No flash, please! 38 PC PHOTO. Ripresa

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Transcript:

Ripresa No flash, please! Se l uso del flash non è consentito o ci pare troppo impegnativo, possiamo ottenere ugualmente immagini accattivanti, anche con luce scarsa e soggetti in movimento. Una guida per fotografare gli spettacoli notturni a luce ambiente. La fotografia è fatta di luce, ma anche livelli luminosi bassissimi e riprese in controluce possono dare immagini accattivanti. Questo scatto eseguito alla massima apertura dell obiettivo ed ad altissima sensibilità in occasione del saggio della scuola di ballo A.G.A. di Misano Adriatico sfrutta l effetto silhouette dato dalla debole luce rossa. Pentax K20D + DA 16-45mm f/4 a 45mm (Feq.=68mm). Esposizione: 1/8s f/4 ISO 3200. La luce rappresenta l ingrediente fondamentale della fotografia, non soltanto dal punto di vista tecnico ma anche da quello emozionale, per cui la scelta o la gestione dell illuminazione è sempre stata e resta fondamentale per il fotografo. Quando la luce scarseggia nelle riprese di paesaggio o in interni, le difficoltà derivano dal tenere stabile la fotocamera e prevedere gli effetti dei tempi di posa che si usano, ma la fotografia la fa ancora il fotografo con la sua capacità di comporre immagini. Per fotografare gli spettacoli notturni le difficoltà tecniche non sono da sottovalutare, nonostante l impressionante evoluzione vista negli ultimi anni; la necessità di gestire insieme luce scarsa e movimento del soggetto può mettere a dura prova il fotografo, che in genere non ha alcuna possibilità di influire su quanto avviene sul palco. Senza usare il flash la situazione può quindi farsi davvero impegnativa, ma la missione non è impossibile. Aps e Full Frame Il digitale ha portato consistenti vantaggi alla fotografia alle alte sensibilità, eppure la sensazione è che in questo campo i progettisti debbano ancora lavorare. L abitudine di guardare sul monitor del computer immagini ad altissimi ingrandimenti per trovare anche la più piccola imperfezione è stata denominata pixel peeping, un termine che richiama volutamente le pratiche voyeuristiche. Però un saggio ha fatto notare che l operato dei pixel peepers è prezioso, perché è anche per loro merito che la qualità tecnica è cresciuta a dismisura e gli altri, i fotografi veri, possono permettersi di badare piuttosto alla qualità artistica delle loro immagini. Questo è vero per quasi ogni genere 38 PC PHOTO

Lampo o non lampo? In queste immagini della blueswoman Ana Popovic in un concerto organizzato dal Naima Club di Forlì vediamo la differente resa tra l impiego del flash e la ripresa a luce ambiente. Nella prima foto, un uso accorto del flash contribuisce alla leggibilità e al bilanciamento cromatico, senza distruggere l atmosfera dello spettacolo. Nella seconda immagine, illuminata soltanto da uno spot giallo, abbiamo un cromatismo spinto ed una minore risoluzione; l effetto da poster anni settanta risulta tutt altro che sgradevole. Pentax K20D con obiettivo DA 50-135mm f/2,8 a 75mm (focale eq. 112mm). Esposizione: 1/100s f/3,5 ISO 800 con flash. Capire l istogramma Nel valutare un istogramma, non ha molta importanza l altezza delle varie colonne, che dipende dal soggetto fotografato. Quello che importa è che la scala sia coperta per tutta la sua lunghezza e senza che vi sia un picco in fondo a destra. L istogramma 1: indica un esposizione quasi certamente sbagliata. La totale assenza di alte luci costringerà ad un aumento di luminosità e contrasto in fase di ottimizzazione, con effetti deleteri sul rumore. L istogramma 2: indica alte luci sfondate. Se l inquadratura comprende dei faretti in controluce non dobbiamo preoccuparci, ma se questi pixel riguardano aree del soggetto la situazione è probabilmente irrecuperabile. L istogramma 3: è molto rassicurante, visto che tutta la scala è coperta fino in fondo a destra, senza picchi nelle alte luci. Esposizione: 1/100s f/3,5 ISO 1600. Quando il rumore si fa sentire Un problema che assilla i fotografi digitali è quello del rumore. In realtà, a patto di evitare i minuscoli sensori delle compatte, il problema è meno grave di quanto si pensi. Questo perché anche un rumore visibile, magari amplificato da una certa sottoesposizione, non è sempre così fastidioso, come si può vedere in questo scatto al gruppo PFM durante il concerto del 1 maggio a Ravenna. Pentax K20D con obiettivo DA* 16-50mm f/2,8 a 50mm (focale eq. 75mm). Esposizione: 1/100s f/4 ISO 3200. PC PHOTO 39

