DUBBIO e METODO FONDATORE SCIENZA

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Transcript:

GALILEO a cura di Pierluigi Pizzitola (Cartesio) UOMO MODERNO DUBBIO e METODO FONDATORE SCIENZA Grandissima mi par l'inezia di coloro che vorrebbero che Iddio avesse fatto l universo più proporzionato alla piccola capacità del lor discorso. (Galileo Galilei)

Anche SIMBOLO CONFLITTO TRA SCIENZA E CHIESA CATTOLICA B.BRECHT (Vita di Galileo) 1564. NASCE A PISA Passa da MEDICINA a MATEMATICA MAI LAUREATO 1592 INSEGNA A PADOVA MATEMATICA 1609 Inventa CANNOCCHIALE 1610 a UNIVERSITA FIRENZE - SENZA OBBLIGO INSEGNAMENTO - MATEMATICO e FILOSOFO

TUTTO INIZIA da RIVOLUZIONE COPERNICANA La rivoluzione copernicana fu una rivoluzione di idee, una trasformazione della concezione che l'uomo aveva dell'universo. La scienza acquisì il ruolo che essa ebbe nello sviluppo della società in Occidente Thomas Kuhn La rivoluzione copernicana fu passaggio dalla società medioevale a quella moderna unendo la razionalità all esperienza, il sapere alla tecnica. Hans Georg Gadamer

DIALOGO è il LIBRO cambiato STORIA di GALILEO e della SCIENZA SCONTRO Aristotele - Tolomeo - Copernico;

COSMOLOGIA ARISTOTELICO-TOLEMAICA: L'Universo di Aristotele ha due sfere: una Terrestre e una celeste. Nei cieli non valevano le leggi fisiche della Terra. La Sfera sublunare era suddivisa in quattro sfere concentriche dei quattro elementi e i moti naturali spontanei erano rettilinei, verso il centro della Terra per i corpi pesanti, verso l'alto per i corpi leggeri. Tutti gli altri erano moti artificiali. La sfera celeste aveva molte sfere concentriche. Quella più interna portava la Luna, sulle altre erano i pianeti e il Sole; l'ultima aveva incastonate le stelle. Fuori il nulla. DISTINZIONE tra TERRA e CIELO GEOCENTRISMO FISICA SENZA MATEMATICA

TEORIE TOLEMO e ARISTOTELE coerenti SCRITTURE Giosuè ordina al Sole di fermarsi. Giosuè (10,13) METEODO SI BASAVA sul PRINCIPIO d AUTORITA TUTTO si BASAVA su PRINCIPI INTUITIVI C ERA il PERCHE MANCAVA il COME

(1473-1543) NICCOLÒ COPERNICO 1543 DE REVOLUTIONIBUS ( 1 LIB.) RIVOLUZIONE COPERNICANA: UOMO è ERRANTE e non è più al centro. MONDO di COPERNICO: è MONDO CHIUSO, PERFETTO e SFERICO. CONSERVATORISMO COPERNICO: SPOSTA SOLO POSTO ALLA TERRA RIVOLUZIONARIA: RUPPE CON TRADIZIONE MILLENARIA

SISTEMA TOLEMAICO e COPERNICANO

1609 Galileo presenta al Doge Venezia CANNOCCHIALE ( 1000 fiorini) PROFESSORE UNIVERSITA PADOVA

SCOPERTA CANNOCCHIALE MEZZO SCOPERTE ASTRONOMICHE PROVARE TEORIA COPERNICANA NASCE METODO SPERIMENTALE UNENDO TEORIA e PRATICA SCIENZA e TECNICA 1609 CANNOCCHIALE

Galileo pubblica Marzo1610 Sidereus Nuncius, che dedica a Cosimo II Medici

Disegni di Galileo della LUNA che è RUGOSA

MACCHIE SOLARI CORPI CELESTI SONO CORRUTTIBILI E SONO SOGGETTI AL DIVENIRE

GIOVE e i SUOI QUATTRO PIANETI Medicei (oltre 7) NON SOLO LA TERRA È CENTRO di MOVIMENTO

