PROVINCIA DI VARESE PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione di G.C. n. 104 del 13/06/2001
Descrizione generale del territorio Il territorio del Comune di Buguggiate ha un estensione di 261 ha. Confina a nord con il lago di Varese e il Comune di Varese, ad est con il Comune di Gazzada Schianno, a sud con il Comune di Brunello, ad ovest con il Comune di Azzate. Dai 240 s.l.m. della battigia del lago di Varese (Buguggiate ne è interessato per un tratto di costa di 400 m.) si arriva fino ai 376 s.l.m. della collina di Montalbo. Il territorio comunale è interessato da importanti arterie stradali: 1. Autostrada Milano Varese con andamento da sud a nord nord ovest ed uno svincolo a quadrifoglio nel settore sud del Comune; 2. Strada provinciale n. 1 con andamento da sud a nord fino al settore nord dell abitato e quindi con una larga S che la porta ad incrociare la provinciale lacuale; 3. Strada provinciale n. 36 con andamento da sud ovest a nord est; 4. Strada provinciale lacuale a partire dalla provinciale n. 1 in direzione nord est sud ovest. Sia l autostrada che la provinciale n. 1 hanno inciso profondamente sui valori ambientali del luogo; la provinciale ha inoltre prodotto fratture funzionali fra settore e settore dell abitato difficilmente sanabili. Il comune esiste amministrativamente dal 1956; a quell anno data infatti la divisione del Comune di Azzate nei tre comuni di Azzate, Brunello e Buguggiate. I torrenti che interessano il territorio comunale di Buguggiate e che determinano il rischio di alluvione in caso di precipitazioni temporalesche di particolare intensità sono: 1. Roggia Nuova 2. Roggia Fossarello 3. Roggia Pizzavacca 4. Roggia Valciasca 5. Roggia Valle del Domo Popolazione (al 31.12.2000) Abitanti complessivi: n 3072 Abitanti di età inferiore a 18 anni: n 515 Abitanti di età superiore a 60 anni: n 764 Abitanti di sesso maschile: n 1493 Abitanti di sesso femminile: n 1579 1
Attività produttive Industrie manifatturiere e produttive: n 7 Attività artigiane di produzione: n 11 Attività artigiane di servizi: n 6 Scenari di rischio Come può anche evincersi dalla cartografia qui allegata (scala 1:5000) il territorio di Buguggiate è caratterizzato da tre situazioni oggettive ben definite; 1. Nord ovest: area boschiva agricola 2. Centro da nord a sud: area urbanizzata 3. Sud: aree produttive e svincolo autostradale I rischi determinabili si sintetizzano in: 1. Idrogeologico 2. Incendio boschivo 3. Industriale 4. Viabilistico Rischio idrogeologico L abbandono della attività umane nelle aree agricole e boschive sulla quasi totalità del territorio, con la conseguente assenza di manutenzione e sorveglianza sui corsi d acqua superficiali, ha accentuato le probabilità di smottamenti ed allagamenti nelle aree nord ovest del territorio. Le problematiche evidenziatesi negli scorsi anni hanno determinato l inserimento di parte di questo territorio nella Perimetrazione di rischio idrogeologico molto elevato da parte delle Autorità di Bacino del fiume Po. Necessita preliminarmente, onde procedere all eliminazione delle situazioni di maggior pericolo, la redazione di uno studio idrogeologico dell intero territorio, per la zona Capolago è già in corso di redazione da parte della Regione Lombardia uno studio appropriato affidato allo studio dell ing. Magmi di Gallarate. Rischio incendio boschivo
Il rischio di incendio boschivo è alto a causa dello stato di abbandono del sottobosco nei periodi di siccità invernale. L accessibilità dei luoghi boscati e la vicinanza del lago di Varese offre le migliori garanzie per un pronto intervento dei Vigili del Fuoco e dei volontari di Protezione Civile per le operazioni di spegnimento. Rischio Industriale Dell analisi degli insediamenti produttivi sul territorio non sono emersi rischi specifici e/o particolari. Rimane pur tuttavia per tutti gli insediamenti produttivi il rischio di incendio fronteggiabile dalla esistente struttura Vigili del Fuoco di Varese. Rischio Viabilistico L alta concentrazione di snodi e reti viabilistiche poste sul territorio di Buguggiate, oltre ai canonici rischi connessi alla viabilità ordinaria, determina un passaggio di automezzi adibiti al trasporto di sostanze nocive, tossiche ed infiammabili di cui sarà necessario provvedere ad un loro monitoraggio.
