Potenzialità della Phytoremediation nella bonifica sostenibile dei siti contaminati. Prof. Gianni Andreottola Università degli Studi di Trento

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Transcript:

Potenzialità della Phytoremediation nella bonifica sostenibile dei siti contaminati Prof. Gianni Andreottola Università degli Studi di Trento

Siti contaminati in Italia Numero siti (dati ISPRA, 2012): 15.000 siti potenzialmente contaminati; 4.314 siti contaminati; oltre 5000 siti nei quali sono stati avviati interventi di messa in sicurezza e/o bonifica; oltre 3000 sono i siti bonificati 5.500 chilometri quadrati di aree terrestri contaminate 1.800 chilometri quadrati aree marine, lagunari e lacustri contaminate Dal 1998 al 2010 lo stato ha stanziato complessivamente una cifra pari a 1.823.556.899,73 (Beretta 2010). Una tale numerosità dei siti contamianti richiede una riflessione sulla sostenibilità degli interventi di bonifica

Evoluzione dell approccio al trattamento dei terreni contaminati

IDENTIFICAZIONE DI UN INTERVENTO SOSTENIBILE DI BONIFICA Identificare, facendo uso di indicatori e di strumenti decisionali (LCA, tools specifici) l intervento di bonifica che massimizza i benefici rispetto ai potenziali impatti in tre ambiti (ambientale, sociale, economico)

OBIETTIVI DELLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE BONIFICHE Minimizzare o eliminare il consumo di energia e/o il consumo di altra risorse naturali; Ridurre o eliminare le emissioni della bonifica nel'ambiente, soprattutto in atmosfera; Incoraggiare l utilizzo di processi di bonifica passivi, che minimizzino le attività di escavazione; Incoraggiare l'uso di tecnologie di bonifica che distruggano in modo permanente i contaminanti

Superfund Energy & Carbon Footprint Analysis (EPA, 2009) Remedy Estimated energy use Annual Avg. (kwh*10 3 ) Total estimated energy use 2008-2030 (kwh*10 3 ) Estimated CO2 emissions Annual Avg. 2 (metric tons) Total estimated CO2 emissions 2008 2030 (metric tons) Pump &Treat 489,607 11,260,969 323,456 7,439,480 Thermal Desorption Multi-Phase Extraction 92,919 2,137,126 57,756 1,328,389 18,679 429,625 12,000 276,004 Air Sparging 10,156 233,599 6,499 149,476 Soil Vapor Extraction 6,734 154,890 4,700 108,094 Total 618,095 14,216,209 404,411 9,301,443

Principali tecniche di Phytoremediation per i suoli contaminati Pesticidi, TNT, MTBE, TCE Phytodegradation Mercurio Selenio TCE, PCE Metalli pesanti Se, As Radionuclidi TCE/PCE... C. Organici (PCB, PAH) Fonte: Pilon-Smits (2005) Annu Rev Plant Biol 56: 15-39

Piante più utilizzate per la Phytoremediation

Principali contaminanti trattati a scala dimostrativa o reale con la Phytoremediation Idrocarburi petroliferi BTEX (benzene, toluene,etilbenzene, xilene) Composti aromatici clorurati Esplosivi Metalli pesanti Radio nuclidi

Fitoestrazione Sfrutta la capacità di alcune piante di estrarre i metalli dal terreno attraverso l apparato radicale e di concentrarli in germogli e foglie. Specie vegetale Artemisia princeps Beta maritima Brassica campestris Brassica nigra Brassica juncia Poa annua Brassica hirta Metalli accumulabili Cd, Zn, Cu, Pb Pb, Cu, Zn Pb Pb Cd, Ni, Pb, Se Cd, Cu, Ni, Cd, Zn, Pb Hg, Pb

- Vantaggi della fitoestrazione Limitata attività di scavo e movimentazione Notevole riduzione dei costi di bonifica Positivo impatto su ambiente/paesaggio Possibile recupero a fini energetici dei materiali estratti

Potenziali limitazioni della fitoestrazione Estrazione limitata alla profondità di esplorazione delle radici Biodisponibilità e concentrazione dei metalli Tempi di bonifica anche molto lunghi (lustri) Concentrazioni elevate di metalli nella biomassa vegetale (costo di smaltimento) Uso di chelanti che possono mobilizzare i metalli verso l acquifero

Prospettive e sfide Applicazione della Phitoremediation in combinazione ad altre tecnologie in situ (SVE, biosparging/bioventing, ISCO, ISCR, elettrossidazione) Integrazione della Phytoremediation con la filiera Bioenergy Creazione di Green Farms specializzate nella selezione e produzione massiva di piante da impiegare nella Phytoremediation Definizione di linee guida progettuali e gestionali della Phytoremediation (test di trattabilità stadardizzati, protocolli di monitoraggio, bilanci di massa)