Documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. l'emergenza rifiuti e oltre Napoli 9 febbraio 2008



Documenti analoghi
Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi

schede di approfondimento.

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Page 2. LANDFILL Monitoring

L attività di coordinamento delle strutture di Arpa Piemonte per l attuazione dell IPPC e dei controlli integrati

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

LA RENDICONTAZIONE SOCIALE NEL SETTORE NON FOR PROFIT

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale. Laboratorio di formazione per assistenti sociali. Brescia 2012

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

1 La politica aziendale

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE)

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

Liceo Scientifico Sezione ad indirizzo Sportivo. Che cos è

Confronto tra sistemi Il confronto fra sistemi può essere condotto secondo varie logiche:

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

Gli obblighi di diligenza Tutto ciò che i nostri clienti dovrebbero sapere

Per un Lavoro Dignitoso. Organizzazione Internazionale del Lavoro

PRINA - PIANO REGIONALE INTEGRATO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E RISPARMIO ENERGETICO: COME ATTUARE GLI INTERVENTI NEGLI IMMOBILI

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Aspetti regolatori per gli accumuli energetici. Federico Luiso

14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved

FITA Federazione Italiana del Terziario Avanzato per i Servizi Innovativi e Professionali

Perché le regole e come

CERTIFICAZIONE ISO 14001

PROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) REGIONE CAMPANIA E TEMPI MODERNI SpA AGENZIA PER IL LAVORO

Esempi di applicazione della certificazione ambientale. La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO

INTRODUZIONE ALL ABUSO AGLI ANZIANI IN FINLANDA

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

POLITICA DI COESIONE

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

Anno Rapporto ambientale

La norma UNI CEN EN e i Sistemi di Gestione dell Energia (SGE) Marco Gentilini

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI

IL DIRIGENTE. Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata LR 1/09, inerenti le competenze dei responsabili di settore;

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

Durata 6 ore OBIETTIVI DESTINATARI. ARTICOLAZIONE DEL CORSO Il corso e learning è articolato in tre moduli.

Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

Il ruolo dei Valutatori: l'importanza della formazione

ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA)

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

brugherio (mb) POLITICA AZIENDALE

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

PROTOCOLLO D INTESA TRA

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali

SCHEDA DESCRITTIVA DELL'AZIONE RABDOMANTE

Direttiva 2002/96/CE (RAEE) - Obiettivi

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN

Manifesto dei diritti dell infanzia

Allegato alla DGR n. del

MANUALE DELLA QUALITÀ

Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Servizi alle aziende. Chiavenergia. Professionisti per l'ambiente

P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE

IMPRENDITORE SOCIALE

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV

Il lavoro di comunità e l organizzazione dei servizi sociali nei nuovi assetti istituzionali

L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente

Associazione Italiana Information Systems Auditors

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS AV2/07/11 ARTEMIDE.

CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Transcript:

Documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri l'emergenza rifiuti e oltre Napoli 9 febbraio 2008

PUNTI PRELIMINARI La direttiva 2006/12/UE relativa ai rifiuti come migliore gestione possibile Indispensabilità della discarica finale (ovviamente ben realizzata e gestita) Inesistenza dell alternativa termovalorizzazionediscarica Conoscenza dei meccanismi distorsivi del mercato vecchi e nuovi (CIP6 e Certificati Verdi) Conoscenza dei rischi sanitari ed ambientali relativi a tutta l impiantistica

PREMESSA DEONTOLOGICA L articolo 5 del nuovo codice di deontologia medica impone al medico il dovere deontologico di: considerare l ambiente nel quale l uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione e di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva.

premesse Vogliamo innanzi tutto mobilitare tutti i medici italiani cosi come previsto nel nostro nuovo Codice deontologico, affinché, secondo le proprie competenze e nell'esercizio dei propri ruoli nelle organizzazioni sanitarie e nelle istituzioni pubbliche e private, definiscano e promuovano la cultura positiva dell uso e consumo appropriato, efficace e sicuro delle risorse naturali rinnovabili e non rinnovabili quale patrimonio dell'umanità di oggi e di domani. Questo significa produrre ai vari livelli di responsabilità, informazioni e formazione efficaci, autorevoli, libere da conflitti di interesse, idonee a favorire la condivisione di scelte difficili secondo i principi etici e civili di giustizia, di precauzione, di rischio beneficio.

