Liceo Classico Vittorio Emanuele II - Jesi IL MITO DELLA VELOCITA

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Liceo Classico Vittorio Emanuele II - Jesi IL MITO DELLA VELOCITA Classe IIB del Liceo Classico

L immagine è una litografia dell artista liberty L. Metlicovitz, del 1905, che pubblicizza un auto dell azienda Isotta Fraschini di Milano. Si tratta di una nuova iconografia. In questo caso, il tema della velocità è rappresentato dalla semplice posizione obliqua dell auto, nonché dalla nube di fumo che essa emana. L alone bianco del fumo e lo sfondo scuro su cui si staglia l auto creano una piattezza cromatica che ha la funzione di far risaltare le forme geometriche della macchina e le sagome dei suoi conducenti. 2

GIACOMO BALLA, VELOCITÀ D AUTOMOBILE + LUCE, 1913 Questa immagine del Balla, intitolata Velocità d automobile + Luce, è del 1913 e appartiene ad un periodo di produzione sperimentale in cui non si avverte la necessità di reclamizzare né un prodotto né una gara, bensì di rendere il concetto di velocità in forma pittorica. Il titolo chiarisce quali sono gli elementi principali dell opera: la velocità e la luce, legati tra loro da un movimento curvilineo, cui fanno eco le ruote dell auto che si intravedono in una sequenza di fotogrammi. 3

GIACOMO BALLA VELOCITÀ D AUTOMOBILE + LUCE + RUMORE, 1913 Agli elementi raffigurati nel dipinto precedente, Balla aggiunge il rumore, reso pittoricamente mediante l utilizzo di contrasti luminosi più intensi violenti. Anche qui è piuttosto difficile intuire le forme dell auto, ma l idea di dinamismo rimane comunque evidente. 4

MARIO BROGGI, MOTO GALLONIBORGOMANERO, 1922, LITOGRAFIA Questa pubblicità della Moto Galloni è stata realizzata nel 1922 da Mario Broggi. L artista sembra non riuscire a focalizzare l attenzione sul prodotto da reclamizzare, perché troppo interessato a giocare con il nome della moto. Infatti, nella nell opera sono presenti 2 galli: uno a destra della scritta e un altro, meno evidente, a cavallo della moto, per la cui realizzazione l artista sembra riprendere i famosi cieli di Van Gogh. 5

TERZO POLAZZO, CIRCUITO MOTOCICLISTICO INTERNAZIONALE PADOVA 1923 LITOGRAFIA E la prima di una serie di litografie che pubblicizzano corse automobilistiche e motociclistiche. Questa di Terzo Polazzo, reclamizza la gara del Campionato d Italia di motociclismo tenuta il 24 giugno 1923 nel circuito di Padova. La tecnica prediletta dall autore è il disegno a bozzetto, di cui sono la prova evidente le moto appena accennate. L artista utilizza solo 2 colori: il rosso e il nero, per dare freschezza e sobrietà alle immagini. 6

ANTONIO LO PRESTI, 4 CIRCUITO DEL SAVIO, 1923, LITOGRAFIA In questa litografia il mito della velocità si sta definendo: moto e auto cadono dal cielo come stelle. E nella visione notturna-spaziale scelta dall autore che si concretizza l associazione tra spazio e velocità. 7

D.PELAGATTI, CIRCUITO DEL SAVIO, 1924, LITOGRAFIA Pelagatti, in questo manifesto del 1924, pubblicizza (come in quello precedente) il Circuito del Savio a Ravenna. L artista concentra tutto il senso velocità nell auto in primo piano, grazie alla tecnica della dissolvenza che ne delinea la scia. Al contrario, lo sfondo paesaggistico su cui si staglia la macchina è piatto. 8

FEDERICO SENECA, COPPA DELLA PERUGINA, 1924, LITOGRAFIA Prima di tre litografie di Federico Seneca, l inventore della famosa pubblicità Baci Perugina. Non a caso il lettering, cioè la grafica usata, è quella dei famosi cioccolatini. In questa immagine del 1924, l autore si sofferma a descrivere la parte anteriore dell auto ed usa la tecnica della dissolvenza ed una linea curva per dare l idea di velocità. 9

FEDERICO SENECA, II COPPA DELLA PERUGINA, 1925, LITOGRAFIA In questo secondo lavoro, Seneca utilizza gli stessi espedienti presenti nel primo: in questo caso non c è un auto in primo piano, sono i lampioni ad essere incurvati e la strada è un lungo, ampio rettilineo. Il lettering in rilievo richiama probabilmente la targa di un auto. 10

FEDERICO SENECA, IV COPPA DELLA PERUGINA 1927, LITOGRAFIA Nella terza litografia, alle precedenti visioni verticali e dall alto, se ne sostituisce una orizzontale e frontale. L auto sfreccia così velocemente che sembra passare attraverso il foglio Analogamente ai pali della luce della precedente opera, qui gli alberi dello sfondo risultano incurvati. In tutte è tre le raffigurazioni la pittura è tratteggiata e ricorda la tecnica divisionista. 11

