REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PER LE POLITICHE ABITATIVE DI CUI ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 2001, N.



Documenti analoghi
AZIENDA CONSORZIALE TRASPORTI - A.C.T. CONVENZIONE

SMAIL IMPRESE E OCCUPAZIONE A REGGIO EMILIA. Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro. Aggiornamento al 30 giugno 2011 REGGIO EMILIA

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

Articolo 1 Composizione

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SIP)

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

Dipartimento di Sanità Pubblica. Servizio. Medicina Legale (SML)

UTENTI 2018 SISTEMA BIBLIOTECARIO DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA. 6 febbraio 2019

CONVENZIONE RECANTE LE MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE TECNICA PER LA DEFINIZIONE DELL INDENNITÀ SPETTANTE AL GESTORE USCENTE, IL CUI

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art.

PROVINCIA DI DI REGGIO EMILIA

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

REGOLAMENTO. della CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI. Sociali, Culturali, Sportive e Ricreative

OGGETTO: Trasmissione schema regolamento Commissione Provinciale per l artigianato (CPA)

Decreto legislativo n modifiche gennaio 2007 CONVEGNO IL TETTO IN LEGNO. Giovedì 15 Novembre 2007

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PROVINCIALE PER L IMMIGRAZIONE DI MODENA

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE

Assistenza alla popolazione: Noleggio generatori per strutture pubbliche

COMUNE DI ESCALAPLANO

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del

Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno

REGOLAMENTO. PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N.

STATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis

Comitato di Coordinamento

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI Via Toledo, n Napoli

Provincia di Cremona

Valori Agricoli Medi della provincia. Annualità 2007

Regolamento del Registro Comunale delle Associazioni e delle Consulte di Settore ISTITUZIONE E COMPOSIZIONE DEL REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI

C.C.V. BS REGOLAMENTO

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

CONSULTA DELLA CULTURA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

Consulta Regionale Volontariato di Protezione Civile

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.)

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA

REGOLAMENTO INTERNO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA UNICO DEI PROGRAMMI OPERATIVI REGIONALI (POR) FESR E FSE PROGRAMMAZIONE 2014/2020

Comune di Montagnareale Provincia di Messina

CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente

BORSA DI STUDIO PER LA REALIZZAZIONE DI UN TIROCINIO NON RETRIBUITO PRESSO L UFFICIO JISSA JUGENDINFOSERVICE DI MAGDEBURGO (GERMANIA)

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Ufficio di Presidenza. 3) Corradi Roberto Consigliere Segretario

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE

REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE DELL 'OSSERVATORIO PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO E DELLA CONFERENZA ANNUALE DEL TERZO SETTORE

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI ALA. Provincia di Trento REGOLAMENTO DELLE CONSULTE FRAZIONALI, RIONALI E DEI GIOVANI.

REGOLAMENTO PER IL PERIODICO DI INFORMAZIONE

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.

******************* Regolamento per la costituzione ed il funzionamento della Consulta Comunale per il Volontariato **************************

Add. IRPEF variazione

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

STATUTO FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA

Regolamento Consulta Cittadina dei Diversamente Abili

C O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA

ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυι οπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδ

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO FORUM DEI GIOVANI

PARTE PRIMA. Leggi e regolamenti regionali IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA LA SEGUENTE LEGGE:

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE DEL COMUNE DI MONTEGIORGIO. (approvato con atto del Consiglio Comunale n 6 dell

STATUTO DEL FORUM PER LE POLITICHE GIOVANILI DELLA CITTA DI GROSSETO

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni

INFORMAZIONI RELATIVE ALL'IDENTITA' DEI SOCI CHE PRESENTANO LA LISTA

COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO

STATUTO DEL COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI TORINO

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

1. Premessa e definizioni

CITTA DI VIGEVANO. Regolamento sui diritti di partecipazione dei cittadini e consulte

Oggetto Regolamento della consulta permanente nel settore dei problemi sociali e diversamente abili. Art. 1 ISTITUZIONE