premesse Se è vero che sotto il profilo tecnico le soluzioni dell emergenza possono non corrispondere alle soluzioni strategiche, è altrettanto vero che partire fin da subito con forti iniziative di educazione e promozione sulla raccolta differenziata per la riduzione, il recupero, il riciclo, il riuso, può aiutare la soluzione a regime del problema rifiuti.

premesse Noi intendiamo contribuire alla ricostruzione di questo rapporto di fiducia dando innanzitutto risposte a quelle domande di certezze, di sicurezze usando l'etica, i metodi e gli strumenti propri della medicina scientifica, tale perché basata sulle migliori evidenze disponibili. La direttiva 2006/12/UE relativa ai rifiuti appare oggi la migliore gestione possibile dello smaltimento dei rifiuti, una buona cura ad un problema ed è evidente che l'emergenza rifiuti in Campania sia anche nata e sviluppata su strategie in evidente contrasto con tale buona pratica.

proposte sollecita tutti i medici italiani a ricercare e segnalare ogni possibile connessione tra rilievi di morbilità e mortalità riscontrati e rischi ambientali costituendo una "rete di sentinelle" nelle comunità e nei territori; ritiene indispensabile potenziare la ricerca multidisciplinare sui meccanismi di produzione, diffusione e di danno degli inquinanti ambientali, sul monitoraggio di quelli già noti e sulle migliori tecniche di controllo e di prevenzione primaria e secondaria;

proposte giudica indispensabile il potenziamento della rete dei soggetti abilitati ai controlli ambientali migliorando la qualità e la quantità degli strumenti a disposizione; raccomanda agli enti e ai soggetti di ricerca in campo epidemiologico l'ottimizzazione delle tecniche e delle metodologie di valutazione di impatto dei fattori ambientali sulla salute delle popolazioni e dei territori; valuta come indispensabile la garanzia di terzietà e di autorevolezza tecnica e scientifica dei soggetti preposti alla sorveglianza nonché la periodica rendicontazione pubblica degli esiti riscontrati;

proposte propone che lo smaltimento dei rifiuti, così come tutte le scelte coinvolgenti la salute dei territori da fattori ambientali, siano oggetto di "livelli uniformi di regolamentazione" il cui rispetto è da considerare una condizione per l'accesso ai finanziamenti italiani (CIP 6) e ai fondi comunitari; sollecita un piano straordinario di intervento da inserire quindi nell'ambito delle grandi opere, per la sistematica bonifica delle discariche illegali e la certificazione della messa a norma di quelle esistenti;

proposte ritiene di poter rassicurare i cittadini che l'impatto sulla salute di discariche progettate, costruite e mantenute secondo la normativa è ampiamente ricompreso nel principio di rischio beneficio avendo fino ad oggi dimostrato impatti negativi sulla salute non significativi;

proposte ritiene che le tecniche di incenerimento dei rifiuti abbinato al recupero energetici (termovalorizzatori) debbano rispettare i seguenti requisiti: vanno riallocati esclusivamente all'interno di un sistema funzionante di smaltimento integrato dei rifiuti secondo la direttiva 2006/l2/UE devono essere costantemente migliorati in ragione delle migliori tecnologie disponibili (BAT) al fine di misurare e contenere gli impatti negativi sull'ambiente e sulla salute

proposte devono avvalersi di una contestuale rete efficace di misurazione degli inquinanti ambientali e modelli validati di rilevazione epidemiologica di morbilità e di mortalità per più cause vanno inseriti in una politica più generale di incentivazione con altre metodiche di smaltimento efficace dei rifiuti che oggi, rispetto all'incenerimento, appaiono svantaggiate per un minore interesse del mercato pur potendo presentare minori rischi ambientali.

conclusioni chiediamo ai cittadini di avere fiducia nei loro medici, nelle istituzioni sanitarie pubbliche per non indebolire quell'alleanza di valori e di interessi civili e sociali senza i quali un Paese che deve scegliere non può e non sa scegliere. Valori Interessi civili Interessi sociali