LEGGE. D.Lgs. 13 gennaio 2003, n 36 D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152 D.Lgs. 12 aprile 2006, n 163 D.P.R. 5 ottobre 2010, n 207 OGGETTO PROGETTAZIONE

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1 Comune di Calvi Provincia di Benevento LEGGE D.Lgs. 13 gennaio 2003, n 36 D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152 D.Lgs. 12 aprile 2006, n 163 D.P.R. 5 ottobre 2010, n 207 OGGETTO Bonifica e messa in sicurezza permanente della ex discarica di RSU sita alla località Fruscio PROGETTO DEFINITIVO PROGETTAZIONE A.T.P. Ing. Gerardo CIMINO_Capogruppo Geologo Giovanni MORIELLO VALIDAZIONE/APPROVAZIONI COMMITTENTE ELABORATO Amministrazione Comunale. Sindaco p.t. PD_R.07 Avv. Armando ROCCO Confronto economico applicazioni migliori tecniche a costi sostenibili_ B.A.T.N.E.E.C. DATA R.U.P. Ing. Antonio DOTOLI A.T.P. Ing. Gerardo CIMINO - Capogruppo Geologo Giovanni MORIELLO Piazza Immacolata n San Giorgio del Sannio (BN) tel./fax gerarcim@tin.it A termine di legge questo elaborato non potrà essere realizzato, riprodotto o comunicato a terzi senza autorizzazione.

2 RELAZIONE SULLE MIGLIORI TECNICHE D'INTERVENTO A COSTI SOPPORTABILI Confronto economico applicazione migliori tecniche di intervento a costi sostenibili (B.A.T.N.E.E.C. - Best Available Technology Not Entailing Excessive Costs) ai sensi dell art. 242 del D. Lgs. 152/06 (All. 3 TITOLO V del D.Lgs. del n. 152). INDIVIDUAZIONE DELLE TECNICHE DI BONIFICA BATNEEC: BEST AVAILABLE TECHNOLOGIES NOT ENTAILING EXCESSIVE COST (LE MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI CHE NON COMPORTANO COSTI ECCESSIVI) L individuazione delle tecniche di bonifica da applicare all area ex discarica di Calvi (BN) è stata condotta mediante specifiche valutazioni tenendo conto delle metodologie potenzialmente applicabili. Si è proceduto, inizialmente, a definire una griglia delle tecnologie di bonifica partendo dai processi disponibili e dai dati di letteratura e sono state definite le cosiddette BATNEEC: Best Available Technologies Not Entailing Excessive Cost, (le migliori tecnologie disponibili che non comportano costi eccessivi) contenuta nella Direttiva 96/61/CE. Per ognuno dei trattamenti individuati, è stato condotto uno studio di fattibilità per valutarne l effettiva applicabilità alla tipologia dei litotipi (riporti e suoli) e alla natura dei contaminanti presenti nell area, così come risultanti dalla Caratterizzazione e Analisi del Rischio, considerando tra l altro fattori quali la protezione e l impatto sull ambiente, gli obiettivi del risanamento, i costi ed i tempi di attuazione. I criteri per la scelta delle tecniche di bonifica, in linea con quanto detto, sono state ricercate nella MATRICE DI SCREENING TRATTAMENTI PER MATRICE SUOLO E ACQUE che il Piano Regionale di Bonifica ha individuato (BURC n. 30 del 5 giugno 2013). Infatti per la discarica di Calvi, i contaminanti della matrice acqua rilevati sono quelli riportati nel Decreto Dirigenziale n. 24 del 10/03/2009, che sono: Metalli: 1. Arsenico 2. Alluminio 3. Ferro 4. Manganese 5. Nichel 6. Piombo Ammine aromatiche: 7. PToluidina 1/11