fotografico, visto che in condizioni di luce normale anche la più economica delle reflex attuali permette di raggiungere notevolissimi ingrandimenti. Se però esploriamo il settore della fotografia a luce ambiente di spettacoli come ballo, concerti e simili, nemmeno i due-tre diaframmi in più di sensibilità rispetto alla pellicola risolvono veramente il problema. Così il sacro graal della fotografia dei nostri tempi si chiama Full Frame, una definizione che fino a poco tempo fa indicava qualunque fotogramma non ritagliato rispetto al formato di ripresa, e che oggi invece è diventato (impropriamente) sinonimo di 24x36mm. Il Full Frame promette pixel più grandi e quindi meno soggetti a rumore. Questo è davvero un bel vantaggio quando la luce scarseggia, e ve lo dice uno che non vede l APS digitale come un rimedio temporaneo sulla strada del 24x36, ma piuttosto come un formato a se stante, che ha tutte le ragioni per continuare ad esistere a tempo indeterminato. Detto questo, visto che una reflex digitale 24x36mm costa ancora diverse migliaia di euro e un corredo adeguato può superare i diecimila, vediamo come con un corpo da 600-800 euro ed un paio di obiettivi di buon livello dal costo medio (senza superare i 2000 euro in totale) si possano ottenere buone immagini anche nelle condizioni più difficili che possiamo immaginare, cioè fotografando di notte e senza flash soggetti in movimento. Non ci credete? Seguitemi e ricordate che il mezzo tecnico può agevolare l ottenimento dei risultati, ma i fallimenti più clamorosi sono quasi sempre colpa del fotografo. Lo dimostra il fatto che dall analisi delle immagini sbagliate e dei relativi dati di ripresa è quasi sempre possibile trovare cosa si sarebbe potuto e dovuto fare per evitare l errore. Pratica ed esperienza Come in tutti i campi, la regola d oro per sfruttare bene il nostro corredo fotografico è fare pratica e mantenersi in esercizio. Conoscere l attrezzatura che stiamo usando, sfruttando bene i suoi punti di forza e minimizzando le debolezze, è sempre stata la base per ottenere ottimi risultati. Certo ci vuole impegno, ma siamo qui per questo, no? Alla fine ci si rende conto che quello che fa davvero la differenza non è tanto il sensore Full Frame o APS, bensì la versatilità e l efficacia dell apparecchio (ad esempio l autofocus), il controllo che ne abbiamo e la nostra capacità di Lo stile del nero Una luce spot che cade sul musicista va sfruttata immediatamente, prima che la situazione cambi. In questo ritratto l abbigliamento nero di Ronald Jonker fa emergere come dal nulla l istrionico bassista olandese; occorre però fare particolare attenzione all esposizione, perché si rischia che l abbondanza di nero nella scena causi una sovraesposizione sulla carnagione del soggetto. Pentax K20D con obiettivo DA* 50-135mm f/2,8 a 90mm (focale eq. 135mm). Esposizione: 1/125s f/3,5 ISO 800. piloti. Vorrei sottolineare il concetto di mantenersi in esercizio, perché altrimenti può capitare di ripetere errori già fatti e già superati in precedenza. Un altro consiglio sempre validissimo è quello di non affrontare mai nessun compito fotografico con l idea che sia facile, perché è proprio in questi casi che si commettono gli errori più clamorosi e a volte irrimediabili. Soprattutto, se non abbiamo un esperienza specifica e continuata nelle riprese in luce scarsa, sarebbe meglio esaminare in modo critico le foto più simili che abbiamo fatto in precedenza, per capire gli errori e le omissioni. Avevamo sotto-esposto/sovra-esposto quasi tutte le foto? Occhio all esposi- 40 PC PHOTO

