I FARMACI SENZA OBBLIGO DI PRESCRIZIONE Cosa sono i farmaci senza obbligo di prescrizione? I farmaci senza obbligo di prescrizione sono indicati per trattare disturbi lievi o passeggeri, che conosciamo bene, che sappiamo non essere collegati a patologie serie, e che possiamo affrontare efficacemente anche senza l intervento del medico e, se necessario, con il consiglio del farmacista. Sono farmaci vendibili senza ricetta medica perché nel loro impiego diffuso e di lungo corso si sono dimostrati sicuri, efficaci ed hanno ricevuto un apposita autorizzazione da parte dell autorità sanitaria. Come sono classificati in Italia i farmaci senza obbligo di ricetta? In Italia, a differenza degli altri paesi europei, esiste una doppia classificazione per i farmaci senza obbligo di prescrizione: OTC - (dall inglese Over The Counter - da banco), ossia i farmaci senza obbligo di prescrizione, di automedicazione, per i quali è consentita l informazione al cittadino purché vengano rispettati i limiti e le condizioni previsti dalle relative norme (contenuti obbligatori e contenuti vietati; Classe C-bis). SOP - farmaci senza obbligo di prescrizione per i quali la comunicazione non è consentita (Classe C). Come si riconoscono questi farmaci? Dal 2002, le confezioni di farmaci vendibili senza obbligo di ricetta media sia OTC sia SOP riportano obbligatoriamente sulle confezioni un bollino di riconoscimento: una faccina sorridente che riporta la dicitura Farmaco senza obbligo di ricetta. L obiettivo del bollino è rendere questi farmaci riconoscibili rispetto a quei prodotti per la salute che non sono farmaci, sia rispetto ai farmaci per i quali invece è richiesta la prescrizione del medico.
Dove si acquistano i farmaci di automedicazione? Dal 2006, in seguito alla liberalizzazione della distribuzione dei farmaci senza obbligo di prescrizione, questi farmaci sono acquistabili in farmacia ma anche nelle parafarmacie e nei corner salute della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) purché alla presenza di un farmacista. Chi determina il prezzo dei farmaci senza obbligo di prescrizione, di automedicazione? Dal 2007, con la liberalizzazione del sistema di determinazione dei prezzi al pubblico, il prezzo finale è fissato dal responsabile del punto vendita e non dall azienda produttrice. Come si collocano i farmaci senza obbligo di prescrizione rispetto al totale del mercato farmaceutico? I farmaci senza obbligo di prescrizione rappresentano il 17% delle confezioni di farmaci dispensate in Italia (quasi 316 milioni) per un giro di affari di oltre 2,4 miliardi di euro, pari al 13,7% della spesa farmaceutica territoriale. I farmaci di automedicazione rappresentano oltre il 70% del totale dei farmaci senza obbligo di ricetta venduti nel nostro Paese. (Fonte: IMS Health, sell out, ottobre 2012 settembre 2013)
I FARMACI SENZA OBBLIGO DI PRESCRIZIONE, DI AUTOMEDICAZIONE (OTC) Quali disturbi possono essere trattati con i farmaci senza obbligo di ricetta, di automedicazione (OTC)? Di seguito alcuni disturbi che possono essere trattati con l automedicazione. Allergie Mal di testa Dermatite da contatto Diarrea Dismenorrea Scottature lievi/ bruciature Dolori articolari/ Distorsioni Dolori muscolari Vaginite Emorroidi Faringiti (infiammazione della gola) Febbre Ferite, escoriazioni e ematomi Gastralgie (p.es. bruciore di stomaco, mal di pancia) Gonfiore delle gambe Herpes simplex Insonnia e disturbi del sonno Irritazioni/impurità cutanee Mal di denti Malattie da raffreddamento (per esempio raffreddore, congestioni nasali) Malattie infiammatorie dell occhio (congiuntivite, orzaiolo) Nausea e vomito Stipsi Stomatiti Tabagismo Tosse Punture d insetti Micosi cutanee Riniti Verruche calli e duroni Quali sono le principali categorie di farmaci di automedicazione e quali sono quelle più vendute? Classi terapeutiche N. confezioni vendute (milioni) Quota di mercato % TOTALE MERCATO 315,6 100% TOSSE RAFFREDDORE/ APPARATO RESPIRATORIO 106,0 33,6% APPARATO DIGERENTE 66,0 20,9% ANALGESICI 58,0 18,4% DERMATOLOGICI 27,1 8,6% APPARATO CIRCOLATORIO 13,7 4,3% OFTALMICI 11,4 3,6% VITAMINE/MINERALI/INTEGRATORI 10,7 3,4% UROLOGIA E SISTEMA RIPRODUTTIVO 7,8 2,5% CURA DELLA BOCCA 2,4 0,8% OTOLOGICI 2,1 0,7% CALMANTI E SONNIFERI 1,2 0,4% ANTINAUSEA 1,2 0,4% ALTRO 8,1 2,6% Fonte: elaborazione su dati IMS Health (sell out, ottobre 2012 settembre 2013)
Quali regole bisogna seguire per usare responsabilmente i farmaci di automedicazione? Ricorrere all automedicazione per il trattamento di disturbi lievi e transitori che si conoscono bene e per un periodo limitato di tempo (3/5 giorni). Se i sintomi persistono o compaiono nuovi disturbi è necessario interrompere la terapia e consultare il medico. Verificare che la confezione riporti il bollino rosso che contraddistingue i soli farmaci senza obbligo di prescrizione, di automedicazione. Leggere sempre le istruzioni del foglietto illustrativo, attenendosi ai modi, ai tempi e alle dosi di impiego indicate. Conservare le confezioni conformemente alle istruzioni d uso, controllare la data di scadenza e tenere i farmaci sempre fuori dalla portata dei bambini. Verificare con il medico o il farmacista se il farmaco scelto può essere assunto contemporaneamente ad altri medicinali che si stanno eventualmente assumendo per cure differenti. Non fidarsi del passaparola: un farmaco efficace per una persona può non essere indicato per un'altra. L'automedicazione nella donna in gravidanza o durante l'allattamento è particolarmente delicata. Meglio chiedere sempre consiglio al medico.