REGIONE PUGLIA COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL POR PUGLIA FESR Q.S.N. obiettivo Convergenza CCI 2007IT161PO010 REGOLAMENTO INTERNO

Comune di Castelnovo ne Monti

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE

TAB. A Tributi locali GENERALE

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

REGIONE DEL VENETO PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE (POR) OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE PARTE FESR ( )

REGIONE PUGLIA. Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo. Comitato di sorveglianza del 8 luglio 2008

REGOLAMENTO ASSEMBLEARE DELLA BANCA POPOLARE FRIULADRIA S.P.A. CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI. Art. 1 Ambito di applicazione

COMUNE DI ESCOLCA PROVINCIA DI CAGLIARI

Con Hera Comm e BPER Banca luce e gas sono speciali

COMUNE DI VIGOLO VATTARO

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

COMUNE DI SAN GIOVANNI LUPATOTO

REPUBBLICA DI SAN MARINO

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI DEL VOLONTARIATO ANIMALISTA

COMUNE DI POLISTENA. Provincia di Reggio Calabria REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLA SOLIDARIETA E VOLONTARIATO

Transcript:

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PER LE POLITICHE ABITATIVE DI CUI ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 2001, N. 24 Adottato con deliberazione consiliare n. 117 del 26/09/2012

ART. 1 Istituzione e finalità 1. È istituito il "Tavolo di concertazione per le politiche abitative" al fine di promuovere l'integrazione ed il coordinamento delle politiche abitative a livello locale. Il Tavolo è strumento di consultazione e coordinamento, ma anche di propulsione e cooperazione nonché di trasparenza, partecipazione, confronto e riflessione sui temi delle politiche abitative, con l obiettivo di promuovere le migliori azioni nel settore. 2. La Provincia, anche in conformità ai principi stabiliti dall art. 2 della L.R. n. 24/2001, favorisce l armonizzazione delle politiche nel settore abitativo con quelle nel settore socio-sanitario. 3. La sede del Tavolo è presso la Provincia di Reggio Emilia. ART. 2 Funzioni 1. Ai sensi dell art. 5, comma 3 della L.R. n. 24/2001, il Tavolo di concertazione: a) esprime il parere in merito all individuazione delle priorità nella localizzazione degli interventi per le politiche abitative; b) esprime l intesa sui programmi di alienazione e reinvestimento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; c) sviluppa, approvando indirizzi, criteri ed orientamenti omogenei, forme di coordinamento della gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, anche attraverso la formazione di graduatorie intercomunali, l individuazione di procedure per la mobilità intercomunale degli assegnatari, la definizione di canoni uniformi per ambiti territoriali omogenei e la predisposizione di un contratto tipo di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; d) funge da supporto e stimolo all attività dell Osservatorio Politiche Abitative previsto dall art. 16 della L.R. n. 24/2001, per rilevare le problematiche del settore, con particolare riguardo agli aspetti legati alla domanda e all offerta di locazione e per valutare in modo approfondito i fabbisogni abitativi rilevati a livello provinciale. Promuove, anche per il tramite di ACER, la raccolta e l aggiornamento dei principali dati provinciali che rappresentano indicatori del fabbisogno abitativo, quali a titolo esemplificativo la consistenza del patrimonio di alloggi pubblici, delle domande di assegnazione, del numero e della quantità dei contributi per l affitto erogati, di ogni Comune della provincia e ne garantisce la diffusione tra i soggetti portatori di interesse in tema di ERP. 2