FASI di VENERE È UN CORPO OPACO COME LA TERRA CHE RICEVE LUCE DAL SOLE

1610 GALILEO A FIRENZE COSIMO II MEDICI Senza insegnamento Matematico e Filosofo Doppio stipendio

I) CONTRASTO CON LA CHIESA (1612-15 LETTERE COPERNICANE) PROBLEMA È VALIDITÀ SCRITTURE Giosuè ordina al Sole di fermarsi. Giosuè (10,13) Solo scienza dà conoscenza natura (Lett. a B. Castelli) DUE LIBRI SONO SCRITTI DA DIO: BIBBIA e NATURA LIBRO delle NATURA si comprende con la matematica BIBBIA PARLA di SALVEZZA: COME SI VADA IN CIELO, NON COME VADA (Lett. a Madama Cristina); NON C'È CONFLITTO FRA SACRE SCRITTURE E SCIENZA: ESSE HANNO FINALITÀ E AMBITI DIVERSI. II) POLEMICA CONTRO GLI ARISTOTELICI GALILEO NON SEGUE ARISTOTELE, che descrivere un "MONDO DI CARTA". SEGUACI di ARISTOTELE considera "DOTTORI DI MEMORIA" e non scienziati. NON VA GUARDATO "mondo di carte" MA QUELLO REALE GALILEO SI RITIENE PIÙ ARISTOTELICO degli ARISTOTELICI

Non il perché, ma il come Sagredo: Da questo discorso mi par che si potrebbe cavare una assai congrua ragione della quistione agitata tra i filosofi, qual sia la causa dell'accelerazione del moto naturale de i gravi... Salviati: Non mi par tempo opportuno d'entrare al presente nell'investigazione della causa dell'accelerazione del moto naturale, intorno alla quale da varii filosofi varie sentenzie sono state prodotte, riducendola alcuni all'avvicinamento al centro, altri al restar successivamente manco parti del mezo da fendersi, altri a una certa estrusione del mezo ambiente, il quale, nel ricongiungersi a tergo del mobile, lo va premendo e continuamente scacciando; le quali fantasie, con altre appresso, converrebbe andare esaminando e con poco guadagno risolvendo. Per ora basta al nostro Autore che noi intendiamo che egli vuole investigare e dimostrare alcune passioni di un moto accelerato (qualunque si sia la causa della sua accelerazione) (da Discorsi e dimostrazioni )

SCIENZA PER GALILEO -VEDE NATURA: COMPOSTA DA QUALITÀ I E II (Cartesio:) (Platone) MATEMATICAMENTE: OGGETTIVA e NECESSARIA (Democrito) MECCANICISTICA : CASUA- EFFETTO e CAUSO. -INDIPENDENTE da ogni PRINCIPIO d AUTORITÀ: religiosa e culturale -USA METODO SPERIMENTALE INDUTTIVISTA E VERIFIVAZIONISTA

VISIONE MATEMATICA NATURA La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che ci sta aperto innanzi a gli occhi (l universo), ma non si può intendere se prima non s impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, [ ], senza i quali mezi è impossibile a intenderne [ ]; senza questi è un aggirarsi per un oscuro laberinto. (Saggiatore)

1616 SANT UFFIZIO DECRETA TEORIE COPERNICO ASSURDE E DE REVOLUTIONIBUS ALL INDICE. 1616 CARD. BELLARMINO LO AMMONISCE NON DIFFONDERE TEORIE COPERNICANE, SE NON COME IPOTESI MATEMATICA (Osiander)

1632 DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO Dedicato al Papa Urbano VIII amico di Galilei. DIFENDE IMPLICITAMENTE IL SISTEMA COPERNICANO. Il personaggio Simplicio ridicolizza le tesi del Saper tradizionale.

