Gruppi di auto mutuo aiuto per donne sole: cosa sono e come funzionano



Documenti analoghi
GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, aprile

Viale Trastevere, 251 Roma

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2

Progetto. a cura di. Massimo Merulla

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

IL COLORE DELLE EMOZIONI

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE

L INTERVISIONE COME STRUMENTO E SOSTEGNO PER IL FACILITATORE:

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

Processi di comunicazione scuola-famiglia

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

La mediazione sociale di comunità

DALLA TESTA AI PIEDI

I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO DI STUDIOBETA

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano

POLO EDUCATIVO CITTADINO Analisi degli ostacoli AREA RELAZIONE (problem setting)


Il Colloquio con le persone in lutto.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio Dott.ssa Francesca Alfonsi

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

PAROLEdelcuore. Attività di gruppo per Bambini e Ragazzi. La VALIGIA per la SCUOLA MEDIA CONFLITTO, SCONTRO, INCONTRO! AttentaMENTE!

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

Doveri della famiglia

PROPOSTE EDUCATIVE PER LE SCUOLE. Primarie e Secondarie di 1. a.s

Formazione genitori. I percorsi

I gruppi di auto mutuo aiuto: risorsa della comunità

Reti, intervento psicologico e interdisciplinare di contrasto all emergenza sociale ed economica


Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

YouLove Educazione sessuale 2.0

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

A.Bagni Alla cortese Attenzione ANNO SCOLASTICO 2012/2013 STAR BENE A SCUOLA SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO (SAP)

Conflittualità relazionali fra impegni familiari e impegni professionali. Rosa Maria Nicotera

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

ASVAP Associazione Volontari aiuto Ammalati Psichici

FARE O ESSERE VOLONTARI?

Auto Mutuo Aiuto Lavoro

Scuola Triennale di Counseling Integrato. CORSO DI COUNSELING INTEGRATO STEP by STEP. Formazione teorico - pratica. Empowerment

Educazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE

IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta. Valeria Aquaro

ASLTO1 DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE

Identità e filosofia di un ambiente

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

LE STRATEGIE DI COPING

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile?

I Servizi per la Famiglia: Aspetti psicosociali. CAMPAGNA Tam. Tam nidi. Grottaferrata 22 Novembre Patrizia Pisano

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme

Progetto PROFESSIONE GENITORI

Percorso accoglienza Istituto comprensivo Martiri della libertà Zocca Scuola infanzia statale di Montombraro

Progetto. a cura di. Massimo Merulla I

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

UFE Utenti Familiari Esperti

Marianna Angileri Stefania Catalano IL TERRITORIO LUOGO DI RELAZIONI E DI RETI: LA COMUNITA EDUCANTE

Momo alla conquista del tempo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

LA COPPIA TRA GENERATIVITÀ E GENITORIALITÀ

Consulenza e sostegno psicologico e scolastico

SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO

Le storie sociali. Francesca Vinai e Clea Terzuolo

Il Comune per le demenze: che cosa fa

Bambine e Bambini costruttori di pace

Arteterapia come accompagnamento e preparazione alla nascita

Rispecchia il rispetto (Di)Segni di non violenza

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

-Dipartimento Scuole-

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE

PROGETTO DI FORMAZIONE PER COMPRENDERE, SPERIMENTARE E FAR PROPRIO IL METODO

ElEmEnti di pedagogia infantile Cosa significa educare

Cibo & Gioia. recupero, unità, servizio

LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME!

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

PROGETTO STAR BENE INSIEME A SCUOLA

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006

darioianes.itit 2005 Dario Ianes -

MIO FIGLIO SUL WEB: POSTA CON LA TESTA!

