti della mucosa. Gli individui il cui tratto intestinale va incontro a questo tipo di reazioni in seguito all assunzione di glutine sono detti, appunto, celiaci. È stato stimato che l 1% della popolazione è affetto da celiachia, riconosciuta tramite esami specifici (rilevamento sierologico di anticorpi antitransglutaminasi, anti-gliadina, anti-endomisio e biopsia dell intestino tenue). I sintomi caratteristici di celiachia sono prevalentemente a livello gastrointestinale, come ad esempio forti scariche diarroiche, nausea, vomito, gonfiore addominale, ma vi sono anche manifestazioni extraintestinali, quale stanchezza mentale cronica, spossatezza, annebbiamento della memoria, etc. I dati indicano che di celiachia è colpito l 1% della popolazione nazionale, ossia circa 600 mila individui. GLUTEN SENSITIVITY: UN ALTRO VOLTO DEL RAPPORTO CONFLITTUALE CON IL GLUTINE Vi è però una percentuale di individui, pari a sei volte quella dei celiaci, che pur soffrendo di sintomi analoghi, se sottoposti alle indagini classiche per la celiachia, risultano non celiaci. Eppure stanno male, migliorano solo se eliminano dalla loro dieta i cereali contenenti glutine! Da lungo tempo la medicina alternativa sostiene l esistenza di una forma di intolleranza al frumento (ampliatasi poi anche al farro, al kamut, etc.), diagnosticata grazie ad un metodo inconfutabile: l esclusione dell alimento, e quindi del glutine, dalla dieta. Questa intolleranza altro non è che la gluten sensitivity. Finalmente la ricerca medica ufficiale ha riconosciuto che, anche in assenza di test positivi per la celiachia, la causa dei disturbi di una paziente può essere l ipersensibilità al glutine. Come diagnosticarla? Un metodo inconfutabile rimane l esclusione dell alimento: se, in presenza di test negativo per la
celiachia, eliminando i cereali contenenti glutine i sintomi di un paziente migliorano, allora il soggetto è solo sensibile al glutine. Esiste tuttavia anche un metodo di indagine che, attraverso il dosaggio delle immunoglobuline IgG4 nel sangue (test effettuato in centri specializzati), è in grado di evidenziare la presenza di intolleranze a determinati alimenti. In caso di evidenza di intolleranza verso i cereali contenenti glutine, ossia frumento, farro, kamut, etc., e di assenza invece di intolleranza verso mais, riso, che invece non lo contengono, si può individuare una probabile sensibilità al glutine. La conferma di ciò rimane comunque sempre il miglioramento dai sintomi dal momento in cui si esclude l alimento. È importante segnalare che, come evidenziato dal Dr. Fasano nei suoi studi, la sensibilità al glutine, pur innescando nell organismo una risposta immunitaria diversa da quella autoimmune della celiachia, è comunque in grado di infiammare e danneggiare la mucosa intestinale, al punto tale da dare disturbi che sono simili a quelli della celiachia. ELIMINARE IL GLUTINE: IL PRIMO PASSO Può essere complicato, all inizio, ma è veramente l unica strada percorribile: il soggetto sensibile al glutine deve eliminarlo dalla dieta, proprio come fa il celiaco. Al bando quindi tutto ciò che è a base di frumento, farro, avena, orzo, kamut, segale; attenzione anche a tanti alimenti che contengono il glutine tra gli ingredienti (alcuni insaccati, salse di vario genere, preparati già pronti, etc.), quindi occhio attento alle etichette di ciò che si compra! Bene, allora il primo passo indispensabile è togliere il glutine dalla dieta. Ma per quanto tempo? In realtà, non si sa. Infatti, mentre per la celiachia, intolleranza permanente al glutine, l eliminazione, non vi sono dubbi, deve essere vita natural durante, per la sensibilità al glutine ancora non è chiaro. C è chi sostiene che vi può essere una sospensione temporanea e poi una ripresa dell assunzione dell alimento, mentre altri sono più orientati verso un eliminazione protratta nel tempo. In realtà è probabile che la ripresa o meno dell alimento vada valutata caso per caso e comunque non prima di aver risolto completamente l infiammazione della mucosa e di aver ripristinato lo stato di integrità e di salute dell intestino. A tal fine la natura può essere di grande aiuto, grazie ad estratti vegetali di provata efficacia. Ecco quindi ciò che consigliamo a tutti i sensibili al glutine, per aiutarli a porre rimedio ai danni che il glutine ha arrecato nel loro organismo. AIUTARE L ORGANISMO A RIPRISTINARE IL BENESSERE INTESTINALE: IL SECONDO PASSO Il danneggiamento della mucosa intestinale, conseguente ad anni ed anni di assunzione del glutine, e l alterazione della sua permeabilità, è una questione seria. Non solo perché è all origine dei disturbi già evidenziati (dolori addominali, meteorismo persistente, gonfiore, funzionamento irregolare dell intestino, etc.) ma anche perché avere l intestino infiammato, con un alterazione della sua funzione di filtro selettivo, può portare al malassorbimento intestinale dei nutrienti fondamentali, al