IL COMPARTO DEI FARMACI SENZA OBBLIGO DI RICETTA, DI AUTOMEDICAZIONE IN ITALIA Qual è la spesa pro capite dell Italia rispetto al resto d Europa per l acquisto di farmaci OTC? La spesa pro capite per i farmaci di automedicazione in Italia è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come la Germania e il Regno Unito. Di seguito un dettaglio: Spesa pro capite per farmaci di automedicazione (anno 2012) Paese Spesa procapite ( ) Svizzera 96,7 Austria 70,4 UK 64,5 Finlandia 58,9 Germania 56,6 Polonia 56,2 Norvegia 55,8 Belgio 47,0 Svezia 45,3 Paesi Bassi 41,2 Irlanda 36,4 Francia 33,4 Grecia 32,9 Danimarca 32,5 Italia 28,2 Portogallo 19,3 Spagna 14,5 MEDIA UE 44,1 Fonte: elaborazione su dati AESGP
VALLE D'AOSTA LIGURIA TRENTINO A. A. TOSCANA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA LAZIO LOMBARDIA VENETO ITALIA UMBRIA MARCHE FRIULI V. G. ABRUZZO CAMPANIA SARDEGNA CALABRIA SICILIA PUGLIA MOLISE BASILICATA FEDERCHIMICA Come si distribuiscono i consumi di farmaci di automedicazione fra le diverse regioni italiane? Di seguito i dati per regione relativi al 2012. /pro capite 40 40,6 39,8 35,8 34,5 30 20 31,8 31,6 31,5 30,8 29,9 28,2 26,7 26,7 26,1 24,7 23,9 22,9 21,2 21,0 20,6 20,0 18,5 10 0 Fonte: elaborazione su dati IMS Health, sell out, 2012 Esistono studi che dimostrano il potenziale risparmio che deriva per i sistemi sanitari pubblici da un maggiore ricorso all automedicazione? Uno studio condotto dall Associazione europea dell industria dell automedicazione (AESGP) ha stimato già nel 2004 in oltre 16 miliardi di euro il risparmio derivante da una maggiore diffusione dell automedicazione nei Paesi Membri dell Unione europea allargata. Il valore economico dell automedicazione per l Italia è stato misurato in due studi condotti da Assosalute, che hanno dimostrato come un più appropriato ricorso all automedicazione e un maggior numero di principi attivi disponibili senza obbligo di ricetta potrebbero generare nel nostro Paese un risparmio per il sistema pubblico fino a 774 milioni di euro l anno (Cergas Bocconi, 2013).
Quali sono le proposte di Assosalute per rispondere alla domanda di autonomia dei cittadini in fatto di gestione della propria salute, attraverso l automedicazione responsabile? Favorire, in collaborazione con medici e farmacisti e istituzioni, progetti di educazione alla salute nel più ampio contesto della prevenzione e dei corretti stili di vita, per diffondere una cultura dell automedicazione responsabile che renda i cittadini consapevoli della distinzione fra disturbo e malattia e, quindi, li renda protagonisti di un ricorso appropriato al sistema sanitario pubblico. Favorire e incentivare la comunicazione al pubblico per informare meglio e in modo corretto i cittadini sulla disponibilità e le caratteristiche dei farmaci di automedicazione; una normativa che renda più semplice e chiara la comunicazione farmaceutica, può garantire al pubblico la possibilità di fare scelte terapeutiche appropriate e responsabili. Favorire, attraverso un confronto fattivo con istituzioni, professionisti sanitari, medici e farmacisti, la creazione delle condizioni a sostegno di una più ampia disponibilità sul mercato di nuovi farmaci senza obbligo di ricetta - in termini di principi attivi disponibili e aree terapeutiche trattabili con il ricorso a farmaci senza obbligo di prescrizione - per ridurre il divario in termini di offerta terapeutica dell Italia nei confronti degli altri Paesi europei dove il ricorso all automedicazione è più diffuso (p.es. UK, Germania). Queste proposte rispondono alla filosofia di Assosalute sintetizzata nel concetto di Semplicemente Salute.