LA MACCHINA FOTOGRAFICA
|
|
- Bartolommeo Sarti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 D LA MACCHINA FOTOGRAFICA Parti essenziali Per poter usare la macchina fotografica, è bene vedere quali sono le sue parti essenziali e capire le loro principali funzioni. a) OBIETTIVO: è quella lente, o gruppo di lenti, attraverso cui passa la luce per entrare dentro la macchina. La sua caratteristica principale è la lunghezza focale, che viene indicata sul bordo anteriore e che di solito si misura in mm. Il gruppo di lenti si può muovere avanti o indietro a seconda di cosa vogliamo che appaia nitido sulla pellicola (ne riparleremo: questa operazione viene chiamata messa a fuoco ). La lunghezza focale rappresenta all incirca la distanza fra l obiettivo e la pellicola quando si fotografano oggetti molto lontani. Una definizione più precisa la vedremo più avanti. b) DIAFRAMMA: è una lamina con un foro, messa fra le lenti dell obiettivo; l ampiezza del foro è variabile regolando un disco esterno, sul quale si trovano dei numeri in quest ordine: Fra poco capiremo il loro significato c) OTTURATORE: è il meccanismo che fa passare la luce per il tempo che vogliamo: il tempo si stabilisce regolando un dispositivo che porta scritti i seguenti numeri: B - T Se per esempio regoliamo l otturatore sul numero 60, quando scattiamo la foto esso rimarrà aperto per 1 secondi, cioè per un sessantesimo di secondo. 60 D-1
2 Nella posizione B l otturatore sta aperto finché teniamo il dito premuto sullo scatto. Nella posizione T l otturatore si apre quando premiamo lo scatto, resta aperto, e si chiude solo se premiamo una seconda volta lo scatto. d) MIRINO: è un apertura con delle lenti, nella quale si guarda per individuare la scena che viene riprodotta nella pellicola. e) PELLICOLA: è la superficie sensibile alla luce, su cui questa arriva dopo aver attraversato l obiettivo, il diaframma e l otturatore. Per mezzo di una reazione chimica (ne riparleremo) la pellicola è capace di riprodurre l immagine della scena fotografata. La macchina fotografica ha un formato, che esprime le dimensioni del rettangolo di pellicola che viene impressionato in una fotografia. Il formato delle macchine oggi più comuni è (mm), ma esistono anche formati più piccoli e più grandi. Schema di una macchina tipo reflex fig. D1 D-2
3 Dimensioni dell immagine e lunghezza focale L immagine dell oggetto sulla fotografia è più piccola dell oggetto reale. Vogliamo capire di quanto è più piccola, e poi capire da che cosa dipende questa riduzione. Facciamo un esempio: in una classe, un gruppo di ragazzi ha usato una macchina Polaroid (di quelle che danno subito la fotografia pronta) per fotografare la cattedra. La macchina usata aveva l obiettivo fisso, e la distanza (misurata) fra obiettivo e pellicola era circa 11 cm. La cattedra aveva le seguenti dimensioni: larghezza 105 cm, altezza 41 cm. La distanza dalla cattedra alla macchina era 280 cm. I ragazzi hanno misurato le dimensioni della cattedra sulla foto, e hanno trovato: larghezza dell immagine altezza 4,2 cm 1,5 cm Quante volte l immagine è più piccola della cattedra reale? Proviamo a calcolare i rapporti: largh. cattedra largh. immagine = 105 cm 4, 2 cm = 25 altezza cattedra altezza immagine = 41 cm 1, 5 cm = 27 I due rapporti sono quasi uguali, e probabilmente la differenza dipende dalla scarsa precisione delle misure. Se prendiamo per il momento per buona l ipotesi che il rapporto sia lo stesso, abbiamo che la cattedra reale e la sua immagine sulla foto sono simili, e che l immagine è ridotta circa 25 volte. Ma questa riduzione di 25 volte da che cosa dipende? Osserviamo che ci sono altri due dati, dei quali si può fare il rapporto: distanza cattedra - macchina fotografica lungh. focale = 280 cm 11 cm = 25 circa Anche questo rapporto ha lo stesso valore dei precedenti, ed è stato calcolato considerando non le dimensioni, ma la posizione dell oggetto. Sembra perciò che si possa concludere così: La distanza fra m.f. e oggetto, con la lunghezza focale dell obiettivo, determinano le dimensioni dell immagine; più precisamente il fattore di scala (cioè il numero di volte di cui l immagine è rimpiccolita) si ottiene dal rapporto delle due: D-3
