Rassegna Stampa Mercoledì 20 Maggio 15 UIL Regione Basilicata Via Napoli, 3 85100 Potenza Tel. 0971/411435 444221 410556 Fax 0971/34092 E-mail urbasilicata@uil.it
Barbagallo: Siamo insoddisfatti sulle pensioni. Senza criteri chiari solo danni e altri ricorsi. Riforma della scuola non condivisa, non sarà applicata Il governo continua a essere autoreferenziale, dimenticando che i danni a cui cerca di porre rimedio derivano dall'atteggiamento che Monti ha avuto a suo tempo e che ora Renzi sta perpetuando. La mancanza del dialogo genera problemi che poi si scaricano sui Governi che seguiranno. Nello specifico della vicenda sulle pensioni, non siamo per nulla soddisfatti: aver definito una tantum o indicizzazioni senza criteri chiari comporterà solo confusione e ulteriori ricorsi. Questa storia della buona scuola che ci riporta ai vecchi podestà non ci convince. Noi vorremmo una scuola normale: pubblica, libera e democratica. Se il Governo vuole, c'è ancora tempo per assumere i precari e non penalizzare coloro che, pure avendo lavorato per 36 mesi, rischiano di essere licenziati. Noi siamo per fare un accordo anche in zona Cesarini, ma il Governo si tolga dalla testa che, se fa una riforma non condivisa, quella riforma verrà applicata. Proietti: Prevista una restituzione inadeguata rispetto alle somme sottratte in questi anni Il Governo restituisce ai pensionati, con trattamenti sopra 3 volte il minimo, solo tra il 4% e il 24% circa di quanto dovuto a seguito della sentenza della Corte Costituzionale. Una restituzione inadeguata ha commentato il Segretario confederale della Uil, Domenico Proietti - rispetto alle somme sottratte in questi anni a milioni di pensionati. Un pensionato, con un trattamento tra 3 e 4 volte il minimo, a fronte di 3.074,88euro lordi spettanti, avrà 726 euro lordi, il 23,61% di quanto dovuto, percentuale che scende al 4,55 % per le pensioni da 2.700 euro lorde mensili.la proposta di indicizzazione, che partirebbe dal 2016, di 180 euro lordi annui per i trattamenti tra le 3 e le 4 volte il minimo, fino a scendere a 60 euro lordi annui per i trattamenti tra le 5 e le 6 volte il minimo, è irrisoria e insufficiente a salvaguardare il reale potere d acquisto delle pensioni. Per questi motivi la UIL ritiene che il Governo stia dando una risposta non all altezza delle attese dei pensionati dopo la sentenza dell Alta Corte e si mobiliterà affinché il Parlamento ripristini il diritto all indicizzazione delle pensioni. Lo studio prende in esame l importo dell assegno pensionistico mensile lordo, per diverse fasce di reddito, mostrando l effetto che il blocco della perequazione, prima con l intervento Fornero, poi con l intervento del Governo Letta, ha avuto sull indicizzazione dei trattamenti. Vengono analizzati, anche, gli effetti che la Sentenza n. 70 del 2015 della Corte Costituzionale avrà sulle pensioni.
Menelao: I centri di ascolto bocciano il piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere In data 19 maggio 2015 si è tenuta la riunione dei Centri di Ascolto Mobbing&Stalking contro tutte le violenze con i responsabili regionali e di categoria. Si è discusso del Piano di azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere che l On. Martelli (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consigliere delle Pari Opportunità del Presidente del Consiglio dei Ministri) ha presentato la scorsa settimana in occasione della Conferenza Stato- Regioni. Si evidenzia il mancato coinvolgimento preventivo delle OO.SS e delle associazioni nella condivisione del contenuto del Piano, al quale avrebbero potuto fornire un contributo sostanziale e diretto. Si sottolinea la mancata convocazione del Segretario Generale della UIL. Si rappresenta, altresì, che nella nostra Organizzazione Sindacale è istituito, dal dicembre 2012, il Servizio Mobbing&Stalking contro tutte le violenze, al quale sarebbe dovuta pervenire la convocazione per conoscenza. Per quanto attiene al contenuto sostanziale del Piano si mette in luce l eccessiva centralità delle azioni che lo stesso prevede. Anziché semplificare, il Piano del Governo appesantisce notevolmente le politiche preventive contro la violenza, in pieno contrasto con gli obiettivi che la UIL persegue in tutti gli ambiti riguardo la semplificazione burocratica e il contenimento dei costi (es. costituzione di numerosi tavoli tecnici farraginosi e pletorici sia a livello centrale che a livello territoriale, osservatori nazionali, gruppi di esperti e consulenti nominati ad hoc dalla politica, banca dati nazionale per il cui finanziamento è previsto l ammontare di 2 milioni di euro quando la stessa funzione è stata sempre svolta dall ISTAT)...