3 Arsenico Cadmio Cromo Piombo Mercurio Zinco Altri metalli e inorganici Idrocarburi Aromatici Idrocarburi Policiclici Aromatici Idroc. Alifatici Clorurati canc. Idroc. Alifatici Clorurati non canc. Idroc. Alifatici Alogenati canc. Nitrobenzeni Clorobenzeni Fenoli non clorurati Fenoli Clorurati Ammine Aromatiche Fitofarmaci Diossine e Furani Clorobenzeni: Diclorobenzene 9. Clorobenzene I parametri relativi alla matrice suolo che superano la concentrazione soglia di rischio, si riferiscono unicamente al Berillio, che è confinato quasi esclusivamente all interno dell area di discarica. Dalla matrice di screening si ricava che per quanto attiene il Berillio presente nella matrice suolo è dimostrata l efficacia del capping (copertura di contenimento), e della escavazione e smaltimento off site in idoneo impianto. Anche il trattamento fisico-chimico di solidificazione/stabilizzazione si dimostra efficace ma presuppone la escavazione e reimmissione del terreno. Per quanto attiene i clorobenzeni e le ammine aromatiche presenti in acqua i trattamenti affidabili, in situ, sono le barriere permeabili reattive e, per i trattamenti ex situ con estrazione delle acque e conferimento in idoneo impianto, il metodo più affidabile è il pump and treat e trattamento con carboni attivi. Stesso efficacia del metodo di pump and treat per i metalli presenti in acqua e trattamento in idonei impianti. MATRICE DI SCREENING TRATTAMENTI EX SITU PER MATRICE SUOLO E SEDIMENTI TRATTAMENTI BIOLOGICI EX SITU (previa escavazione) BIOPILE N N N N N N S A A A A A N A A A L L L COMPOSTAGGIO N N N N N N N A A L L L A A A L L N N LANDFARMING N N N N N N N A A L L L S L A L A L L BIOREATTORI N N N N N N S A A A A A A A A A A N N TRATTAMENTI FISICO/CHIMICI EX SITU (previa escavazione) ESTRAZIONE CHIMICA A A A A A A A L L L L L N A L A A A N OSSIDAZIONE/RIDUZIONE CHIMICA N N A N N N N L L L L L L L L L L L L SOIL WASHING A A A A A A A L L L L L N L L L L L L SOLIDIFICAZIONE/STABILIZZAZIONE A A A A A A A N N N N N N L N L L L A TRATTAMENTI TERMICI EX SITU (previa escavazione) 2/11

4 Arsenico Cadmio Cromo Piombo Mercurio Zinco Altri metalli e inorganici Idrocarburi Aromatici Idrocarburi Policiclici Aromatici Idroc. Alifatici Clorurati canc. Idroc. Alifatici Clorurati non canc. Idroc. Alifatici Alogenati canc. Nitrobenzeni Clorobenzeni Fenoli non clorurati Fenoli Clorurati Ammine Aromatiche Fitofarmaci Diossine e Furani INCENERIMENTO/PIROLISI N N N N N N N A A A A A A A A A A A A DESORBIMENTO TERMICO N N N N A N N A A A A A A A A A A A A ALTRO CAPPING (CONTENIMENTO) A A A A A A A L L L L L L L L L L A A ESCAVAZIONE E SMALTIMENTO OFF SITE A A A A A A A A A A A A A A A A A A A Legenda N efficienza non dimostrata L efficienza limitata A efficienza dimostrata S Efficienza in funzione dello specifico contaminante, delle condizioni sito specifiche e della progettazione MATRICE DI SCREENING TRATTAMENTI IN SITU PER MATRICE ACQUA TRATTAMENTI BIOLOGICI IN SITU BIOREMEDIATION N N N N N N S A A A A A L L A L A L L ATTENUAZIONE NATURALE MONITORATA N N N N N N N A A L L L N L A L L L L PHYTOREMEDIATION A A L L A A L L L L L L N L L L L L L TRATTAMENTI FISICO/CHIMICI IN SITU AIR SPARGING N N N N N N N A A L L L N L A L L L L OSSIDAZIONE CHIMICA N N L N N N S N N L L L L L N L N L L OSSIDAZIONE ELETTROCHIMICA N N L N N N S N N A A L N L N L L L L IN-WELL AIR STRIPPING N N N N N N N L L L L L N N L N L N N DUAL/MULTI PHASE EXTRACTION N N N N N N N A A A A A N A A A A A A BARRIERE PERMEABILI REATTIVE N N A A N A S L L A A A A A L A A A A Legenda N efficienza non dimostrata L efficienza limitata A efficienza dimostrata S Efficienza in funzione dello specifico contaminante, delle condizioni sito specifiche e della progettazione 3/11