Le Attività Sociali SAN BONIFACIO Corso OPERATORI-SOCCORRITORI P.C. 02/10/2010. In emergenza

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE

(Legge regionale n. 1/08, Capo II) BANDI Presentazione del progetto

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO

EDUCARE AL VOLONTARIATO

TRE ANNI TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI di apprendimento CONTENUTI

I processi decisionali all interno delle coppie

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

Piazza Mercoledì 1234, Roma. Tel Fax

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

Transcript:

Gruppi di auto mutuo aiuto per donne sole: cosa sono e come funzionano Conducono l incontro: la dott.ssa Monica Tessarolo (psicologa psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo comportamentale, criminologa, Ctu Tribunale di Monza) e la dott.ssa Cristina Pucci (psicologa ad indirizzo psicoanalitico)

Da dove nasce il progetto? Vedovanza Separazione o divorzio Trasferimento Sindrome del nido vuoto Pensionamento Perdita della rete amicale

Essere sole o sentirsi sole? La solitudine può essere una sensazione interiore indipendente dalla presenza di altre persone nel proprio contesto di vita, oppure può esplicitarsi nella mancanza o nella scarsità di rapporti interpersonali di una certa profondità e vicinanza. Stanchezza Frustrazione Impossibilità a prendersi cura di sé e chiedere aiuto A chi mi rivolgo?? Esigenza di creare sul territorio dei percorsi possibili e credibili di supporto e vicinanza per rappresentare un punto di riferimento stabile per questo tipo di utenza

Obiettivi Contrastare l isolamento sociale collegato a una situazione di solitudine e disagio Prevenire il rischio di disagio psicologico importante nelle donne sole Fornire un occasione di socializzazione, avviando un processo che a causa del disagio potrebbe essersi interrotto Creare uno spazio e un tempo per la condivisione di esperienze ed emozioni e per l'acquisizione, il recupero e la valorizzazione di competenze che possano migliorare la qualità della vita Aiutare le donne a gestire il carico psichico ed emotivo della loro situazione Mettere la propria sensibilità a servizio di altri che si sentono soli, crescendo insieme Creare una rete attiva e solidale tra le donne della comunità locale, che possa continuare anche in maniera informale Esprimere ed elaborare vissuti, emozioni ed aspettative legate al momento che si sta attraversando e alla propria storia di vita Dare o ri-dare voce e progettualità alla donna. Dare spazio al tema dell affettività e della realizzazione di sé, al fine di riprendere l investimento in una vita personale ed affettiva rispondente ai propri bisogni.

Perché il gruppo? Stare insieme in gruppo e sentirsi sostenute dalle compagne è un esperienza che può aiutare a uscire dall isolamento. È spesso più facile imparare da coloro con i quali possiamo identificarci in quanto essi si trovano nelle stesse circostanze in cui noi ci troviamo Il gruppo consente di: condividere le esperienze (costituisce di per sé un opportunità per arricchire la propria prospettiva grazie agli apporti degli altri), sviluppare le capacità di integrazione sociale, ricevere supporto per poter negoziare il significato ed elaborare esperienze personali particolarmente pregnanti Apprendimento dall esperienza. Riduzione del pregiudizio Effetto destigmatizzante: il soggetto apprende di non essere l unico ad avere dei problemi

Il gruppo offre la possibilità del riconoscimento reciproco Esso rappresenta un terzo che media la relazione tra il soggetto e l Altro, permettendo al soggetto di superare la dimensione narcisistica Il gruppo rende possibile la parola ma anche il silenzio I componenti del gruppo si danno consigli a vicenda, si analizzano, si confrontano, in una sorta di processo catartico fatto di azioni e reazioni

Viene stimolata la creazione dell alleanza terapeutica, la formulazione di una domanda d aiuto e la conquista di capacità come la tolleranza delle critiche, l espressione e la gestione delle emozioni e l acquisizione di altre abilità sociali come l espressione verbale, l ascolto dell altro, la riflessione e la comprensione. Rende chi vi partecipa protagonista attivo della ricerca del proprio benessere e di quello degli altri membri del gruppo, perché ognuno mette a disposizione degli altri le proprie capacità. In questo modo, ognuno beneficia del processo.