ART. 3 Composizione 1. Fanno parte del Tavolo di Concertazione con diritto di voto la Provincia di Reggio Emilia, i Comuni del territorio provinciale e le seguenti organizzazioni: C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. SUNIA SICET UNIAT UNIONE INQUILINI ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI LEGACOOP CONFCOOPERATIVE A.G.C.I. C.N.A. CONFARTIGIANATO IMPRESE REGGIO EMILIA API A.S.P.P.I. ASSOCIAZIONE PROPRIETA EDILIZIA (APE). 2. Alle riunioni del Tavolo è permanentemente invitato il Presidente di ACER Reggio Emilia, o suo delegato, senza diritto di voto. 3. Oltre ai componenti individuati nel presente articolo, potranno essere ammessi alle riunioni anche altri Enti e Associazioni, in quanto espressioni della realtà sociale, senza diritto di voto e in funzione consultiva, con lo scopo di garantire il più ampio confronto sulle tematiche abitative. Possono essere altresì invitati, dirigenti, funzionari, tecnici della Provincia e dei Comuni, ed esperti in relazione agli argomenti all'ordine del giorno. Le forme della loro partecipazione saranno stabilite con l atto di convocazione. 4. Eventuali modifiche alla composizione del Tavolo dovranno essere comunicate o richieste formalmente con lettera da inviare alla Provincia di Reggio Emilia, Assessorato alla Sicurezza Sociale Via Mazzini n. 6-42121 Reggio Emilia e verranno comunicate e/o approvate dal Tavolo stesso nella prima seduta utile. 3

ART. 4 Convocazioni 1. Il Tavolo è convocato dal Presidente della Provincia di Reggio Emilia o dall Assessore Provinciale delegato. 2. L avviso di convocazione deve indicare la data, il luogo, l'ora della riunione e gli argomenti all'ordine del giorno. 3. L avviso di convocazione viene inviato ai componenti il Tavolo mediante posta, fax o posta elettronica almeno dieci giorni prima della data stabilita per la riunione o, in casi di urgenza, almeno cinque giorni prima della seduta. 4. La convocazione del Tavolo può avvenire anche su richiesta motivata del Presidente di Acer Reggio Emilia o di un terzo dei membri. ART. 5 Funzione di presidenza e riunioni del Tavolo 1. Il Tavolo è presieduto dal Presidente della Provincia o dall Assessore Provinciale delegato. 2. Gli argomenti sottoposti a discussione vengono trattati secondo l ordine del giorno. Potranno tuttavia essere discussi ed approvati argomenti anche non iscritti all ordine del giorno purché la maggioranza dei presenti aventi diritto al voto esprima il suo consenso alla discussione degli argomenti aggiuntivi. Il Presidente e ogni componente il Tavolo possono proporre una diversa priorità nella trattazione degli argomenti all ordine del giorno. 3. Le sedute del Tavolo sono di norma pubbliche. Per motivi di riservatezza il Tavolo può decidere di trattare singoli oggetti in seduta privata. Il Tavolo può, comunque, ammettere alle proprie sedute persone non appartenenti allo stesso e può rendere pubblica una seduta con propria deliberazione motivata, stabilendo in tal caso le modalità e le forme dell avviso di convocazione. 4. I Comuni sono rappresentati dal Sindaco o dall Assessore dallo stesso delegato, con facoltà di delegare anche Amministratori di altri Comuni che partecipano alle sedute, con il limite di tre deleghe per ciascun componente. I Comuni possono intervenire anche in forma associata, nel qual caso il rappresentante della Associazione esprimerà in assemblea i diritti di voto spettanti ai Comuni associati senza limitazione di numero. 5. Le altre organizzazioni che compongono il Tavolo, di cui all'art. 3 intervengono tramite il loro Rappresentante legale o un delegato dallo stesso. 4

ART. 6 Validità delle sedute e votazione 1. A ciascun componente del Tavolo è attribuito un voto ponderato determinato come segue: a) 10 voti alla Provincia di Reggio Emilia; b) 1 voto ad ogni Comune ed ulteriori voti in ragione di uno ogni diecimila abitanti o frazione superiore ai cinquemila abitanti; il voto è calcolato sulla popolazione residente al 31.12.2011 ed è aggiornato ogni tre anni; c) 1 voto ad ogni organizzazione di cui all'art.3. 2. La tabella riepilogativa dei voti è allegata al presente regolamento. 3. Il Tavolo è validamente insediato quando interviene almeno un terzo del numero dei componenti di diritto che rappresenti almeno la metà più uno del totale dei voti ponderati. 4. Le deliberazioni sono approvate con il voto favorevole della maggioranza dei voti. ART. 7 Verbali e documentazione 1. Il verbale delle riunioni del Tavolo viene redatto riportando sinteticamente i punti trattati, l'orario di inizio e di chiusura della seduta, i nominativi dei presenti, l'esito delle votazioni, le motivazioni e il dispositivo dei provvedimenti adottati. Su richiesta degli interessati, il processo verbale deve contenere le dichiarazioni testuali che gli intervenuti ritengono che debbano essere espressamente riportate. 2. Il Tavolo garantisce l informazione più ampia della propria attività e lo scambio e la condivisione di informazioni fra tutti i soggetti partecipanti, nonché la possibilità di utilizzo delle stesse. 3. Per l'esercizio dell'attività del Tavolo, la Provincia di Reggio Emilia svolge funzioni di segreteria e di supporto tecnico. 5