4 fattore di scala = distanza focale È bene però che prendiate questa conclusione come provvisoria: in primo luogo dovreste ripetere voi stessi questo esperimento; in secondo luogo vorremmo capire come mai le cose vanno proprio così (di questo parleremo più avanti). Esperimento n. 2 (le dimensioni dell immagine fotografica) Fotografate un oggetto di forma semplice e regolare, disposto perpendicolarmente alla macchina (una porta, una finestra,... ). Misurate le dimensioni dell oggetto, e la sua distanza dalla macchina. Sulla fotografia misurate le dimensioni dell immagine, e verificate se questa è simile all oggetto. Cercate sulla macchina la focale, o misuratela direttamente, e calcolate il fattore di scala: discutete il risultato ottenuto. Se possibile, ripetete le prove con altri oggetti, con altre distanze, e meglio ancora con macchine di diversa focale. Controllate se in tutti i casi è vero che il fattore di scala fra oggetto e immagine è quello dato dalla relazione in alto in questa pagina. Perché le immagini sono rovesciate? La propagazione rettilinea della luce C è un altra caratteristica dell immagine fotografica, che finora non abbiamo commentato: se guardate con attenzione la fotografia appena esce dalla macchina, potete vedere che è capovolta rispetto all originale. Se avete fotografato un albero, la punta dell albero è in basso e il tronco è in alto; quello che nella scena stava a destra, nella fotografia è ritratto a sinistra. Naturalmente, una volta che avete in mano la fotografia, non avete che da girarla, e tutto torna a posto. Domanda: ho fotografato il cartello stradale in- dicato nella figura qui accanto. Quale delle figure sotto rappresenta la fotografia come esce dalla macchina? Se ho fatto una diapositiva, e l ho montata male nel proiettore, quali figure potrò vedere sullo schermo, e quali no? Provate. fig. D2 D-4
5 Se non lo sapevate già, questo capovolgimento delle immagini vi sembrerà probabilmente un fatto curioso, e difficile da capire: perciò ora vogliamo ragionarci un po su. Però è bene che prima di cominciare i nostri ragionamenti ci convinciamo che il fatto è proprio vero (accade spesso che gli uomini cerchino di spiegare cose che in realtà non esistono: sapreste trovare qualche esempio?) Se poi il fatto è certo, se le immagini sono proprio rovesciate, dobbiamo accettare le cose come sono, anche se ci sembrano strane, se non riusciamo a capirle (anche questo accade spesso, che gli uomini rifiutino di accettare le cose che non gli piacciono). Però la Scienza non esisterebbe se gli uomini non cercassero sempre il perché delle cose: e noi vogliamo capire perché le immagini sono rovesciate. Cercando la risposta a questa domanda, ce ne troviamo subito davanti un altra: che cosa è la luce? Infatti la fotografia è prodotta dalla luce che proviene dall oggetto e che entra nella macchina fotografica: perciò per capire le immagini bisogna prima capire la luce! Per fortuna non è proprio così: a noi basterà capire solo qualcosa della luce. Proviamo a supporre questo: la luce è una cosa che viaggia, che va dall oggetto alla pellicola seguendo una certa strada. Ogni punto dell oggetto emette la sua luce, e questa, dopo aver percorso la sua strada, che deve attraversare l obiettivo, arriva in un punto della pellicola. Queste strade della luce si chiamano raggi. Ora è naturale chiedersi: come sono fatti questi raggi? Sono delle linee a zigzag, delle curve, o che altro? Non ne sappiamo niente per ora, ma possiamo provare a fare ancora un ipotesi, e faremo la più semplice: che i raggi di luce siano linee rette. Qualcuno tra voi, più impaziente, penserà che sia inutile andare avanti a forza d ipotesi. Invece le ipotesi sono utili, se possono essere messe alla prova. Come possiamo mettere alla prova le nostre ipotesi? Guardate la figura qui sotto. Pensate di aver fotografato un albero: A è la punta dell albero, B la sua base. Nella macchina fotografica, sulla pellicola avremo l immagine A di A, e l immagine B di B. Per quello che sappiamo, A starà al di sotto di B, perché l immagine è capovolta. D-5
