ECONOMIA DELL AMBIENTE. Crescita economica e sviluppo Prof. Francesco Zecca a.a. 2011/2012
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1 ECONOMIA DELL AMBIENTE Crescita economica e sviluppo Prof. Francesco Zecca a.a. 2011/2012
2 CRESCITA ECONOMICA E SVILUPPO L attività economica è un processo di trasformazione di materiali ed energia; Più intensa è l attività economica maggiore è la crescita; il livello della intensità di attività economica(crescita/decrescita) è misurato tramite indicatori quantitativi in termini assoluti e per abitante(es.pil e PIL/pro capite); lo sviluppo è in funzione della variazione delle componenti considerate per il calcolo degli indicatori della crescita/decrescita ; Le diverse modifiche ai criteri di giudizio politico intervenute nel tempo hanno influito sui processi disviluppo (modelli).
3 LIMITI ALLO SVILUPPO Capacità di assorbimento dei rifiuti negli ambienti naturali; Disponibilità delle risorse naturali; Variazione della popolazione(pil pro capite); L interazione tra le componenti.
4 CRITICHE AI LIMITI ALLO SVILUPPO 1. Tecnologia Maggiore produttività = maggiore durata delle risorse nel tempo(quantità utilizzata/unità di PIL); Separazione (non totale) tra attività economica ed impatto ambientale; Le riduzioni di intensità di utilizzo non implicano sempre riduzioni di quantità di risorse utilizzate(l aumento del PIL può aumentare la quantità utilizzata di risorse:energia) 2. Scoperta di nuovi giacimenti di risorse
5 CRITICHE AI LIMITI ALLO SVILUPPO 3. Attività di riciclaggio(- rifiuti nell ambiente); 4. Uso di tecnologie meno inquinanti; 5. Teoria della domanda e dell offerta(prezzo/quantità): conservazione e sostituzione per le risorse con un mercato; 6. Riduzione della crescita demografica.
6 CONSIDERAZIONI SUI LIMITI ALLO SVILUPPO Anche se non se ne è certi è meglio comportarsi come se ve ne fossero! Bisogna considerare la popolazione sostenibile(capacità di sostentamento)! Produzione alimentare potenziale/fabbisogni alimentari pro capite!
7 I PROCESSI DI SVILUPPO (MODELLI) Idea di fondo: la crescita economica è basata sul progressivo accumulo di surplus; Prima della Rivoluzione Industriale la crescita economica viene annullata dalla crescita della popolazione; Con la Rivoluzione Industriale crescita economica elemento alla base di qualsiasi processo di sviluppo della società; Convergenza su crescita economica come unico obiettivo da perseguire.
8 I PROCESSI DI SVILUPPO(MODELLI) 1949 Truman :suddivisione del mondo tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo; Paolo IV (enciclica Popularum progressio) lo sviluppo non può essere ridotto a una pura crescita economica; Crisi del modello di sviluppo produttivista della spinta basata su una crescita omogenea,meccanica e quantitativa.
9 I PROCESSI DI SVILUPPO (MODELLI) Il paradosso dell agricoltura: modello ad alta intensità produttiva = abbandono territori rurali = riciclo popolazione agricola; Influenza negativa sullo sviluppo economico e sociale delle popolazioni coinvolte; necessità d instaurare nuove relazioni spaziali; necessità di dar seguito a modelli alternativi di sostenibilità dello sviluppo.
10 LA SOSTENIBILITÀ DELLO SVILUPPO La sostenibilità dello sviluppo è un cambiamento della qualità della vita incentrato su una crescita organica indotta da una corretta interazione tra le diverse componenti; Prevede una crescita economica che duri nel lungo periodo e i cui effetti siano compatibili ambientalmente e socialmente; Comporta una diversa organizzazione nel tempo e nello spazio delle attività antropiche.
11 I CRITERI DI SOSTENIBILITÀ DELLO SVILUPPO Sostenibilità molto debole : sfruttamento senza limiti delle risorse :mercato libero e senza vincoli(altissimo grado di sostituibilità delle risorse fisiche,umane e naturali); Sostenibilità debole:sfruttamento delle risorse secondo criteri di gestione compatibile e di conservazione :regola del capitale costante;stock di capitale aggregato; Sostenibilità forte:posizione di salvaguardia delle risorse:economia in stato stazionario; presenza di capitale naturale critico; Sostenibilità molto forte:posizione di preservazione estrema:riduzione progressiva dei livelli di produzione economica e dei livelli della popolazione(rifiuto di ogni politica di sviluppo).
12 I PARADIGMI DELLA SOSTENIBILITÀ DELLO SVILUPPO
13 CARATTERISTICHE DEL CAPITALE NATURALE Rappresenta l'insieme delle risorse naturali ed il loro valore; E l unica forma di capitale che puo' rigenerarsi o aumentare il proprio valore anche senza l'intervento umano; Fornisce un flusso di beni e servizi; Si trova a disposizione dell uomo senza che vi abbia concorso la sua opera; E composto da risorse rinnovabili e non rinnovabili.
14 LIMITAZIONI ALLA SOSTENIBILITÀ DELLO SVILUPPO Principio precauzionale: politica di condotta cautelativa per quanto riguarda le decisioni politiche ed economiche sulla gestione delle questioni scientificamente controverse (incertezza e irreversibilità) Livello minimo di sicurezza:escludere a priori, sulla base dei costi opportunità sociali, quelle attività di sviluppo che deprezzano il capitale naturale oltre una certa soglia (trade off), a meno che i benefici cui si rinuncia non siano particolarmente elevati Sostenibilità forte = inaccettabilità totale del deprezzamento.
15 PRINCIPI OPERATIVI DELLA SOSTENIBILITA DELLO SVILUPPO Correttivi per sopperire alla inadeguatezza del mercato alla valutazione delle risorse, ai diritti di proprietà; Mantenere la capacità rigenerativa del Capitale naturale rinnovabile(cnr) e ridurre il tasso di utilizzazione entro i limiti di tale capacità(tr>ts); Pianificare i mutamenti tecnologici in direzione di una sostituzione tra CNR e Capitale naturale non rinnovabile(-rnr +RR) Utilizzare il CNR ad un tasso pari alla creazione dei suoi sostituti (con l inclusione del riciclaggio); Mantenere il livello dell attività economica entro la capacità di sopportazione del CN rimanente LMS.
16 QUESTIONE DISCRIMINANTE CRESCITA ECONOMICA STRATEGIE DI SOSTENIBILITA PROTEZIONE DELL AMBIENTE
17 LA SOSTENIBILITÀ DELLO SVILUPPO SECONDO LA COMMISSIONE BRUNTLAND (1987) Uno sviluppo che soddisfa le esigenze del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri bisogni; Sostenibilità debole; Possibilista sulla separazione tra attività economiche ed effetti sull ambiente; Equità intergenerazionale; Equità intragenerazionale.
18 CONDIZIONI PER IL RISPETTO DELL EQUITÀ INTERGENERAZIONALE Minimizzazione degli effetti dell attività economica quando i costi interessano le generazioni future; Compensazione totale; Lascito di capitale non inferiore a quello posseduto (costanza nel tempo dello stock di capitale disponibile).
19 CONDIZIONI PER IL RISPETTO DELL EQUITA INTRAGENERAZIONALE All interno della stessa generazione persone appartenenti a diverse realtà: Politiche; Economiche; Sociali; Geografiche(distribuzione di risorse); hanno gli stessi diritti in termini di benessere.
20 LE DIMENSIONI DELLA SOSTENIBILITA DELLO SVILUPPO
21 LA PIRAMIDE DELLA SOSTENIBILITA
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