BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA Accordo di programma 12 aprile 2012
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- Virgilio Orlandi
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1 CONFINDUSTRIA VENEZIA PROTOCOLLI OPERATIVI per la BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA Accordo di programma 12 aprile aprile 2013 Per superare la situazione di stallo secondo Confindustria Venezia le condizioni di base per dare impulso agli investimenti di riqualificazione e bonifica a Porto Marghera possono essere sintetizzate nei seguenti 4 punti: 1) riduzione dell area del SIN alla sola zona industriale; 2) superamento della fase di caratterizzazione dei siti, dato che sono disponibili dati sufficienti per dare per caratterizzata tutta l area; 3) standardizzazione delle tecniche di bonifica e di messa in sicurezza per accelerare l approvazione dei progetti; 4) integrazione tra gli interventi di bonifica o di messa in sicurezza e quelli di riqualificazione o di edificazione, nel senso che i primi sono i presupposti dei secondi e devono essere funzionali e temporalmente integrati. 1
2 meno INTERVENTI DI BONIFICA COMPLICAZIONE NORMATIVA più INVESTIMENTI SVILUPPO ECONOMICO meno meno INTERVENTI DI BONIFICA COMPLICAZIONE NORMATIVA più 2
3 INTERVENTI DI BONIFICA INTERVENTI DI BONIFICA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI 3
4 INVESTIMENTI SVILUPPO ECONOMICO INTERVENTI DI BONIFICA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI INVESTIMENTI SVILUPPO ECONOMICO INTERVENTI DI BONIFICA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI 4
5 INVESTIMENTI SVILUPPO ECONOMICO INTERVENTI DI BONIFICA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI L accordo di programma 16 aprile 2012 L accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del SIN di Porto Marghera si propone di: promuovere la riconversione (industriale) e riqualificazione (economica) attraverso: procedimenti di bonifica e ripristino ambientale che favoriscano lo sviluppo economico; rilanciare la bonifica e il ripristino ambientale attraverso: la riperimetrazione del SIN, con la sua riduzione alla sola zona industriale; l istituzione di un fondo di rotazione regionale di 20 milioni di euro per interventi di bonifica a favore di microimprese e PMI; la semplificazione degli iter amministrativi di approvazione dei progetti. 5
6 Riperimetrazione del SIN La Regione Veneto ha proposto, con la delibera della Giunta regionale n. 58/2013, la riduzione dell area del SIN alla sola zona industriale. La riperimetrazione è stata discussa in conferenza di servizi ed approvata. Si attende il decreto ministeriale. Il procedimento di bonifica delle aree che saranno fuori dal SIN sarà di competenza regionale. La Regione Veneto intende di applicare le modalità semplificate dell accordo di programma anche nelle aree che rimarranno di propria competenza. Proposta di riperimetrazione 6
7 Fondo di rotazione La Regione Veneto finanzia le bonifiche di PMI e micro imprese con un fondo di rotazione istituito con l.r. 6 aprile 2012, n. 13. Semplificazione L articolo 5 dell accordo di programma prevede l impegno dei sottoscrittori a «realizzare ogni semplificazione possibile del procedimento di bonifica» anche attraverso la predisposizione di una serie di protocolli operativi: standardizzazione delle tecniche di bonifica e di messa in sicurezza; standardizzazione delle procedure di caratterizzazione; semplificazione per la sperimentazione di nuove tecniche di bonifica; definizione di modalità light per le garanzie finanziarie; valutazione del rischio sanitario basato sulle emissioni misurate; validazione delle attività in corso d opera e finali. 7
8 I protocolli operativi Sono stati definitivamente approvato in febbraio 2013 con la firma del Ministro dell Ambiente i protocolli relativi a: le modalità standardizzate di intervento di bonifica e di messa in sicurezza dei suoli e delle acque di falda; la caratterizzazione dei siti; le attività sperimentali di bonifica (sottoposte a sola comunicazione); la determinazione delle garanzie finanziarie. Sono ancora in elaborazione i protocolli relativi a: le modalità di effettuazione della valutazione del rischio sanitario basata su misurazioni delle effettive emissioni in atmosfera degli inquinanti presenti nei suoli e nelle acque di falda; le modalità di verifica da parte di ARPAV della corrispondenza della bonifica al progetto approvato, sia in corso d opera sia a conclusione dei lavori. Protocollo Modalità standardizzate di bonifica Il documento pone come presupposto: che il sito sia stato caratterizzato; che la caratterizzazione sia stata validata da ARPAV; che la caratterizzazione abbia evidenziato superamenti delle CSC nei suoli; che sia stata effettuata l analisi di rischio sito specifica (da integrarsi con la valutazione del rischio sanitario derivante dalle emissioni di inquinanti effettivamente misurati protocollo non ancora definito). 8