6 fig. D3 Se la nostra ipotesi dei raggi rettilinei è giusta, questo si spiega: il raggio che parte da B e passa per O (obiettivo) arriva in B ; quello che parte da A, e deve passare ancora per O, dovrà finire sulla pellicola al disotto di B, perché i due raggi s incrociano in O. Dunque A (la punta dell albero nella fotografia) sarà sotto a B, che è la base dell albero. Ma c è molto di più: sempre dalla stessa figura, scopriamo che i due triangoli ABO e A B O sono simili, perché hanno gli angoli rispettivamente uguali (cercate di vederlo da soli). Se sono simili, hanno i lati in proporzione: AB : A B = OB : OB cioè alt. dell albero : alt. immagine = distanza : focale. Ma questa è proprio la relazione di scala che avevamo scoperta prima (pag. D3) in base alle nostre misure, senza aver fatto nessuna ipotesi: dunque la nostra nuova ipotesi, che i raggi sono rettilinei, ci ha spiegato un fatto già noto, che avevamo accettato senza cercarne il perché. Possiamo essere soddisfatti, almeno per ora: l ipotesi che i raggi di luce siano rettilinei ha dato risultati soddisfacenti alla prova dei fatti, e perciò la terremo per valida. Parleremo dunque di luce che si propaga in linea retta oppure di propagazione rettilinea della luce. D-6
7 L applicazione più importante che faremo della propagazione rettilinea della luce, è la seguente: se due raggi penetrano nell obiettivo formando un certo angolo, all interno della m.f. proseguono formando lo stesso angolo. Vedremo poi quanto ci sarà utile questa osservazione. fig. D4 D-7
8 Il campo di ripresa Quando facciamo una fotografia, sulla pellicola verrà riprodotta solo una parte degli oggetti che vediamo davanti a noi: quelli troppo discosti dall asse della macchina, cioè dalla retta perpendicolare al piano della pellicola, resteranno, come si dice, fuori del campo di ripresa. Vogliamo capire quanto grande sarà la scena che viene fotografata. Un osservazione analoga può esser fatta se guardiamo la macchina di lato: anche in questo caso c è un angolo che limita il campo fotografato. Pensiamo di osservare una macchina foto- grafica dall alto, e disegniamo i due raggi che colpiscono i due estremi, sinistro e destro, della pellicola. Gli oggetti che potranno essere fotografati sono quelli che si trovano dentro l angolo formato da questi raggi. fig. D5 Tenendo presenti le due cose, si può concludere che nella fotografia potranno essere visti solo gli oggetti compresi den- tro una piramide infinita, che ha questi due angoli α e β tra le facce opposte (v. fig. a pag. seguente). La distanza alla quale gli oggetti si trovano non ha invece alcuna importanza: che si tratti della Luna, o di un gatto sul tavolo, nella fotografia si vedrà ugualmente. fig. D6 D-8
9 Resta da sapere quanto valgono gli angoli α e β: potete arrivarci da voi risolvendo questi esercizi. Esercizi 1) Disegna schematicamente una m.f. vista dall alto, col formato della pellicola nella sue vere dimensioni (ad es. 36 mm) e il suo obiettivo alla distanza giusta (ad es. f=50mm). Disegna i raggi estremi che delimitano il campo di ripresa, e che passano per il centro dell obiettivo. Misura l angolo a che viene così a formarsi. 2) Ripeti la costruzione di prima, per la stessa macchina vista di lato (l altezza del negativo sarà 24 mm). Misura l angolo β. 3) Se con lo stesso formato si usa un obiettivo di focale maggiore, il campo di ripresa diventa più ampio o si restringe? Spiega. 4) Bianca e Carlo discutono. Bianca dice che gli obiettivi di focale più lunga sono svantaggiosi, perché hanno un campo più piccolo. Carlo sostiene che sono vantaggiosi, perché danno una minore riduzione di scala, cioè immagini più grandi. Chi ha ragione? Potrebbero aver ragione tutti e due? fig. D7 D-9
www.andreatorinesi.it
La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).
DettagliCorso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il
Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti
DettagliLa lente singola rimane ancora in uso nelle macchine più economiche e, entro certi limiti, dà dei risultati accettabili.