Cogliere l attimo Molte volte una frazione di secondo può fare la differenza tra una foto riuscita ed una insignificante. Questo scatto eseguito in occasione dello spettacolo Notre Dame de Paris di A.G.A. Ballet coglie i ballerini all apice dello slancio, con l ulteriore vantaggio di trovare i soggetti quasi fermi per un istante. Avvicinandosi molto al palco non è impossibile ottenere immagini di questo tipo. Pentax K20D con obiettivo DA 16-45mm f/4 a 20mm (focale eq. 30mm). Esposizione: 1/100s f/4 ISO 3200. Valorizzare chi resta nell ombra Ai concerti, è raro che il batterista sia tra i principali protagonisti della scena, penalizzato dal fatto di essere sempre in secondo piano, praticamente al buio e seminascosto. Quando però si creano situazioni che lo valorizzano come in questo concerto dei Floyd Machine, è bene non farsi scappare l occasione. Pentax K20D con obiettivo DA 16-45mm f/4 a 45mm (focale eq. 68mm). Esposizione: 1/60s f/4 ISO 1600. PC PHOTO 41

Fluidità ed armonia La scelta del tempo di scatto deriva dal risultato che si cerca di ottenere, in funzione della velocità del movimento dei soggetti ripresi. Un certo effetto di mosso può contribuire a rendere la grazia della danza orientale; in questa esibizione di Sara Succi del centro culturale Khatawat di Forlì, il risultato migliore è stato ottenuto impostando una sensibilità intermedia ed un tempo non troppo lungo. Il volto coperto e l abbinamento tra il rosso delle vesti e il nero dello sfondo conferiscono all immagine un accattivante mix di mistero ed eleganza. Pentax K20D con obiettivo FA 24-90mm f/3,5-4,5 a 90mm (focale eq. 135mm). Esposizione: 1/30s f/5 ISO 800. Cacciatori di ombre Un aspetto da non trascurare nelle riprese di spettacoli ed eventi in luce artificiale sono le ombre, che a volte possono addirittura diventare il soggetto principale delle nostre foto. Qui vediamo una situazione tratta dalla performance Transeunte di Michela Minguzzi, nella quale l ombra della danzatrice interagisce con gli elementi della scenografia. Pentax K20D con obiettivo DA 50-135mm f/2,8 a 75mm (focale eq. 112mm). Esposizione: 1/125s f/3,2 ISO 1600. zione! Avevamo fotografato solo dei gruppi? Occorre isolare qualche soggetto, e magari fare anche dei primi piani! Le foto erano tutte mosse? E alziamola una buona volta questa benedetta sensibilità! Imparare dai propri errori è sempre il modo migliore per non ripeterli, ma certo prima bisogna ammetterli e non dare tutte le colpe all attrezzatura. Se anche non si fotografa per professione, ogni volta che si pianifica un servizio fotografico ci si dovrebbe chiedere cosa si pensa di portare a casa e darsi un obiettivo da raggiungere. In questo modo si raccoglieranno le idee, si manterrà la concentrazione e si avrà 42 PC PHOTO un metodo di lavoro che comunque non impedirà di sfruttare al volo qualche bello spunto imprevisto. Se si pensa ad altro, si chiacchiera con gli amici, ecc., i risultati saranno inevitabilmente altalenanti, con qualche sprazzo occasionale, molte occasioni perse e una moltitudine di foto insignificanti. Sul campo, finalmente! Bene, stiamo per fotografare un concerto, un saggio della scuola di ballo della figlia, oppure la festa in piazza d estate. Che problemi ci sono? Gli aspetti e le difficoltà che caratterizzano questo genere di riprese sono il basso livello della luce, il movimento dei soggetti, la difficoltà di spostarsi per trovare il punto di ripresa ideale con l intralcio del folto pubblico. Come avevo già sottolineato nell articolo pubblicato su PC Photo di aprile 2008, se possiamo usare il flash abbiamo notevoli opportunità di scattare foto ad effetto che non siano la semplice sparata di un lampo che ammazza la luce ambiente. Ma se il flash non lo si può usare, o se non abbiamo con noi un lampeggiatore di potenza adeguata alla situazione? Nessun timore, perché con le moderne reflex digitali si può eseguire un reportage a luce ambiente anche di livello professionale, evitando di alternare riprese con e senza flash col rischio di avere la reflex impostata per un tipo

