30 marzo 2011 Castellinews.it Abbandono in aumento Emergenza eternit al Parco dei Castelli Romani Nota del Commissario Orciuoli Si moltiplicano le segnalazioni di abbandoni di eternit nell'area protetta Redazione Il fenomeno dell'abbandono di manufatti in cemento-amianto è in forte e preoccupante crescita: sono decine le segnalazioni inoltrate dai Guardiaparco dei Castelli Romani ai Comuni di competenza, tanto da far parlare di una vera e propria emergenza. La pericolosità dei prodotti in cemento-amianto è dovuta alla possibile liberazione di fibre di amianto, che normalmente sono legate alla malta cementizia, e i maggiori rischi si presentano nella manipolazione dei manufatti dove per rotture, abrasioni e urti, viene meno la funzione del legante. Per questi motivi le coperture, o altri manufatti in buone condizioni, possono rimanere al loro posto, anche perché non esiste un obbligo di legge che ne imponga la rimozione. Solo in caso di manutenzioni o rimozioni i manufatti in eternit necessitano di attenzioni particolari ma sono sempre di più le persone che, non sapendo valutare il grado di integrità dei propri manufatti, decidono di liberarsene. Bonificare da soli un manufatto in eternit è un'operazione pericolosa, perché è proprio nell'atto della bonifica che c'è la forte probabilità di liberazione di particelle di amianto nell'aria. I rifiuti in eternit devono essere conferiti in discarica autorizzata e non sono lecite altre tecniche di smaltimento quali interramento, rilevati stradali, incenerimento, eccetera. L'abbandono dei rifiuti è punibile con sanzioni amministrative e, in alcuni casi, diventa reato penale.
«Esistono delle procedure di smaltimento spiega il commissario straordinario, Matteo Mauro Orciuoli che permettono di bonificare in tutta sicurezza i manufatti, e ci sono ditte specializzate, iscritte in un apposito Albo istituito dal Ministero dell'ambiente, che garantiscono il pieno rispetto delle regole. Il Parco, oltre a svolgere una costante attività di segnalazione e messa in sicurezza dei siti interessati dall'abbandono di materiali pericolosi, sta lavorando ad una nuova sezione informativa, che troverà posto sul sito Internet, con tutte le notizie utili al cittadino, per mettere tutti nelle condizioni di sapere cos'è l'eternit, a chi rivolgersi per avere una valutazione del grado di pericolosità e per bonificare i propri manufatti». Solo rivolgendosi a ditte iscritte all'albo nazionale dei Gestori Ambientali si ha la garanzia della corretta rimozione dei manufatti e dello smaltimento degli stessi in siti specializzati. Le ditte iscritte all'albo devo infatti rilasciare obbligatoriamente al cittadino una certificazione attestante la regolarità delle operazioni, svolte sotto la supervisione dall'azienda sanitaria locale.
30 marzo 2011 Cittafutura.eu Emergenza eternit al Parco dei Castelli Romani Il fenomeno dell'abbandono di manufatti in cemento-amianto è in forte e preoccupante crescita: sono decine le segnalazioni inoltrate dai Guardiaparco dei Castelli Romani ai Comuni di competenza, tanto da far parlare di una vera e propria emergenza. La pericolosità dei prodotti in cemento-amianto è dovuta alla possibile liberazione di fibre di amianto, che normalmente sono legate alla malta cementizia, e i maggiori rischi si presentano nella manipolazione dei manufatti dove per rotture, abrasioni e urti, viene meno la funzione del legante. Per questi motivi le coperture, o altri manufatti in buone condizioni, possono rimanere al loro posto, anche perché non esiste un obbligo di legge che ne imponga la rimozione. Solo in caso di manutenzioni o rimozioni i manufatti in eternit necessitano di attenzioni particolari ma sono sempre di più le persone che, non sapendo valutare il grado di integrità dei propri manufatti, decidono di liberarsene. Bonificare da soli un manufatto in eternit è un`operazione pericolosa, perché è proprio nell`atto della bonifica che c`è la forte probabilità di liberazione di particelle di amianto nell`aria. I rifiuti in eternit devono essere conferiti in discarica autorizzata e non sono lecite altre tecniche di