9 Protocollo Modalità standardizzate di bonifica Se dall analisi di rischio deriva: che la concentrazione dei contaminanti nei suoli è < CSR si conclude il procedimento per i suoli ( * ) ; che la concentrazione dei contaminanti nei suoli è > CSR ( ** ) si predispone un progetto di bonifica o di messa in sicurezza secondo le tecniche individuate nel protocollo. Sia la bonifica dei suoli che la messa in sicurezza possono essere eseguiti in concomitanza di interventi edificatori. * ) Se il sito risulta in parte non contaminato (< CSR) viene per tale parte immediatamente svincolato e vi si possono effettuare interventi di riutilizzo. ** ) Se dall analisi di rischio dovessero derivare dei valori di CSR inferiori alle CSC, gli obiettivi di bonifica coincidono con le CSC. Tecnologie di bonifica Il documento elenca una serie di tecnologie finalizzate alla riduzione della concentrazione degli inquinanti presenti nei suoli distinguendo Interventi in situ, con tecniche che non prevedono la movimentazione o la rimozione del suolo contaminato (bioventing, air sparging, bioslurping, ossidazione chimica, trattamento termico); Interventi ex situ on-site, con tecniche che prevedono la rimozione del suolo, ma con trattamenti eseguiti nell area del sito stesso (biopile, landfarming, soil washing); Interventi ex situ off-site, con movimentazione e rimozione del suolo verso altri siti di trattamento (incenerimento, pirolosi, discarica). Nell area oggetto di bonifica è ammesso il riutilizzo di terreni che rispettano le CSR. 9
10 Tecnologie di bonifica La messa in sicurezza di emergenza è prevista solo nel caso in cui l inquinamento da sostanze tossiche, molto tossiche, cancerogene e persistenti superi di oltre 10 volte i valori tabellari (CSC?): per le sostanze volatili: misure di soil gas e reale esposizione del bersaglio uomo (protocollo mancante); per le sostanze non volatili: valutazione dell esposizione per contatto dermico o per ingestione (protocollo mancante). Tecnologie di messa in sicurezza Si tratta di interventi di interruzione dei percorsi di esposizione, come ad esempio pavimentazioni, asfaltature, solette in cemento (con o senza membrana in HPDE), che possono anche essere parte della nuova edificazione e la cui efficacia deve essere dimostrata con monitoraggi periodici. Nelle aree oggetto di messa in sicurezza sono ammessi usi compatibili con la destinazione urbanistica e con i presidi ambientali attuati (citato nel certificato di destinazione urbanistica). 10
11 Fondazioni Poiché l edificazione può essere causa di nuovi percorsi di esposizione, il protocollo contiene la ricognizione delle tecniche di realizzazione delle fondazioni e la ricognizione delle cautele progettuali e costruttive da applicare per singola tecnologia al fine di minimizzare il rischio di filtrazione verticale degli inquinanti come conseguenza della costruzione di pali o diaframmi. Acque di falda Nell area di Porto Marghera è stato realizzato un sistema collettivo di bonifica della falda costituito da marginamento delle banchine (Magistrato alle Acque); convogliamento a depurazione della falda all impianto di depurazione (PIF). Le opere di marginamento sono state in buona parte finanziate dalle somme ricavate tramite transazioni sul preteso risarcimento del danno ambientale. 11
12 Marginamento Costi marginamento Opere di marginamento: costo totale previsto 787, 248 milioni costo sostenuto ad oggi 745,793 milioni costo da finanziare 41,455 milioni Finanziamento pubblico Finanziamento da transazioni 234,348 milioni 511,445 milioni 12
13 Protocollo bonifiche Acque di falda La falda (falda nel riporto e prima falda) può essere bonificata: aderendo al sistema marginamento + PIF, con corresponsione della relativa tariffa (manca regolamento con definizione delle tariffe); pretrattando le acque per rimuovere gli inquinanti derivanti dalla lisciviazione del sito, e scaricandole al PIF con corresponsione della tariffa relativa al solo vettoriamento (manca regolamento con definizione delle tariffe); trattando autonomamente le acque di falda con scarico in altro recapito (fognatura non PIF o acque superficiali); trattamento autonomo per riutilizzo nel processo produttivo. Gli interventi sulla seconda falda sono definiti dall ente pubblico nell ambito della gestione delle acque prevista dal PTA. Protocollo Caratterizzazione dei siti L accordo di programma esonera dalla caratterizzazione della falda le imprese che aderiscono al sistema di depurazione collettivo PIF e dispone che «I piani di caratterizzazione delle aree... non necessitano di preventiva approvazione e devono essere redatti in conformità ad un apposito protocollo...». 13