5 Arsenico Cadmio Cromo Piombo Mercurio Zinco Altri metalli e inorganici Idrocarburi Aromatici Idrocarburi Policiclici Aromatici Idroc. Alifatici Clorurati canc. Idroc. Alifatici Clorurati non canc. Idroc. Alifatici Alogenati canc. Nitrobenzeni Clorobenzeni Fenoli non clorurati Fenoli Clorurati Ammine Aromatiche Fitofarmaci Diossine e Furani MATRICE DI SCREENING TRATTAMENTI EX SITU PER MATRICE ACQUA TRATTAMENTI BIOLOGICI EX SITU BIOREATTORI N N N N N N N A A A A A A L A L A N N LAGUNAGGI A A L A L A A L L L L L A L L L L N N TRATTAMENTI FISICO/CHIMICI EX SITU (con estrazione delle acque e conferimento in idoneo impianto) PROCESSI DI OSSIDAZIONE AVANZATA N N N N N N S A A A A A A A A A A A A AIR STRIPPING N N A N N N N N N A A A N N N N N N N CARBONI ATTIVI L L L L L L S A A A A A S A A A A A A PUMP AND TREAT A A A A A A L L L L L L L L L L L L A SCAMBIO IONICO A A A A A A A N N N N N N N N N N N N Legenda N efficienza non dimostrata L efficienza limitata A efficienza dimostrata S Efficienza in funzione dello specifico contaminante, delle condizioni sito specifiche e della progettazione BONIFICA/MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE Gli interventi di bonifica e di messa in sicurezza sono stati condotti secondo i seguenti criteri generali definiti sulla base di quanto previsto nell'allegato 3 della Parte IV del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii.: privilegiando le tecniche di bonifica che riducono permanentemente e significativamente la concentrazione nelle diverse matrici ambientali, gli effetti tossici e la mobilità delle sostanze inquinanti; privilegiando le tecniche di bonifica tendenti a trattare e riutilizzare il suolo nel sito, trattamento in situ ed on-site del suolo contaminato, con conseguente riduzione dei rischi derivanti dal trasporto e messa a discarica di terreno inquinato; privilegiando la tecnica di bonifica/messa in sicurezza permanente che blocca le sostanze inquinanti in composti chimici stabili (ad es. fasi cristalline stabili per metalli pesanti); evitando ogni rischio aggiuntivo a quello esistente di inquinamento dell aria, delle acque sotterranee e superficiali, del suolo e sottosuolo, nonché ogni inconveniente derivante da rumori e odori; evitando rischi igienico-sanitari per la popolazione durante lo svolgimento degli interventi; adeguando gli interventi di ripristino ambientale alla destinazione d'uso e alle caratteristiche morfologiche, vegetazionali e paesistiche dell'area, utilizzando soluzioni, 4/11