passaggio in circolo di tossine e, non meno importante, al rischio di sviluppare nuove intolleranze alimentari, magari verso alimenti assunti in alternativa al glutine oppure verso altri cibi che sino a quel momento non avevano mai dato disturbo. Insomma, per farla breve, oltre ad eliminare l alimento infiammante, è utile, se non indispensabile, aiutare la mucosa intestinale a ripristinare il suo stato di salute e di integrità. DALLA NATURA I FUNZIONALI PIÚ ADATTI PER RIPRISTINARE L INTEGRITÁ DELLA MUCOSA INTESTINALE Come fare per ripristinare l integrità della mucosa, fare in modo che ritorni a svolgere la sua funzione di barriera selettiva e filtrante, impedendo il passaggio di macromolecole alimentari e di tossine? La natura dispone di un rimedio straordinario in tal senso, la cui attività riparatrice è stata scientificamente dimostrata: si tratta dell Estratto dei semi di Pompelmo (GSE). Noto da tempo in ambito fitoterapico per le sue straordinarie proprietà antimicrobiche ad ampio spettro, da qualche anno, grazie ad un team di ricerca dell Università di Cracovia, è emerso che il trattamento con l Estratto di semi di Pompelmo è in grado di accelerare la guarigione delle lesioni della mucosa gastrointestinale...fantastico, è proprio quello che ci vuole! Anche perché l assunzione di tale estratto consente al tempo stesso di effettuare una sorta di pulizia selettiva intestinale che libera dai patogeni eventualmente presenti ma, al tempo stesso, preserva la flora batterica fisiologica difensiva. Come coadiuvante dell attività riparatrice del GSE, utile l associazione con l Agar Agar, la cui ricchezza in mucillagini contribuisce a lenire efficacemente la mucosa infiammata. L associazione di Estratto di semi di Pompelmo e di Agar Agar può essere considerata quindi la prima mossa da compiere per riparare e lenire la mucosa infiammata. FERMENTI LATTICI, MAGNESIO E ENZIMI DIGESTIVI PER OTTIMIZZARE IL TERRENO INTESTINALE Altra mossa importante che possiamo realizzare grazie all aiuto del naturale è quella di migliorare l efficienza difensiva e digestiva dell intestino. Non si può infatti pensare che, in queste condizioni di infiammazione, la mucosa intestinale sia popolata di flora batterica benefica, in grado di svolgere efficientemente il suo ruolo sia difensivo, sia digestivo. Oltre a riparare e sfiammare la mucosa è perciò necessario ottimizzare le funzionalità intestinali. L Estratto di semi di Pomplemo ci viene ancora una volta in aiuto poiché, grazie alla sua attività di pulitore selettivo intestinale (evidenziata in particolare da uno studio pubblicato sul Journal of Orthomolecular Medicine n.5 del 1990), controlla la proliferazione eccessiva dei microrganismi opportunistici (candida, escherichia coli, etc.) e libera la mucosa dai patogeni, facendo spazio per la ricolonizzazione da parte di fermenti probiotici benefici. Utile a tal fine l integrazione di Lactobacillus acidophilus e di Bifidobacterium bifidum, i due colonizzatori principali del nostro intestino, essenziali per rafforzare la prima linea difensiva della barriera. Indicato anche un apporto adeguato di Enzimi digestivi
passaggio in circolo di tossine e, non meno importante, al rischio di sviluppare nuove intolleranze alimentari, magari verso alimenti assunti in alternativa al glutine oppure verso altri cibi che sino a quel momento non avevano mai dato disturbo. Insomma, per farla breve, oltre ad eliminare l alimento infiammante, è utile, se non indispensabile, aiutare la mucosa intestinale a ripristinare il suo stato di salute e di integrità. DALLA NATURA I FUNZIONALI PIÚ ADATTI PER RIPRISTINARE L INTEGRITÁ DELLA MUCOSA INTESTINALE Come fare per ripristinare l integrità della mucosa, fare in modo che ritorni a svolgere la sua funzione di barriera selettiva e filtrante, impedendo il passaggio di macromolecole alimentari e di tossine? La natura dispone di un rimedio straordinario in tal senso, la cui attività riparatrice è stata scientificamente dimostrata: si tratta dell Estratto dei semi di Pompelmo (GSE). Noto da tempo in ambito fitoterapico per le sue straordinarie proprietà antimicrobiche ad ampio spettro, da qualche anno, grazie ad un team di ricerca dell Università di Cracovia, è emerso che il trattamento con l Estratto di semi di Pompelmo è in grado di accelerare la guarigione delle lesioni della mucosa gastrointestinale...fantastico, è proprio quello che ci vuole! Anche perché l assunzione di tale estratto consente al tempo stesso di effettuare una sorta di pulizia selettiva