Allegato TABELLA RIEPILOGATIVA DEI VOTI Ente Quota voti in base alla Quota voti Totale popolazione per diritto di voti Popolazione Quota appartenenza attribuiti al 31.12.2011 voti PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 10 10 ALBINEA 1 8.837 1 2 BAGNOLO IN PIANO 1 9.605 1 2 BAISO 1 3.430 0 1 BIBBIANO 1 10.185 1 2 BORETTO 1 5.401 1 2 BRESCELLO 1 5.621 1 2 BUSANA 1 1.320 0 1 CADELBOSCO DI SOPRA 1 10.579 1 2 CAMPAGNOLA EMILIA 1 5.609 1 2 CAMPEGINE 1 5.225 1 2 CANOSSA 1 3.883 0 1 CARPINETI 1 4.193 0 1 CASALGRANDE 1 19.004 2 3 CASINA 1 4.568 0 1 CASTELLARANO 1 15.206 2 3 CASTELNOVO DI SOTTO 1 8.744 1 2 CASTELNOVO NE' MONTI 1 10.744 1 2 CAVRIAGO 1 9.769 1 2 COLLAGNA 1 990 0 1 CORREGGIO 1 25.487 3 4 FABBRICO 1 6.788 1 2 GATTATICO 1 5.978 1 2 GUALTIERI 1 6.667 1 2 GUASTALLA 1 15.191 2 3 LIGONCHIO 1 868 0 1 LUZZARA 1 9.223 1 2 MONTECCHIO EMILIA 1 10.549 1 2 NOVELLARA 1 13.937 1 2 POVIGLIO 1 7.270 1 2 QUATTRO CASTELLA 1 13.154 1 2 RAMISETO 1 1.303 0 1 REGGIO NELL'EMILIA 1 171.688 17 18 REGGIOLO 1 9.403 1 2 RIO SALICETO 1 6.121 1 2 ROLO 1 4.122 0 1 RUBIERA 1 14.707 1 2 SAN MARTINO IN RIO 1 8.087 1 2 SAN POLO D'ENZA 1 5.959 1 2 SANT'ILARIO D'ENZA 1 11.185 1 2 SCANDIANO 1 25.258 3 4 TOANO 1 4.510 0 1 VETTO 1 1.998 0 1 VEZZANO SUL CROSTOLO 1 4.246 0 1 VIANO 1 3.418 0 1 VILLA MINOZZO 1 3.984 0 1 TOTALE EE.LL. 55 534.014 54 109

Ente Quota voti in base alla Quota voti Totale popolazione per diritto di voti Popolazione Quota appartenenza attribuiti al 31.12.2011 voti C.G.I.L. 1 1 C.I.S.L. 1 1 U.I.L. 1 1 SUNIA 1 1 SICET 1 1 UNIAT 1 1 UNIONE INQUILINI 1 1 ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI 1 1 LEGACOOP 1 1 CONFCOOPERATIVE 1 1 A.G.C.I. 1 1 C.N.A. 1 1 CONFARTIGIANATO APA 1 1 CONFARTIGIANATO IMPRESE 1 1 API 1 1 A.S.P.P.I. 1 1 ASSOCIAZIONE PROPRIETA EDILIZIA (APE) 1 1 TOTALE PARTI SOCIALI 17 17 TOTALE COMPLESSIVO 72 126 7