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Analisi ed Elaborazioni del Servizio Politiche Previdenziali UIL Il Governo restituisce ai pensionati, con trattamenti sopra 3 volte il minimo, solo tra il 4% e il 24% circa di quanto dovuto a seguito della sentenza della Corte Costituzionale. Una restituzione inadeguata ha commentato il Segretario confederale della Uil, Domenico Proietti - rispetto alle somme sottratte in questi anni a milioni di pensionati. Un pensionato, con un trattamento tra 3 e 4 volte il minimo, a fronte di 3.074,88 euro lordi spettanti, avrà 726 euro lordi, il 23,61% di quanto dovuto, percentuale che scende al 4,55 % per le pensioni da 2.700 euro lorde mensili. La proposta di indicizzazione, che partirebbe dal 2016, di 180 euro lordi annui per i trattamenti tra le 3 e le 4 volte il minimo, fino a scendere a 60 euro lordi annui per i trattamenti tra le 5 e le 6 volte il minimo, è irrisoria e insufficiente a salvaguardare il reale potere d acquisto delle pensioni. Per questi motivi la UIL ritiene che il Governo stia dando una risposta non all altezza delle attese dei pensionati dopo la sentenza dell Alta Corte e si mobiliterà affinché il Parlamento ripristini il diritto all indicizzazione delle pensioni. Lo studio prende in esame l importo dell assegno pensionistico mensile lordo, per diverse fasce di reddito, mostrando l effetto che il blocco della perequazione, prima con l intervento Fornero, poi con l intervento del Governo Letta, ha avuto sull indicizzazione dei trattamenti. Vengono analizzati, anche, gli effetti che la Sentenza n. 70 del 2015 della Corte Costituzionale avrà sulle pensioni. Trattamenti come sono attualmente e come dovrebbero essere dopo la Sentenza Nella Tabella 1 mostriamo come sono attualmente i trattamenti a seguito dell adeguamento a legislazione vigente, quindi applicando sia il blocco Fornero, sia quello previsto dal Governo Letta con la Legge di Stabilità 2014, e come dovrebbero essere ricalcolati i trattamenti mensili lordi applicando la Sentenza che ha sancito l incostituzionalità del blocco Fornero. Dall esame di questi dati si evidenzia come le pensioni superiori a 3 volte il minimo ma inferiori alle 4 volte nel 2011 (nell esempio 1700 euro lordi mensili) siano state rivalutate nel 2015 di soli 22,66 euro lordi. Tabella 1 Come sono Come dovrebbero essere 2011 2015 2015 1.700,00 1.722,66 1.793,38 2.200,00 2.223,14 2.347,19 2.700,00 2.718,92 2.866,15 3.200,00 3.218,42 3.387,19 Rimborso dovuto per la mancata perequazione 2012-2015 Servizio Politiche Previdenziali UIL 1
Nella Tabella 2 viene mostrato il rimborso spettante a seguito della Sentenza della Corte costituzionale per la mancata indicizzazione e per gli effetti di trascinamento che questa ha avuto sugli anni successivi. Così a un pensionato che percepiva 1700 euro lordi, nel 2011, spetterebbero circa 3000 euro lordi più gli interessi, mentre il Governo sarebbe intenzionato a rimborsare con una quota una tantum pari a 726 euro lordi, circa il 24 % della somma spettante. Tabella 2 Rimborso dovuto (2012 2015) 2011 Totale Totale Proposta Governo Percentuale Sul montante spettante 1.700,00 3.074,88 726 23,61% 2.200,00 5.135,33 465 9,05% 2.700,00 6.104,86 278 4,55% 3.200,00 7.002,89 0 0 Proposta del Governo di rivalutazione dei trattamenti dal 2016 Dal 1 gennaio 2016, per quanto riguarda l adeguamento dei trattamenti attualmente in essere (Tabella 3) il Governo propone un indicizzazione per chi percepisce 1.700 euro lordi mensili di circa 180 euro lordi annui, ovvero 15 euro lordi mensili. Per effetto della Sentenza della Corte Costituzionale la rivalutazione per chi percepiva 1700 euro lordi mensili dovrebbe essere piena per il 2012 e per il 2013 e soggetta a riduzione della perequazione per il 2014 ed il 2015. Così al pensionato spetterebbero 1793,38 euro lordi mensili, 70,72 euro lordi in più al mese rispetto a quanto percepito oggi. Con il Decreto Legge, il Governo provvederà nel 2016 a un indicizzazione pari al 21% di quanto spetterebbe se l adeguamento dei trattamenti in essere al 2015 venisse calcolato senza applicare il blocco Fornero per il 2012 e il 2013. Nell ipotesi formulata dal Governo l indicizzazione dal 2016 sarebbe da considerarsi pari allo 0,88% della pensione per i trattamenti tra 3 e 4 volte il trattamento minimo e scenderebbe fino allo 0,18% della pensione per i trattamenti tra 5 e 6 volte il minimo. 2015 Mensile Indicizzazione spettante 2015 Annuale 2016 Mensile Proposta perequazione Governo dal 2016 2016 Percentuale Annuale sul dovuto 1.700,00 70,72 848,64 15 180 21,21 % 2.200,00 124,05 1.488,62 8,25 99 6,65 % 2.700,00 147,22 1.766,70 5 60 3,39 % 3.200,00 168,78 2.025,31 0 0 0 Tabella 3 Servizio Politiche Previdenziali UIL 2