smaltimento quali interramento, rilevati stradali, incenerimento, eccetera. L`abbandono dei rifiuti è punibile con sanzioni amministrative e, in alcuni casi, diventa reato penale. Esistono delle procedure di smaltimento spiega il commissario straordinario, Matteo Mauro Orciuoli che permettono di bonificare in tutta sicurezza i manufatti, e ci sono ditte specializzate, iscritte in un apposito Albo istituito dal Ministero dell`ambiente, che garantiscono il pieno rispetto delle regole. Il Parco, oltre a svolgere una costante attività di segnalazione e messa in sicurezza dei siti interessati dall`abbandono di materiali pericolosi, sta lavorando ad una nuova sezione informativa, che troverà posto sul sito Internet, con tutte le notizie utili al cittadino, per mettere tutti nelle condizioni di sapere cos`è l`eternit, a chi rivolgersi per avere una valutazione del grado di pericolosità e per bonificare i propri manufatti. Solo rivolgendosi a ditte iscritte all`albo nazionale dei Gestori Ambientali si ha la garanzia della corretta rimozione dei manufatti e dello smaltimento degli stessi in siti specializzati. Le ditte iscritte all`albo devo infatti rilasciare obbligatoriamente al cittadino una certificazione attestante la regolarità delle operazioni, svolte sotto la supervisione dall`azienda Sanitaria Locale (ASL).
30 marzo 2011 Lazionauta.it Provincia di Roma Parco dei Castelli Romani. Emergenza eternit al Parco dei Castelli Romani; si moltiplicano le segnalazioni di abbandoni di eternit nell area protetta. 30.03.2011. Il fenomeno dell abbandono di manufatti in cemento-amianto è in forte e preoccupante crescita: sono decine le segnalazioni inoltrate dai Guardiaparco dei Castelli Romani ai Comuni di competenza, tanto da far parlare di una vera e propria emergenza. La pericolosità dei prodotti in cemento-amianto è dovuta alla possibile liberazione di fibre di amianto, che normalmente sono legate alla malta cementizia, e i maggiori rischi si presentano nella manipolazione dei manufatti dove per rotture, abrasioni e urti, viene meno la funzione del legante. Per questi motivi le coperture, o altri manufatti in buone condizioni, possono rimanere al loro posto, anche perché non esiste un obbligo di legge che ne imponga la rimozione. Solo in caso di manutenzioni o rimozioni i manufatti in eternit necessitano di attenzioni particolari ma sono sempre di più le persone che, non sapendo valutare il grado di integrità dei propri manufatti, decidono di liberarsene. Bonificare da soli un manufatto in eternit è un operazione pericolosa, perché è proprio nell atto della bonifica che c è la forte probabilità di liberazione di particelle di amianto nell aria. I rifiuti in eternit devono essere conferiti in discarica autorizzata e non sono lecite altre tecniche di smaltimento quali interramento, rilevati stradali, incenerimento, eccetera. L abbandono dei rifiuti è punibile con sanzioni amministrative e, in alcuni casi, diventa reato penale. Esistono delle procedure di smaltimento spiega il commissario straordinario, Matteo Mauro Orciuoli che permettono di bonificare in tutta sicurezza i manufatti, e ci sono ditte specializzate, iscritte in un apposito Albo istituito dal Ministero dell Ambiente, che garantiscono il pieno rispetto delle regole. Il Parco, oltre a svolgere una costante attività di segnalazione e messa in sicurezza dei siti interessati dall abbandono di materiali pericolosi, sta lavorando ad una nuova sezione informativa, che troverà posto sul sito Internet, con tutte le notizie utili al cittadino, per mettere tutti nelle condizioni di sapere cos è l eternit, a chi rivolgersi per avere una valutazione del grado di pericolosità e per bonificare i propri manufatti. Solo rivolgendosi a ditte iscritte all Albo nazionale dei Gestori Ambientali si ha la garanzia della corretta rimozione dei manufatti e dello smaltimento degli stessi in siti specializzati. Le ditte iscritte all Albo devo infatti rilasciare obbligatoriamente al cittadino una certificazione attestante la regolarità delle operazioni, svolte sotto la supervisione dall Azienda Sanitaria Locale (ASL).