La rete di monitoraggio del suolo in Piemonte: un esempio di applicazione del lavoro del CTN Territorio e Suolo
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1 La rete di monitoraggio del suolo in Piemonte: un esempio di applicazione del lavoro del CTN Territorio e Suolo Gabriele Fabietti*, Renzo Barberis**, Tommaso Niccoli** * Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali - Di.Va.P.R.A. ** Arpa Piemonte - SC03 Area per il rischio industriale e sviluppo economico compatibile
2 ISTAT APAT COOPERA CON Collocazione dei CTN nell'ambito dello schema SINANET SELEZIONA ED INCARICA CTN ATMOSFERA, QUALITÀ ARIA ED EMISSIONI ATMOSFERICHE (ACE( ACE) ACQUE INTERNE E MARINO COSTIERE (AIM( AIM) TERRITORIO E SUOLO (TES) RIFIUTI E FLUSSI DI MATERIALI (RFM( RFM) AGENTI FISICI (AGF( AGF) NATURA E BIODIVERSITA (NEB) DA' CONSULENZE E SUPPORTO A DA' DIRETTIVE E VIGILA SU COOPERANO CON COOPERANO CON MATT IPR PFR AUT. BACINO AUT. PARCO ENEA CNR DSTN UNIONCAMERE UNCEMM ISS DESIGNA E COORDINA REGIONI PROV. AUTONOME ARPA/APPA STRUTTURE REGIONALI
3 Conferenza Nazionale SUOLO TERRITORIO SITI CONTAMINATI PORZIONE INSATURA DELL ACQUIFERO Palermo, 9-10 novembre 2004
4 Conferenza Nazionale SUOLO Banca Dati Metalli Pesanti 2004 Libro Bianco STATO DEL SUOLO IN ITALIA APAT OSSERVATORIO PEDOLOGICO NAZIONALE CTN TES Palermo, 9-10 novembre 2004
5 Documenti di riferimento: EEA (European Environmental Agency) Proposal for a European Soil Monitoring and Assessment Framework; CE-COM (2002)179 Verso una strategia tematica per la protezione del suolo ; APAT RTI CTN_SSC 2/2001 Elementi di progettazione della rete nazionale di monitoraggio del suolo a fini ambientali ; APAT RTI CTN_SSC 1/2002 Linee guida per un manuale di organizzazione e gestione della rete APAT CTN TES 2004 Elementi di progettazione della rete nazionale di monitoraggio del suolo a fini ambientali - Versione aggiornata sulla base delle indicazioni contenute nella strategia tematica del suolo dell unione europea. CE-COM (2006)231 - Strategia tematica per la protezione del suolo che conclude il percorso iniziato nel 2002 dalla COM(2002)179; Proposta di Direttiva che istituisce un quadro per la protezione del suolo e modifica la direttiva 2004/35/CE - COM(2006)232.
6 UNA RETE INTEGRATA
7 Principali finalità della rete: la conoscenza dell andamento spaziale di alcune proprietà generali del suolo (sostanza organica, metalli, ); la conoscenza delle concentrazioni nei suoli di alcuni contaminanti, organici e inorganici, che si originano da fonti diffuse; la segnalazione di evoluzioni impreviste, spesso collegabili a fenomeni di contaminazione di prossimità ; per quanto riguarda alcuni contaminanti principali (metalli pesanti, POP) è possibile determinare il fondo naturale (cioè risultante dai processi pedologici e geologici, escludendo qualsiasi apporto di origine umana) e il fondo antropico (cioè risultante sia dal contenuto di origine pedo-geochimica sia da fonti diffuse) di tali elementi
8 La nascita e lo sviluppo della rete Nel 2001, prima campagna conoscitiva durante la quale sono stati prelevati oltre 450 campioni in circa 220 siti distribuiti con criteri rappresentativi sul territorio agricolo regionale, limitatamente alle aree di pianura e collina. Nel 2002 scelta della rete a maglia fissa, identificazione dei punti della rete di monitoraggio Europea Land Cover e Land Use LUCAS 18 x 18 km e, in collaborazione con l IPLA, validazione dei punti della rete e primi campionamenti. Tra il 2003 e 2007 completamento dei campionamenti della rete 18 x 18 km, infittimento della rete sistematica 9x9 km che interessa l intera provincia di Torino e di Asti, e parte di Cuneo e ulteriori 39 stazioni appartenenti a reti sistematiche 3x3 km realizzate in prossimità delle città di Cuneo, Torino ed in una zona viticola dell Astigiano. Tra il 2008 e il 2009, estensione della rete 9 x 9 km nella provincia di Novara
9 Carte dei suoli (IPLA) 1 : : Rete 18x18 km Rete 9x9 km Tot n siti n siti n siti Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbania Vercelli totale
10 Rete 18x18 Rete 18x18 Rete 18x18 n siti Territori agricoli Territori boscati e ambienti semi naturali pianura collina montagna valle montana totale Rete 18x18 km - numero di siti totali e per diverse unità di paesaggio in base al livello 2 CORINE (Zone aperte con vegetazione rada o assente, Zone boscate, Zone caratterizzate da vegetazione arbustiva e/o erbacea, Prati stabili, Colture permanenti, Seminativi) n siti tot Seminativi Colture permanenti Prati stabili vegetazione arbustiva e/o erbacea Zone boscate Vegetazione rada o assente pianura collina montagna Valle montana totale
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13 Ricavare dati anche su analiti poco comuni
14 Rappresentare dati a livello territoriale
15 METALLI PESANTI - ISTOGRAMMI E DEVIAZIONE STANDARD
16 INQUINANTI ORGANICI - ISTOGRAMMI E DEVIAZIONE STANDARD ng/kg I-TE ng/g ng/g
17 Conclusioni La rete 18x18 km e, soprattutto, l estensione alla 9x9km sono molto utili per ragionare sull inquinamento diffuso, sul fondo naturale/antropico, sulle contaminazioni di prossimità La mancanza di una direttiva europea e di una normativa nazionale rende molto difficile reperire le risorse economiche necessarie per poter organizzare e mantenere la rete Occorre comunque costruire un progetto di rete che permetta, soprattutto da parte delle Arpa, di sfruttare tutte le possibili sinergie con altre attività (siti contaminati, monitoraggi in ambito di VIA di grandi opere, rifiuti, ) per poter progressivamente incrementare le conoscenze ambientali sul suolo Si auspica che l ISPRA (ex APAT) possa riprendere un ruolo di promozione e coordinamento su questo tema
18 Grazie per l attenzione! Per chiarimenti, informazioni, integrazioni, r.barberis@arpa.piemonte.it
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