BRUXISMO CARIE DISODONTIASI

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Le patologie HI-LUX LABORATORIO ODONTOTECNICO di Martello Francesco Via Modena, 191/A 44122 Ferrara Italy Tel 0532771296 Cell 3483919876 www.hiluxsoluzionidentali.it - info.hilux@gmail.com CCIAA 36269 REA 131569 R.I. FE53469 INPS 18888681YK INAIL 1879690/40 P.IVA 01101830386 C.F. MRTFNC64T15E974I REG.MIN.SALUTE ITCA01026556 HI-LUX Pagina 1 07/06/2012

Si tratta della descrizione delle più frequenti patologie di cui un paziente può soffrire, fatta nei termini più semplici possibili affinchè egli possa eventualmente leggerle senza difficoltà, venendo così a conoscenza della malattia che sta subendo. Logicamente non è stato possibile proporre tutto in modo elementare, ma in tal caso, l odontoiatra non avrà difficoltà a chiarire certe indispensabili espressioni scientifiche usando il testo come spunto. BRUXISMO Capita spesso che, inconsciamente, in special modo durante la notte, scarichiamo lo stress e la tensione digrignando i denti. La letteratura del paziente disfunzionale è veramente vasta; non solo, ma capita non di rado di leggere eziopatogenesi tra loro contrastanti ed anche approcci terapeutici dei più complessi. Nei casi per così dire più semplici l approccio standard è rappresentato dalla prescrizione di un Bite notturno, ovvero di un apparecchio costituito di un particolare materiale, atto ad un riposizionamento per scaricare alcune forze ed a ridurre alcuni contatti a seguito dei quali i denti possono essere danneggiati. I danni presenti soprattutto alla dentatura non peggioreranno. La diagnosi di questi pazienti può essere molto complessa, per questo si consiglia sempre una valutazione multidisciplinare. CARIE Condensare in poche righe un argomento tanto vasto è impresa non facile. Di certo si può affermare che la carie è una malattia multifattoriale che riconosce degli elementi preponderanti, rappresentati dallo streptococco mutans e da altri germi recentemente scoperti. Essi, in opportuno ambiente, possono attaccare lo smalto dentario dando inizio a quel processo erosivo detto, appunto, carie. Un alimentazione ricca di zuccheri, abbinata ad una scarsa igiene orale, crea sicuramente le condizioni di maggior rischio cariogeno. Entrano però in gioco anche fattori eredocostituzionali ed alcune gravi malattie che possono aumentare la carioricettività. In attesa di un vaccino, da anno allo studio, che possa debellarla definitivamente come è stato per altre malattie, oggi tutto resta affidato alla prevenzione. Per questo motivo, la maggior parte dei dentisti cerca di sensibilizzare i propri pazienti agendo su fattori noti, come ad esempio, la già citata igiene orale, le visite periodiche di controllo e le indagini radiologiche. DISODONTIASI Con questo nome si intende un posizionamento non corretto del terzo molare detto comunemente dente del giudizio ossia, non in perfetto asse come gli altri. In alcuni casi, può essere inclinato (mesio o distoinclinato) in posizione quasi orizzontale intrattenendo così intimi rapporti con il dente vicino, il settimo, il quale può essere danneggiato per fenomeni erosivi d avanzamento. In tali eventualità, l unica soluzione possibile è l avulsione HI-LUX Pagina 2 07/06/2012

preventiva, prima che si creino danni irreparabili al dente vicino. Vi sono poi forme cliniche meno gravi con parziali eruzioni, dette semi-inclusioni, responsabili d infiammazioni saltuarie e capricciose della zona che circonda il dente, chiamate peri-coronariti. Queste si verificano per l impossibilità del paziente a mantenere una corretta pulizia del distretto interessato. ESTRUSIONE La masticazione, contrariamente quanto può apparire al paziente, è una funzione assai complessa e presuppone l integrità di tutti i componenti che vi partecipano: muscoli, ossa, tendini e, ovviamente, denti. Questi ultimi devono essere normo-posizionati, sia nell arcata superiore, che in quella inferiore, in modo che possano comportarsi come una chiave nella propria serratura. Quando le arcate non sono integre, la masticazione risulta alterata. Se, per esempio, manca un elemento nell arcata inferiore, il dente antagonista al piano di sopra non troverà il giusto contatto quando le arcate si toccano. Anche i denti vicini a quello mancante, non avendo più punti di contatto, tendono ad inclinarsi perdendo, così, i normali rapporti occlusali corretti. Questo comporta l estrusione dell elemento con il rischio di una vera e propria perdita del dente, o, comunque perdita della sua congruità meccanica. Quanto sopra mette in evidenza sia la dannosità della mancanza di un dente, sia l importanza del suo rimpiazzo, prima che la situazione si aggravi come descritto. INFILTRAZIONE BATTERICA CORONALE La carie resta, purtroppo, una malattia molto diffusa, anche perché molti sono i fattori che la causano e la predispongono. Resta in ogni caso una malattia provocata da batteri, pertanto, se si trovano in ambiente favorevole, essi possono nutrirsi di zuccheri, attaccare lo smalto dei denti ed invadere le zone più profonde fino a raggiungere il nervo, provocando il tanto temuto mal di denti. Questa colonizzazione batterica può anche provocare una reazione di tipo granulomatosi. In radiografia essa appare come un area scura che rappresenta un insieme di cellule che reagiscono alla minaccia batterica. Nei casi più gravi, il tutto si può trasformare in un ascesso. Quest ultimo è un processo causato da alcune cellule che, colliquandosi, formano una sorta di gel che si fa strada tra i tessuti, aprendo un corridoio d uscita detto tragitto fistoloso. Il classico gonfiore a forma di pallina, che spesso il paziente denuncia di aver notato sulla gengiva, in prossimità del dente affetto dal problema. HI-LUX Pagina 3 07/06/2012