O.Welles usa in "Quarto potere" in modo magistrale la Profondità di Campo, in questo modo evita gli stacchi e un oggetto inquadrato riesce a mettere a ''fuoco'' anche ciò che c'è dietro - stesso uso magistrale
DettagliTraduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: 02159420302 tel/fax: 0432-229621 scuola@jmi.it
APPUNTI PRIMO INCONTRO Sono passati quasi duecento anni dall invenzione dei primi strumenti in grado di registrare immagini ma si può dire che la fotocamera è costituita dagli stessi elementi basilari
DettagliLunghezza ocale. Donato Di Bello
F Lunghezza ocale Donato Di Bello Cinepresa, telecamera, macchina fotografica: tre strumenti tecnologici che utilizziamo per registrare la realtà intorno a noi o per trasformare in immagini la nostra fantasia.
Dettaglirisulta (x) = 1 se x < 0.
Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente
DettagliIl concetto di stop in fotografia
Il concetto di stop in fotografia Stop. Non vi è conversazione tra fotografi in cui questa parola non sia pronunciata diverse volte. Coloro che non conoscono il gergo fotografico restano piuttosto perplessi
DettagliB. Vogliamo determinare l equazione della retta
Risoluzione quesiti ordinamento Quesito N.1 Indicata con α la misura dell angolo CAB, si ha che: 1 Area ( ABC ) = AC AB sinα = 3 sinα π 3 sinα = 3 sinα = 1 α = Il triangolo è quindi retto in A. La misura
DettagliREFLEX IN MODALITA' MANUALE
REFLEX IN MODALITA' MANUALE Perchè una macchina fotografica si chiama Reflex? Una macchina fotografica reflex sfrutta un meccanismo a specchio riflettente che permette al fotografo di vedere direttamente
DettagliMisure di base su una carta. Calcoli di distanze
Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
DettagliCAM Measure Manuale d utilizzo
CAM Measure Manuale d utilizzo Per tutti quelli che vogliono misurare con un telefonino! App scritta da Adriano, per maggiori informazioni, visita: http://ovi.petrucci.ch Introduzione... 2 Calibrazione
DettagliINTRODUZIONE I CICLI DI BORSA
www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare
DettagliCenni di Macrofotografia
Cenni di Macrofotografia Definiamo il termine MACROFOTOGRAFIA Per comprendere il termine «Macrofotografia», bisogna necessariamente introdurre il concetto di «rapporto di riproduzione» o semplicemente
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliInternet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale
Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Ins: nel laboratorio del Libro avevamo detto che qui, nel laboratorio multimediale, avremmo cercato qualcosa
DettagliCostruirsi un cannocchiale galileiano
Costruirsi un cannocchiale galileiano I. INFORMAZIONI PRELIMINARI - IL PRINCIPIO OTTICO Un cannocchiale galileiano impiega due sole lenti. La lente obbiettiva è convergente (piano-convessa), la lente oculare
DettagliOrietta Bay - Sestri Levante 2011
Per -corso Orietta Bay - Sestri Levante 2011 Per -corso Fotografare è saper cogliere l essenza delle cose e degli avvenimenti e Scriverli con la luce La macchina fotografica Il cuore originario della
DettagliCome è l intensità della luce quando ti allontani dalla sorgente luminosa?
Ciao! Ti ricordi quale era il problema allora? Riprendiamolo brevemente. La posizione reale di una stella può essere diversa da quello che ti sembra, ma quelle che vediamo più deboli sono veramente tali?
DettagliSCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA
SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA Qui sotto avete una griglia, che rappresenta una normale quadrettatura, come quella dei quaderni a quadretti; nelle attività che seguono dovrete immaginare
DettagliModulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza
Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N
DettagliGiochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3
Giochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3 2 CONTRO 2 Esercizio n 1: 2 contro 2 + 2 jolly ( difensore centrale e centravanti 9 ) Obiettivi: insegnare passaggi filtranti e appoggi Misure campo: 12
Dettagli4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0
Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice
DettagliGli strumenti della geografia
Gli strumenti della geografia La geografia studia lo spazio, cioè i tanti tipi di luoghi e di ambienti che si trovano sulla Terra. La geografia descrive lo spazio e ci spiega anche come è fatto, come vivono
DettagliOttica fotografica. Lezioni per il corso di Fisica per gli studenti del diploma di Ottica
Ottica fotografica Lezioni per il corso di Fisica per gli studenti del diploma di Ottica Alessandro Farini alessandro.farini@inoa.it Istituto Nazionale di Ottica Applicata-CNR 2 luglio 2009 Alessandro
DettagliNUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT.
NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT. Con l utilizzo delle procedure di iscrizione on line la società organizzatrice ha a disposizione tutti
DettagliPiega, ripiega e... spiega. Laboratori sulla matematica con il foglio di carta
Piega, ripiega e... spiega Laboratori sulla matematica con il foglio di carta Tutto comincia con un... Tutto comincia con un quadrato! Tutto comincia con un quadrato! Osserviamo: Trovate delle linee? I
Dettaglilo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000
Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,
DettagliCapitolo 2. Operazione di limite
Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A
DettagliForze come grandezze vettoriali
Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due
DettagliORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE
ORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE Lavorando a circa cinquanta chilometri da dove vivo, la borsa risulta per me è essere uno strumento di sopravvivenza! Dentro di essa deve trovare spazio tutto ciò che ipoteticamente
DettagliSi sa che la via più breve tra due punti è la linea retta. Ma vi siete mai chiesti, Qual è la via più breve tra tre punti? o tra quattro punti?
Dov'è Moriart? Cerchiamo la via più breve con Mathcad Potete determinare la distanza più breve da tre punti e trovare Moriart? Si sa che la via più breve tra due punti è la linea retta. Ma vi siete mai
DettagliConvertitori numerici in Excel
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G. M. ANGIOY CARBONIA Convertitori numerici in Excel Prof. G. Ciaschetti Come attività di laboratorio, vogliamo realizzare dei convertitori numerici con Microsoft Excel
DettagliCNC a 3 assi La domanda che mi sono subito fatto era questa: In che modo fare un incisore spendendo veramente poco ma avendo una macchina con una buona precisione? La risposta mi è subito venuta in mente
DettagliAPPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE
APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse
Dettagli[Dimensionare la pagina-creare le tabelle-formattare le tabelle-formattare la pagina
[Dimensionare la pagina-creare le tabelle-formattare le tabelle-formattare la pagina Creare cartelle per salvare il lavoro] Per iniziare dobbiamo imparare a gestire quello spazio bianco che diverrà la
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliDimostrare alla Scuola media: dal perché al rigore spontaneamente
(Maria Cantoni, gennaio 2013). Un lavoro che viene da lontano e che continua oggi. Dimostrare alla Scuola media: dal perché al rigore spontaneamente Costruzione dei triangoli in prima media. Prima dei
DettagliCORPO GIREVOLE ATTORNO AD UN ASSE E MOMENTI. TORNA ALL'INDICE
CORPO GIREVOLE ATTORNO AD UN ASSE E MOMENTI. TORNA ALL'INDICE Consideriamo adesso un corpo esteso, formato da più punti, e che abbia un asse fisso, attorno a cui il corpo può ruotare. In questo caso l
DettagliCiao!! Un cielo stellato così come lo puoi vedere con i tuoi occhi. Il cielo visto da un potente telescopio molto lontano dalle città
1 Ciao!! Quando guardi il cielo ogni volta che si fa buio, se è sereno, vedi tanti piccoli punti luminosi distribuiti nel cielo notturno: le stelle. Oggi si apre l immaginario Osservatorio per guardare...
DettagliDOCUMENTO ESPLICATIVO
DOCUMENTO ESPLICATIVO Modificare il proprio menu con Web designer - CATEGORIA MENU Digitate il vostro username e password, vedrete comparire tre tasti: AREA RISERVATA, WEB DESIGNER e LOGOUT ( vedi foto
DettagliSPECTER OPS. L'obiettivo del giocatore agente è quello che il suo agente completi 3 su 4 missioni obiettivo qualsiasi
SPECTER OPS REGOLE 2-3 giocatori: 1 agente e 2 cacciatori - Le 4 missioni obiettivo sono conosciute dai giocatori: si lancia il dado e si segnano col relativo gettone sul lato verde sulla plancia e sul
DettagliLA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1
LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD
Dettagli! ISO/ASA 25 50 100 200 400 800 1600 3200
Rolleiflex T (Type 1)" Capire l esposizione Una breve guida di Massimiliano Marradi mmarradi.it Prima di tutto occorre scegliere il modo in cui valutare l esposizione. Se valutativa, quindi a vista, useremo
Dettagli3 GRAFICI DI FUNZIONI
3 GRAFICI DI FUNZIONI Particolari sottoinsiemi di R che noi studieremo sono i grafici di funzioni. Il grafico di una funzione f (se non è specificato il dominio di definizione) è dato da {(x, y) : x dom
DettagliTNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)
TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che
DettagliOverlay - video. Formati video: h264 - flv Dimensione: non superiore a 100 MB.