14 Protocollo Caratterizzazione dei siti L accordo di programma esonera ARPAV dalla ha elaborato caratterizzazione il protocollo della previsto falda stabilendo: le imprese che aderiscono al sistema di depurazione collettivo PIF e le modalità di definizione dei sondaggi (un punto di campionamento ogni dispone 2500 che mq, «I secondo piani di caratterizzazione il modello concettuale delle del aree sito);... non necessitano di preventiva approvazione e devono essere redatti in conformità ad un le sostanze da analizzare; apposito protocollo...». le modalità di effettuazione dei sondaggi e dei campionamenti; i requisiti dei laboratori di analisi; indicazioni per l effettuazione dell analisi di rischio sito-specifica modalità di validazione dei dati; modalità di campionamento su cumuli, da parete e fondo scavo. Protocollo Caratterizzazione dei siti L accordo di programma esonera Il protocollo dalla Modalità caratterizzazione di intervento della di bonifica falda le e imprese di messa che in aderiscono sicurezza dà al la sistema tempistica di depurazione procedurale per collettivo l esecuzione PIF e della caratterizzazione: dispone presentazione che «I piani del di caratterizzazione piano di caratterizzazione delle aree alla... Segreteria non necessitano Tecnica di preventiva (Regione, approvazione Provincia, e Comune) devono e essere all ARPAV; redatti in conformità ad un apposito protocollo...». entro 15 giorni la Segreteria tecnica verifica la rispondenza del piano al protocollo per la caratterizzazione; entro i successivi 10 giorni la Segreteria Tecnica effettua un sopralluogo con ARPAV per verificare i punti di campionamento proposti; entro 5 giorni dal sopralluogo la Regione redige il verbale di sopralluogo; entro 30 giorni dalla presentazione del piano la Regione comunica gli esiti della verifica alla ditta ed ai componenti la conferenza di servizi. 14
15 Protocollo Caratterizzazione dei siti L accordo di programma esonera A seguito dalla della caratterizzazione ricezione della comunicazione della falda le imprese da parte che della aderiscono Regione, la al sistema caratterizzazione di depurazione può essere collettivo eseguita PIF e secondo il calendario presentato ad dispone ARPAV. che «I piani di caratterizzazione delle aree... non necessitano di preventiva approvazione e devono essere redatti in conformità ad un ARPAV può modificare la tempistica proposta una sola volta, procrastinando i apposito protocollo...». tempi al massimo di 30 giorni. Protocollo Caratterizzazione dei siti L accordo di programma esonera ARPAV dalla analizza caratterizzazione della falda le imprese che aderiscono al sistema di depurazione collettivo PIF e almeno 2 campioni fino ad un massimo del 25%, se il piano prevede fino a dispone 20 che campioni; «I piani di caratterizzazione delle aree... non necessitano di preventiva approvazione e devono essere redatti in conformità ad un un numero di campioni compreso tra il 10% e il 25%, se il piano prevede più apposito protocollo...». di 20 campioni, fino ad un massimo di 80; il 10% dei campioni se il piano prevede più di 80 campioni. ARPAV fornirà i risultati analitici entro 45 giorni. La validazione sarà completata entro 60 giorni dalla data di ricezioni degli esiti della caratterizzazione. 15
16 Protocollo Attività sperimentali di bonifica L accordo di programma prevede che le attività sperimentali siano oggetto di sola comunicazione ai componenti la Conferenza di servizi (art. 5, comma 21). Il protocollo riguarda l applicazione di tecnologie di bonifica o di messa in sicurezza diverse da quelle standardizzate o utilizzate in modo diverso da quanto previsto nello specifico protocollo Modalità di intervento di bonifica e di messa in sicurezza ; i contenuti della comunicazione da inviare alla conferenza di servizi almeno 30 giorni prima dell avvio della sperimentazione. La comunicazione di attività sperimentale fa seguito all elaborazione dell analisi di rischio e prescinde dal progetto di bonifica. Al termine della sperimentazione ISPRA e ARPAV predispongono una relazione di sintesi su quanto verificato e la trasmettono alla conferenza di servizi. Protocollo Garanzie finanziarie L accordo di programma prevede che siano definiti «i criteri di calcolo della somma da garantire (garanzia finanziaria), tra la misura minima e quella massima stabilite dall art. 242, comma 7, del d.lgs. n. 152/2006». Il protocollo stabilisce: 1) in presenza di progetto di riconversione/reindustrializzazione: per la bonifica dei suoli: 10% del costo della bonifica; per la bonifica della falda: esenzione, se il soggetto ha contribuito a coprire i costi delle opere di marginamento e di depurazione (transazione); 10% del costo di bonifica se il soggetto non ha transatto; 2) in assenza di progetto di riconversione/reindustrializzazione: 50% del costo della bonifica 16
17 GRAZIE PER L ATTENZIONE 17
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