Elena PODRECCA DINAMIC EFFECTS OF LABOR MARKET REFORMS ON PRODUCTIVITY. A SURVEY.

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Elena PODRECCA DINAMIC EFFECTS OF LABOR MARKET REFORMS ON PRODUCTIVITY. A SURVEY.

Concetti di flessibilità del lavoro ESTERNA: FLESSIBILITA SALARIALE INTERNA: FLESSIBILITA FUNZIONALE FLESSIBILITA NUMERICA È quella influenzata direttamente dalle riforme del mercato del lavoro

Effetti della flessibilità sulla produttività STATICI, di breve periodo DINAMICI, di medio-lungo periodo Impatto sulle determinanti dei tassi di crescita della produttività nel lungo periodo per i paesi avanzati: l innovazione e il progresso tecnico l accumulazione di capitale umano

Effetti dinamici della flessibilità: canali di trasmissione INNOVAZIONE E SELEZIONE FORMAZIONE E ACCUMULAZIONE DI CAPITALE UMANO -Effetti di sostituzione dinamica del capitale - Teoria del progresso tecnico indotto - Prospettiva schumpeteriana/evoluzionista -Teoria dei contratti incompleti -Rigidità come freno alla rillocazione delle risorse verso imprese dinamiche - Costi dei licenziamenti freno alle innovazioni labor-saving e agli ingressi di imprese innovative -Incentivi all investimento in formazione da parte delle imprese e dei lavoratori - Complementarietà tra scelte tecnologiche e abilità dei lavoratori - Compressione salariale e incentivi all accumulazione di capitale umano. FIDUCIA E COOPERAZIONE - Effetti sull accumulo di conoscenza tacita e sull attività innovativa DOMANDA AGGREGATA Effetti diretti e indiretti della flessibilità sulla spesa aggregata + Legge di Verdoon-Kaldor o Ipotesi di Schmookler

Relazione empirica diretta tra flessibilità salariale e crescita della produttività Tutti gli studi sugli effetti della flessibilità salariale trovano un effetto negativo sui tassi di crescita della produttività del lavoro e della produttività totale dei fattori (TFP) (analogamente, la compressione salariale ha effetti positivi) Questo sia su dati microeconomici relativi a imprese manifatturiere che su dati settoriali longitudinali o panel per diversi paesi Analogamente, gli studi su dati longitudinali per diversi paesi trovano che i paesi con sistemi contrattuali coordinati e con alta crescita salariale tendono a sperimentare tassi di crescita della produttività maggiori.

Relazione empirica diretta tra indicatori di flessibilità numerica e crescita della produttività Quota di contratti temporanei ha effetti negativi sui tassi di crescita della produttività e della TFP in tutti gli studi per singoli paesi (Italia e Spagna), condotti su dati micro di imprese manifatturiere o macro settoriale/regionale. Studi su dati longitudinali (o Panel) settoriali per diversi paesi confermano l effetto negativo della quota di contratti temporanei sulla crescita della TFP per i settori labour intensive (come quello dei servizi) Due studi condotti su dati panel per diversi paesi danno risultati variegati sugli effetti degli indici di protezione dell impiego: 16 paesi Europei : nei paesi e settori in cui la quota di contratti temporanei è significativa, una maggiore regolamentazione di tali forme contrattuali aumenta la crescita della TFP 20 paesi OCSE: maggior regolamentazione riduce la crescita media della TFP nei settori in cui la regolamentazione è vincolante. Il risultato dipende interamente dalla regolamentazione del lavoro permanente. (no effetti significativi per il lavoro temporaneo)

Questi risultati suggeriscono la prevalenza di effetti negativi della flessibilità salariale e numerica sui tassi di crescita della produttività del lavoro e della TFP, ma non sono conclusivi sulla rilevanza degli effetti dinamici.

Flessibilità numerica e salariale e innovazione: evidenza empirica Una serie di studi per singoli paesi (Italia, Inghilerra, Olanda), basati su dati microeconomici a livello di impresa, e su dati settoriali trovano effetti negativi della flessibilità salariale e di vari indicatori di flessibilità numerica sull innovazione. Più in dettaglio: - Il turnover ha un effetto negativo sulla probabilità di innovazione complessiva e sulla probabilità di innovazione di processo nelle imprese high tech, e un effetto negativo sui brevetti pro capite nelle regioni innovative. - La quota di lavoro temporaneo ha un effetto negativo sulla probabilità di innovazione complessiva e di processo (mentregli effetti sull innovazione di prodotto sono menochiari) - I livelli salariali influenzano positivamente la quantità di brevetti pro capite. - La densità sindacale ha un effetto positivo sulla probabilità di innovazione (complessiva, di prodotto e di processo) Non c è nessuna indicazione di effetti positivi del lavoro flessibile sull innovazione, a parte l effetto positivo rilevato da uno studio per i contratti di apprendistato.

Flessibilità numerica e Ricerca e Sviluppo: evidenza empirica Uno studio su dati panel settoriali per paesi OCSE trova effetti positivi degli indici di protezione dell impiego sull intensità di Ricerca e Sviluppo. Uno studio su un panel di imprese manifatturiere per paesi OCSE trova che : nei paesi con alto grado di coordinamento, l intensità di R&S nei settori high tech aumenta, relativamente ai settori low tech, nei paesi con maggior grado di protezione dell impiego. Uno studio micro su imprese manifatturiere per l Olanda conferma tale risultato. Uno studio micro su imprese manifatturiere per la Spagna (che però non distingue gli effetti differenziali in diversi regimi tecnologici) non trova effetti significativi.

Flessibilità numerica e investimento in formazione: evidenza empirica Tutti gli studi condotti per vari paesi su dati micro a livello di impresa trovano che il lavoro temporaneo ha un effetto causale negativo sull investimento in formazione del personale da parte delle imprese. Un altro filone di letteratura empirica micro trova effetti positivi dell investimento in formazione da parte delle imprese sulla probabilità di innovazione e sulla crescita della produttività del lavoro e della TFP, Sembraconfermata l esistenzadi un effetto negativo del lavoro temporaneo sull innovazione e la crescita della produttività, attraverso l investimento in formazione da parte delle imprese.

Conclusioni Sono necessarie ulteriori ricerche empiriche sugli effetti della flessibilità salariale e numerica sui motori della crescita della produttività ma il trade off tra flessibilità salariale e numerica e crescita della produttività del lavoro (e della produttività totale dei fattori) che è stato evidenziato sia all interno di alcuni paesi Europei che tra paesi Europei potrebbe non essere solo il risultato di un effetto statico, temporaneo di breve periodo legato all aumento di occupazione conseguente (anche) alle riforme pro-flessibilità, ma potrebbe riflettere un più preoccupante fenomeno, dinamico, permanente, di lungo periodo.