A chi si rivolge Il gruppo è rivolto a donne adulte, che vivono in una condizione di solitudine relazionale e/o emotiva. Metodologia Si utilizza lo strumento del gruppo di auto mutuo aiuto

Cosa sono i gruppi di auto mutuo aiuto È un gruppo composto da persone accomunate dal desiderio di superare lo stesso disagio psicologico. Tale disagio viene affrontato ed elaborato in prima persona attraverso il confronto, la condivisione e lo scambio di informazioni, emozioni, esperienze e problemi in uno spazio protetto. Nel gruppo di auto mutuo aiuto si ascolta e si è ascoltati, senza pregiudizi, in un clima in cui si scoprono e si potenziano le proprie risorse interiori. La gestione del gruppo avviene tramite un sistema condiviso di obiettivi, regole e valori. Nel gruppo di auto mutuo aiuto da un lato i partecipanti vengono a sapere che altre persone hanno pensieri ed emozioni analoghi e che quindi ciò che essi provano può essere normale nelle loro circostanze, e dall altro i partecipanti sono incoraggiati a rendersi conto che anch essi, a loro volta, possono diventare aiutanti anziché essere semplici utenti o ricettori di aiuto.

Si tratta di un'esperienza di gruppo che vede le persone impegnate per il proprio e l'altrui benessere promuovendo le reciproche potenzialità, attraverso l ascolto, il sostegno reciproco e il rispetto della storia di ciascuno. Ognuno partecipa al gruppo di auto mutuo aiuto secondo la propria disponibilità, portando se stesso e la propria storia di vita in un clima di fiducia e ascolto.

Il gruppo prevede la presenza di un facilitatore Il facilitatore riveste il ruolo di catalizzatore dei processi di cambiamento, e di reality tester nei confronti dei soggetti Un gruppo di auto mutuo aiuto non si configura come gruppo terapeutico in senso stretto. È un gruppo di parola che offre sostegno emotivo attraverso la rottura dell isolamento e la condivisione reciproca. Permette una crescita personale e l adattamento alle condizioni della nostra vita che vengono percepite come emotivamente stressanti. Negli incontri di gruppo si ha la possibilità di scoprire risorse che non si credeva di possedere e quindi di attivarle.

Bibliografia: L. Crozzoli Aite, Roberto Mander (a cura di) (2007), I giorni rinascono dai giorni: Condividere la perdita in un gruppo di auto-mutuo aiuto, Ed. Paoline, Milano. F. Oliva, Il movimento di auto-aiuto, in Animazione Sociale, Gruppo Abele, Torino, n. 12. Cinzia Albanesi (2004), I gruppi di auto aiuto, Carocci, Roma. D. M. Steinberg (2002), L auto/mutuo aiuto, Erickson, Trento. M. Tognetti Bordogna (a cura di) (2002), Promuovere i gruppi di self-help, Franco Angeli, Milano. A. Pangrazzi (2000), Il gruppo luogo di crescita, Ed. Camilliane. Salvatore Agresta (2000), Help! Alle radici dell auto aiuto, Paoline, Milano. Jurlano Mario G. (1997), L'accettazione positiva incondizionata nei gruppi di auto-aiuto, Istituto Superiore di Sanità, Roma. Ph. R. Silverman (1996), I gruppi di mutuo aiuto, Erickson, Trento. Noventa A. (1993), I gruppi di auto-mutuo aiuto., Una risorsa per la comunità locale, "Il seme e l'albero", 1. Cecchi M. (1993), Gruppi di auto mutuo aiuto: caratteristiche, funzioni, obiettivi, "Il seme e l'albero", vol. 1, Firenze. A. Noventa, R. Nava, F. Oliva (1990), Self help: promozione della salute e gruppi di auto-aiuto, Gruppo Abele, Torino. Devoto Andrea, Romanelli P. (1978), Gruppi e crescita personale, La Nuova Italia, Firenze. Glaser K. (1976), Women's self-help groups as an alternative to therapy, Psychotherapy: theory, Research and practice 13, 1, pp. 77-81. Filmografia: Lo spazio bianco (2009) Tutto su mia madre (1999) Il club delle prime mogli (1996)

Grazie per l attenzione