intestinale che libera dai patogeni eventualmente presenti ma, al tempo stesso, preserva la flora batterica fisiologica difensiva. Come coadiuvante dell attività riparatrice del GSE, utile l associazione con l Agar Agar, la cui ricchezza in mucillagini contribuisce a lenire efficacemente la mucosa infiammata. L associazione di Estratto di semi di Pompelmo e di Agar Agar può essere considerata quindi la prima mossa da compiere per riparare e lenire la mucosa infiammata. FERMENTI LATTICI, MAGNESIO E ENZIMI DIGESTIVI PER OTTIMIZZARE IL TERRENO INTESTINALE Altra mossa importante che possiamo realizzare grazie all aiuto del naturale è quella di migliorare l efficienza difensiva e digestiva dell intestino. Non si può infatti pensare che, in queste condizioni di infiammazione, la mucosa intestinale sia popolata di flora batterica benefica, in grado di svolgere efficientemente il suo ruolo sia difensivo, sia digestivo. Oltre a riparare e sfiammare la mucosa è perciò necessario ottimizzare le funzionalità intestinali. L Estratto di semi di Pomplemo ci viene ancora una volta in aiuto poiché, grazie alla sua attività di pulitore selettivo intestinale (evidenziata in particolare da uno studio pubblicato sul Journal of Orthomolecular Medicine n.5 del 1990), controlla la proliferazione eccessiva dei microrganismi opportunistici (candida, escherichia coli, etc.) e libera la mucosa dai patogeni, facendo spazio per la ricolonizzazione da parte di fermenti probiotici benefici. Utile a tal fine l integrazione di Lactobacillus acidophilus e di Bifidobacterium bifidum, i due colonizzatori principali del nostro intestino, essenziali per rafforzare la prima linea difensiva della barriera. Indicato anche un apporto adeguato di Enzimi digestivi
NO AL GLUTINE, SÌ AD UN KIT DI INTEGRATORI UTILI PER RIPRISTINARE LE FUNZIONALITÀ INTESTINALI E DETOSSIFICARE L ORGANISMO In commercio, in ambito salutistico, sono disponibili tutti i funzionali descritti, necessari rispettivamente per: 1. ripristinare l integrità della mucosa intestinale; 2. ottimizzare il terreno intestinale; 3. favorire il drenaggio delle tossine e la funzionalità degli organi a ciò preposti. Queste tre mosse, in associazione all indispensabile eliminazione del glutine, aiutano a ricreare un intestino sano, in grado di svolgere ottimamente tutte le sue funzioni, evitando così l insorgenza di nuove intolleranze. Si consiglia di assumere tutti i funzionali in modo continuativo per almeno tre mesi, al fine di garantire la loro azione sinergica. In commercio sono reperibili suddivisi in tre integratori alimentari, in bustine da 6 g, racchiusi in un unico kit, da assumere in diversi momenti della giornata al fine di rendere massimi il loro assorbimento e la loro azione benefica: al mattino prima di colazione: L. acidophilus, B. bifidum, Magnesio, Corallo fossile ricco in Zinco, Rame e Manganese; a mezzodì prima di pranzo: GSE, Agar Agar, Maltodestrine fermentate, Magnesio, Corallo fossile ricco in Zinco, Rame e Manganese; alla sera prima di cena: GSE, Agar Agar, Maltodestrine fermentate, Cardo Mariano, Curcuma, Solidagine, Corallo fossile per l integrazione di Zinco, Rame e Manganese. Il kit che racchiude i 3 prodotti sopradescritti è disponibile in commercio sotto forma di due confezioni, valide rispettivamente per 15 giorni o 3 mesi di trattamento (per assicurare in tal modo il completamento dei 3 mesi consigliati di assunzione). N.B.: Ci teniamo a sottolineare che l integrazione dei funzionali naturali, descritti in questa guida informativa, non costituisce un trattamento in grado di risolvere né la gluten sensitivity, né tantomeno la celiachia. Consente solo di migliorare le condizioni in cui si viene a trovare l intestino dopo anni e anni di assunzione del glutine, aiutando a ripristinarne l integrità e la corretta funzione barriera, migliorando i processi digestivi, detossificando l organismo ed impedendo l ingresso di altre tossine o lo sviluppo di nuove intolleranze. AVVERTENZA: I contenuti di questa guida, frutto di ricerche accurate da parte di esperti di fitoterapia, sono stati redatti a scopo di informazione e di approfondimento, senza la pretesa di sostituire in alcun modo la diagnosi e il consiglio del medico. Il nostro unico fine è di raccogliere, approfondire e divulgare informazioni riguardanti l impiego di estratti vegetali che possano risultare utili nel trattamento di svariate problematiche salutistiche e nel miglioramento dei sintomi ad esse connesse. Per ulteriori approfondimenti e consigli e per ricevere informazioni sui prodotti in commercio e sulla loro reperibilità, contattare: info@sostenitorinaturalecurativo.it www.sostenitorinaturalecurativo.it A cura di: Sostenitori del Naturale Curativo