6 tecniche e tecnologie in grado di assicurare la salvaguardia del patrimonio naturalistico e dei valori paesaggistici del territorio regionale; evitando ogni possibile peggioramento dell ambiente e del paesaggio dovuto dalle opere da realizzare. A tali fini si presenta una dettagliata analisi comparativa delle diverse tecnologie di bonifica applicabili al sito in esame, in considerazione delle specifiche caratteristiche dell'area, in termini di efficacia nel raggiungere gli obiettivi finali, concentrazioni residue, tempi di esecuzione, impatto sull'ambiente circostante degli interventi. L analisi è corredata da un'analisi dei costi delle diverse tecnologie. Le alternative presentate permettono di comparare l'efficacia delle tecnologie anche in considerazione della riduzione della gestione a lungo termine delle misure di sicurezza, dei relativi controlli e monitoraggi. Nelle tabelle seguenti sono riportati i costi delle varie metodologie di trattamento, sulla scorta delle Linee Guida ARPAT, nazionali e Internazionali su casi analoghi. Tipo di intervento COSTI METODOLOGIE BONIFICA Costo unitario (Euro/m 3 ) Osservazioni Vagliatura 5 Landfarming Biopile numero limitato di casi studiati Bioventing il costo comprende lo studio di fattibilità Soil Vapor Extraction Soil washing il costo è inversamente proporzionale al volume di terreno trattato il costo si mantiene quasi costante all aumentare del volume di terreno trattato Solidificazione/Stabilizzazi one In situ Ex situ Smaltimento in discarica il costo è in funzione della classificazione del rifiuto Termodistruzione/Inceneri (Euro/t) Barriere fisiche verticali (Euro/m 2 ) numero limitato di casi studiati Barriere fisiche superficiali (coperture) (Euro/m 2 ) Pump and treat Air sparging il costo si riferisce al suolo trattato ed è funzione di: portata, tecnologia e valori da raggiungere il costo è inversamente proporzionale al volume di terreno trattato Biosparging (Prof. Giovanni Pietro Beretta, RemTech 2010) 5/11

7 6/11

8 Così come definito dalla normativa vigente in materia, gli interventi di bonifica con misure di sicurezza vengono applicati ogni qual volta non è possibile raggiungere valori di concentrazione delle sostanze inquinanti inferiori ai limiti accettabili nonostante l'applicazione delle "migliori tecnologie a costi sopportabili" ai sensi Art. 242 del D.Lgs 152/06 - (All. 3 TITOLO V del D.Lgs. del n. 152). Qualora non sia possibile raggiungere i valori di conformità adottando le migliori tecnologie a costi sopportabili, i valori obiettivo vengono determinati in base ad una metodologia di analisi di rischio riconosciuto a livello internazionale. Gli interventi di bonifica, realizzati secondo tecniche ingegneristiche e finalizzati alla riduzione della movimentazione, al trattamento in sito ed al riutilizzo dei materiali sottoposti a bonifica, devono comunque garantire il raggiungimento di valori di concentrazione residui tali da garantire condizioni di tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Così come per gli interventi di messa in sicurezza definitiva, anche per gli interventi di bonifica con misura di sicurezza sono previsti piani di monitoraggio e controllo. Possono inoltre essere previste particolari prescrizioni temporanee o permanenti sull'utilizzo dell'area che talvolta comportano variazioni degli strumenti urbanistici e dei piani territoriali necessari per l'attuazione delle stesse misure di sicurezza. Il progetto di bonifica si attiene alle seguenti linee guida: a) minimizzare l'impatto delle lavorazioni verso l'ambiente esterno; b) fare massimo ricorso al riutilizzo del materiale in situ; c) contenere i costi entro valori accettabili. Le sperimentazioni svolte in altre progettazioni e la caratterizzazione dei materiali da bonificare, in ossequio alle sopraindicate linee-guida, giustificano le metodologie adottate mirate a: a) al di fuori dell area di discarica isolata dalle barriere di contenimento verticali, i terreni contaminati da Berillio saranno rimossi e smaltiti on site, con rideposizione nell area di attuale abbancamento rifiuti, prima della realizzazione del capping; b) trattare i focolai (hot-spots) inquinati da metalli, trattando le acque di drenaggio con pompaggio e invio all'impianto di trattamento; c) all interno dell area di discarica, lasciare in sito i suoli o i riporti con concentrazioni in metallo Berillio superiori ai valori tabellari, certi che da essi, con la realizzazione del capping, non ci sarà rilascio di inquinanti in falda e tossicità, in modo da non introdurre alcun vincolo al riutilizzo delle aree; d) ricostruire la copertura pedologica delle aree bonificate con metodologie consolidate e di sicura efficacia. Infatti, confrontando le varie metodologie per i volumi di terreno e acque trattate si avrà: 7/11