GIUSEPPE RICCOBALDI DEL BAVA, FIAT 1928 LITOGRAFIA E il primo di tre manifesti che pubblicizzano la casa d auto italiana FIAT. Questo, firmato Giuseppe Riccobaldi (1928), richiama la monumentalità dell arte fascista nella resa del marchio FIAT. L attenzione, più che sull auto, è incentrata sulla strada dalle curve sinuose che le due auto percorrono. 12

ALBERTO BIANCHI, FIAT ARDITA, 1928, LITOGRAFIA In questa bella litografia ancora del 1928 (esplicitamente inneggiante al Regime Fascista), l auto non è neanche accennata, fatta eccezione per il volante. Quest ultimo è impugnato da una coraggiosa giovane di aspetto avvenente, con in testa il fez, che viene ritratta mentre accenna ad un saluto simile a quello romano. Il volto anonimo della donna permette di focalizzare lo sguardo sul suo fez, che, sfumato dall artista, accentua l idea della velocità. In alto a destra, la bandiera italiana aggiunge un forte segno di nazionalismo. 13

PUBBLICITÀ FIAT DA RIVISTA, 1931 E la prima delle due di pubblicità tratte da riviste presenti in questa rassegna di immagini. Si tratta della FIAT 515, che monta per la prima i freni idraulici. E proprio su quest ultimo punto che l artista vuole attirare l attenzione. Dal disegno è infatti possibile notare come la macchina, dotata di tale dispositivo, sia in grado di frenare in tempi molto brevi davanti ad un ostacolo, come, ad esempio, davanti al bambino che imprudentemente sta giocando a palla per strada. 14

ALBERTO BEVILACQUA, GRAN PREMIO MONZA 1929 LITOGRAFIA Questo manifesto di Bevilacqua sul Gran Premio di Monza del 15 settembre 1929 appartiene alla sequenza di manifesti dedicati alla promozione di gare automobilistiche. Ad un primo sguardo l opera può richiamare alla mente la copertina di un manuale di scuola guida. L intento dell artista è, in ogni caso, quello di rendere l idea della velocità accostando elementi statici, quali i cartelli stradali, al movimento e alla scia delle auto in corsa. 15

LUCIO VENNA, I COPPA DEL CIMINO 1930 LITOGRAFIA Questo manifesto realizzato da Venna è del settembre 1930. La resa è tipicamente futurista: lo si vede nell andamento a zizzag della strada nella contrapposizione dei colori bianco-nero, nonché dalla posizione delle auto di fronte allo spettatore. 16

ARMANDO POMI, GILERA, 1932, LITOGRAFIA Questo manifesto di Armando Pomi, del 1932, reclamizza la famosa moto Gailera, guidata sportivamente (fatto eccezionale!) da una giovane donna. La monumentale scritta Gilera, che appare chiara sullo sfondo, non è molto originale, in quanto richiama la scritta FIAT di una famosa opera di G. Romano. 17

PLINO CODOGNATO, XII GRAN PREMIO D ITALIA MONZA- 1934- LITOGRAFIA Simile ad una fotografia è l opera grafica di Codognato, dedicata al Gran Premio di Monza del 1934. Le macchine tagliate a metà sembrano entrare obliquamente a tutta velocità nel manifesto e percorrere una traiettoria affatto delineata. 18

ALESSIO, 3 CIRCUITO MOTOCICLISTICO DEL VALENTINO -TORINO- 1934LITOGRAFIA Per dare l idea della velocità Alessio adotta una resa futurista della motocicletta e del corpo del conducente, visti in primo piano. Dietro di lui, l espediente di tre cavalli, disposti come fotogrammi in sequenza, accentua l idea della velocità e di sbilanciamento in avanti. Il tutto grazie anche all uso del colore che viene progressivamente sfumato. 19

IVANHOE GAMBINI, SOMMALOMBARDO 1 CIRCUITO MOTOC. 1938, LITOGRAFIA Questo manifesto pubblicitario, del 1938, ad opera di Gambini riprende la tecnica futurista. La scena di una moto che fugge dalla città viene rappresentata con una nuova prospettiva dal basso verso l alto. La moto, sfrecciando su un piano obliquo, lascia una scia, segno di velocità. Il lettering è vario: dai caratteri monumentali di chiara marca fascista, al corsivo tondeggiante posto come a delimitare in alto e in basso l immagine. 20

PUBBLICITÀ MOTO GUZZI DA RIVISTA, 1939 L immagine è presa da una rivista del 1939 e sponsorizza diversi modelli di moto Guzzi. Si tratta di un disegno in bianco e nero che incentra però l attenzione sulla moto sospesa in aria mentre, a tutta velocità, sembra uscire letteralmente dalla fabbrica di produzione. Il lettering in basso è imponente e massiccio. Esso è sovrastato da un aquila: il marchio della ditta. 21

MARIO SORESINA, AUT. DI MONZA CAMPIONATO MOTOC. DEL MONDO, 1950, LITOGRAFIA Questa litografia pubblicizza la gara motociclistica del 1950, nelle categorie 125, 250, sidecar e 500. La scritta con le informazioni relative al gran premio occupano la maggior parte della superficie del foglio su cui entra prepotentemente un gruppo di tre moto guidate da indomiti e spavaldi centauri con casco ed occhiali. 22

CREDITS Redazione del testo: CHIARA SAMBATARO GIULIA SCUPPA Elaborazione grafica Filippo Maria Triccoli 23

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