FUNZIONI DI SUPPORTO DELLA SALA OPERATIVA COMUNALE La struttura del centro operativo comunale si configura secondo le seguenti 9 unzioni di supporto. L attivazione di ogni singola funzione avverrà sulla base dell articolazione in fasi del modello operativo previsto dal piano. 1. Tecnici Scientifici Pianificazione 2. Sanità, Assistenza Sociale 3. Volontariato 4. Materiali e mezzi 5. Servizi essenziali e attività scolastica 6. Censimento danni, persone e cose 7. Strutture operative locali 8. Telecomunicazioni 9. Assistenza alla popolazione. 1- Tecnico Scientifico Pianificazione Il riferente sarà il rappresentante del Servizio Tecnico del comune, prescelto già in fase di pianificazione; dovrà mantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche. 2- Sanità e Assistenza Sociale Saranno presenti i responsabili della Sanità locale, le associazioni di volontariato che operano nel settore sanitario. Il referente sarà il rappresentante del Servizio Sanitario Locale. 3- Volontariato I compiti delle associazioni di volontariato, in emergenza, vengono individuati nei piani di protezione civile in relazione alla tipologia del rischio da affrontare, alla natura ed ala tipologia delle attività esplicate dall associazione e dai mezzi a loro disposizione. Pertanto, in centro operativo, prenderà posto il coordinatore indicato nel piano di protezione civile.
Il coordinatore dovrà provvedere, in tempo reale, ad organizzare esercitazioni congiunte con le altre forze preposte all emergenza al fine di verificare le capacità organizzative ed operative delle suddette associazioni. 4- Materiali e mezzi La funzione di supporto in questione è essenziale e primaria per fronteggiare una emergenza di qualunque tipo. Questa funzione, attraverso il censimento dei materiali e mezzi comunque disponibili e normalmente appartenenti ad enti locali, volontariato ecc. deve avere, attraverso l aggiornamento semestrale, un quadro costantemente aggiornato delle risorse disponibili essendo divise per aree di stoccaggio. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto ed il tempo di arrivo nell area di intervento. Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non può essere fronteggiata a livello locale, il Sindaco rivolgerà analoga richiesta al Prefetto competente. 5- Servizi essenziali e attività scolastica In questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio coinvolto. Mediante i Compartimenti Territoriali deve essere mantenuta costantemente aggiornata la situazione circa l efficienza e gli interventi sulla rete. L utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque coordinata dal proprio rappresentante nel Centro operativo. Eventuali concorsi di personale e mezzi vanno coordinati del responsabile del C.O. (interventi di mezzi speciali, impiego di spazzaneve, etc.). Dovranno essere previste esercitazioni nelle quali i singoli Enti preposti all erogazione dei servizi ottimizzeranno il concorso di uomini e mezzi nelle varie ipotesi di emergenza, secondo i criteri di garanzia, messa in sicurezza degli impianti e ripristino dell erogazione. 6- Censimento danni persone e cose L effettuazione del censimento dei danni a persone e cose riveste particolare importanza al fine di fotografare la situazione determinatasi a seguito dell evento calamitoso e per determinare sulla base dei risultati, riassunti in schede riepilogative, gli interventi d emergenza. Il responsabile della suddetta funzione, al verificarsi dell evento calamitoso, dovrà effettuare un censimento dei danni riferito a :
- persone - edifici pubblici - edifici privati - impianti industriali - servizi essenziali - attività produttive - opere di interesse culturale - infrastrutture pubbliche - agricoltura e zootecnica - altro Per il censimento di quanto descritto il coordinatore di questa funzione si avvarrà di: - funzionari dell Ufficio Tecnico del Comune o del Genio Civile - esperti del settore sanitario, industriale e commerciale. E altresì ipotizzabile l impiego di squadre miste di tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Servizio Lavori Pubblici, Genio Civile o l intervento della Comunità Scientifica per le verifiche di stabilità che dovranno essere effettuate in tempi necessariamente ristretti. 7- Strutture operative locali Il responsabile della suddetta funzione dovrà coordinare le varie componenti locali istituzionalmente preposte a questo servizio. 8- Telecomunicazioni Il coordinatore di questa funzione dovrà, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom, con il responsabile provinciale P.T. e con il rappresentante dell associazione dei radioamatori presenti sul territorio, organizzare una rete di telecomunicazione affidabile anche in caso di evento di notevole gravità. 9- Assistenza alla popolazione Per fronteggiare le esigenze della popolazione, a seguito dell evento calamitoso, dovrà presiedere questa funzione un funzionario dell Ente amministrativo locale in
possesso di conoscenza e competenza in merito al patrimonio abitativo, alla ricettività delle strutture turistiche (alberghi, campeggi ecc.) ed alla ricerca e utilizzo di aree pubbliche e private da utilizzare come zone ospitanti. Il funzionario dovrà fornire un quadro delle disponibilità di alloggiamento e dialogare con le autorità preposte alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree. Attraverso l attivazione delle funzioni comunali, nel centro operativo comunale, si raggiungono due distinti obiettivi: si individuano vari responsabili-esperti delle funzioni in emergenza; si garantisce il continuo aggiornamento del piano tramite l attività degli stessi responsabili-esperti in tempo di pace. Tramite l attività dei responsabili delle funzioni comunali si avrà quindi la possibilità di tenere sempre efficiente il piano di emergenza che per la prima volta vede per ogni argomento (funzione) un unico responsabile sia in emergenza e non. Questo consente al Sindaco di avere nel centro operativo esperti che già si conoscono e lavorano nel piano e quindi di raggiungere una miglior omogeneità fra i suoi componenti e le strutture operative altrimenti diversificati tra loro per procedure interne, mentalità e cultura.