9 Tipo di intervento Costo unitario (Euro/m 3 ) Matrice acqua Matrice Suolo Volumi con concentrazioni superiori ai limiti ( m 3 ) Costi Solidificazione Stabilizzazione 200 Ex Situ Berillio ,00 Riabbancamento in discarica 10 In situ Berillio ,00 Smaltimento in discarica 280 Off situ Berillio ,00 Barriere fisiche verticali 140 (Euro/m 2 ) In situ Metalli, Clorobenzeni, Ammine Aromatiche (m 2 ) ,00 Barriere fisiche superficiali (coperture) - CAPPING 100 (Euro/m 2 ) In situ Metalli, Clorobenzeni, Ammine Aromatiche Berillio (m 2 ) ,00 Pump and treat 90 Off site Metalli, Clorobenzeni, Ammine Aromatiche 819 (stima per 5 mesi) ,00 Barriere Permeabili Reattive 160 In situ Metalli, Clorobenzeni, Ammine Aromatiche 240 x 14 = (m 2 ) ,00 I dati di progetto sono: DATI DI PROGETTO Quantità rifiuti sversata ( ) ton. in 6 anni = m 3 Diaframma Impermeabile di contenimento dimensioni Lung. 180 mt, Prof. 14 mt = 2520 m 2 Superficie capping m 2 Volumi terreno contaminati di Berillio 810 m 3 Volumi acque contaminate (ammine aromatiche, metalli, clorobenzeni) 819 m 3 (stima da dati idrogeologici falda x 5 mesi) 8/11

10 IPOTESI PROGETTUALI Innanzitutto si specifica che l opzione di rimozione dell'intero corpo rifiuti, di circa mc è molto onerosa in quanto comporterebbe la realizzazione di platea c.a. per vagliatura materiale rimosso, il trasporto e smaltimento presso discarica autorizzata dei materiali vagliati e, infine, lo sbancamento, rimozione, trasporto e smaltimento di quantitativo di terreno inquinato sul fondo e sulle pareti della vasca di accumulo. Infatti, valutato il costo (medio) di 280 /mc, si ottiene un fabbisogno di circa mc x 280 /mc = ,00 senza tener conto delle spese tecniche e degli oneri relativi, quindi, del tutto ingiustificabile. Pertanto, qui di seguito vengono esposte sinteticamente le tecniche progettuali che sono state considerate per affrontare e porre rimedio alla situazione in cui trovasi la discarica oggetto d'intervento: 1 IPOTESI PROGETTUALE (come da Importo Lavori Progetto Operativo) ,00 Il seguente elenco descrive i lavori e le fasi costruttive considerate: - preparazione aree di progetto; - realizzazione impianto di raccolta percolato; - realizzazione impianto di raccolta biogas; - realizzazione di barriera plastica impermeabile, mediante pali secanti con miscele di bentonite e calcestruzzo, per confino area discarica; - rimozione e smaltimento in situ dei terreni contaminati da Berillio; - estrazione e stoccaggio (pump and treat) acque contaminate da metalli, clorobenzene e ammine aromatiche in idoneo impianto di trattamento esterno; - realizzazione sistema di raccolta acque bianche superficiali (fosso di scolo perimetrale con pozzetti di raccolta e successivo pozzetto di confluenza ed ispezione); - realizzazione del capping del corpo rifiuti; - raccolta acque del capping; - opere di completamento con riqualificazione ambientale del sito e piantumazione di essenze vegetali. 9/11