www.creativecommons.org/ Overlay - video Clicca qui (60MB) per scaricare il materiale del tutorial Overlay video Una delle possibili scelte per il contenuto Overlay (l elemento virtuale che viene visualizzato
DettagliI SISTEMI DI NUMERAZIONE
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G. M. ANGIOY CARBONIA I SISTEMI DI NUMERAZIONE Prof. G. Ciaschetti Fin dall antichità, l uomo ha avuto il bisogno di rappresentare le quantità in modo simbolico. Sono nati
Dettagli4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO
4.1 PER INIZIARE 4.1.1 PRIMI PASSI COL FOGLIO ELETTRONICO 4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO L icona del vostro programma Excel può trovarsi sul desktop come in figura. In questo caso basta
DettagliIL MIO SISTEMA PER FOTOGRAFARE di Augusto Degiovanni
IL MIO SISTEMA PER FOTOGRAFARE di Augusto Degiovanni Iniziamo col dire: occorre un supporto per la Digitale, che sia REFLEX o COMPATTA perchè fotografare a mano libera sarebbe un'impresa...è ovvio!!. Allora,
DettagliLinee Guida all uso dell ESLC Testing Tool per gli studenti (IT)
Linee Guida all uso dell ESLC Testing Tool per gli studenti (IT) Indice 1 INTRODUZIONE 3 2 COME EFFETTUARE I TEST 3 2.1 Effettuare l accesso 3 2.2 Controllare l audio per il Test di ascolto 5 2.3 Svolgere
DettagliCostruire una Pinhole
Costruire una Pinhole Worksohp sulla fotografia pinhole a cura del Workshop Cos è una pinhole, o foro stenopeico Struttura di una pinhole camera Come si realizza una semplice pinhole Alcuni esempi Informazioni
DettagliUNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA
UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una
DettagliPASSO PASSO Come realizzare la tua prima animazione in icartoon: una piccola guida per realizzare il primo progetto: concetti di base.
PASSO PASSO Come realizzare la tua prima animazione in icartoon: una piccola guida per realizzare il primo progetto: concetti di base. di Luca Paci, icartoon@jesicentro.it Apple Distinguished Educator,
DettagliIL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN
www.previsioniborsa.net 3 Lezione METODO CICLICO IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN Questo modello ciclico teorico (vedi figura sotto) ci serve per pianificare la nostra operativita e prevedere quando il mercato
DettagliVINCERE AL BLACKJACK
VINCERE AL BLACKJACK Il BlackJack è un gioco di abilità e fortuna in cui il banco non può nulla, deve seguire incondizionatamente le regole del gioco. Il giocatore è invece posto continuamente di fronte
DettagliLa propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile
Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul
DettagliMINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS
MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS Visto che le richieste in chat sono sempre maggiori ed è difficile riassumere in poche righe il sistema che utilizzo per fare risorse in poco tempo, ho pensato che
DettagliCapitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti
Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta
DettagliStudio di funzioni ( )
Studio di funzioni Effettuare uno studio qualitativo e tracciare un grafico approssimativo delle seguenti funzioni. Si studi in particolare anche la concavità delle funzioni e si indichino esplicitamente
DettagliINSTALLAZIONE NUOVO CLIENT TUTTOTEL (04 Novembre 2014)
INSTALLAZIONE NUOVO CLIENT TUTTOTEL (04 Novembre 2014) Se la Suite risulta già stata installata e quindi sono già presenti le configurazioni di seguito indicate, si prega di andare direttamente alla fine
DettagliEsercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE
TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE PREREQUISITI RICHIESTI PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI LABORATORIO L alunno deve conoscere la definizione di forza, la definizione di momento.
DettagliTeoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S
Teoria delle code Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Fabio Giammarinaro 04/03/2008 Sommario INTRODUZIONE... 3 Formule generali di e... 3 Leggi di Little... 3 Cosa cerchiamo... 3 Legame tra N e le
DettagliALTRI SUGGERIMENTI PER IL PERCORSO AD OSTACOLI
ALTRI SUGGERIMENTI PER IL PERCORSO AD OSTACOLI Con l intento di proseguire l osservazione sulle competenze che i bambini posseggono nei confronti della matematica è stata intrapresa una rivisitazione del
Dettaglia) Si descriva, internamente al triangolo, con centro in B e raggio x, l arco di circonferenza di π π
PROBLEMA Il triangolo rettangolo ABC ha l ipotenusa AB = a e l angolo CAB =. a) Si descriva, internamente al triangolo, con centro in B e raggio, l arco di circonferenza di estremi P e Q rispettivamente
DettagliIL MIO PRIMO SITO NEWS USANDO GLI SCHEDARI
Pagina 1 UN SISTEMA DI NEWS Sommario UN SISTEMA DI NEWS...1 Introduzione...2 Scelgo l'area su cui operare...3 Un minimo di teoria...3 Creo le Pagine...4 Definizione dello Schedario Novità...6 Compilo la
DettagliCome realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine
Come realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine L obbiettivo di questo articolo, è quello di poter avere a disposizione le linee di costruzione in qualsiasi scala, senza dover fare decine
DettagliGiovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D.
Giovanni Lombisani Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO Questa relazione, come quelle dei miei colleghi che seguiranno in riferimento
DettagliINTRODUZIONE AI CICLI
www.previsioniborsa.net INTRODUZIONE AI CICLI _COSA SONO E A COSA SERVONO I CICLI DI BORSA. Partiamo dalla definizione di ciclo economico visto l argomento che andremo a trattare. Che cos è un ciclo economico?
DettagliEsercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato
Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 010 Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio 1. Un corpo parte da fermo con accelerazione pari a
DettagliSoluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato
Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 00 Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio. Un corpo parte da fermo con accelerazione
DettagliIl riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.
LE FOCALI DEL C8 Di Giovanni Falcicchia Settembre 2010 Premessa (a cura del Telescope Doctor). Il Celestron C8 è uno Schmidt-Cassegrain, ovvero un telescopio composto da uno specchio primario concavo sferico
DettagliLEZIONE 7. Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2. 2, x3 +2x +3.
7 LEZIONE 7 Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2 2 6x, x3 +2x 2 6x, 3x + x2 2, x3 +2x +3. Le derivate sono rispettivamente,
DettagliLezione 14: L energia
Lezione 4 - pag. Lezione 4: L energia 4.. L apologo di Feynman In questa lezione cominceremo a descrivere la grandezza energia. Per iniziare questo lungo percorso vogliamo citare, quasi parola per parola,
DettagliObiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione
4 LEZIONE: Programmazione su Carta a Quadretti Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10 Minuti Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione SOMMARIO:
DettagliAppunti sull orientamento con carta e bussola
Appunti sull orientamento con carta e bussola Indice Materiale necessario... 2 Orientiamo la carta topografica con l'aiuto della bussola... 2 Azimut... 2 La definizione di Azimut... 2 Come misurare l azimut...
DettagliAT1542C - CED - Tablet offline - manuale utente
Con la versione 15.0 è stata aggiunta al nostro applicativo di vendita a Tablet una nuova funzionalità: la funzionalità di vendita offline Questa modalità vi verrà in aiuto in tutte quelle situazioni in
DettagliIns. Zanella Classe seconda. Problemi moltiplicativi
Ins. Zanella Classe seconda Problemi moltiplicativi FOGLI DI CARTA OGGI IN CLASSE SIAMO IN 23 ALUNNI. LA MAESTRA DA AD OGNI ALUNNO 3 FOGLI. DISEGNA QUESTA SITUAZIONE, IN MODO CHE SI CAPISCA QUANTI FOGLI
DettagliProposta di soluzione della prova di matematica Liceo scientifico di Ordinamento - 2014
Proposta di soluzione della prova di matematica Liceo scientifico di Ordinamento - 14 Problema 1 Punto a) Osserviamo che g (x) = f(x) e pertanto g () = f() = in quanto Γ è tangente all asse delle ascisse,
DettagliGuida all uso di Java Diagrammi ER
Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con
DettagliIstruzioni per la configurazione di IziOzi
Istruzioni per la configurazione di IziOzi Installazione L'applicazione si può installare da qualunque dispositivo Android a partire dalla versione 4.1 con la procedura standard tramite Google Play Store.
DettagliInnanzitutto andiamo sul sito http://www.dropbox.com/ ed eseguiamo il download del programma cliccando su Download Dropbox.