INFILTRAZIONE DA RESTAURO I germi responsabili della carie vivono abitualmente nella nostra bocca e si addensano, grazie a particolari proteine, fino ad aderire tenacemente alle superfici dei denti. Se, per usura o trauma, un restauro dentale crepa, la saliva vi penetra con il suo carico di germi, fino a raggiungere l apice del dente ed i tessuti circostanti. In alcuni casi si può verificare la stessa situazione riscontrata nell infiltrazione coronale, vale a dire la formazione di un ascesso provocato da alcune cellule che, sciogliendosi, provocano una specie di gel che si fa strada tra i tessuti, aprendovi un corridoio d uscita, corridoio chiamato fistola. INFILTRAZIONE PERIAPICALE Di recente acquisizione è che i batteri possono percorrere vie diverse per raggiungere il nervo. La porta d ingresso sicuramente più frequente è quella ortograda, ovvero carie primaria o secondaria. I germi possono farsi strada attraverso i tubuli dentinali e raggiungere il nervo provocando le note conseguenze. Da questa localizzazione infiltrano i tessuti circostanti interessando il legamento parodontale, creando una lesione complessa. In casi più rari, la letteratura in merito è ancora controversa, sembra che la porta d ingresso sia retrograda, ovvero, in senso apico-coronale. In pratica, i batteri presenti in una tasca molto profonda, oltre al danno parodontale, possono colonizzare il nervo penetrando nella zona apicale, o da canali laterali, presenti a diversi livelli del tratto radicolare. MALATTIA PARODONTALE Si tratta di una malattia provocata da diversi fattori, il predominate dei quali è sicuramente la placca batterica. La letteratura più recente è concentrata sul rapporto tra difese immunitarie da una parte ed aggressività della placca dall altra. Il tutto è condizionato da fattori eredo-costituzionali. L aspetto di una gengiva malata è caratterizzato da un cambiamento di colore: dal rosa pallido vira al rosso intenso e, nei casi più gravi, al viola. I sottostanti tessuti, legamenti ed osso alterati. Intorno al dente si formano veri e propri crateri, tasche parodontali, all interno dei quali la situazione si aggrava, giorno per giorno, per il proliferare di batteri anaerobici. Se non s interviene con una profonda pulizia ed una radicale cura rigenerativa, o almeno ricostruttiva, si corre il rischio della perdita dell elemento dentario per danno irreversibile alle strutture di sostegno. L esempio clinico più suggestivo da trasmettere al paziente sul rischio di perdita dell elemento interessato è quello di un palo conficcato nel terreno, per oltre la metà della sua lunghezza, tale da risultare ben saldo. HI-LUX Pagina 4 07/06/2012

Se si scava il terreno intorno è logico pensare che il palo non risulti più ancorato al terreno e possa correre il rischio di cadere. È altresì intuibile che esistono procedure ricostruttive e rigenerative in grado di rimpiazzare i l terreno che è andato perduto. Una volta ottenuto il risultato, è fondamentale per il successo terapeutico il mantenimento dello stesso. Per tanti fattori, è proprio questa la fase che può sfuggire al controllo e quella sulla quale dobbiamo insistere con il nostro paziente. IPERSENSIBILITA Oltre alla placca ed al tartaro, anche uno scorretto uso dello spazzolino da denti può causare un alterazione della gengiva, con la conseguente sua retrazione. Da ciò consegue che si scopre una parte della radice che, non ricoperta dallo smalto, è più sensibile allo sbalzo di temperatura del cavo orale. Attraverso i tubuli dentali l alterazione termica raggiunge il nervo, provocando fitte dolorose, anche se di breve durata. L odontoiatra, previa analisi della causa della retrazione gengivale, può intervenire per la soluzione del problema: rimuovendo la causa generante, riducendo i sintomi con soluzioni a base di ossalati di calcio, e con la prescrizione di dentifrici medicati con desensibilizzanti. HI-LUX Pagina 5 07/06/2012