11 Al fine di valutare in termini costi/benefici questa scelta si riportano di seguito i costi, dei vari interventi descritti, intesi come costi delle opere esclusi i costi accessori quali spese di monitoraggio, spese tecniche, spese generali, IVA, imprevisti ecc.): Realizzazione capping ,00 Raccolta acque del capping ,00 Barriera idraulica a monte ,00 Opere di regimazione acque meteoriche ,56 Opere di impermeabilizzazione perimetrale ,00 Raccolta Percolato e Biogas ,90 Rimozione e smaltimento in situ Berillio 8.100,00 Estrazione e trattamento acque (off site) ,00 Opere di completamento ,54 2 IPOTESI PROGETTUALE (come da Ipotesi di utilizzo metodologie) ,00 Il seguente elenco descrive i lavori e le fasi costruttive considerate: - preparazione aree di progetto; - realizzazione impianto di raccolta percolato; - realizzazione impianto di raccolta biogas; - realizzazione di barriera plastica impermeabile, mediante pali secanti con miscele di bentonite e calcestruzzo, per confino area discarica; - rimozione e solidificazione/stabilizzazione ex situ dei terreni contaminati da berillio; - realizzazione di barriera permeabile reattiva (PRB) in tutta l area adiacente alla discarica (a valle della discarica e perpendicolare alla direttrice del deflusso) filtrando la falda con materiali in grado di eliminare i contaminanti mediante degradazione, precipitazione o immobilizzazione; - realizzazione sistema di raccolta acque bianche superficiali (fosso di scolo perimetrale con pozzetti di raccolta e successivo pozzetto di confluenza ed ispezione); - realizzazione del capping del corpo rifiuti; - raccolta acque del capping; - opere di completamento con riqualificazione ambientale del sito e piantumazione di essenze vegetali. 10/11

12 Al fine di valutare in termini costi/benefici questa scelta si riportano di seguito i costi, dei vari interventi descritti, intesi come costi delle opere esclusi i costi accessori quali spese di monitoraggio, spese tecniche, spese generali, IVA, imprevisti ecc.): Realizzazione capping ,00 Raccolta acque del capping ,00 Barriera idraulica a monte ,00 Opere di regimazione acque meteoriche ,56 Opere di impermeabilizzazione perimetrale ,00 Raccolta Percolato e Biogas ,90 Solidificazione/Stabilizzazione (ex situ) ,00 Barriere Permeabili Reattive (in situ) ,00 Opere di completamento ,54 CONCLUSIONI Da un'analisi critica delle due ipotesi progettuali sopra descritte, escludendo la rimozione totale dei rifiuti è stata scelta come più idonea dal punto di vista tecnico-contabile l'ipotesi n. 1, in quanto è la scelta progettuale che meglio soddisfa le condizioni al contorno in cui ci si è trovati ad operare, e più precisamente, rispetto alla 2 Ipotesi ha un costo complessivo decisamente inferiore, di circa Euro ,00. In particolare la 2 ipotesi, alla luce dello stato attuale in cui verte lo stato delle esperienze sulle barriere permeabili reattive nella Regione Campania, potrebbe contribuire, di fatto, a rallentare e/o paralizzare il progetto di messa in sicurezza della discarica, o qualora si fosse deciso di smaltire una tale mole di rifiuti in discariche disposte a riceverle fuori Regione, i costi sarebbero lievitati esponenzialmente. Quindi, per quanto sopra asserito e relazionato si è certi di aver operato nel migliore dei modi, in quanto le opere proposte garantiscono a pieno quella che è la finalità dell'intervento richiesto e cioè la bonifica e messa in sicurezza permanente dell'ex discarica di Calvi (BN). 11/11

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