Oggi parlerò di qualcosa che ha a che fare relativamente con la tecnica fotografica, ma che ci può dare una mano nella gestione dei nostri archivi digitali, soprattutto nel rapporto professionale con altre
DettagliQuanta scienza in. una siringa?
S.M.S Puecher Colombo Via G. Pizzigoni n 9 20156 Milano Tel. 0239215302 e-mail: colomboscuola@tiscali.it Quanta scienza in. una siringa? Classe: 3^A (sede Colombo) Anno scolastico: 2002/2003 Insegnante:
DettagliLo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini)
Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) 1) Che cos è? Lo spessivetro è uno strumento (brevettato dalla ditta Saint Gobain) dal funzionamento piuttosto semplice che permette di misurare lo spessore
DettagliCAPITOLO 1: "A CHE COSA SERVONO I TASTI NERI?"
CAPITOLO 1: "A CHE COSA SERVONO I TASTI NERI?" La nostra sala prove era nientemeno che lo scantinato del Liceo Scientifico Galilei, opportunamente equipaggiato grazie al fondo studenti. Avrò avuto sì e
DettagliSistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione
Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione TUTORIAL CALIBRAZIONE FOTOCAMERA Sommario 1. Interfacciamento PC... 3 2. Collocamento fotocamera... 4 3. Distanza di ripresa... 5 4. Interfacciamento
DettagliSeguiamo con un pennarello la strada del filo..ogni bambino sceglie il colore per evidenziare la strada del suo filo..
Seguiamo con un pennarello la strada del filo..ogni bambino sceglie il colore per evidenziare la strada del suo filo....è tutta storta....è con tante curve perché il gomitolo la fa strana..se non lo tiri
Dettaglida 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti
da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA
Dettagli11 - Rilievo tridimensionale di un edificio con distanziometro senza prisma e restituzione dei prospetti in 2D
11 - Rilievo tridimensionale di un edificio con distanziometro senza prisma e restituzione dei prospetti in 2D Vediamo in questo capitolo una procedura molto importante di PFCAD CATASTO quale il disegno
DettagliLE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE
LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe
DettagliStrategie di copertura dai rischi del cambio e del prezzo del petrolio
1 Strategie di copertura dai rischi del cambio e del prezzo del petrolio Ravenna 3 ottobre 2012 Dott. Jorden D. Hollingworth 2 Punti di discussione 1. Perché seguiamo il cambio e il prezzo del petrolio?
DettagliScuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta
Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Titolo dell attività: OGGI FACCIAMO GLI ATTORI Esperienza di role-play (fase 1) Costruzione di una carta T (fase 2) SINTESI DELL ATTIVITA I bambini
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI
APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................
DettagliWebinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading
Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Intraday guida passo passo per operare su time frame H1 e 5/15/30 min v.1.2 29 Novembre 2011 19:30 Premessa Per fare trading ci vuole la giusta mentalità
DettagliRelazione attività in classe sul Teorema di Pitagora
Relazione attività in classe sul Teorema di Pitagora Lez. 2/04. Prima Lezione A.S. 2011/2012 Insegnante: Siamo nel VI secolo a.c. in Grecia. In questo periodo visse Pitagora che nacque a Samo e vi restò
DettagliEsercitazione 5 Dinamica del punto materiale
Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal
DettagliTEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse!
TEMPO Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! OGGI IL TEMPO È BRUTTO. PER FARE QUESTO DISEGNO HO IMPIEGATO TANTO TEMPO. TANTO
DettagliLa prof.ssa SANDRA VANNINI svolge da diversi anni. questo percorso didattico sulle ARITMETICHE FINITE.
La prof.ssa SANDRA VANNINI svolge da diversi anni questo percorso didattico sulle ARITMETICHE FINITE. La documentazione qui riportata è ricavata dalla trascrizione dei lucidi che vengono prodotti dall
DettagliGuida di SpyderLENSCAL
Guida di SpyderLENSCAL L effetto Spyder Complimenti! Lo strumento acquistato fornisce prestazioni superiori per la misurazione e la regolazione della messa a fuoco della macchina fotografica e delle varie
DettagliConsideriamo due polinomi
Capitolo 3 Il luogo delle radici Consideriamo due polinomi N(z) = (z z 1 )(z z 2 )... (z z m ) D(z) = (z p 1 )(z p 2 )... (z p n ) della variabile complessa z con m < n. Nelle problematiche connesse al
Dettagli