1632 DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI 1632 SALE AL TRONO PONTIFICIO URBANO VIII, cardinale Maffeo Barberini AVVIENE IN 4 GIORNATE con tre interlocutori: discutono sopra i due massimi Sistemi tolemaico e copernicano: SIMPLICIO, filosofo aristotelico; SALVIATI, scienziato copernicano; SAGREDO il pubblico aperto. 1 giorno: denuncia distinzione fisica celeste e terreste con ARGOMENTI SIDEREUS 2 giorno: ARISTOTELICI con ESPERIENZE, ACCUSANO LO SCIENZIATO di SFUGGIRE REALTÀ 3 giorno: discute sulle alte e basse maree, evidenza fisica del sistema copernicano. 4 giorno: è dedicata al flusso e reflusso del mare, considerato prova idea copernicana Contro ARGOMENTI ARISTOTELICI AVVERSI al MOVIMENTO della TERRA da OWEST a EST; NUVOLE IN MOTO VERSO OWEST COME I SASSI LANCIATI; MA L ARIA E CIÒ CHE CONTIENE PARTECIPA DEL MOTO TERRESTE SIA I SASSI SIA IL RESTO; SE DALL'ALTO DI UNA TORRE SI FA CADERE UN SASSO, QUESTO GIUNGE AI PIEDI E NON SPOSTATO VERSO OCCIDENTE, IN QUANTO INSIEME ALL'ARIA CHE ATTRAVERSA, SI MUOVE COL MOTO della Terra.

ESPERIMENTO STIVA NAVE; provate a mettere in una nave ferma in un porto, "mosche, farfalle volanti, siavi quivi un vaso d acqua, e dentrovi dei pescetti, sospendasi anco in alto qualche secchiello, che a goccia a goccia vada versando dell'acqua in un altro vaso di angusta bocca, che sia posto in basso', quindi "'fate muover la nave con quanta si voglia velocità; (pur che il moto sia uniforme e non fluttuante) voi non riconoscerete una minima mutazione in tutti li nominati effetti, né comprender se la nave cammina o pure sta ferma". Le gocce continueranno a cadere nel vaso, i pesci nuoteranno e le mosche e le farfalle voleranno come prima, senza essere spinte verso poppa, in quanto tutto si muoverà col moto uniforme della nave. RELATIVITÀ: è IMPOSSIBILE STABILIRE, con esperienze dentro un sistema, senza alcun riferimento esterno, se tale sistema sia in mote o in quiete. Pur non dimostrando direttamente il moto della Terra, Galilei ne ha enunciate la compatibilità con i principi della fisica e la caduta gravi

IL PROCESSO E L ABIURA (1633) Io Galileo, d'anni 70, inginocchiato avanti di voi Emin.mi e Rev.mi Cardinali ; avendo davanti gl'occhi miei li sacrosanti Vangeli, quali tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con l'aiuto di Dio crederò per l'avvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna la S.a Cattolica e Apostolica Chiesa. Ma perché da questo S. Off.o, per aver io, dopo d'essermi stato con precetto dall'istesso giuridicamente intimato che omninamente dovessi lasciar la falsa opinione che il sole sia centro del mondo e che non si muova e che la terra non sia centro del mondo e che si muova, e che non potessi tenere, difendere ne insegnare in qualsivoglia modo, ne in voce ne in scritto, la detta falsa dottrina, e dopo d'essermi notificato che detta dottrina è contraria alla Sacra Scrittura, scritto e dato alle stampe un libro nel quale tratto l'istessa dottrina già dannata e apporto ragioni con molta efficacia a favor di essa, senza apportar alcuna soluzione, sono stato giudicato veementemente sospetto d'eresia, cioè d'aver tenuto e creduto che il sole sia centro del mondo e imobile e che la terra non sia centro e che si muova; Pertanto maledico e detesto li sudetti errori e eresie, e generalmente ogni e qualunque altro errore, eresia e setta contraria alla S.ta Chiesa; e giuro che per l'avvenire non dirò mai più ne asserirò, in voce o in scritto, cose tali per le quali si possa aver di me simil sospizione; ma se conoscerò alcun eretico o che sia sospetto d'eresia lo denonziarò a questo S. Offizio, o vero all'inquisitore o Ordinario del luogo, dove mi trovarò. Giuro anco e prometto d'adempire e osservare intieramente tutte le penitenze che mi sono state o mi saranno da questo S. Off.o imposte; e contravenendo ad alcuna delle dette mie promesse e giuramenti, il che Dio non voglia, mi sottometto a tutte le pene e castighi che sono da' sacri canoni e altre constituzioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate. Così Dio m'aiuti e questi suoi santi Vangeli, che tocco con le proprie mani. Io Galileo Galilei sodetto ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obligato come sopra; e in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia abiurazione e recitatala di parola in parola, in Roma, nel convento della Minerva, questo dì 22 giugno 1633. Io, Galileo Galilei ho abiurato come di sopra, mano propria.