DISPENSA TECNICA Dermatite atopica e da pannolino CAUSE, PREVENZIONE E TRATTAMENTO CON LE PIANTE MEDICINALI a cura della Dott.ssa Marinella Pescari (staff tecnico Aboca)
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Introduzione Oggi le Dermatiti sono patologie estremamente comuni soprattutto nei bambini. Sempre più spesso vengono diagnosticati in età pediatrica nuovi casi di dermatiti allergiche o da contatto, da parte dei pediatri o degli spacialisti delle cliniche dermatologiche. Nei paesi industrializzati si stima che il numero di bambini affetti da Dermatite atopica sia aumentato da 3 a 5 volte negli ultimi 40 anni. Queste patologie della pelle sono caratterizzate da sintomi fisici potenzialmente debilitanti, che possono compromettere la qualità della vita dei bambini che ne soffrono e delle loro famiglie. In alcuni casi in effetti possono determinare l insorgenza di disturbi di tipo psico-sociale come ansia, poca autostima e ridotte prestazioni scolastiche, oltre a disturbi del sonno causati dall irritazione e dal prurito. In questo modo le dermatiti arrivano ad influenzare in maniera importante lo stato generale di salute. Per questo è fondamentale imparare a riconoscere il tipo di Dermatite e riuscire a trattarla nella maniera più adeguata.
4 La pelle
La pelle insieme agli annessi cutanei capelli, peli, unghie ma anche ghiandole, muscoli e nervi associati costituisce il Sistema di Rivestimento dell organismo. Questo ricopre interamente la superficie corporea costituendo una barriera protettiva nei confronti dell ambiente esterno, inoltre aiuta a mantenere costante la temperatura corporea, svolge un importante funzione immunologica e contenendo una complessa rete di terminazioni nervose fornisce all organismo tutte le informazioni sensoriali sull ambiente esterno. Di tutti gli organi del corpo è certamente il più esposto a infezioni, malattie e lesioni. Viene attaccata in ogni momento dalle radiazioni solari, dai microbi e dagli inquinanti dell ambiente e può essere sottoposta a traumi. Per rispondere efficacemente a queste minacce e per svolgere al meglio le sue funzioni la pelle deve mantenere la sua struttura sempre integra e inalterata. La pelle è costituita essenzialmente da tre parti sovrapposte: l epidermide, che è la porzione più esterna e sottile caratterizzata da una struttura a strati (Tabella 1) nei quali si trovano cellule in continuo processo rigenerativo; il derma, costituito da un fitto tessuto connettivo che serve a sostenere e a nutrire l epidermide più in profondità, l ipoderma che è costituito principalmente da tessuto adiposo ed è in rapporto con i tessuti e gli organi profondi. L ipoderma funziona da sistema di riserva per il grasso e contiene grandi vasi sanguigni che portano il nutrimento alla pelle. Figura 1: La pelle è l organo più grande del corpo come estensione superficiale e come peso. In un adulto la pelle ricopre una superficie di circa 2 m 2 e pesa circa 4.5-5 Kg. Strutturalmente consiste di due parti principali: epidermide e derma. Sotto il derma si trova lo strato sottocutaneo o ipoderma che ancora la pelle agli altri organi e tessuti. 5
Tabella 1: Gli strati dell epidermide STRATO BASALE SPINOSO GRANULOSO LUCIDO CORNEO Descrizione È lo strato più profondo, definito come strato germinativo composto da un unica fila di cellule cilindriche (matrice dell epidermide). È composto da cellule poligonali disposte in più file che aderiscono tra loro tramite specifici punti di aggancio. In esso si ritrovano le sostanze che concorrono a formare i lipidi epidermici. Costituito da tre o cinque strati di cellule appiattite, che si modificano progressivamente; le cellule contengono cheratoialina che formerà la proteina cheratina e granuli lamellari che rilasciano una secrezione ricca di lipidi idrorepellenti. Presente solo nella zone di pelle più spessa come quella delle dita, dei palmi delle mani e delle dita e pianta dei piedi; le cellule contengono molta cheratina, sono appiattite, addossate l una all altra e disposte in tre o cinque file. È lo strato più superficiale dell epidermide a diretto contatto con l ambiente esterno composto da lamelle che non hanno nucleo, nè organuli cellulari, ma solo filamenti impaccati di cheratina, una proteina che agisce come impermeabilizzante cutaneo. Questa conferisce alle cellule una spiccata resistenza agli enzimi proteolitici, agli acidi e agli alcali. La funzione difensiva della pelle La pelle agisce come barriera difensiva in due direzioni. Dal lato interno, impedisce la perdita di fluidi corporei e di proteine essenziali per la vita, verso l esterno contrasta la penetrazione di sostanze chimiche, di microrganismi e delle radiazioni solari che potrebbero danneggiare organi e tessuti. La parte della pelle che è a diretto contatto con l esterno e che svolge essenzialmente la funzione di protezione per l organismo è l epidermide. Come evidenziato in precedenza l epidermide ha una complessa struttura organizzata in più strati, di questi lo strato corneo e lo strato germinativo risultano particolarmente importanti per la funzione di barriera protettiva. Lo strato corneo è quello più esterno, presenta un organizzazione strutturale unica che può essere definita a mattoni e cemento, dove i mattoni sono le cellule (corneociti) ricche di proteine impermeabilizzanti (cheratina) e il cemento è rappresentato da lipidi (sostanze grasse tra cui ceramidi, colesterolo e acidi grassi) che riempiono lo spazio tra le cellule e rendono la pelle poco penetrabile all acqua e sostanze idrofile; lo strato germinativo (basale) invece è il più interno e la sua attività 6
fondamentale è quella di generare nuove cellule che risalendo verso la superficie e arricchendosi di cheratina diventano sempre più resistenti e dure (corneificazione) costituendo nuovi mattoni per il muro protettivo dello strato corneo. Le cellule dello strato corneo che non hanno capacità di rigenerarsi, vengono continuamente sostituite da nuove cellule prodotte dallo strato germinativo. Anche questo continuo ricambio cellulare contribuisce al meccanismo di difesa della pelle consentendo di mantenerne l integrità e di allontanare eventuali microorganismi o sostanze nocive fissati alla sua superficie. Qualsiasi alterazione alla struttura dell epidermide può compromettere la funzionalità difensiva della pelle e costituire la condizione ottimale per permettere a sostanze irritanti, virus e batteri di scatenare patologie tra cui le dermatiti. 7