Se il mosso è voluto In genere quello che disturba è il micromosso, mentre un movimento evidente può essere utile a rendere più dinamico il reportage. Questo inquietante personaggio (psicopompo) che si aggira di notte con una corda in mano sulla banchina del porto di Ravenna è stato reso evanescente da un esposizione prolungata, col fotografo che gli camminava di fianco. Pentax K20D con obiettivo DA* 50-135mm f/2,8 a 50mm (focale eq. 75mm). Esposizione: 1/2s f/3,2 ISO 200. Sconfiggere il rumore Per contenere il rumore esistono accorgimenti e funzioni da usare direttamente in ripresa e tecniche per sopprimerlo in fase di post-produzione. In questo primo piano del musicista dei Cicalloa il rumore è ben poco visibile anche a ISO 3200. Il segreto? Un esposizione corretta unita ad un tempo abbastanza veloce da assicurare ottima nitidezza senza dover spingere troppo sulla maschera di contrasto! Il ritaglio di 6x4cm mostra la qualità ottenibile stampando l intera foto in dimensioni di 42x28cm, praticamente la doppia pagina della rivista che state leggendo. Pentax K20D con obiettivo DA* 50-135mm f/2,8 a 135mm (focale eq. 200mm). Esposizione: 1/320s f/3,2 ISO 3200. PC PHOTO 43

Sfilata a luce ambiente Nelle sfilate di moda l uso del flash è consentito ed è ancora comune, ma la rapida evoluzione tecnica verso le alte sensibilità di qualità rende possibile eliminare senza troppi rimpianti questa fonte di luce ausiliaria. Anche impiegando reflex di formato APS, con gli attuali sensori da 12 a 15 megapixel la risoluzione è buonissima e la gamma dinamica più che adeguata, come dimostra questo scatto a luce ambiente alla Sfilata d Amore e Moda. Pentax K20D con obiettivo Sigma 70-200mm f/2,8 a 200mm (focale eq. 300mm). Esposizione: 1/200s f/4 ISO 800. Sfruttare le prove Questo scatto è stato eseguito durante le prove del saggio di fine corso della scuola di ballo A.G.A. di Misano Adriatico. Oltre alla prospettiva non ripetibile (ero in una posizione in cui non potevo stare durante lo spettacolo), ho sfruttato un attimo di stasi nel movimento del corpo di ballo. Grazie allo stabilizzatore incorporato, ho potuto fotografare a mano libera con 1/25 di secondo nonostante il teleobiettivo. Pentax K20D con obiettivo DA* 50-135mm f/2,8 a 135mm (focale eq. 200mm). Esposizione: 1/25s f/4 ISO 1600. di ripresa quando sarebbe bene usare l altra. La disponibilità della funzione Live View può essere utile se il pubblico ci intralcia la visuale (si alza la macchina sopra la testa), oppure per eseguire qualche originale scatto da prospettive bassissime. In tutti gli altri casi è meglio dimenticare questa modalità operativa ed affidarsi al tradizionale mirino reflex, che consente di mantenere la fotocamera ben più stabile. Le regole fondamentali da tenere presente sono le seguenti: 1) Dare la preferenza alle riprese ad alta ed altissima sensibilità (ISO 1600 e 3200), che ci permetteranno di usare 44 PC PHOTO tempi adeguati a congelare il movimento dei soggetti. Il mosso indesiderato è il nemico numero uno, molto più del rumore correttamente gestito. 2) Fare estrema attenzione all esposizione. Se abbiamo uno sfondo nero, è facile che l esposimetro della fotocamera sovra-esponga il soggetto oltre ogni limite di recupero. Se invece sotto-esponiamo avremo il rischio di elevatissimi livelli di rumore. Controllare quindi che l istogramma raggiunga l estremità del lato destro della scala. 3) Effettuare anche un numero limitato di scatti a bassa sensibilità e tempi lunghi allo scopo di evidenziare il movimento del soggetto. In generale ricordate che è sempre utile assistere alle prove dello spettacolo per capire cosa ci aspetta e per fare qualche scatto in situazioni o da punti di ripresa non ripetibili; occorre infatti tenere presente che nel corso dello spettacolo vero e proprio le possibilità di spostamento saranno molto minori, anche a causa del pubblico e delle riprese video. Per approfondire i casi concreti vi invito a leggere le didascalie delle foto, nelle quali esamino e commento la specifica situazione di ripresa. Testi e foto di Dario Bonazza